archiviazione dati

Il data storage alla sfida del metaverso: sfide e soluzioni per i provider

Via via che i mondi virtuali diventeranno sempre più parte integrante delle nostre vite, la domanda di archiviazione dati crescerà in modo esponenziale e i fornitori di data storage saranno un elemento chiave di innovazione. Come farsi trovare preparati al metaverso

Pubblicato il 29 Nov 2022

Manfred Berger

Senior Manager Business Development for Data Center Solutions and Platforms, Western Digital

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La comparsa del metaverso promette importanti cambiamenti in molti settori e sebbene ancora questo nuovo mondo virtuale non abbia espresso a pieno le sue potenzialità, quel che sembra certo è che produrrà una crescita esponenziale nella domanda di archiviazione dei dati. Allo stesso tempo aumenterà l’esigenza di proteggere i dati sensibili che verranno raccolti.

Mentre il metaverso si trova in uno stadio di sviluppo, quindi, le organizzazioni possono iniziare a prepararsi alla crescente richiesta di spazio di archiviazione. I produttori di storage sono chiamati a continuare a fornire soluzioni di archiviazione robuste, ad alte prestazioni e ad alta capacità per supportare questa nuova trasformazione digitale.

Conservazione dei dati: criteri e criticità (nell’incertezza normativa)

Perché aumenterà la domanda di storage

Alcune delle esperienze che tradizionalmente associamo al mondo reale si sposteranno progressivamente verso il metaverso: basti pensare agli eventi e al mondo dell’intrattenimento. Secondo YouGov, ad esempio, il 35% degli inglesi che hanno già sperimentato il metaverso, lo considera come un’estensione esperienziale di realtà virtuale.

Anche la realtà estesa, o XR, ha ricevuto un aumento di attenzione negli ultimi anni. Nel momento in cui gli artisti musicali e gli atleti non potevano esibirsi dal vivo, la XR ha colmato il gap esistente tra reale e virtuale. Uno tra gli esempi più recenti è quello degli ABBA Voyage all’Olympic Park di Londra. Avatar virtuali che riproducono il famoso gruppo come appariva nel 1977 rappresentano un ottimo esempio di come media e tecnologia possano interagire.

Ma piattaforme ad alta intensità di dati come questa richiederanno alle aziende di ripensare le proprie strategie di storage.

Soluzioni di storage ‘hot’ o ‘cold’

Anche il metaverso stesso dovrà essere memorizzato da qualche parte, in un server o un luogo centralizzato o decentralizzato. I dati necessari a costruire e modificare più mondi virtuali con ampi spazi e grande ricchezza di dettagli saranno in quantità enorme. Oltre agli NFT (non-fungible tokens), agli avatar e ai contenuti generati dagli utenti (UGC), sarà necessario considerare anche i dati raccolti da singole organizzazioni. Che si tratti di dati legati all’esperienza utente, alle preferenze di acquisto o alle impressioni, è fondamentale che questi siano protetti in modo sicuro ed efficiente.

È qui che entra in gioco la necessità di tecnologie emergenti come lo storage “hot” e “cold”.

L’hot storage

L’hot storage è un sistema di archiviazione necessario per conservare i dati in tempo reale, per un accesso immediato. Con lo sviluppo del metaverso, la costruzione di mondi, la creazione di avatar e lo scambio di informazioni in tempo reale, crescerà la necessità di questo sistema di storage. Così gli sviluppatori potranno avere immediatamente disponibili i dati, compresi gli elementi AR e VR associati.

L’archiviazione secondaria o cold storage

L’archiviazione secondaria o cold storage rimane spesso inattiva per usi futuri come l’AI/ML. Questi dati vengono conservati su unità HDD anziché su unità SSD. I dati archiviati nei livelli più freddi possono richiedere ai provider di servizi più tempo per accedervi, rendendo questo sistema di archiviazione meno utile per il mondo virtuale.

Nella fase attuale, l’hot storage si rivela la soluzione più adatta per l’archiviazione dei dati generati dal metaverso; arriverà tuttavia il momento in cui sarà anche necessario ricorrere ad un sistema di cold storage per l’archiviazione dei dati. Basti pensare a tutte le registrazioni delle sessioni di gioco che gli utenti potranno vedere o condividere in un secondo momento.

Per quanto riguarda le esperienze degli utenti e di consumo, l’impronta ambientale dei dati raccolti potrebbe crescere esponenzialmente, rappresentando una delle prossime sfide per le aziende, gli sviluppatori e i fornitori di soluzioni di storage. I cold data dovranno essere archiviati privatamente, lontano dai dati utilizzati per il rendering del metaverso o dagli oggetti che lo caratterizzano e lo popolano.

Conclusioni

Perché il mondo del metaverso possa esprimere tutte le sue potenzialità, è necessario proseguire nell’innovazione del virtuale. In questo contesto, i provider di data storage devono considerare diversi aspetti: innanzitutto avere una strategia per l’archiviazione dei dati a più livelli può contribuire a differenziare i set di dati in hot e cold storage, in base alle informazioni che devono essere immediatamente disponibili o che vanno conservate.

Queste piattaforme devono sopportare petabyte e petabyte di dati, rendendo così lo storage un argomento di primaria importanza per i fornitori di soluzioni. Le organizzazioni devono garantire che i dati siano raccolti e archiviati in modo sicuro, offrendo la possibilità di accrescere la capacità per conservarne altri in linea con l’evoluzione del metaverso. Tutte queste considerazioni sullo storage devono essere gestite senza influire sulla connettività quotidiana del metaverso e creando fiducia da parte dei consumatori all’interno di questo spazio virtuale. Via via che i mondi virtuali diventeranno sempre più parte integrante delle nostre vite, i fornitori di data storage saranno un elemento chiave di innovazione.

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