Whatsapp & C

Il commercio elettronico si farà con le “super app”: i nuovi scenari

Le “Super App” più popolari sono le cinesi WeChat Pay e AliPay: applicazioni in grado di rispondere a tutte le esigenze quotidiane dei cittadini. Dagli acquisti ai pagamenti digitali, fino alle interazioni in tempo reale. Whatsapp, con 2 miliardi di utenti attivi mensili al mondo, studia per seguirne le orme

Pubblicato il 30 Lug 2021

Mirella Castigli

ScenariDigitali.info

IDPay

Il settore che più si è affermato durante la pandemia è il commercio elettronico, soprattutto nella sua declinazione social e mobile, ma anche i pagamenti cashless sono aumentati ovunque. Perfino in Italia, uno dei Paesi più lenti ad abbandonare l’uso del contante, l’utilizzo dei pagamenti cash è calato del 4%.

Con le saracinesche dei negozi abbassati, durante i lockdown e le zone rosse, le persone hanno acquistato il necessario (ma anche il voluttuario) tramite siti di e-commerce, m-commerce (tramite device mobili, smartphone e tablet) e social commerce (s-commerce su Instagram e app). E, infatti, lo shopping digitale (online e in mobilità, soprattutto tramite social) e i pagamenti digitali sono sempre più al centro delle strategie dei grandi colossi tecnologici come Facebook (con la sua galassia di applicazioni) e delle più gettonate App per smartphone.

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Ma alle applicazioni più scaricate al mondo non interessa solo diventare porte per il commercio digitale, ma intendono trasformarsi in veri e propri “coltellini svizzeri digitali” o Super App, in grado di mettere gli utenti in condizione di accedere a un mosaico di servizi, senza mai uscire dall’applicazione (o dalla federazione di app). Oltre il Walled Garden.

Whatsapp aspira a diventare una Super App

WhatsApp, che conta 2 miliardi di utenti mensili attivi a livello globale (è presente in 180 Paesi del mondo), confermandosi la prima app per popolarità al mondo (la seconda è Facebook Messenger con 1,3 miliardi, seguita da WeChat), è da tempo sotto il microscopio di Mark Zuckerberg. Per il fondatore di Facebook, che acquisì Whatsapp per 19 miliardi di dollari nel 2014, è giunto il momento di capitalizzare la base utenti, andando oltre la missione originaria di inviare messaggi (testuali, foto, video) in tempo reale. Adesso per l’app di messaggistica istantanea è l’ora di competere nell’arena dello shopping digitale e nei pagamenti digitali.

Le app allargano il proprio raggio d’azione

Come dimostra il successo nell’S-commerce di Instagram, sempre più portale dedicato a promuovere gli acquisti (s-commerce, tramite i post sul social network), le app sono entrate in una fase in cui esplorano nuove frontiere, anche lontano dalla loro vocazione originaria: le app nate per fare una cosa, ne fanno sempre di più. Un fenomeno che si osserva anche nella campagna vaccinale, in cui le Dating app come Tinder spingono per invogliare le persone a correre a vaccinarsi.

Super App, la sfida dell’e-commerce e dei pagamenti digitali

In questo scenario, poiché il mondo del commercio e dei brand sta sperimentando sempre più l’omni-channel (vendere attraverso tutti i canali, fisici e digitali, utilizzando tutti gli strumenti per vendere beni e servizi), le piattaforme social, sostenute dagli Influencer e Brand ambassador, diventano vetrine sempre più invitanti, capaci di aumentare e promuovere la propensione all’acquisto (anche col rischio di creare una generazione di shop-aholic, in cui gli utenti comprano più di quanto sia alla loro portata).

Anche Whatsapp scalpita e non vuole rimanere nel suo perimetro originario. Secondo Fortune, l’app di messaggistica sta per evolvere in Super App, sulla scia delle concorrenti cinesi WeChat e AliPay.

Un primo passo di questa trasformazione in atto si è vista con il debutto di Whatsapp Business, per consentire agli utenti la consultazione dei cataloghi dei prodotti delle aziende e permettere di usare la chat direttamente per fare un ordine e contattare l’assistenza clienti.

Oltre il Walled Garden

In queste settimane, l’app di messaggistica di Facebook ha migliorato le sue funzionalità nell’ambito della comunicazione: ha introdotto la velocizzazione dei messaggi vocali e messo sulla rampa di lancio l’invio dei messaggi temporanei (che si autodistruggono), oltre alla funzionalità multi-dispositivo. Ma Whatsapp sembra già pronta a fare un salto di qualità, oltre il Walled garden.

Whatsapp guarda al modello WeChat delle piattaforme integrate, le Super App che sanno:

  • integrare;
  • semplificare;
  • accentrare;
  • monetizzare i servizi a valore aggiunto.

Le Super App sono infatti quelle applicazioni da cui è possibile chattare, fare pagamenti digitali, scambiarsi denaro, vendere e acquistare beni e servizi, prenotare un ristorante, un volo o chiamare un taxi. Senza mai uscire dall’app. O dalla federazione di app.

Le Super App cinesi WeChat Pay e AliPay: come funzionano

In Cina WeChat spopola proprio perché consente di effettuare pagamenti, giocare, inviare messaggi, prenotare voli aerei. Conferendo a ogni utente un codice a barre univoco, l’applicazione cinese permette alle persone di effettuare la scansione del codice QR degli altri utenti per aggiungerli alla chat. Con l’opzione Moments, integra l’interazione social: gli utenti di WeChat possono anche caricare immagini o video, per consentire di aggiungere commenti o Like, in stile Instagram.

Per pagare, sia nei supermercati che presso i venditori ambulanti e sui taxi, i cinesi collegano il conto bancario a WeChat Pay. Il negozio può effettuare la scansione del codice a barre proprietario, creato ad hoc per la app. Oppure l’utente può pagare, eseguendo la scansione del codice a barre del commerciante da cui acquista articoli o servizi.

Il futuro di Whatsapp può partire dall’esplorazione del Social-commerce (S-commerce), per diventare una vera e propria piattaforma di pagamento digitale come AliPay, che detiene più del 49% delle quote d mercato dell’e-commerce cinese.

Proprio come WeChat Pay, anche AliPay, fondata da Jack Ma di Alibaba, è una Super App, un’applicazione in grado di rispondere a tutte le esigenze quotidiane dei cittadini cinesi. Acquisti (sia in siti di e-commerce che in negozi fisici), pagamenti digitali e interazioni in tempo reale.

Dopo il download di AliPay, l’utente si registra, impostando il proprio numero di telefono; una volta ricevuto il messaggio SMS, contenente il codice numerico, l’utente lo inserisce nell’App per completare la registrazione. Dopo aver inserito il codice, si apre l’Home page: nella sezione Me (“Bank Cards”) è possibile registrare la propria carta di credito con i dati personali. Infine, AliPay richiede una password per abilitare tutti i pagamenti digitali eseguiti con l’App.

Le transazioni digitali vengono condotte da due sezioni: Scan e Pay. Il pulsante Scan permette di effettuare la scansione dei codici QR di pagamento esposti dai negozianti che abilitano il pagamento con QR code. L’utente inquadra il codice con il proprio smartphone, inserisce l’importo da pagare e la password per pagare. In assenza di QR code, è possibile usare il pulsante Pay, con cui AliPay genera un codice a barre sullo smartphone del cliente. Il negoziante si limita a eseguire la scansione del codice per ricevere il pagamento in automatico, senza neanche la necessità di inserire la password.

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Antitrust contro Whatsapp

Sulla scia del successo in Cina di WeChat e AliPay come Super App, anche Whatsapp intende ampliare il proprio raggio d’azione integrando app di terze parti. Ma, per intervento delle normative Antitrust vigenti in USA ed Europa, l’app di Facebook dovrà probabilmente procedere attraverso una federazione di apps e non mediante una semplice integrazione. Del resto, Facebook stessa (che negli USA ha lanciato Facebook Shops, una “vetrina online” dove” visualizzare ed esplorare”, in vista del social shopping, “i prodotti direttamente da Facebook e Instagram”) sta sempre più sperimentando le potenzialità dell’e-commerce via social (S-commerce).

La trasformazione di Whatsapp in Super App permetterà agli utenti di accedere a tutti i servizi di uso quotidiano, ma la trasformazione in Super App dovrà superare lo scoglio dell’Antitrust americano, europeo e nazionale. Le Authority che sono sempre più agguerrite contro il Big Tech, per evitare la formazione di monopoli, non vedrebbero di buon occhio l’aggregazione di un numero eccessivo di funzioni in Whatsapp: accentrare tutto – dagli equivalenti di Google Pay a Apple Maps, da Uber a TripAdvisor – in un’unica app ipoteca la libera concorrenza nei mercati digitali. Una Super App potrebbe correre il rischio della creazione di nuovi domini digitali, dove l’utente passa dai “giardini recintati” a una “federazione recintata”.

Whatsapp sta dunque esplorando la nuova frontiera del suo business, ma la svolta avverrà solo se non violerà le regole Antitrust.

La risposta italiana è la startup Satispay

In attesa di sapere quale sarà il futuro di Whatsapp nel social-commerce e nel Digital Payment, in Italia abbiamo già una startup che si è fatta le ossa nei pagamenti digitali, alternativi alle carte di credito e debito: è Satispay, l’unica app italiana che spicca fra i big del Fintech globale, con 1,5 milioni di utenti e più di 140mila esercenti fra cui Esselunga, Benetton, Carrefour, Boggi, Trenord, Eataly, Tigotà, Autogrill. Con un  balzo del 52% delle transazioni e del 47% del controvalore nei primi sette mesi 2020, Satispay è la “Square tricolore” e sta accompagnando la transizione degli italiani dall’uso dei contanti ai pagamenti cashless.

E-commerce, m-commerce e s-commerce. A volare sono le vendite da smartphone

L’e-commerce globale ha archiviato il primo trimestre del 2021 in crescita del 58% su base annua contro il 17% del primo trimestre 2020, trainato soprattutto dalle vendite via smartphone. E il record del commercio digitale è tricolore: nel 2021 l’Italia ha messo a segno un incremento a doppia cifra del 78% che la posizione al quarto posto tra i paesi con il maggior tasso di crescita dopo Canada, Olanda e Regno Unito, nello Shopping Index di Salesforce.

In Italia la crescita dell’m-commerce ha visto il traffico generato da dispositivi mobili passare dal 21% del quarto trimestre 2020 al 24% nel primo trimestre del 2021, mentre si dimezzava lo shopping da Pc.

L’e-commerce nel nostro Paese si attestava al 12% nel primo trimestre 2020, per impennarsi al 40% nell’ultimo trimestre del 2020, durante le zone rosse, per dimezzarsi al 20% nel primo trimestre 2021.

Aspettando le Super App, sappiamo già che le nuove abitudini di spesa sono destinate a restare. Ed è per questo motivo che i negozi stanno ampliando la loro shopping experience nel digitale: offrono esperienze contactless e immersive da affiancare all’esperienza retail classica. L’e-commerce, l’m-commerce e l’s-commerce sono già entrati nella routine degli utenti. In futuro saranno le Super App a cercare di attrarre gli utenti dell’Omni-channel, che passano dagli acquisti in negozio a quelli online, offrendo loro modalità più fluide e comode per effettuare i pagamenti digitali.

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