Agendadigitale.eu Direttore responsabile:
Alessandro Longo |
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TikTok rischia il blocco per evitare la super sanzione del Garante Privacy, che chiede qualcosa non subito applicabile dal social: di interrompere il trattamento dei dati di chi non può accertare l'età. Ecco gli scenari che si aprono. Quale appiglio giuridico e quale possibile enforcement contro questo (e altri) social | | | |
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IL PROVVEDIMENTO DEL GARANTE |
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Se TikTok non conosce l'età non può rispettare il GDPR e in caso di minori di 13 o 14 anni il contratto e il consenso sono nulli. Qui il fondamento dell'intervento del Garante Privacy. Il social può ottemperare con un controllo algoritmico, ma per le sanzioni bisognerà passare dall'Europa | | | |
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Il provvedimento del Garante contro TikTok a seguito della morte di una bimba a Palermo suscita delle domande: perché non si è proceduto allo stesso modo per i social Usa, che si rivolgono anche a minori e violano la sentenza Schrems II? Il punto | | | |
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Il noto tecnologo Stefano Quintarelli propone che TikTok, in ottemperanza al provvedimento del Garante Privacy italiano, utilizzi una identificazione indiretta tramite token spid o carta di credito. Resta il problema delle armi spuntate in sede sanzionatoria | | | |
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Le azioni sconsiderate fatte da giovani e adolescenti per il brivido del superamento della sfida non nascono certo col web, ma è vero anche che l’arrivo dei social introduce elementi nuovi che rendono le “challenge” molto più pericolose. È possibile, però, disinnescarne l’attrattività: vediamo come | | | |
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Le scenette, i balletti, le danze pubblicate su Tik Tok permettono di mettere in gioco il proprio corpo: quel corpo che risulta assolutamente al centro della vita dei preadolescenti, che resta chiuso in casa per gran parte della settimana. Ecco perché il social ha così successo da diventare, spesso, capro espiatorio | | | |
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TikTok permette ai ragazzi di mostrare ciò che sono e di dare libero sfogo alla loro creatività molto più di altri social. Non è però adatto ai bambini, come tutto il web. Per disinnescarne i pericoli, tuttavia, la soluzione non è vietarlo, ma educare. Per questo gli adulti dovrebbero essere i primi a informarsi e formarsi | | | |
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Perché i ragazzi vanno sui social a cercare confronto e risposte alle loro domande e paure? Siamo noi incapaci di offrire alle nuove generazioni spazi in cui potersi esprimere e divertire? Basta farsi un giro su TikTok senza troppi pregiudizi per capire che il vero fulcro del discorso non sono i ragazzi, ma gli adulti | | | |
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CONSIGLI A GENITORI E INSEGNANTI |
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Tragedie come la morte di una bambina ci spingono a pensare che contro i rischi del digitale servano misure drastiche (il divieto di usare lo smartphone), o a proporre rimedi vaghi (sviluppo del senso critico nei giovani). In realtà il lavoro più importante si fa a scuola, su genitori e docenti prima che sui ragazzi | | | |
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La responsabilità della morte di una bambina di dieci anni può essere attribuita a un social, o alle mancanze dei genitori? È evidente che l’assegnazione delle “colpe” non può essere così semplice. Tutti abbiamo da imparare e, chi ha bambini avvezzi agli strumenti digitali, deve usare delle accortezze: ecco quali | | | |
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Social e app permettono ai nostri figli un accesso pressoché illimitato a contenuti che potrebbero non essere adatti alla loro età. Sfruttare al meglio le risorse della rete si può ma occorre conoscerne anche i rischi. Quale, allora, il compito della famiglia, della scuola delle piattaforme per prevenire i pericoli? | | | |
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