Threads, l’attesissima alternativa a X (ex Twitter) di Meta, si inserisce nel dinamico panorama dei social media, offrendo ai brand l’opportunità di rivoluzionare il proprio approccio al coinvolgimento dell’audience e all’influencer marketing.
Con la sua funzione “amici più stretti”, Threads sembra destinato a diventare un luogo virtuale privilegiato per aumentare l’engagement in maniera mirata. Tuttavia, come per ogni canale social, è necessario garantire coerenza del messaggio e saper cogliere le potenzialità future.
Threads un’alternativa “meno aggressiva” a X
Secondo l’amministratore delegato di Meta Mark Zuckerberg, Threads, offrirà un’alternativa “meno aggressiva” al social network rilevato dal controverso miliardario tecnologico Elon Musk.
I punti di forza di Threads per il mondo corporate
La principale chiave dell’eventuale successo di Threads, soprattutto per il mondo corporate, è la sua capacità di sfruttare le connessioni che i brand hanno già su altre piattaforme. Proprio l’integrazione con Instagram, infatti, è il punto forte del nuovo social network di proprietà di Meta capace di offrire, da subito, l’accesso immediato a una vasta fanbase evitando così il lavoro di grow up. Utilizzando Instagram come trampolino di lancio, le aziende e i brand possono estendere facilmente la loro portata sulla nuova piattaforma e al tempo stesso lavorare, già dal principio, per attrarre e/o interagire con un nuovo pubblico.
Per Paul Kelly, direttore dell’area ricerche di mercato del fornitore di intelligence commerciale Analytic Partners “C’è un’attrazione quasi naturale tra Threads e gli inserzionisti a causa della semplificazione dell’acquisto e dell’analisi dei media rispetto a più piattaforme” inoltre ritiene Threads può essere uno “sportello unico per la pubblicità”, con aziende in grado di personalizzare i propri contenuti per i nuovi utenti di Threads fin dall’inizio, in base alla loro precedente attività su Facebook o Instagram, e questo potrebbe dare a Meta un vero vantaggio.
Per Kelly il nuovo social “È come un’estensione del ‘giardino recintato’ che offre ai marchi più libertà di vagare e parlare al proprio pubblico, se disponibile nella galassia di Meta”.
Threads, le opportunità per aziende e brand
Quali sono le nuove opportunità che l’ultimo social network lanciato offre ad aziende e brand?
Le partnership con gli influencer
Le partnership con gli influencer. I thread offrono una nuova opportunità per le aziende e i brand di avvicinarsi al mondo dell’ influencer marketing. Influencer già noti, e nuovi influencer, sono arrivati su Threads. Dare vita a collaborazioni, utilizzando anche la scrittura (oltre ai video, le immagini e la voce) nelle collaborazioni per promuovere prodotti o servizi può, certamente, aiutare i brand a familiarizzare con la piattaforma e il pubblico che la popola.
Threads offre ai marchi la possibilità di collaborare con influencer su argomenti che generano discussioni, il che sembra un’opportunità d’oro per i brand che cercano di connettersi ai pensieri dei consumatori e di utilizzarli per personalizzare i futuri sforzi di marketing.
L’uso degli “amici più stretti” per un coinvolgimento mirato
Un altro aspetto interessante è l’utilizzo degli amici più stretti per un coinvolgimento mirato. Come Instagram, Threads utilizza una funzionalità di elenco di amici più stretti, consentendo agli utenti di connettersi con persone selezionate in modi più “personali”. Questo elenco fornisce uno spazio dedicato per conversazioni private one to one o di gruppo su Threads, fungendo – quasi – da funzionalità di messaggistica diretta della piattaforma.
Gli esperti di marketing fanno notare che questa funzione ha un grande potenziale per un coinvolgimento mirato e la creazione di relazioni esclusive con i follower più attivi. Le aziende e i brand possono aggiungere utenti selezionati alla loro lista di amici più stretti, il che, con l’incentivo di vantaggi esclusivi, incoraggerebbe un maggiore coinvolgimento soprattutto dei clienti con maggiori capacità di spesa.
I contenuti dedicati alle liste potrebbero consistere in promozioni esclusive, contenuti dietro le quinte, anteprime sugli sviluppi futuri e molto altro. Dando ai follower più attivi l’accesso a informazioni esclusive, i brand non solo li premiano, ma promuovono anche un senso di appartenenza ed esclusività.
Threads come piazza virtuale per aumentare l’engagement
Threads è, di fatto, una piazza virtuale popolata di utenti che producono “chiacchiere”.
Il nuovo social media è pensato e costruito per ospitare post altamente interattivi, alimentati da commenti e ulteriori conversazioni, tutto ciò è perfetto per le aziende e i brand che desiderano aumentare il coinvolgimento con il proprio pubblico ed allargare la fan base.
Interagire con le persone in-app è un ottimo modo per costruire un brand reputation sulla piattaforma, migliorare la visibilità del brand e entrare in connessione con i potenziali nuovi follower. L’unione, come si sa, fa la forza ed è difficile non essere d’accordo quando si vedono contenuti di qualità generati dagli utenti (UGC).
Su Threads, i brand possono incoraggiare gli utenti a produrre e condividere contenuti relativi a materiale brandizzato. La distribuzione di UGC può fungere da approvazione, critica o espressione artistica che cerca di promuovere il messaggio di un brand.
Threads è ancora agli inizi, il che è l’occasione perfetta per gli uffici marketing e comunicazione delle aziende e dei brand di sperimentare nuove idee, giocare con nuovi contenuti e format per scoprire quale tipo di contenuto funziona meglio con questo nuovo pubblico.
Coerenza del messaggio tra i vari canali social
Con una precisazione: è comunque fondamentale rimanere coerenti su tutti i canali dell’azienda e/o dei brand. I thread possono essere certamente una nuova variante di contenuto, ma i marchi devono garantire che l’identità e il tono di voce del marchio siano rispettati (coerenza del messaggio) mantenuti e riconoscibili.
Se per Zuckerberg Threads rappresenta un’alternativa ad X ed in molti vedono somiglianze tra il nuovo social di Meta e l’ex Twitter gli uffici marketing e comunicazioni possono utilizzare le strategie che utilizzavano sul social del cinguettio per la nuova piattaforma? Personalmente ritengo che le aziende e i brand debbano fare uno sforzo – pur con le premesse fin qui esplicitate – di sperimentazione e rinnovare le proprie strategie, ma uno studio condotto da Website Planet, un servizio di sviluppo web per privati e aziende, indica che le stesse strategie di marketing hanno avuto successo sia su Threads che su Twitter.
Threads e X: analogie tra le strategie di marketing
La ricerca ha analizzato 30 brand che avevano account sia su Twitter che su Threads. Dei 30 brand, 20 hanno pubblicato lo stesso post su entrambe le piattaforme.
I thread e Twitter funzionano in modo abbastanza simile, in quanto sono piattaforme testuali che supportano la condivisione di immagini e video e sono pronte a generare discussioni. Lo studio ha rilevato che Threads ha generato in media un coinvolgimento 7 volte maggiore rispetto a Twitter. Threads ha mostrato un numero medio di risposte più elevato, con solo 5 brand (Universal Pictures, NY Post, Elle Magazine US, McDonald’s e Reuters) che hanno ricevuto più commenti su Twitter rispetto a Threads.
Quindi, stando alla ricerca, in linea di principio le stesse strategie di marketing che hanno avuto successo su Twitter sono le stesse, o incredibilmente simili, alle strategie di marketing che avranno successo su Threads.
Poiché Threads è ancora in evoluzione, la sua narrazione definitiva resta da capire e vedere. Ciò che è chiaro è che molti brand stanno abbracciando con entusiasmo la piattaforma, sforzandosi di scoprire i contenuti che risultano più efficaci con il “nuovo” pubblico.
Per le aziende e loro i brand finora l’approccio a Threads è stato più casual e colloquiale. Piuttosto che parlare degli ultimi sviluppi dei prodotti e fare pubblicità diretta, i brand hanno condiviso meme, momenti e/o riferimenti culturali e, in generale, hanno semplicemente chiacchierato tra loro. Insomma hanno cercato di scoprire i modi più unici per attirare l’attenzione.
Il lavoro per i social media manager è quello di adattare il piano editoriale al nuovo ambient e i contenuti alla narrazione.
Threads e il futuro: analisi delle potenzialità
Un investimento come quello che richiede la presenza di un’azienda e/o un brand su Threads deve rispondere ad una domanda: la rete ha un futuro a lungo termine?
I dati che arrivano dagli USA però devono far riflettere. Dopo aver raggiunto gli oltre 100 milioni di iscritti nei primi giorni dal lancio, la piattaforma non è riuscita a mantenere vivo l’interesse del pubblico, che ha lentamente cominciato a trascorrere sempre meno tempo sul social media, fino ad abbandonarlo del tutto. Nel giro di qualche settimana, come riportato da Similarweb, il tempo che gli utenti statunitensi hanno dedicato a Threads è diminuito dell’85% rispetto ai giorni del lancio, passando dai 21 minuti del 7 luglio agli appena 3 minuti del 7 agosto.
È presto per parlare di flop, ma un dato è certo: nel breve periodo non si riuscirà a superare definitivamente X, ma – certamente – l’alternativa più credibile è in campo.
Infine un limite per tutte quelle aziende e brand che utilizzano una strategia ibrida basata su un mix di contenuti organici e pubblicità. Attualmente, non c’è pubblicità su Threads, il che potrebbe rendere più difficile per le piccole imprese o i brand meno noti attirare l’attenzione. Tuttavia, è probabile che sia solo una questione di tempo prima che Threads introduca gli annunci pubblicitari, ma anche questo fattore non è da sottovalutare e – se possibile – da trasformare in un punto di forza.