Il primo aprile, l’algoritmo di Twitter è diventato accessibile al pubblico. Sebbene possa sembrare strano, è proprio l’algoritmo di raccomandazione che regola la selezione dei tweet visualizzati agli utenti. Grazie a questa mossa, ora possiamo conoscere buona parte delle procedure con cui viene calcolato il “Per te”.
Le informazioni online includono valori attribuiti agli utenti e modelli di machine learning che vengono applicati su punteggi assegnati ai singoli tweet. Tuttavia, alcune parti del codice sorgente sono mancanti, soprattutto quelle che riguardano tweet esclusi per sicurezza o per spam. Ciò è dovuto al desiderio di evitare che queste informazioni facilitino il lavoro di coloro che desiderano bypassare i filtri di sicurezza.
Cosa c’è all’interno dell’algoritmo
L’algoritmo presenta numerose caratteristiche.
In particolare, l’algoritmo penalizza gli utenti che seguono molte persone ma non vengono seguiti altrettanto. Questo implica che questi utenti non dispongono di una rilevanza sufficiente per essere seguiti da altri.
Twitter Blue, il servizio premium del social network, si è rivelato confermare il vantaggio sospettato: gli utenti che si iscrivono al servizio hanno maggiori probabilità di essere visualizzati nel feed del social network in virtù di un “boost” nei loro ranking.
Inoltre, il codice divide gli utenti in quattro categorie speciali: i power user, i Democratici, i Repubblicani e Elon Musk. Mentre per gli utenti di alto livello e Elon Musk, l’inclusione sulle liste è volta ad aumentare la loro visibilità, la suddivisione tra Democratici e Repubblicani sembra essere per evitare che i “Per te” si sovrappongano tra utenti con diverse preferenze politiche.
Fattori determinanti per la visibilità dei tweet
I fattori principali che determinano se un tweet apparirà o meno nei “Per te” sono principalmente rappresentati dal numero di like, retweet e risposte da parte degli altri utenti e quanto tempo trascorrono a visualizzare il tuo tweet. Curiosamente, contrariamente all’opinione comune, i like risultano più importanti dei retweet.
Esempi specifici di come i diversi tipi di interazioni vengono pesati nel punteggio complessivo:
- 0,5 punti se un utente mette “mi piace” al tuo tweet
- 1 punto se un utente retwitta il tuo tweet
- 11 punti se qualcuno clicca sul tuo tweet e vi rimane oltre due minuti
- 12 punti se un utente visita il tuo profilo e mette “mi piace” o risponde al tuo tweet
Ci sono anche feedback negativi, come il blocco, la modalità silenziosa, segnalazioni di abuso o spam e i disiscritti. Ognuno di questi ha diverse penalità sul punteggio dell’utente e, in ultima analisi, sulla sua visibilità.
Intervento del governo e altre considerazioni
In certi casi, i governi possono intervenire sull’algoritmo. Ciò può portare all’esclusione di alcuni argomenti o tag e alla rimozione di questi dalle proposte nei “Per te”. Abbiamo prove documentali di simili interventi, dimostrando come la regolamentazione governativa possa influenzare i contenuti visualizzati dagli utenti.
Durante le elezioni presidenziali in vari stati, l’algoritmo viene pesantemente modificato. Ciò significa che i profili dei candidati vengono promossi nei “Per te” e che viene messa in atto una forte soppressione di ciò che Twitter definisce “disinformazione”. Tuttavia, ci sarebbe ancora molto da discutere su questo argomento, poiché alcune categorie, come “Ukraine crisis topic”, possono essere interpretate come disinformazione a prima vista.
Non è poi ancora chiaro il ruolo dei link nella ranking – se abbassano effettivamente il punteggio o meno. Tuttavia, è noto che tweet con immagini o video ricevono un lieve aumento nella classifica.
Un altro aspetto importante riguarda gli errori di ortografia e l’utilizzo di neologismi o di parole sconosciute. Questi ultimi impattano negativamente sulla classifica, poiché l’algoritmo penalizza chi utilizza un linguaggio incomprensibile o inventa parole. Anche lo spelling sbagliato può portare a penalizzazioni.
La nicchia e l’impatto sui profili
L’algoritmo di Twitter premia i profili che rimangono all’interno della loro “nicchia”, ovvero con contenuti coerenti con il tema principale del profilo. Il tuo profilo fa parte di un “cluster” di profili simili che trattano gli stessi argomenti; pertanto, se crei contenuti al di fuori del tuo “gruppo” o dell’argomento principale, potresti subire penalizzazioni.
Conclusione
L’algoritmo di Twitter è in continua evoluzione e potrebbe subire ulteriori modifiche in futuro. Tuttavia, l’analisi da noi condotta fornisce una panoramica approfondita del funzionamento attuale del social network e delle dinamiche che determinano la visibilità dei tweet e la presenza nei “Per te”.
È importante tenere conto di questi fattori se si lavora come social media manager o se si utilizza Twitter a scopo professionale. Ricorda, i like contano, ma le risposte hanno un impatto ancora maggiore. Inoltre, è fondamentale monitorare la presenza sui social media e adattare le proprie strategie di comunicazione in base alle informazioni disponibili sull’algoritmo.
Se vuoi approfondire, fornisco ulteriori spiegazioni e dettagli sul funzionamento dell’algoritmo sul blog “Ciao Internet”.