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MiCA, punto di svolta per le criptovalute in Ue: le opportunità per l’Italia



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L’arrivo del MiCA porta stabilità e chiarezza nel mercato delle criptovalute in Europa. L’Italia si prepara a sfruttare nuove opportunità e affrontare le sfide normative

Pubblicato il 30 gen 2025

Matthias Bauer-Langgartner

Chainalysis Head of Policy Europe



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L’industria delle criptovalute si trova sulla soglia di una trasformazione decisiva che ne delineerà la traiettoria per gli anni a venire. Mentre l’incertezza riguarda l’evoluzione dei quadri normativi in mercati importanti come gli Stati Uniti e il Regno Unito, l’Europa si distingue per un programma chiaro e ambizioso: la piena attuazione del regolamento sui mercati dei cripto-asset (MiCA).

L’Italia in prima linea nel cambiamento

L’Italia è destinata a svolgere un ruolo di primo piano in questa trasformazione. Il Paese è diventato un attore chiave nel panorama europeo delle criptovalute, sostenuto da una comunità dinamica di innovatori, regolatori e investitori. Il suo mercato finanziario sta gradualmente integrando i cripto-asset, offrendo sia opportunità che sfide per le imprese e i consumatori. Per le società italiane di criptovalute, l’attuazione del MiCA fornisce chiarezza normativa pur introducendo nuove complessità, che richiedono un attento adattamento per rimanere competitivi e conformi agli standard Ue.

L’importanza del MiCA

La piena applicazione del MiCA, entrato in vigore il 30 dicembre 2024, segna una svolta nella creazione di un quadro normativo unificato per il settore delle criptovalute. Progettato per migliorare l’integrità e la stabilità del mercato, proteggere i consumatori e promuovere l’innovazione, il MiCA mira a fornire la chiarezza necessaria in tutta l’UE, anche in Italia, dove molte aziende si stanno già preparando a soddisfare i nuovi standard.

Orientarsi nel nuovo panorama normativo

MiCA introduce una serie di solidi requisiti per i fornitori di servizi di cripto-asset (CASP), stabilendo uno standard elevato che rimodellerà il modo in cui le imprese operano nell’UE. Questi includono strutture di governance più sofisticate, quadri avanzati di valutazione e mitigazione del rischio e requisiti patrimoniali più elevati. Per molte aziende, adattarsi a questi cambiamenti sarà impegnativo, ma necessario per rimanere vitali.

Le aziende più piccole, in particolare nei mercati dei cripto-asset in via di sviluppo come quello italiano, potrebbero incontrare maggiori ostacoli. Le risorse e le infrastrutture limitate potrebbero rendere la conformità costosa e complessa, con conseguenti difficoltà nello scalare le operazioni e nel gestire la governance. Di conseguenza, il settore potrebbe assistere a un consolidamento, con le imprese più piccole che si uniscono o escono dal mercato. Al contrario, è probabile che le imprese più grandi, dotate di maggiori risorse, si adattino più rapidamente, sfruttando il quadro del MiCA per espandere le proprie attività e cogliere nuove opportunità.

Una delle disposizioni più incisive del MiCA è l’introduzione dei diritti di passaporto. Le imprese in possesso di una licenza MiCA in uno Stato membro dell’UE saranno autorizzate a offrire servizi in tutta l’Unione. Per le aziende italiane questa disposizione è particolarmente vantaggiosa, in quanto consente di semplificare le operazioni e di accedere a mercati più ampi. Tuttavia, potrebbe anche incentivare alcune imprese a trasferire la propria sede in giurisdizioni con condizioni più favorevoli nell’ambito del MiCA, rimodellando ulteriormente il panorama europeo delle criptovalute.

Evoluzione del mercato e prospettive di crescita

Sebbene l’attuazione iniziale del MiCA possa frenare l’attività di mercato durante l’adeguamento delle imprese, le prospettive a lungo termine per il mercato delle criptovalute dell’UE, Italia compresa, sono molto promettenti. La chiarezza normativa attirerà sia i nuovi operatori che quelli già affermati, in particolare le istituzioni finanziarie tradizionali come le banche e le società di investimento, che finora hanno esitato a impegnarsi nelle criptovalute a causa dell’incertezza normativa.

Ci si aspetta che queste istituzioni capitalizzino le disposizioni del MiCA, che semplificano l’integrazione dei servizi di criptovaluta nelle disposizioni e nei prodotti dei servizi finanziari tradizionali esistenti. Migliorando le tutele per i consumatori e la credibilità del mercato, MiCA creerà fiducia negli asset cripto, incoraggiando una maggiore partecipazione da parte degli investitori istituzionali e retail. Inoltre, le stablecoin regolamentate, in particolare gli asset-referenced token (ART) e gli e-money token (EMT), sbloccheranno nuovi casi d’uso, come i pagamenti transfrontalieri e la tokenizzazione degli asset, favorendone l’ulteriore adozione.

Anche l’adozione da parte del retail è destinata ad accelerare, grazie alla maggiore accessibilità, ai diversi casi d’uso e alla partecipazione delle istituzioni finanziarie tradizionali che offrono servizi di criptovaluta. Gli investitori retail italiani, in particolare, potranno beneficiare di un ambiente di mercato più sicuro e trasparente, che favorirà un impegno più ampio con i cripto-asset.

Previsioni per il 2025, e oltre

Il mercato delle stablecoin nell’UE si sta evolvendo nel quadro del MiCA. Diverse stablecoin autorizzate dal MiCA sono già in circolazione e si prevede che la loro adozione aumenterà, in particolare per i pagamenti transfrontalieri. L’attività mensile sulla filiera dei token conformi al MiCA è già cresciuta in modo significativo, passando da circa 200 milioni di dollari al mese nel giugno 2024 a oltre 5 miliardi di dollari nel mese di novembre 2024. Questa rapida crescita evidenzia il potenziale di questi token, in quanto la distinzione tra ART e EMT favorisce lo sviluppo di casi d’uso innovativi adattati a specifiche esigenze di mercato.

Complessità e sovrapposizioni normative

L’interazione del MiCA con altre normative dell’UE, come la Direttiva sulla moneta elettronica (EMD), può creare problemi alle imprese di criptovalute. Ad esempio, la doppia classificazione degli EMT come moneta elettronica e cripto-asset ai sensi del MiCA potrebbe richiedere una doppia licenza, aumentando la complessità operativa. Affrontare queste sovrapposizioni sarà fondamentale per garantire un ambiente normativo coerente.

Il futuro della DeFi

Sebbene il MiCA non copra attualmente la finanza decentralizzata (DeFi), si prevede che le discussioni sulla potenziale regolamentazione nell’ambito del MiCA 2.0 si intensificheranno. Tuttavia, è improbabile che si verifichino sviluppi normativi significativi in questo settore nel breve termine, data la natura intrinsecamente decentralizzata della DeFi e le sue complessità normative.

Applicazione graduale

La transizione verso la piena conformità al MiCA sarà un processo di apprendimento sia per le autorità di regolamentazione che per le imprese. Nel corso di quest’anno si assisterà probabilmente a un’applicazione graduale delle norme, man mano che i regolatori perfezioneranno i loro meccanismi e affronteranno le sfide emergenti. Anche se le azioni di enforcement potrebbero aumentare, si prevede che saranno misurate piuttosto che aggressive.

Sfide e opportunità per l’Italia

La piena attuazione del MiCA rappresenta una pietra miliare per il settore europeo delle criptovalute. Per l’Italia comporta sia sfide che grandi opportunità, in quanto le imprese si adattano a un quadro normativo unificato. Sebbene le imprese più piccole possano incontrare difficoltà nel breve periodo, le prospettive a lungo termine per il mercato delle criptovalute dell’UE, Italia compresa, sono molto incoraggianti.

La chiarezza normativa del MiCA, il rafforzamento delle tutele per i consumatori e l’integrazione delle istituzioni finanziarie tradizionali dovrebbero favorire l’innovazione e gli investimenti. Se il settore accoglierà questi cambiamenti, il mercato europeo delle criptovalute sarà pronto per un’espansione significativa, inaugurando una nuova era di crescita e sviluppo per le imprese, gli investitori e i consumatori.

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