Guida pratica

Investire in Intelligenza Artificiale: le aziende e gli ETF su cui puntare



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L’Intelligenza Artificiale sta ridefinendo numerosi settori e offre prospettive di investimento straordinarie. Una panoramica completa per un investimento consapevole nell’IA, con un’analisi del mercato globale, delle aziende leader e degli ETF più promettenti

Pubblicato il 30 giu 2023

Enrico Garzotto

co-fondatore di Moneysurfers

Davide Francesco Sada

co-fondatore di Moneysurfers



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L’intelligenza artificiale sta suscitando un grande interesse tra gli investitori, ma investire comporta sempre rischi. È possibile limitarli attraverso un’analisi accurata del mercato, dei fattori macroeconomici e delle aziende. Ecco cosa è importante sapere.

I possibili rischi dell’intelligenza artificiale

L’AI è una tecnologia dalle enormi potenzialità, ma ci sono anche diverse questioni etiche, legali e tecnologiche che politici, filosofi e ingegneri stanno cercando di risolvere. Il lavoro e gli sforzi degli esperti si stanno concentrando, ad esempio, sull’elaborazione di algoritmi e modelli di apprendimento automatico più equi e imparziali, sullo sviluppo di standard di sicurezza e privacy univoci, ma anche sulla definizione di regole e leggi adeguate per l’utilizzo dell’AI con responsabilità e trasparenza.

Tra i principali rischi dovuti all’utilizzo e alla diffusione dell’intelligenza artificiale: la potenziale ricaduta su società ed economia, dovuta alla sostituzione del fattore umano in numerose attività lavorative, alla creazione di nuove opportunità e alla ridistribuzione del potere economico; la minaccia per la sicurezza nazionale, a seguito dell’utilizzo dell’AI per lo sviluppo di armi autonome, creando così il rischio di conflitti militari indipendenti e di perdita di controllo sull’uso della forza; la tutela della privacy e della sicurezza dei dati personali trattati, soprattutto in settori delicati quali: sorveglianza, sanità, finanza e sicurezza informatica; i bias e la discriminazione, causati al fatto che l’AI può essere influenzata dai pregiudizi umani, portando a risultati discriminatori nei confronti di determinati gruppi e, infine, i problemi collegati all’autonomia e alle responsabilità perché AI è in grado di prendere decisioni autonome senza il controllo umano, causando potenziali criticità rispetto alla responsabilità legale dell’azione compiuta.

Gli investimenti in AI: le aziende e gli ETF su cui puntare

Ci sono molte aziende quotate in borsa che stanno investendo nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale e che potrebbero trarre vantaggio dall’espansione dell’AI in diversi settori.

Tra le principali 20 realtà quotate in borsa che sviluppano AI troviamo: Alphabet, Amazon, Microsoft Corporation, Apple, Facebook, NVIDIA Corporation, Intel Corporation, IBM Corporation, Baidu, Alibaba Group Holding, Tencent Holdings, Samsung Electronics, SAP SE, Salesforce.com, Oracle Corporation, Accenture, Cisco Systems, Siemens, LG Electronics, Philips. Un aspetto degno di essere notato, però, è che molte di queste aziende sviluppano anche tecnologie in altri settori, oltre all’AI.

Oltre a ciò, una popolare tipologia di investimento che consente di ottenere esposizione all’industria dell’Intelligenza Artificiale attraverso diversi titoli, è l’investimento in ETF (Exchange Traded Fund), di cui è importante considerare a priori i diversi fattori come il costo, la liquidità e la diversificazione.

I 5 principali ETF disponibili per investire nell’AI

Di seguito una lista dei 5 principali ETF disponibili per chi desidera investire nell’AI:

  • iShares Robotics and Artificial Intelligence ETF (Ticker:IRBO): investe in società attive nel campo della robotica e dell’AI, come produttori di robot, software di intelligenza artificiale e tecnologie di automazione e segue l’indice FactSet Global Robotics and Artificial Intelligence Index.
  • Global X Robotics & Artificial Intelligence ETF (Ticker: BOTZ): investe in società che operano nel campo della robotica e dell’AI, compresi produttori di robot, software di intelligenza artificiale e tecnologie di automazione e segue l’indice Index Global Robotics & Artificial Intelligence Thematic Index.
  • First Trust Nasdaq Artificial Intelligence and Robotics ETF (Ticker: ROBT): investe in società che operano nel settore dell’AI e della robotica, comprese società che sviluppano tecnologie di riconoscimento vocale, analisi dei dati e software di automazione e segue l’indice Nasdaq CTA Artificial Intelligence and Robotics Index.
  • AI Powered Equity ETF (Ticker: AIEQ): utilizza l’AI per selezionare e negoziare titoli azionari americani e segue l’indice AI Powered Equity Index.
  • WisdomTree Artificial Intelligence ETF (Ticker: AIQ): investe in società che adottano l’AI in una vasta gamma di settori, tra cui l’assistenza sanitaria, la finanza e la sicurezza informatica e segue l’indice WisdomTree Artificial Intelligence Index.

Consigli finali

L’intelligenza artificiale avrà un impatto sempre maggiore sulle nostre vite e non stupisce dunque il grande interesse da parte degli investitori. Un aspetto che tuttavia deve necessariamente essere tenuto presente è che investire significa sempre prendersi dei rischi a prescindere dal settore in cui si intende agire. Tuttavia, questi rischi possono essere limitati e ridotti grazie a un attento studio del mercato, dei diversi fattori macroeconomici, delle aziende e dei loro modelli di business, fatturati, liquidità, debiti. Inoltre, è importante sottolineare che i rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri, i quali seppur prevedibili, possono essere anche imprevisti. Nel caso specifico dell’intelligenza artificiale, è bene fare riferimento a questa tecnologia come fattore abilitante per svolgere differenti attività.

All’interno dell’ecosistema che si sta via via delineando, sono presenti aziende impegnate a sviluppare questa tecnologia e aziende che, invece, la utilizzano; oppure società che la elaborano internamente e la sfruttano per ottimizzare alcuni o persino tutti i processi aziendali.

Questa distinzione è importante per capire che il fattore di rischio cresce o diminuisce a seconda del player su cui si decide di investire e che, in questo momento storico, puntare su chi sviluppa l’infrastruttura risulta meno rischioso rispetto a chi la utilizza.

Questo perché, nel secondo caso, l’azienda oltre a dover dimostrare di essere capace di fare ciò che dice, potrebbe non avere un mercato sufficientemente grande per essere profittevole. In secondo luogo, investire su aziende grosse e consolidate, in cui l’AI può impattare in modo verticale su differenti aree, può esporre a un rischio più moderato rispetto a realtà più piccole anche se magari più concentrate sulle nuove tecnologie e capaci di poter offrire dei ritorni potenzialmente maggiori.

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