scenari

Intelligenza artificiale: la terza evoluzione del retail



Indirizzo copiato

Nel retail moderno, i consumatori navigano tra piattaforme digitali, fisiche e social, trasformando l’acquisto in un’esperienza multicanale. L’IA emerge come una chiave per personalizzare e migliorare l’esperienza d’acquisto, anticipando bisogni e ottimizzando strategie di marketing, supply chain e inventario. Il futuro del retail è guidato dall’IA

Pubblicato il 27 giu 2024

Jacopo Allegrini

Director Sales Retail di Google in Italia



Omni,Channel,Technology,Of,Online,Retail,Business,Approach.,Multichannel,Marketing

Oggi il mondo del retail sta vivendo una fase trasformativa senza precedenti, e l’innovazione tecnologica, con l’intelligenza artificiale, è il motore principale di questa rivoluzione.

L’IA porta con sé nuove opportunità di crescita per le aziende pronte a sperimentarne le molteplici soluzioni, essendo una tecnologia capace di dare risposte concrete alla necessità di innovare e ottimizzare le dinamiche del settore.

Dai processi di analisi delle preferenze alla gestione della supply chain fino all’integrazione tra esperienze online e offline, l’IA si rivela infatti uno strumento determinante per la creazione di un’esperienza fluida e memorabile per il cliente, che sta a sua volta ridefinendo il proprio comportamento come conseguenza di questa fase trasformativa a livello tecnologico.

L’evoluzione del panorama retail: multicanalità e personalizzazione

Nel panorama retail di oggi, i consumatori si muovono senza soluzione di continuità tra piattaforme digitali, fisiche, virtuali e social per cercare ispirazione, informarsi e trovare il prodotto più adatto per loro.

L’atto d’acquisto si trasforma quindi da un’azione circoscritta a un’esperienza multicanale e continua. Proprio per continuare a rispondere alle mutevoli esigenze dei consumatori, il settore è chiamato a evolvere e innovare molto velocemente.

In questo contesto l’IA rappresenta un’opportunità, un vero e proprio supporto per offrire esperienze di acquisto sempre più personalizzate, coinvolgenti ed efficienti. Dopo l’avvento di internet e dei dispositivi mobili, quella dell’IA si configura come una terza grande fase di trasformazione tecnologica, che apre nuove opportunità di crescita per le aziende pronte a sperimentare le sue molteplici soluzioni.

Allo stesso tempo, l’integrazione di nuove tecnologie ha un impatto anche sul comportamento e sulle aspettative dei consumatori, innovando di conseguenza i paradigmi del retail con rapidità.

Partiamo dall’analisi di alcune tendenze chiave. Prima di tutto, i consumatori di oggi hanno accesso a un elevato numero di informazioni e il loro percorso d’acquisto è sempre più complesso.

Un percorso d’acquisto sempre più lungo e complesso

Prima di comprare, il 60% di loro intraprende almeno 6 azioni, tra cui il confronto di prezzi e prodotti simili (80%), la ricerca di recensioni e informazioni online (75%), la visita al sito web o all’app del brand/prodotto (67%) o ancora l’ispezione fisica del prodotto in negozio (66%). In questo lungo percorso, i consumatori richiedono ai brand di andare oltre la personalizzazione, anticipando proattivamente i loro bisogni. D’altro canto, se la fase di ricerca e ispirazione è fondamentale, lo è altrettanto riuscire a trovare il prodotto desiderato sul sito di un brand.

Tuttavia, solo 1 consumatore su 10[1] dichiara di riuscire a trovare facilmente ciò che cerca all’interno del sito di un retailer. Infine, con un percorso d’acquisto sempre più lungo e complesso, la vera sfida per i marketer è conquistare la fiducia del cliente e mantenerla nel tempo, offrendo un canale di comunicazione aperto e senza soluzione di continuità. Questa nuova situazione ha determinato un cambiamento chiaro nelle aspettative dei consumatori: oggi le persone si aspettano una personalizzazione non solo del prodotto, ma anche dell’esperienza di acquisto. Si aspettano di ricevere proposte che anticipino i loro bisogni e che l’esperienza d’acquisto sia fluida, indipendentemente dal canale utilizzato.

In questo scenario ricco di possibilità, la domanda cruciale per i retailer è: da dove iniziare? È fondamentale concentrarsi sulle esigenze dei consumatori e su ciò che genera valore per loro. L’IA può essere quindi un alleato prezioso sotto diversi aspetti.

Dall’analisi delle preferenze alla personalizzazione: il ruolo dell’IA

Pensiamo per esempio alle preferenze dei consumatori, che abbiamo visto essere sempre più mutevoli: i tradizionali strumenti di marketing non sono più sufficienti nell’era del time-to-market.

Attraverso la gestione di grandi quantità di dati e l’ottimizzazione degli annunci, gli strumenti di IA facilitano le attività di marketing e permettono ai team di dedicare più tempo alla strategia e alla creatività. Un altro esempio concreto di come l’IA possa essere di supporto è offerto poi dalle piccole aziende retail di abbigliamento: grazie all’analisi predittiva, l’IA oggi permette di prevedere trend e preferenze dei consumatori raccogliendo e analizzando grandi volumi di dati provenienti dal web, supportando i team di prodotto nella fase di ricerca per la progettazione delle collezioni.

Come l’IA può supportare la gestione della supply chain nel retail

Inoltre, la volatilità della domanda rappresenta una sfida crescente per le aziende, non solo nel marketing ma anche nella filiera produttiva e nella supply chain. I consumatori sono sempre più esigenti e trovare un equilibrio tra precisione dell’inventario e vincoli di produzione è fondamentale. L’IA può fornire un supporto concreto nelle decisioni di approvvigionamento, sviluppando previsioni sulla fluttuazione dei costi delle materie prime e supportando l’ufficio acquisti in scelte consapevoli e nell’ottimizzazione delle scorte.

Integrazione tra online e offline: l’IA per un’esperienza fluida e memorabile

La tecnologia può poi essere di supporto per riuscire a offrire ai propri clienti un’esperienza fluida e memorabile che si svolge senza soluzione di continuità online e all’interno del negozio fisico. L’IA può infatti essere di aiuto per abbattere definitivamente i silos di canale, favorendone una gestione integrata e ponendo il cliente al centro dell’interazione con il brand. Un modello in cui i dati di prima parte contribuiscono ad arricchire sia l’esperienza online che offline, ottimizzando per esempio le interazioni con il personale in negozio con consigli mirati basati sulle preferenze pregresse espresse online dai clienti.

Il futuro del retail è già qui: opportunità e sfide con l’IA

L’IA rappresenta quindi un’opportunità concreta per i retailer oggi, e il momento per iniziare a includerla nella propria realtà aziendale è adesso. Pensiamo per esempio al supporto che può dare alle attività di marketing: gestendo grandi quantità di dati o aiutando gli inserzionisti a ottimizzare i loro annunci, l’IA permette ai team di dedicare più tempo alla strategia e alla creatività. O ancora, se prendiamo a esempio un’azienda che opera nel settore retail/moda, attraverso l’analisi predittiva l’IA permette di fare previsioni sui trend e sulle preferenze dei consumatori e supportare i team di prodotto nella fase di ricerca legata alla progettazione delle collezioni. E gli esempi sono molteplici.

La prima sfida per le imprese in questo contesto di grande trasformazione è quella di definire da dove iniziare, e come. La sfida è soprattutto quella di abbracciare una nuova visione strategica che preveda l’utilizzo dell’IA, e allo stesso tempo colmare il gap relativo alle competenze utili per poterla implementare.

È per rispondere a queste due esigenze che abbiamo lanciato il nuovo progetto “IA per il Made in Italy”, con risorse, corsi di formazione, consulenze con esperti online e sul territorio italiano, disponibili senza costi. Il futuro del retail è già qui, e l’IA è un alleato per aprire la strada a nuove stimolanti opportunità per il settore.


[1] Google Cloud, Generative AI for Retail: how to keep the pace and get ahead, Global, 2023

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 2