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Accordo quadro per la digital transformation della PA ed. 2: quanto vale, come funziona, i vantaggi



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Un cambio di paradigma per le amministrazioni pubbliche italiane: non solo strumenti innovativi per la digitalizzazione ma anche un meccanismo più rapido ed efficiente per l’affidamento dei servizi. Ecco tutti i dettagli della gara a procedura aperta per la conclusione di accordi quadro per l’affidamento di servizi di supporto alla Digital Transformation per la PA (ed. 2)

Pubblicato il 29 apr 2024

Gerardo Gargiulo

Responsabile BU Assistenza Tecnica e Capacitazione di PA Advice



italia digitale

L’iniziativa dell’Accordo Quadro per la Digital Transformation ed. 2, promossa da Consip sotto l’egida del Decreto Legislativo 50/2016, di un importo bandito pari a 400 milioni di euro, è strutturato in 8 lotti, ognuno dei quali è dedicato a specifici aspetti della trasformazione digitale.

Gli obiettivi dell’accordo quadro

L’obiettivo di fornire servizi specialistici per supportare la PA nel suo percorso di digitalizzazione.

  • Supportare le amministrazioni nella redazione del proprio Piano Triennale.
  • Garantire un approccio omogeneo a livello nazionale per la digitalizzazione dei servizi e dei processi.
  • Fornire competenze specialistiche per guidare il cambiamento organizzativo e il change management nell’ambito della transizione al digitale.
  • Offrire supporto specialistico per la gestione del Program Management e dei contratti IT correlati a questa iniziativa.

I lotti dell’Accordo Quadro

Ogni lotto dell’Accordo Quadro copre un’area specifica della digitalizzazione:

Il Lotto 1 si concentra sulla definizione di strategie digitali e sulla pianificazione di piani strategici ICT. Include servizi come il disegno della strategia digitale, la creazione di piani strategici ICT e la mappatura dei servizi digitali dell’amministrazione. Questo lotto aiuta le amministrazioni a integrare soluzioni digitali nelle loro operazioni quotidiane, definendo obiettivi chiari e strategie per raggiungerli

Il Lotto 2 si concentra sulla reingegnerizzazione dei servizi digitali. In questo lotto, i servizi includono la progettazione di modelli di erogazione di servizi digitali e il disegno di processi digitali. L’obiettivo è migliorare l’accessibilità e l’efficacia dei servizi digitali, rendendoli più efficienti e user-friendly per i cittadini

I Lotti 3, 4 e 5 dell’Accordo Quadro sono incentrati sulla transizione digitale nelle regioni del Nord, Centro e Sud Italia. Questi lotti mirano a fornire un supporto su misura per le esigenze specifiche di ogni regione, con l’obiettivo di colmare il divario digitale e promuovere un’evoluzione digitale omogenea a livello nazionale. I servizi offerti includono l’analisi dettagliata delle esigenze digitali di ciascuna regione, lo sviluppo di strategie personalizzate, l’implementazione di indicatori di digitalizzazione per monitorare i progressi e l’offerta di supporto pratico e formazione al personale delle amministrazioni locali. Questo approccio collaborativo e adattabile garantisce che le soluzioni digitali proposte siano efficaci e in linea con le specifiche necessità regionali, guidando così una transizione digitale efficiente e inclusiva nelle diverse aree del paese.

I lotti 6, 7 e 8 dell’Accordo Quadro si concentrano sulla gestione di progetti di digitalizzazione complessi. Il servizio chiave in questi lotti è il PMO (Project Management Office), che fornisce supporto operativo e metodologico nella gestione di programmi di digitalizzazione, monitoraggio delle milestone, analisi e gestione dei rischi, e verifica della qualità e della performance dei servizi digitali.

Tempi brevi di affidamento e avvio dei servizi

Uno degli aspetti più rivoluzionari dell’Accordo Quadro è la significativa riduzione dei tempi di affidamento di una gara aperta. Tradizionalmente, il percorso per assegnare una gara pubblica è lungo e tortuoso, con una serie di step burocratici che possono allungare notevolmente i tempi per l’attuazione effettiva dei progetti. Grazie all’Accordo Quadro, le amministrazioni possono bypassare molti di questi passaggi, accedendo direttamente a un pool di fornitori pre-qualificati.

L’Accordo Quadro rappresenta dunque un cambio di paradigma per le amministrazioni pubbliche italiane, offrendo non solo strumenti innovativi per la digitalizzazione ma anche un meccanismo più rapido ed efficiente per l’affidamento dei servizi. Questo approccio è fondamentale per accelerare il processo di modernizzazione della PA, un settore tradizionalmente frenato da tempi burocratici prolungati e procedure complesse. Riducendo i tempi di affidamento e semplificando il processo di acquisizione di servizi digitali, apre la strada a un’amministrazione più agile, efficiente e pronta a rispondere alle sfide del futuro digitale.

In un contesto in cui tutte le PA italiane sono coinvolte nell’attuazione di progetti entro i termini stabiliti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il 2026, e contemporaneamente stanno dando il via ai progetti previsti per il periodo di programmazione 2021-2027, diventa cruciale l’adozione di strumenti che riducano i tempi di realizzazione di tali progetti. Questo è essenziale per assicurare l’utilizzo efficace di tutte le risorse europee disponibili e per affrontare con successo le sfide di trasformazione che l’Italia si trova ad affrontare.

Come si attiva il processo e quali sono i tempi per l’implementazione

Il processo è progettato per essere il più snello possibile. Una PA redige il Piano dei Fabbisogni e lo invia al fornitore tramite il Portale Acquisti in Rete PA. Entro 15 giorni lavorativi, il fornitore elabora un Piano Operativo, che l’amministrazione valuta e approva, stipulando il Contratto Esecutivo. L’intero processo si conclude in tempi brevi, un aspetto cruciale per una rapida attivazione dei progetti di digitalizzazione.

Il ruolo di fornitori qualificati nei processi di innovazione della PA

Un elemento fondamentale in questo processo è il ruolo dei fornitori qualificati. La disponibilità di esperti esterni, con competenze specifiche e avanzate, offre un supporto prezioso ai processi di cambiamento nella PA. Questi fornitori possono introdurre nuove prospettive e soluzioni innovative, agevolando l’adozione di tecnologie emergenti e di pratiche ottimali. La loro esperienza e conoscenza specializzata sono risorse inestimabili per superare gli ostacoli tecnici e strategici che la PA potrebbe incontrare nel suo percorso verso la digitalizzazione.

La collaborazione e la condivisione di conoscenze tra i vari dipartimenti della PA e con i fornitori esterni possono portare a una maggiore efficienza e innovazione. In questo contesto, la collaborazione con il settore privato si rivela particolarmente fruttuosa, offrendo accesso a competenze e tecnologie all’avanguardia.

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