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Le città hub dell’eCommerce, Netcomm: “Le nostre proposte per valorizzare i territori”

Per creare le necessarie condizioni per la crescita e la competitività dell’eCommerce e del digital retail in Italia occorre superare la contrapposizione online-offline e intervenire su più livelli con politiche di supporto. I nove fattori chiave su cui agire

Pubblicato il 11 Ago 2022

Roberto Liscia

Presidente Netcomm

ecommerce

Analisi e studi hanno evidenziato la complessità della rete del valore dell’eCommerce e del digital retail in Italia, che coinvolge numerosi settori, sia nella fase di vendita online, quanto in ulteriori servizi che abilitano e supportano le attività della rete stessa.

Una composizione articolata costituita, da un lato dal macro-aggregato delle vendite online, ma dall’altro lato, dal macro-aggregato dei servizi a supporto delle attività di eCommerce che permettono di realizzare l’esperienza di acquisto, che ricomprende settori quale la logistica, i servizi di pagamento, il comparto del packaging.

eCommerce, gli effetti del DSA sulla competitività: i rischi per consumatori e imprese

Peraltro, eCommerce e servizi digitali sono stati un fattore determinante per la capacità di resilienza del sistema paese e la transizione di imprese e consumatori verso il digitale durante il periodo di crisi determinata dalla pandemia.

Ma al tempo stesso la pandemia ha fatto emergere in modo significativo le carenze infrastrutturali, organizzative e l’assenza di cultura digitale in molte imprese e cittadini.

Grazie al PNRR, tuttavia, potrebbe essere possibile invertire la rotta, sulla base di nove proposte Netcomm volte a sostenere alcune direttrici, quali: lo sviluppo di nuovi modelli e soluzioni di business, la creazione di nuovi posti di lavoro, l’investimento su nuovi percorsi professionali e di competenze mirate, e la nascita di nuovi paradigmi legati all’economia circolare per la sostenibilità economica, sociale e ambientale.

I nove fattori chiave per una svolta nell’eCommerce

In particolare, da un punto di vista delle opportunità che si aprono per il Sistema Paese, riteniamo opportuno agire su nove fattori chiave.

Competenze

Investire sulle competenze, supportando l’accrescimento delle competenze digitali delle imprese, ma anche di imprenditori, manager, lavoratori, giovani laureati e diplomati tramite iniziative di formazione specifiche per il settore digitale, anche al fine di facilitare la mobilità intersettoriale all’interno delle imprese. Ma anche creare centri di eccellenza e di supporto alle imprese rafforzando i progetti già in essere per facilitare la transizione digitale delle piccole medie imprese.

Proximity commerce

Dare impulso al proximity commerce, facilitando le realtà che hanno intrapreso o che intendono intraprendere tale processo di cambiamento attraverso incentivi volti all’adozione delle soluzioni tecnologiche per operare, nonché finanziamenti per sostenere corsi di formazione e aggiornamento, affinché il processo di cambiamento sia strutturale e definitivo.

Collaborazione con le online travel agencies (OTA)

Valorizzare digitalmente il patrimonio artistico, culturale, artigianale, paesaggistico, le eccellenze enogastronomiche e produttive nazionali, promuovendo il turismo internazionale e il suo valore aggiunto per il territorio grazie anche alla collaborazione con le online travel agencies (OTA).

Piccoli Mall digitali locali

Facilitare e incentivare la creazione dei “piccoli Mall digitali locali”, consorziando le imprese artigianali e del commercio con la nascita di poli locali di offerta, in grado di servire sia la domanda di prossimità che l’export delle eccellenze a livello internazionale.

Reinterpretare il modello dei distretti industriali

Reinterpretare il modello dei distretti industriali, che ha permesso all’Italia di crescere negli ultimi anni, promuovendo la nascita di distretti digitali, che non abbiano più nella sola prossimità il catalizzatore aggregante, ma dove il collante deve essere la complementarità nei prodotti e nei servizi.

Incentivare il Made in Italy sui Marketplace internazionali

Incentivare le iniziative per incanalare l’offerta del Made in Italy delle aziende italiane sui Marketplace internazionali (oltre 400), sostenendo il finanziamento per le nuove figure di Export digitale e promuovendo l’integrazione con i Marketplace internazionali.

I nuovi modelli di logistica e di intermodalità sostenibili

Incentivare la creazione di nuovi modelli di logistica e di intermodalità sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale che possano garantire anche in termini di efficientamento del servizio piena coerenza con i centri urbani.

Sviluppo dei pagamenti digitali

Sostenere lo sviluppo dei pagamenti digitali anche attraverso campagne di sensibilizzazione e formazione sulle caratteristiche chiave dei vari servizi di pagamento al fine di creare una nuova consapevolezza nel consumatore.

Facilitare l’adempimento delle procedure doganali e commerciali

Facilitare l’adempimento delle procedure doganali e commerciali semplificando, ad esempio, la presentazione elettronica dei documenti doganali prima dell’arrivo della merce, nonché l’elaborazione semplificata delle spedizioni di basso valore, al fine di facilitare l’operatività dei processi per le PMI, oggi penalizzate.

La valorizzazione del territorio con il Proximity commerce

La pandemia ha determinato che alcune realtà imprenditoriali tradizionalmente offline – dal piccolo negozio locale, dalle farmacie e dalle realtà di ristorazione che hanno mantenuto aperto per la preparazione di cibo da asporto – abbiano colto l’opportunità offerta dal digitale per aprire nuovi mercati e nuovi canali di vendita, oppure per migliorare e perfezionare la loro attività. Per farlo, si sono avvalse dei servizi offerti, ad esempio, dai social network e da altri attori della catena di valore. Queste nuove modalità di distribuzione rappresentando oggi un’occasione senza precedenti per incentivare e sostenere l’adozione di efficaci modelli di sviluppo di retail omnicanale per l’economia locale, di prossimità.

L’e-commerce di prossimità o proximity commerce permette l’integrazione tra i grandi player del commercio elettronico e i piccoli negozianti, i quali, grazie alla logistica e alle piattaforme di consegna, possono raggiungere i clienti residenti nelle zone limitrofe. La direzione del nuovo e-commerce, sempre più «glocal», favorirà tutte le attività, anche quelle più tradizionali, offrendo nuove strade per rafforzare il ruolo storico delle comunità locali e della collettività dei centri abitati. Infatti, il proximity commerce rappresenta un’occasione straordinaria per il turismo, da sempre uno dei settori trainanti dell’economia nazionale. Infatti, soprattutto per i flussi provenienti dall’estero e in particolare dai Paesi extra-UE, facilitati dell’e-travel e dalle online travel agencies (OTA), si permette la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, artigianale, paesaggistico e l’occasione per conoscere e apprezzare le eccellenze enogastronomiche e produttive nazionali, riacquistandole poi anche nel proprio Paese di provenienza.

Conclusioni

Per creare le necessarie condizioni per la crescita e la competitività del settore, superando la dicotomia “della contrapposizione” online-offline, occorre intervenire su più livelli con politiche di supporto. I consumatori hanno già compreso tale cambio di paradigma, ma anche i servizi commerciali tradizionali colgono nell’eCommerce un prezioso alleato per vendere e proporsi su più canali e piattaforme.

Da un punto di vista del quadro normativo, Netcomm stimola il Governo e le istituzioni preposte a promuovere iniziative volte a razionalizzare le disposizioni esistenti con criteri di semplificazione, organicità e sistematicità, con norme coerenti con i processi di innovazione e quanto più armonizzate con il quadro giuridico europeo, evitando quindi asimmetrie, al fine di contribuire alla costruzione del mercato unico europeo governato da norme uniformi e armonizzate.

Una riflessione profonda e articolata va sviluppata con tutti gli attori coinvolti, in particolare rispetto alle proposte di Regolamento dei Servizi Digitali (DSA) e Regolamento dei Mercati Digitali (DMA), ma anche in ottica DDL Concorrenza, per offrire garanzie ai consumatori e opportunità agli attori commerciali.

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