Un temporary manager che comprenda davvero di cosa la struttura ha bisogno e non quello che desidera il gestore, fa la differenza in termini di tempi, costi, efficienza e usabilità futura.
L’impatto digitale sul business dell’ospitalità è ampio ed è quindi importante non perder tutte le molteplici possibilità oggi disponibili.
Le esigenze del settore della microospitalità
Il settore della microospitalità offre un contributo particolarmente importante a tutto il comparto turistico, offrendo sempre più spazi, paesaggi, momenti e servizi in ogni angolo del Bel Paese.
Una crescita possibile grazie anche a politiche economiche di sviluppo, innovazione e adeguamento, specie oggi con le possibilità offerte dalla missione 1 del PNRR per il turismo e la digitalizzazione, elemento chiave della sfida.
In Italia sono presenti migliaia di strutture alberghiere ed extra-alberghiere (fonte Istat) di piccole e medie dimensioni che sono l’anima, la spina dorsale dell’ospitalità dei capoluoghi come dei piccoli borghi.
In molte di queste strutture, in quelle più datate prima e in quelle nuove, cresciute rapidamente e passate da una gestione familiare a una imprenditoriale, si ritrovano comuni problematiche che sono appunto un’attenzione e gestione attuale di tali attività che non sono più la mera messa a disposizione di un posto letto ma di una serie di servizi ed esperienze online e offline (fonte CdaConsulting).
Microospitalità: la vendita digitale delle camere non basta
Una gestione attuale significa una gestione capace d’essere al passo con i tempi e misurarsi con un mercato in rapido cambiamento ed evoluzione.
Il primo passo che le imprese del settore citate compiono per modernizzare la loro gestione è la vendita digitale delle camere.
Per fare questo, si affidano ai più rinomati servizi di booking oggi presenti sul mercato.
Questo passaggio dall’off-line all’on-line spesso si crede termini qui. Assolutamente no. L’utilizzo, la creazione della struttura, anche digitale, è un processo ben più ampio e complesso e anche lontano dalla mera pubblicazione di annunci su portali del settore.
Per l’evoluzione digitale dell’ospitalità, il digitale è una chiave importante ma va gestita in modo efficiente e costante: primo perché tutto cambia, secondo perché perder l’efficienza con il digitale può risultar altrettanto rapido della sua acquisizione.
Il Temporary Manager per la digitalizzazione delle strutture
La figura del project manager è già presente in realtà alberghiere più ampie, dove gli vengono affidati i progetti più diversi in merito alle competenze e il raggiungimento di obiettivi ben definiti.
Quando questa figura è esterna, ed è in azienda solo in modo temporaneo, lo possiamo definire Temporary Manager.
Questa figura viene poco utilizzata nel settore dell’ospitalità piccola e media, poiché, come abbiamo detto, ci si affida a servizi già presenti sul mercato senza far gli studi del caso.
Destinare un progetto specifico come quello della digitalizzazione ad un soggetto specifico, esterno all’organizzazione, che abbia competenze nell’ambito dell’ospitalità, risulta sicuramente efficace ed efficiente.
Il project manager non è solo per le grandi realtà: lo si può affiancare all’impresa anche in modo temporaneo, come un Temporary Manager che porterà a compimento un progetto specifico.
Innanzitutto, si farà conoscenza con una figura che non solo ha competenze nell’ambito specifico dell’ospitalità e che quindi saprà sempre di cosa il cliente parla, dei processi e dell’organizzazione pratica, ma in più saprà specificatamente di quali strumenti digitali si necessita per il raggiungimento degli obiettivi che avrà redatto.
Quindi non solo il cosa, ma anche il come e soprattutto il perché.
L’obiettivo finale sarà sempre lo stesso: digitalizzare l’impresa in modo efficiente, ossia lasciando nei tempi stabiliti processi e un’organizzazione di facile e rapido utilizzo da parte del cliente, che non dovrà avere la necessità di diventare un esperto in ambito digitale.
Il project manager deve portare a compimento obiettivi, semplificare i processi da trasferire all’interno delle realtà dove viene chiamato ad operare.
All’occorrenza, avrà sempre uno staff di professionisti in altri ambiti, abituati ad esser performanti, che lo supporteranno in tutte le necessità che avrà individuato per la realizzazione degli obiettivi.
Un supporto qualificato per usare bene gli strumenti digitali
Gli strumenti digitali, il loro giusto utilizzo e i metodi saranno diversi di caso in caso: si vedrà così l’utilizzo di una o più OTA, sistemi di prenotazione e confronto di hotel, b&b, campeggi a disposizione dei clienti finali. Vere e proprie agenzie di viaggio online, poiché i servizi e le esperienze che è possibile prenotare sono in costante aumento.
Tra gli usi possibili, un esempio su tutti è monitorare la concorrenza nelle vicinanze.
Attenzione, però: questo è solo uno degli splendidi strumenti digitali che può e deve essere utilizzato, ma da solo non basta e soprattutto non deve, non può essere l’unico.
Questo strumento ha bisogno di essere collegato al Channel Manager, uno strumento interno. Tra le sue funzioni più utili, la gestione in autonomia delle prenotazioni su diversi portali, facendo sì per una stessa camera non si sovrappongano.
Il sito web da solo in un’attività ricettiva serve a poco, cosi come a poco serviranno gli altri strumenti menzionati se non interfacciati tra loro e soprattutto se sovra o sotto dimensionati per la specifica impresa.
Il sito web a sua volta ha bisogno di un altro strumento come il Booking Engine, che darà all’ospite la possibilità di prenotare.
Il digitale cambia la vita, i modi di lavorare ma serve a semplificare, ad organizzare solo e soltanto se tutto risiede in un progetto ben specifico.
La specificità di un progetto però non è da confondere con il desiderio della sua realizzazione: utilizzare gli strumenti digitali in modo inappropriato e non giustamente dimensionato alla struttura, può arrecar danno oltre che perdita di tempo, capitali e clienti.