difesa spaziale

Tecnologie dual use per la space economy: leva di crescita per le PMI italiane



Indirizzo copiato

La Space Economy trasforma lo spazio in risorsa strategica per sicurezza e crescita economica. Le nazioni investono miliardi in infrastrutture spaziali con applicazioni militari e civili, creando opportunità senza precedenti per l’Europa e l’Italia

Pubblicato il 16 apr 2025

Alessandro Sannini

Ceo Twin Advisors&Partners Limited



space economy (1)

L’industria spaziale non è più solo il regno di scienziati e astronauti: oggi lo spazio è diventato una risorsa strategica essenziale per la sicurezza globale, l’innovazione tecnologica e la crescita economica. Anche le PMI italiane specializzate nel settore dual use possono partecipare alla corsa.

Il ruolo della space economy nella difesa nazionale

Le nazioni più avanzate stanno investendo miliardi nello sviluppo di infrastrutture spaziali con applicazioni militari e civili, trasformando l’orbita terrestre in un campo di battaglia invisibile ma cruciale per la supremazia geopolitica. Per l’Europa e, in particolare, per l’Italia, il rafforzamento della Space Economy rappresenta un’opportunità senza precedenti, sia in termini di autonomia strategica sia di competitività industriale.

Il legame tra difesa e investimenti spaziali

Lo spazio non è più soltanto un ambiente destinato all’esplorazione scientifica, ma un’infrastruttura cruciale per la sicurezza nazionale e le operazioni militari. Le principali potenze mondiali, dagli Stati Uniti alla Cina, stanno investendo ingenti risorse nello sviluppo di tecnologie spaziali avanzate con applicazioni militari. Il potenziamento delle capacità di sorveglianza, le comunicazioni satellitari sicure e i sistemi di navigazione globale sono aspetti fondamentali per la difesa e la gestione delle crisi internazionali.

La Space Economy è quindi fortemente influenzata dalla spesa militare. Gli investimenti in satelliti per l’osservazione della Terra, i sistemi di allerta precoce contro attacchi missilistici e le tecnologie di guerra elettronica nello spazio stanno aumentando esponenzialmente.

Questa tendenza si riflette nella crescente collaborazione tra governi e aziende private, con imprese come SpaceX, Lockheed Martin e Thales Alenia Space in prima linea nello sviluppo di soluzioni per la sicurezza e la difesa. Anche in Italia, le aziende specializzate nel settore dual use, come Argotec e D-Orbit, stanno ottenendo un ruolo sempre più rilevante nella fornitura di soluzioni tecnologiche per lo spazio con applicazioni civili e militari.

L’Europa di fronte alla sfida spaziale

L’Unione Europea ha compreso l’importanza strategica dello spazio e ha avviato diverse iniziative per rafforzare la propria indipendenza tecnologica e la sicurezza spaziale. Programmi come Galileo, il sistema di navigazione satellitare europeo, e Copernicus, per l’osservazione della Terra, rappresentano pilastri fondamentali della strategia spaziale comunitaria.

Tuttavia, rispetto ad altre potenze globali, l’Europa ha un ritardo significativo in termini di investimenti militari nello spazio. Mentre Stati Uniti e Cina stanno implementando forze spaziali dedicate e sistemi di difesa avanzati, l’UE deve ancora trovare un equilibrio tra autonomia strategica e collaborazione con la NATO.

Per colmare questo gap, l’Europa dovrebbe:

  • Incrementare il budget per la sicurezza spaziale, favorendo investimenti in tecnologie avanzate per la difesa e la resilienza delle infrastrutture critiche.
  • Promuovere la cooperazione tra stati membri, creando un vero e proprio comando spaziale europeo capace di coordinare le iniziative in materia di sicurezza.
  • Sostenere lo sviluppo di aziende europee nel settore aerospaziale, riducendo la dipendenza da fornitori extraeuropei e rafforzando la competitività tecnologica.

Il ruolo strategico dell’Italia

L’Italia occupa una posizione di rilievo nel panorama aerospaziale europeo. Con aziende come Leonardo, Avio e Thales Alenia Space, il Paese vanta un know-how consolidato nella progettazione e produzione di satelliti, lanciatori e sistemi di telecomunicazione avanzati.

A livello istituzionale, l’Italia partecipa attivamente ai programmi dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e ha avviato collaborazioni con partner strategici come gli Stati Uniti e la Francia. Tuttavia, per rafforzare ulteriormente la sua posizione, l’Italia dovrebbe:

  • Aumentare gli investimenti pubblici e privati nel settore spaziale, sfruttando le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e sostenendo anche i fondi privati come quelli di Private Equity, oltre al tradizionale Venture Capital.
  • Migliorare il coordinamento tra istituzioni, forze armate e industria, creando un ecosistema innovativo capace di rispondere alle sfide della difesa spaziale.
  • Puntare sulla formazione di nuove competenze, sviluppando programmi accademici e di ricerca per preparare la prossima generazione di esperti nel settore spaziale e della sicurezza.

L’importanza del dual use e del multipurpose per le PMI italiane

Un ruolo chiave in questa strategia lo giocano anche le PMI e le startup italiane specializzate nel settore dual use, ossia quelle realtà che sviluppano tecnologie utilizzabili sia in ambito civile che militare. Questo approccio è strategico per il tessuto industriale italiano perché permette di diversificare i mercati di riferimento, ridurre i rischi economici e favorire l’innovazione grazie agli investimenti provenienti da più settori.

Nel settore upstream, NPC Spacemind sviluppa nanosatelliti con applicazioni di osservazione terrestre e comunicazione per la difesa. In ambito midstream, D-Orbit è specializzata nella logistica spaziale, fornendo servizi avanzati per il posizionamento e la gestione autonoma dei satelliti, strumenti fondamentali per la sicurezza nazionale e il monitoraggio strategico. Nel downstream, Planetek Italia si occupa dell’elaborazione di dati satellitari per la sorveglianza e il monitoraggio ambientale, applicazioni chiave per la difesa.

Un esempio emblematico di applicazione multipurpose è Dallara, storicamente attiva nel Motorsport, che ha saputo diversificare il proprio know-how sviluppando componenti per le cellule dei caccia da combattimento e materiali avanzati per applicazioni spaziali. Questa capacità di trasferire competenze da un settore ad alta performance come le corse automobilistiche a quello della difesa e dello spazio dimostra il potenziale dell’industria italiana nell’adattarsi alle sfide globali.

L’adozione di un modello di business basato sul dual use consente alle PMI di accedere a finanziamenti europei e nazionali, partecipare a progetti strategici come la difesa spaziale dell’UE e collaborare con grandi aziende del settore aerospaziale, rafforzando la propria posizione competitiva.

Lo spazio, motore dell’innovazione e della sicurezza globale

L’Italia ha tutte le carte in regola per diventare un attore chiave della Space Economy dual use. Con un ecosistema in crescita di PMI innovative, startup e grandi imprese, il Paese può giocare un ruolo decisivo nello sviluppo di tecnologie strategiche per la sicurezza e la difesa. Investire nello spazio significa non solo garantire la sovranità tecnologica e la protezione delle infrastrutture critiche, ma anche creare opportunità economiche di vasta portata.

Le sinergie tra settore pubblico e privato, il rafforzamento delle competenze e il supporto alle aziende del comparto aerospaziale sono elementi cruciali per il futuro dell’Italia nello scenario internazionale. La sfida è ambiziosa, ma le opportunità offerte dalla Space Economy sono immense: chi saprà coglierle guiderà l’innovazione e la sicurezza del prossimo secolo.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
L'ANALISI
INIZIATIVE
PODCAST
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4