Anche con il 75° Festival di Sanremo, diretto da Carlo Conti si è confermato il forte rilievo del digitale, misurato con maggiore precisione proprio grazie all’introduzione della “total audience” da parte di Auditel.
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La nuova misurazione degli ascolti
Con l’introduzione, a fianco del tradizionale meter, dell’SDK (Software Development Kit) Auditel ha misurato gli ascolti fruiti, in casa e fuori casa, su tutti i device abilitati alla visione via protocollo IP (Tablet, Smartphone, Smart TV, PC, Set-Top-Box, Mini-Set-Top-Box, Game Console, etc.) tramite browser (web, mobile e Smart TV) e tramite App (desktop, mobile e SmartTV). L’SDK poggia su una architettura tecnologica molto sofisticata e attendibile che prende in considerazione soltanto gli ascolti reali, gli stream view, e non gli stream start o le stream request.
Risultati della nuova misurazione
La nuova misurazione, in vigore da maggio 2022 e pertanto applicata per la prima volta al Festival ha allargato la platea dello streaming allungando così la distanza nei confronti dei precedenti eventi.
Share e pubblico giovane
La media complessiva dello share delle cinque serate del Festival è stata del 67,1 per cento, in crescita rispetto al 2024. Lo share del pubblico tra i 15 e i 24 anni, che aveva già raggiunto la cifra record dell’85,2 per cento si è confermato con un 84,3 % di media e un clamoroso 88,4 % nella finale. Come è noto, in quest’area si piazzano gli streamer musicali, fan che sono capaci di ascoltare i brani sulle piattaforme per oltre sette ore alla settimana (oltre a 5 ore su video streaming musicale).
Dati delle serate in diretta
I dati relativi alla serata in diretta hanno visto una media di 12,1 milioni (+6,3% vs 2024) con un 66,8 % di share su TV screen oltre a una media di 0,4 milioni di ascoltatori sul cosiddetto small screen (+24,5% vs 2024). Il tempo speso sul VOD è arrivato al 12% nella serata finale con un tempo speso cumulato di 6,7 milioni di ore per l’intero festival.
Device collegati e visualizzazioni
Secondo i dati di RAI ogni sera sono stati mediamente 576 mila i device collegati in diretta (+30% su edizione 2024) che hanno generato in totale 13 milioni e mezzo di visualizzazioni (+20% sull’edizione 2024) e 12 milioni di ore di fruizione (+20%), con la serata finale che ha registrato 642 mila device (una crescita del 20 per cento rispetto alla finale dell’edizione 2024), quasi 3 milioni di ore di fruizione (+20% sul 2024) e 3,7 milioni di legitimate streams (+15%), La finale del 15 febbraio è stato il giorno con il più alto consumo lineare (a livello di legitimate streams) da quando esiste Raiplay.
Interazioni sui social media
A livello social media questo Festival è risultato il più giovane di sempre con il 66% di audience tra i 14 e 35 anni con 399 milioni di videoview nelle cinque serate e un +40% rispetto al 2024
In generale i contenuti delle property Rai hanno sviluppato il 72% delle video views social totale dei Broadcaster + Streamers, e il 63% delle interazioni. I profili TikTok Rai dedicati al Festival hanno trainato la crescita segnando un +131% alle interazioni, superando, come numero di video con hashtag (e visti con 1,1 miliardi) perfino quelli del SuperBowl in USA.
Cast e certificazioni musicali
Venendo alla parte musicale, il cast di Sanremo 2025 è quello con il maggior numero di platini conquistati in carriera dagli artisti in gara con 696.
I singoli in gara al Festival dall’edizione del 2013 a quella del 2024 hanno totalizzato 241 certificazioni platino e il numero di stream è costantemente cresciuto negli ultimi cinque anni arrivando a due miliardi di stream nel 2024 e un peso sul mercato in termini di volumi del 2,1%.
Artisti più venduti
Per il quarto anno di fila, dopo le edizioni di Amadeus, le case discografiche, anche con Carlo Conti hanno portato in gara l’artista più venduto dell’anno nella Top of The Music di FIMI GfK, la classifica ufficiale italiana. Rkomi nel 2022, Lazza nel 2023, Geolier nel 2024 e Tony Effe nel 2025.
Classifica fimi gfk
La classifica FIMI GfK dei brani del Festival dopo solo due giorni di rilevazione ha visto 9 su dieci artisti entrare in top ten e 28 su 29 in top trenta con al primo posto Olly e il brano vincitore del Festival.
I volumi di stream della settimana sono cresciuti complessivamente dell’11,6 % con il premium a +11,4 % e l’ad-supported a 11,8%.
Streaming su tutte le piattaforme
Complessivamente, su tutte le piattaforme, sono stati ascoltati nella settimana del festival 1,95 miliardi di stream contro 1,74 miliardi nel 2024.
Numeri interessanti anche quelli comunicati da YouTube con l’edizione di Sanremo che si è conclusa con la vittoria di Olly: suo il video musicale più ascoltato, numero uno in tendenza in Italia e canzone più ascoltata durante l’ultimo giorno di Sanremo. Giorgia invece primeggia tra le performance live e la cover più viste sul canale RAI di YouTube.
Visualizzazioni su YouTube e boom sui social
Arrivati alla chiusura, i video musicali e le performance ufficiali su YouTube hanno collezionato ben 65 milioni di visualizzazioni in questa settimana sanremese.
Come già accaduto anche gli scorsi anni, il boom sui social contagia anche questa edizione. Numeri record dalla seconda serata di Sanremo: le interazioni social salgono a 315 milioni. Olly ha guadagnato oltre 230 mila follower in 24 ore su Instagram e TikTok.
Lucio Corsi, solo su TikTok, ha visto un incremento del 253% di interazioni grazie alla partecipazione al Festival mentre Brunori è arrivato al 119% di crescita.
Su Instagram gli account degli artisti hanno subito incassato le performance maggiori.
Crescita corposa di Olly, che è a quota +220 mila, di Lucio Corsi, che ha recuperato dall’inizio del Festival altri +139 mila follower, di Rosa Villain e Achille Lauro che aumentano il fandom (l’universo dei fan) rispettivamente di 87 mila e 67 mila nuovi follower, secondo i dati di Arcadia
La sfida dell’AI generativa
Fenomeno già timidamente comparso lo sorso anno in questa edizione si è riproposto in maniere più evidente il fenomeno dei deepfake, complice l’intelligenza artificiale: è l’insidia denunciata da DcP – Digital Content Protection, azienda leader nella tutela nella protezione del marchio e dei contenuti online, che è intervenuta in questi giorni per far rimuovere dalle piattaforme di videosharing decine di brani contraffatti.
Il sistema, spiega Luca Vespignani, Managing Director di DcP, all’Ansa è piuttosto semplice: “Una volta diffusi i testi dei brani in gara, è possibile riprendere il testo originale e creare un brano con la voce dell’artista riprodotta con l’IA e una melodia compatibile con il suo repertorio. Il risultato è un vero e proprio deepfake che viene diffuso online e può sembrare, per esempio, una canzone di Giorgia, mentre di originale contiene solo il testo”.
Il fenomeno, spiega ancora Vespignani, “esiste da tempo, ma con Sanremo esplode: e c’è chi pubblica su piattaforma di videosharing brani spacciandoli per quelli in gara al festival”.