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Influencer marketing: come usarlo a vantaggio del proprio business



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L’influencer marketing sta cambiando il modo di fare pubblicità. Nonostante le sfide legate all’autenticità dei contenuti, alla frammentazione del mercato e alla scelta della giusta piattaforma, emerge come un efficace strumento per raggiungere e coinvolgere il pubblico nel mondo digitale. Vediamo quali sono gli aspetti cruciali per il suo futuro

Pubblicato il 15 dic 2023

Nicla Bartoli

VP Global Sales di The Influencer Marketing Factory (IMF)

Daniela Campagna

responsabile in Chatwin dell’espansione di IMF per il mercato europeo



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L’influencer marketing, strategia basata sulla capacità di influenzare le decisioni d’acquisto dei consumatori tramite figure popolari sui social media, si sta rivelando un efficace strumento per raggiungere e coinvolgere il pubblico nel mondo digitale. Tuttavia, il fenomeno non è esente da sfide: l’autenticità dei contenuti, la frammentazione del mercato e la scelta della giusta piattaforma sono solo alcune delle questioni che le aziende devono affrontare per garantire il successo delle loro campagne.

E in un contesto sempre più attento ai temi della sostenibilità e della trasparenza, i parametri di valutazione delle performance (KPIs) assumono un ruolo cruciale nell’orientare le scelte strategiche. Alla luce di queste dinamiche, ci si interroga sul futuro dell’influencer marketing: quale sarà la sua evoluzione? E come si adatteranno le aziende a questo scenario in continua evoluzione?

L’ascesa dell’influencer marketing: impatto e tendenze

L’influencer marketing ha guadagnato, soprattutto negli scenari di mercato più recenti, una rilevanza notevole e si prevede che gli investimenti continueranno ad aumentare in maniera esponenziale. Un recente studio realizzato dall’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing (Onim) evidenzia infatti un ulteriore scatto di crescita del fenomeno, la cui dimensione ha superato abbondantemente i 300 milioni di ero per le attività di Instagram marketing “puro” e oltre 1 miliardo per le attività relative alla creator economy globalmente intesa.

Dai dati forniti dall’Osservatorio Onim, inoltre, emerge che il 23,5% degli italiani, oltre 7 milioni di persone, afferma di aver scoperto nuovi marchi e prodotti grazie alle pubblicità sui social media, confermando così come le figure degli influencer e dei content creator dettino sempre di più le nuove regole di mercato e contribuiscano, in maniera decisiva, ad aumentare le vendite e la consideration del brand.

Le aziende, ad oggi, sono consapevoli di quanto essere presenti sui social media, con una comunicazione curata e autentica, sia imprescindibile per intercettare i consumatori che, sempre più, utilizzano questi canali per scegliere brand e prodotti.

Questo approccio si sta diffondendo rapidamente tra aziende e società molto diverse tra loro per mission, dimensioni e core business: infatti, la leva dell’influencer marketing si sta dimostrando estremamente trasversale e in grado di sapersi adeguare non solo ai settori classici come Fashion, Food e Beauty ma anche a settori più complessi, come quello della sostenibilità o del gaming.

Brand appartenenti a industries più o meno esposte sui canali social si rivolgono, sempre più spesso, alle figure degli influencer per lanciare un prodotto o per ottenere informazioni su vari segmenti demografici e il loro impatto sul comportamento e sugli acquisti dei consumatori è sempre più rilevante.

Le sfide dell’Influencer Marketing: autenticità e frammentazione del mercato

Nonostante si possa parlare ormai di un trend affermato, l’influencer marketing implica una serie di interrogativi e di variabili che devono essere ponderati con attenzione al fine di investire in maniera efficace e proficua.

Tra le sfide più rilevanti, ecco alcuni accorgimenti che le aziende devono tenere a mente, per ottenere risultati che facciano, effettivamente, la differenza, supportando il brand a differenziarsi ed emergere rispetto alla concorrenza.

La sempre più crescente frammentazione del mercato. Al giorno d’oggi, il numero di influencer è in netto e costante aumento e per le aziende può risultare complesso identificare le personalità giuste a cui affidare la propria campagna. A tal proposito, è fondamentale che l’azienda effettui una valutazione quantitativa e qualitativa nella scelta dei creator, fornendo un brief preciso che trasferisca chiaramente gli obiettivi e il target di riferimento, focalizzandosi sui profili che incarnano al meglio i valori del brand, garantendo così una maggior credibilità del messaggio. L

’azienda dovrà quindi decidere se scommettere su un micro o su un macro influencer, tenendo a mente che nel primo caso, benché la community sia notevolmente più ristretta, gli utenti si sentono maggiormente coinvolti e percepiscono i messaggi del creator come autentici e genuini. In questo senso, gli ‘influencer di nicchia’ potrebbero portare un ulteriore valore aggiunto: il raggiungimento di un pubblico verticale e di nicchia, ancor più specifico e in linea con le proprie esigenze.

La scelta della piattaforma: dove veicolare il messaggio

Individuare il canale di comunicazione efficace è essenziale per la buona riuscita della strategia. La scelta dipende da molteplici fattori, tra cui il target che si vuole raggiungere. Per questo è importante che ci sia un allineamento tra gli obiettivi del brand, la scelta dell’influencer e la piattaforma su cui si sceglie di puntare. Ad oggi, in Italia, Instagram è ancora il canale più utilizzato e più popolare, dal momento che abbraccia un target trasversale e consente la creazione di collaborazioni creative e coinvolgenti, in grado di attirare l’attenzione di un pubblico differenziato a seconda degli obiettivi della campagna.

Sostenibilità e trasparenza nell’influencer marketing

La misurazione dei KPIs è uno degli aspetti più importanti e discussi all’interno delle attivazioni di influencer marketing. Per l’Unione Europea è di particolare importanza che gli influencer coinvolti in attività commerciali, come per esempio gli accordi con un brand per promuovere prodotti o servizi attraverso i propri canali social, svolgano l’attività in maniera trasparente, tanto da aver istituito un Influencer Legal Hub, ossia una piattaforma che informerà influencer e content creator sulle norme che regolano le attività commerciali corrette negli stati membri dell’Ue.

E se da un lato le autorità stanno intensificando le norme per garantire collaborazioni non ingannevoli e per tutelare il pubblico, dall’altro i consumatori guardano con sempre maggior attenzione alla sostenibilità dei prodotti sponsorizzati e del marketing stesso. Le aziende dovrebbero puntare su strumenti e approcci capaci di comunicare idee e intuizioni orientate alle politiche sociali e in grado di fare la differenza, creando un rapporto basato su un valore condiviso tra la competitività delle aziende stesse e il benessere delle comunità d’appartenenza.

Conclusioni

Appare chiaro che il mondo dell’influencer marketing svolga un ruolo incisivo quando si tratta di indirizzare le decisioni di acquisto del consumatore: sempre più frequentemente, infatti, gli utenti si affidano alle opinioni dei propri content creator di riferimento e guardano i loro profili alla ricerca costante di ispirazione. Le statistiche non mentono: diversi brand hanno confermato la necessità di appoggiarsi a influencer e creator digitali proprio per l’impatto che questi ultimi hanno sulle decisioni di acquisto. Ad oggi l’influencer marketing si può considerare come il ponte che collega il consumatore al brand, permettendo a quest’ultimo di semplificare la targetizzazione e guidare la decisione ultima d’acquisto.

L’influencer marketing porta con sé una sferzata rivoluzionaria inarrestabile proprio perché è in grado, attraverso nuove figure di professionisti, di rendere più attraente un servizio o un prodotto in maniera innovativa e smart.

Il futuro del marketing è nelle mani degli influencer e sta alle aziende cercare di sfruttare questo trend  a proprio vantaggio.

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