Il 2024 ha rappresentato un anno di consolidamento e nuove prospettive per il mercato tech italiano.
Il settore M&A per le startup ha registrato una leggera flessione con 34 exit avvenute tramite acquisizione da parte di corporate e fondi di private equity, rispetto alle 43 del 2023.
In parallelo, il micro-M&A ha guadagnato terreno, con piccole realtà che si sono unite per affrontare un mercato sempre più competitivo e sempre più globale.
I settori protagonisti? Fintech, Healthtech, Robotics e Foodtech, capaci di attrarre interesse anche grazie al loro potenziale di crescita.
Indice degli argomenti
Fintech e digitalizzazione finanziaria: le operazioni più rilevanti del 2024
Nel contesto appena descritto sicuramente il Fintech si è distinto per operazioni di rilievo, come l’acquisizione di Change Capital da parte di TeamSystem e di Workinvoice da parte di GeneralFinance, confermando la centralità del settore per la digitalizzazione dei servizi finanziari e una sempre maggiore consapevolezza che i servizi finanziari saranno sempre più digital. D’altronde il mercato del Fintech in Italia mostra un valore stimato superiore ai 2 miliardi di euro, con una crescita annua del 15%, sostenuta dall’adozione di soluzioni digitali nelle PMI (fonte: iban.it).
Welltech: quando tecnologia e benessere creano opportunità di mercato
Ci sono state anche delle interessanti operazioni in quello che viene denominato Welltech, ossia tecnologie e innovazioni a supporto del wellness. Degne di nota l’acquisizione di Fitprime da parte di Wellhub, scaleup statunitense, e quella di Buddyfit da parte di 7NXT, realtà con sede a Dubai.
Entrambe queste operazioni evidenziano che il mercato del benessere sia sempre più impattato dalla tecnologia e dall’innovazione. Sebbene non esista un dato univoco per il mercato Welltech in Italia, si stima che il mercato del benessere personale e della bellezza valga circa 11,7 miliardi di euro, con una crescita media annua del 12,1% nel periodo 2022-2027 (fonte: iban.it). Inoltre, la spesa per la sanità digitale nel 2023 ha raggiunto i 2,2 miliardi di euro, con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente (trendsanita.it). Questi numeri certificano un crescente interesse e conseguente investimento nelle tecnologie digitali applicate alla salute e al benessere.
Robotica e deeptech: le tecnologie avanzate che plasmano il futuro industriale
Nel deeptech, specialmente il comparto della robotica ha visto operazioni strategiche di interesse come l’acquisizione di SysDesign da parte di Scaglia Indeva. Questo sottolinea e dimostra come le tecnologie legate alla produzione smart e alla robotica collaborativa siano strategiche per il futuro industriale italiano. Il deeptech sta prendendo fortemente piede nel panorama italiano, sia dal punto di vista delle startup e delle tecnologie sviluppate che da parte dei fondi che le stanno finanziando. Tutto questo fa presagire che in futuro ci saranno sicuramente delle interessanti transazioni anche in exit.
Martech e AI: la trasformazione digitale del marketing italiano
Nel Martech, operatori come Retex, che ha acquisito Cosmic, startup specializzata in pubblicità su TikTok, all’interno del piano di espansione che ha visto tra le altre anche l’acquisizione, tramite OPA, di Alkemy, stanno accendendo il mercato. Un mercato che è attivo da un po’ di anni nel nostro paese sia nel settore startup che nel mid market, con altri player illustri come Mondadori Media, che tra l’altro ha anche lanciato il proprio acceleratore di startup early stage nel settore AI, PLAI. L’interesse crescente per il Martech deriva dalla necessità di digitalizzare i processi di marketing e sales sia nelle PMI che nelle corporate, un segmento che in Italia cresce del 10% annuo (fonte: Osservatorio Martech Italia 2024).
Le aggregazioni in questo ambito evidenziano l’importanza di creare soluzioni integrate e scalabili, fondamentali per competere a livello internazionale e restare al passo con i tempi, soprattutto supportate dall’esplosione dell’intelligenza artificiale generativa.
Investimenti retail: le exit di successo nell’equity crowdfunding
Volendo fare un piccolo excursus anche sul mercato dell’equity crowdfunding, da segnalare che nel 2024 ci sono state due exit interessanti che hanno portato dei ritorni sopra il x2 agli investitori retail: l’acquisizione dell’80% di Switcho da parte di Mavriq, dopo una raccolta di 1,9 milioni di euro su Mamacrowd e l’acquisto di GasGas, attiva nel “charge sharing”, da parte di E-Shore. Exit avvenuta dopo due campagne di successo su CrowdFundMe. Questi casi dimostrano come anche per i piccoli investitori retail del crowdfunding possano palesarsi delle interessanti occasioni di exit, e o eventi di liquidità, grazie all’incremento e al fermento del mercato M&A e micro-M&A.
Micro-M&A: il nuovo trend di consolidamento tra startup
Il Micro-M&A, seppur ancora in fase embrionale in Italia, sta emergendo come strumento per il consolidamento tra startup che operano negli stessi mercati. Negli Stati Uniti, piattaforme come Acquire.com e Foundy hanno già dato vita a veri e propri marketplace per la compravendita di startup digitali e B2B SaaS, con transazioni che delle volte raggiungono cifre a sette zeri, il tutto comodamente dietro ad uno schermo. In Europa, questo modello non si è ancora pienamente sviluppato, se non in qualche realtà più orientata alla compravendita di PMI, come Deale in Spagna. Ma sicuramente è un trend ed un mercato da tenere in osservazione per i prossimi anni. Secondo dati di mercato infatti, il micro-M&A italiano potrebbe valere fino a 500 milioni di euro nei prossimi tre anni, grazie al crescente numero di startup digitali con modelli B2B SaaS. Le operazioni di piccola taglia rappresentano una risposta rapida alle sfide del mercato, facilitando accesso a nuove tecnologie e accelerando la scalabilità.
Prospettive 2025 per il mercato M&A in Italia: aggregazioni verticali e nuovi modelli di investimento
Il 2025 si prospetta un anno strategico per il mercato M&A in Italia. Si prevede una crescita dell’interesse per aggregazioni verticali e modelli di funding innovativi. Lo sviluppo di marketplace dedicati al micro-M&A, sul modello americano, potrebbe favorire un ecosistema tech italiano più competitivo e attraente per capitali globali. L’ingresso di investitori internazionali, facilitato da nuove regolamentazioni e infrastrutture digitali, potrebbe accelerare questo processo. L’interazione tra equity crowdfunding e M&A potrà offrire ulteriori opportunità di exit, aprendo nuove prospettive per investitori retail e istituzionali. Chi saprà intercettare questi trend avrà un ruolo chiave nella prossima fase di espansione del mercato tech nazionale, contribuendo a trasformare l’Italia in un hub di riferimento per l’innovazione digitale a livello europeo.