Tutti i dati lo confermano: il 2023 sarà l’anno del recupero per il turismo in quanto rispetto al 2019 e agli anni successivi in cui c’è stato il brutale stop imposto dalla pandemia, il settore sta ripartendo con numeri più che ottimistici rispetto alle previsioni.
Roma quale capitale d’Italia rappresenta una delle città più attrattive e ha fatto registrare un +20% rispetto all’anno precedente come confermato dalle indagini di Federalberghi e dall’Ente Bilaterale del turismo.
I grandi appuntamenti poi hanno dato un ulteriore spinta alla crescita con manifestazioni quali il Giro d’Italia, la Ryder Cup di golf, il raddoppio degli internazionali di Tennis, il Giubileo e naturalmente il sogno Expo 2030.
Di particolare rilevanza ma spesso trascurato è la chiave interpretativa di questa crescita legata in particolare sia all’utilizzo di piattaforme tecnologiche per le prenotazioni e gli acquisti online, sia la sempre maggiore presenza della realtà virtuale e della realtà aumentata all’interno dei grandi poli museali che stanno prendendo sempre più piedi.
La visione del Governo
Come confermato dalla stessa Ministra Daniela Santanchè, il Piano strategico del Turismo 2023-2027 del governo Meloni punta a mettere al centro la promozione, gli investimenti, la qualità e l’abbattimento delle barriere architettoniche per favorire la crescita e la competitività di un settore chiave per l’asset di sviluppo dell’economia del Paese.
Punto cardine è il concetto di turismo sostenibile, che guarda al rispetto dell’ambiente, all’abbattimento degli sprechi, all’ottimizzazione delle risorse impiegate ed un ruolo sempre più preminente dell’innovazione digitale come strumento di semplificazione e accelerazione mirato ad un incremento della domanda turistica sia interna che esterna.
L’approccio pone anche attenzione alla realizzazione di piattaforme di connessione digitali tra i diversi operatori del settore, in particolare dall’ecosistema startup che possano essere di supporto alla crescita anche sostenendo collaborazioni strategiche con acceleratori e incubatori del territorio che spaziano dal turismo diffuso all’agrifood al turismo esperienziale digitale nel metaverso.
Esempi di startup di eccellenza del settore
I numeri in termini di investimenti rispetto a due anni fa sono leggermente calati: circa 5 milioni di investimenti nel 2022 per 7 round rispetto ai 14 del 2021 ma il range media di investimento è stato tuttavia più alto nell’ultimo anno.
Diversi sono gli esempi di interesse che stanno sperimentando tra le startup, nuovi servizi e prodotti. Si va da Wanderoo che aiuta gli utenti a creare il proprio viaggio personalizzato in base a esigenze, preferenze e gusti personali a Utopic è un’app che guida i propri utenti per le strade d’Italia alla scoperte delle sue bellezze; da Toratora è una startup che organizza viaggi a sorpresa su misura a TELA un SaaS/Marketplace per la gestione e digitalizzazione dei luoghi della cultura; da Sailsquare che punta a incentivare il turismo in barca a vela a Mountain Maps la prima app che permette di visitare ogni angolo delle montagne circostanti.
I numeri si auspicano possano crescere anche in ottica di attuazione del PNRR che oltre ai 50 miliardi da spendere ancora sul digitale, mette a disposizione anche ingenti risorse sul turismo sostenibile. Ruolo chiave lo avrà anche l’ENIT in quanto punta con la nuova visione organizzativa ed operativa, ad essere una chiave di sintesi tra la crescita, i bandi e l’allocazione dei fondi per lo sviluppo di un asset strategico e vitale per l’Italia.
Il caso di successo di ADR
Come scalo aeroportuale, non può non essere analizzato il caso di successo di Aeroporti di Roma che oggi rappresenta non solo un’eccellenza in termini di servizi e di numeri di passeggeri in transito da e verso la capitale, ma anche per la sua sensibilità al tema dell’innovazione e del digitale.
Come detto dallo stesso Marco Troncone, Amministratore Delegato di AdR in occasione della quinta edizione della Festa dell’Innovazione organizzata da Il Foglio, “Aeroporti di Roma ha allargato il perimetro d’azione, attraverso l’open innovation, facendo sistema con le grandi eccellenze internazionali. Lo testimonia, a Fiumicino, il nostro acceleratore di start up: abbiamo raccolto molti progetti e i più convincenti verranno testati in aeroporto: sta funzionando, lo spazio è competitivo, il modello è vincente”.
Ed è notizia recente l’aggiudicazione per il secondo anno consecutivo per Aeroporti di Roma del “Corporate Innovation Award”, premio riconosciuto da Plug and Play, quale uno dei più grandi operatori di Venture Capital della Silicon Valley, che ha segnalato ADR come uno dei più importanti operatori a livello globale in ambito Travel & Hospitality, “per l’impegno a promuovere le iniziative di open innovation e a costruire l’aeroporto del futuro”.
Conclusioni
Il brand Italia nel mondo quando si parla di turismo vale qualcosa come 93 miliardi di euro (dati pre-pandemici, ndr) come certificato dai dati ISTAT. Le bellezze e la differenziazione del nostro patrimonio storico, artistico e culturale non hanno pari al mondo e la visione di accelerare attraverso l’innovazione tutti i processi per una crescita del turismo in ottica sostenibile, sembra essere finalmente la corretta via per il rilancio non solo del settore, ma per la creazione di nuovi posti di lavoro professionalizzanti (e non solo stagionali), ad un nuovo modo di vivere l’esperienza e ad un nuovo modello di business che possa portare per le imprese e le startup importanti ricavi mettendo cosi solide basi alla nascita di una “italian valley” in cui il turismo rappresenterà un punto cardine di sviluppo e crescita per il futuro.