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La regolamentazione dei crypto-asset: verso un quadro normativo globale e coordinato



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Con l’implementazione del regolamento MiCA dal 30 giugno 2024, l’UE mira a disciplinare i crypto-assets. Le recenti crisi di fiducia e la natura a-territoriale delle criptovalute evidenziano l’urgenza di una cooperazione normativa internazionale

Pubblicato il 5 set 2024

Antonio Lanotte

Dottore Commercialista e Revisore Legale International Taxation – Corporate Governance – ESG – Digital Transformation



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Bitcoin ed Ether sono stati definiti criptovalute “non garantite“, durante l’ultimo intervento del governatore Fabio Panetta a margine dell’assemblea annuale dell’ABI aggiungendo che la banca centrale condividerà presto le linee guida per l’applicazione del MiCA.

Il regolamento MiCA e le nuove categorie di token

Il regolamento sui Mercati delle Cripto-Attività (MiCA), in fase di implementazione, rappresenta un quadro normativo ambizioso dell’Unione Europea per disciplinare il mercato dei crypto-assets. MiCA introduce due categorie principali di token che soddisfano i requisiti per essere utilizzati nei pagamenti, a partire dal 30 giugno 2024 in cui è entrata in vigore la I parte del Regolamento, quali:

  1. Asset-Reference Token (ART). Questi token sono collegati al valore di più valute legali, merci o una combinazione di entrambe, rendendoli più stabili e utilizzabili come mezzo di pagamento.
  2. Electronic Money Token (EMT). Questi token sono direttamente collegati al valore di una singola valuta legale, come l’euro o il dollaro, e sono pensati per funzionare come una forma di moneta elettronica.

Le crisi di fiducia e la necessità di regolamentazione

Le recenti crisi di fiducia causate dai fallimenti di importanti exchange di criptovalute, come FTX, hanno sottolineato l’urgenza di regolamentare questo settore.

Fallimenti di exchange e vulnerabilità degli asset crypto

Tali fallimenti hanno evidenziato le vulnerabilità intrinseche degli exchange centralizzati, spingendo le autorità di regolamentazione in varie giurisdizioni a considerare misure per proteggere gli investitori e garantire la stabilità finanziaria.

Sfide per i regolatori a causa della natura decentralizzata

Tuttavia, la natura a-territoriale dei “crypto-assets” rappresenta una sfida unica per i regolatori. Questi non sono limitati dai confini geografici e operano su una rete globale decentralizzata, rendendo difficile l’applicazione delle normative tradizionali basate su confini nazionali. Questo ha portato al fenomeno del cosiddetto “jurisdictions shopping”, dove gli operatori di crypto-assets scelgono di stabilirsi in giurisdizioni con regolamentazioni più favorevoli o meno stringenti. Per affrontare queste sfide, sarà necessaria una cooperazione normativa internazionale. Solo attraverso uno sforzo coordinato tra diverse nazioni sarà possibile creare un quadro normativo efficace e uniforme che possa gestire le peculiarità dei crypto-assets, proteggere gli investitori e prevenire l’arbitraggio regolamentare.

Risposte normative a livello internazionale

Ecco alcuni importanti sviluppi normativi e le risposte di varie giurisdizioni (Tabella 1).

Tabella 1.

PaeseOrganismoDescrizioneNote
Stati UnitiSecurities and Exchange Commission (SEC)La SEC ha intensificato l’esame degli scambi e degli asset di criptovalute. Il presidente Gary Gensler ha sottolineato che molti token crypto sono “securities” e devono essere conformi alle leggi vigenti.
Commodity Futures Trading Commission (CFTC).Anche la CFTC sta svolgendo un ruolo, in particolare nella regolamentazione dei derivati crittografici. Si chiede di chiarire i confini giurisdizionali tra la SEC e la CFTC.
Unione EuropeaRegolamento sui mercati dei crypto-asset (MiCA).L’UE è stata proattiva con il quadro MiCA, che cerca di creare un ambiente normativo armonizzato per i crypto-asset in tutti gli Stati membri. Il MiCA copre un’ampia gamma di attività, tra cui l’emissione di crypto-asset e la gestione di piattaforme di trading.
Antiriciclaggio (AML)L’UE ha proposto anche norme antiriciclaggio più severe per le transazioni in criptovalute, tra cui l’obbligo per i fornitori di servizi di criptovaluta di registrarsi e di condurre una due diligence sui clienti.
Regno UnitoAutorità di condotta finanziaria (FCA)La FCA ha implementato requisiti rigorosi per le attività di criptovaluta, tra cui la registrazione e la conformità alle norme antiriciclaggio. La FCA ha anche lanciato avvertimenti sui rischi degli investimenti in crypto-asset.
Asia. (Singapore)L’Autorità monetaria di Singapore (MAS)L’Autorità monetaria di Singapore (MAS) ha istituito un regime di licenze per i fornitori di servizi di criptovaluta, concentrandosi sulle misure antiriciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo (CTF). La MAS sta inoltre valutando ulteriori regolamenti per affrontare la condotta del mercato e la protezione dei consumatori.
Asia. (Giappone)L’Agenzia giapponese per i servizi finanziari (FSA)L’Agenzia giapponese per i servizi finanziari (FSA) ha uno dei quadri normativi più sviluppati per i crypto-asset, richiedendo alle borse di registrarsi e di rispettare rigorosi standard di sicurezza e operativi.
Asia. (Cina)La Cina ha adottato un approccio rigido, vietando la maggior parte delle attività legate alle criptovalute, tra cui il trading e il mining. Tuttavia, il Paese sta sviluppando attivamente una propria valuta digitale della banca centrale (CBDC).
Cooperazione globale.Financial Action Task Force (FATF).Il FATF ha aggiornato le sue linee guida sulla regolamentazione degli asset virtuali e dei fornitori di servizi di asset virtuali, sottolineando la necessità per i Paesi di implementare la “regola del viaggio” (travel rule) per le transazioni crypto.Il TFR introduce sostanzialmente l’obbligo in capo ai CASP di raccogliere e rendere accessibili alle autorità di controllo i dati informativi relativi ai cedenti e ai cessionari dei trasferimenti di crypto-assets di cui sono parte. Questo si applicherà interamente a decorrere dal 30 dicembre 2024. A tal proposito l’ESMA ha pubblicato: “Guidelines on information requirements in relation to transfers of funds and certain crypto-assets transfers under Regulation (EU) 2023/1113” disponibile al seguente link
Organizzazione internazionale delle commissioni sui valori mobiliari (IOSCO).La IOSCO sta lavorando allo sviluppo di standard internazionali per la regolamentazione dei crypto-asset per migliorare la cooperazione e la coerenza transfrontaliera.

Il ruolo della crittografia nei crypto-asset

La narrazione attorno ai crypto-assets spesso enfatizza la loro presunta unicità e superiorità, principalmente a causa dell’uso della crittografia moderna. Tuttavia, questa prospettiva può essere fuorviante e basata su una comprensione incompleta di cosa siano effettivamente i crypto-assets e come funzionano.

La crittografia moderna, che comprende algoritmi complessi e tecniche avanzate per garantire la sicurezza e la privacy, è un elemento cruciale del funzionamento dei crypto-assets. Essa viene utilizzata per garantire l’integrità delle transazioni, la sicurezza delle chiavi private e l’autenticità dei blocchi nelle blockchain.

Tuttavia, è importante riconoscere che la crittografia moderna è già ampiamente utilizzata in molti altri settori finanziari e commerciali per proteggere le transazioni elettroniche, le comunicazioni e i dati sensibili.

Caratteristiche distintive dei crypto-asset: decentralizzazione, immutabilità, pseudonimato

La differenza principale tra i crypto-assets e altri asset finanziari non risiede nella crittografia stessa, ma nell’architettura decentralizzata delle blockchain e nella mancanza di un’autorità centrale che regoli e garantisca tali asset. Proviamo pertanto a elencare alcune differenze sostanziali quali ad esempio:

  1. A differenza dei sistemi finanziari tradizionali che dipendono da istituzioni centrali come banche e governi, i crypto-assets operano su reti decentralizzate di nodi che verificano e registrano le transazioni. Si definisce decentralizzazione.
  2. Una volta registrata una transazione su una blockchain, essa non può essere modificata o cancellata, garantendo un alto livello di integrità dei dati. Si definisce immutabilità.
  3. Le transazioni in criptovalute possono essere effettuate senza rivelare l’identità delle parti coinvolte, anche se tutte le transazioni sono pubblicamente visibili sulla blockchain. Si definisce pseudonimato.

Inoltre, per evitare l’arbitraggio normativo e creare un quadro regolatorio efficace, è cruciale che le autorità regolatrici definiscano chiaramente cosa costituisce un crypto-asset. Questa definizione dovrebbe essere uniforme e adottata a livello internazionale per ridurre le discrepanze tra diverse giurisdizioni.

Confronto tra definizioni di crypto-asset in diverse giurisdizioni

Nella seguente tabella (Tabella 2) si riportano le principali differenze, tuttora presenti e in vigore, in diverse giurisdizioni:

Tabella 2.

PaeseCrypto-AssetDescrizioneNote
AustraliaNetwork cryptoUn token crittografico è un’unità di informazione digitale che può essere “utilizzata o controllata in modo esclusivo da una persona, anche se questa non controlla l’hardware ospitante in cui è registrato il token.”Il passaggio chiave in questa definizione è il seguente: “usato o controllato esclusivamente”, che riflette il pensiero predominante nell’ecosistema delle cripto-attività ovvero quello di una “proprietà” individuale.
Regno Unitocrypto-assetsi intende qualsiasi rappresentazione digitale crittograficamente protetta di un valore o di diritti contrattuali che: a) possono essere trasferiti, memorizzati o scambiati elettronicamente, e b) che utilizza una tecnologia che supporta la registrazione o l’archiviazione dei dati (che può includere la tecnologia del libro mastro distribuito)”.Il passaggio chiave di questa definizione è che comprende qualsiasi rappresentazione di valore che sia “protetta crittograficamente”.
Europacrypto-asset – MiCARper crypto-asset si intende una rappresentazione digitale di valore o di diritti che può essere trasferita e conservata elettronicamente, utilizzando la tecnologia del libro mastro distribuito o una tecnologia simile”;La presente definizione è quanto meno interessante poiché copre la rappresentazione digitale di valore o diritti “solo” se memorizzata su Distributed Ledger Technology (DLT) o tecnologia simile. Ne deriva pertanto che se un crypto-asset fosse memorizzato, ad esempio, su un archivio centralizzato, non sarebbe regolamentato, anche se potrebbe avere tutte le proprietà appena enunciate di un crypto-asset ospitato da una DLT appunto.
Stati Uniti d’Americacrypto-assetun qualsiasi asset digitale implementato utilizzando tecniche crittografiche”.Pertanto, trattasi di una definizione di crypto-asset molto ampia che riguarda pertanto qualsiasi asset digitale utilizzando tecniche crittografiche.

Il processo di crittografia è relativamente semplice ovvero un mittente fornisce a un computer un messaggio (che può essere qualsiasi cosa) da inviare insieme a una chiave per crittografare il messaggio in modo che sembri un linguaggio incomprensibile a un lettore. Quando il messaggio viene ricevuto, il destinatario lo presenta a un altro computer insieme a una chiave, se entrambi le chiavi coincidono allora il destinatario riuscirà a decifrare il messaggio iniziale. Nella maggior parte degli schemi, la stessa chiave viene utilizzata sia dal mittente che dal destinatario in quello che viene chiamato lo scambio di chiavi “simmetriche”. A metà degli anni ’70 è stato ideato un nuovo meccanismo di carattere questa volta “asimmetrico” che utilizza una matematica più sofisticata e che prevede l’uso di due chiavi diverse, la cosiddetta chiave privata e la chiave pubblica, per criptare e decriptare un messaggio segreto.  Facciamo un esempio pratico. Nelle transazioni quotidiane, se si inserisce una carta di debito/credito standard in un terminale di un commerciante per effettuare un pagamento, la comunicazione con il fornitore del pagamento sarà crittografata utilizzando appunto la crittografia moderna e avanzata. Supponiamo, ad esempio, che io utilizzi la mia carta di debito contactless per acquistare del pane e che il denaro venga immediatamente detratto dal mio conto bancario. Si può affermare che il mio denaro sia un crypto-asset? Sulla base di quanto indicato nella Tabella 1, nel Regno Unito, la risposta è affermativa, poiché´ trattasi di una “qualsiasi rappresentazione digitale crittograficamente protetta di un valore o di diritti contrattuali”. Secondo la definizione presente negli Stati Uniti, è altrettanto affermativa, poiché´ trattasi di un bene digitale implementato con tecniche crittografiche. Alla stessa maniera in Australia, poiché trattasi di un token crittografico, ovvero un’unità di informazione digitale che può essere usata o controllata esclusivamente da una persona.

Necessità di un approccio normativo globale e coordinato

In conclusione, le autorità di regolamentazione dovrebbero piuttosto comprendere appieno il modo in cui la crittografia moderna potrà essere utilizzata in futuro nei mercati finanziari e affrontare le eventuali carenze normative che ne derivano. In sostanza piuttosto che adottare un approccio di carattere frammentario, giurisdizione per giurisdizione, alla regolamentazione dei crypto-assets in costante evoluzione, le autorità di regolamentazione dovrebbero riunirsi per considerare il problema molto più ampio e importante della nuova finanza, vedi ad esempio la Finanza Decentralizzata meglio conosciuta come De.Fi. , abilitata dalla crittografia e proporre un approccio più omogeneo e coordinato a ciò che questo significherà per i cittadini (più inclusione) e l’intero sistema economico (stabilità). Un approccio coordinato e omogeneo alla regolamentazione dei crypto-assets e della finanza decentralizzata è essenziale per affrontare le sfide poste da queste innovazioni tecnologiche.

Sfruttare i benefici della finanza abilitata dalla crittografia

Le autorità di regolamentazione devono lavorare insieme per comprendere appieno l’uso della crittografia nei mercati finanziari, sviluppare normative che proteggano gli investitori e promuovano l’innovazione responsabile, e considerare l’impatto più ampio sul sistema economico e sui cittadini. Solo attraverso una cooperazione internazionale e un approccio integrato sarà possibile sfruttare appieno i benefici della nuova finanza abilitata dalla crittografia. L’adozione della tecnologia blockchain presenta molte sfide legali e normative, come la protezione dei consumatori e la lotta alle attività criminali. Tuttavia, nel contesto globale è necessario un sistema finanziario e fiscale più accessibile e innovativo, in grado di migliorare la tassazione delle transazioni, automatizzare la maggior parte dei processi fiscali e semplificare gli onerosi requisiti amministrativi. È possibile trovare 𝙏𝙧𝙞𝙗𝙪𝙩𝙞 𝙚 𝙙𝙞𝙧𝙞𝙩𝙩𝙤 𝙣𝙚𝙡𝙡’𝙚𝙘𝙤𝙣𝙤𝙢𝙞𝙖 𝙙𝙞𝙜𝙞𝙩𝙖𝙡𝙚 (2024, ed. Gruppo 24Ore) in formato cartaceo o digitale (PDF)

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