Pubblicate le FAQ

Appalti pubblici, Agid fa chiarezza sulle Regole Tecniche per le piattaforme di eProcurement



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Disponibili sul sito Agid le risposte alle “domande frequenti” riguardanti le Regole Tecniche per le piattaforme di approvvigionamento digitale e il documento tecnico “Modello di interoperabilità per le Piattaforme di approvvigionamento digitale”. I dettagli

Pubblicato il 20 lug 2023

Maurizio Carmignani

Founder & CEO – Management Consultant, Trainer & Startup Advisor



Nuovo-codice-appalti

Il 18 luglio AgID ha reso disponibili sul proprio sito web istituzionale, nella sezione dedicata all’eProcurement, le risposte alle “domande frequenti” (Frequently Asked Questions – FAQ) riguardanti le Regole Tecniche per le piattaforme di approvvigionamento digitale recentemente pubblicate dall’Agenzia mediante la determina 137/2023.

L’obiettivo del documento è quello di fornire chiarezza e risolvere i dubbi interpretativi emersi riguardo alle Regole Tecniche durante i numerosi incontri pubblici tenuti da AgID con gli attori dell’ecosistema e-procurement.

Il contesto di riferimento

Questa gara riveste un ruolo di vitale importanza all’interno del Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione. L’e-procurement rappresenta, infatti, una leva fondamentale per favorire la crescita dell’economia, modernizzare i processi amministrativi e garantire una maggiore efficienza, nonché il controllo e la riduzione della spesa pubblica.

La digitalizzazione dei processi di approvvigionamento di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche è, inoltre, una delle principali politiche promosse dalla Commissione Europea.

L’obiettivo a medio termine è quello di digitalizzare l’intero processo di approvvigionamento, comprese le fasi di pre e post aggiudicazione, che vanno dalla pubblicazione dei bandi fino al pagamento (appalti elettronici end-to-end). Il Programma per la Razionalizzazione degli acquisti nella Pubblica Amministrazione si propone di ottimizzare progressivamente la spesa pubblica per beni e servizi, che si stima ammonti a circa 87 miliardi di euro. Ciò sarà realizzato indirizzando le 32.000 stazioni appaltanti verso l’utilizzo delle procedure di acquisto fornite dai soggetti aggregatori, che costituiscono un “sistema a rete” volto a perseguire i piani di razionalizzazione della spesa pubblica e a creare sinergie nell’utilizzo di strumenti informatici per l’acquisto di beni e servizi.

I nuovi documenti pubblicati inerenti la gara

Le FAQ sono accompagnate da un ulteriore documento tecnico chiamato “Modello di interoperabilità per le Piattaforme di approvvigionamento digitale”. Questo documento mira a fornire una chiara comprensione del modello di interoperabilità adottato nell’ambito dell’e-procurement, in conformità alle Linee Guida sull’infrastruttura tecnologica della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) per garantire l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati. Il suo obiettivo principale è facilitare lo scambio di dati e informazioni in modo semplice e sicuro tra tutte le Pubbliche Amministrazioni, come stabilito dall’articolo 50 ter. del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).

Le Linee Guida per l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati

Le Linee Guida pubblicate riguardano la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) prevista dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) all’articolo 50-ter. L’obiettivo della PDND è facilitare l’uso e la condivisione delle informazioni istituzionali tra gli enti pubblici, semplificando le procedure per cittadini e imprese. L’Infrastruttura interoperabilità PDND permette ai soggetti interessati di rendere interoperabili i propri sistemi informativi e basi di dati tramite processi di accreditamento, identificazione e autorizzazione. Inoltre, gestisce la raccolta e conservazione delle informazioni relative agli accessi e alle transazioni effettuate tramite la piattaforma.

Dopo aver superato i test tecnici, il Presidente del Consiglio dei ministri o il Ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale stabilisce il termine entro il quale i soggetti definiti nell’articolo 2, comma 2 del CAD devono accreditarsi, sviluppare interfacce e rendere disponibili le proprie basi di dati. Tali soggetti sono tenuti a utilizzare l’Infrastruttura interoperabilità PDND per tutte le API che creano e utilizzano, come previsto nell’articolo 50-ter del CAD.

Le Linee Guida forniscono dettagli sui processi di accreditamento, identificazione e autorizzazione gestiti dall’Infrastruttura interoperabilità PDND, nonché sulle modalità di transazioni reciproche tra i soggetti coinvolti e sulla raccolta e conservazione delle informazioni sugli accessi e sulle transazioni. È importante notare che queste Linee Guida tengono conto dell’eliminazione degli accordi quadro che consentivano la condivisione dei dati tra le pubbliche amministrazioni, come stabilito dalla recente modifica normativa all’articolo 50, comma 2-ter del CAD.

Il Documento del Modello di interoperabilità per le Piattaforme di approvvigionamento digitale

Secondo il nuovo Codice degli appalti, le Piattaforme di approvvigionamento digitale (Piattaforme) sono composte da servizi e sistemi informatici interconnessi e interoperabili utilizzati dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti per gestire le attività dei contratti pubblici in modo completamente digitale. Queste Piattaforme interagiscono con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP) e la Piattaforma digitale nazionale dei dati (PDND). L’AGID ha adottato le Regole tecniche per le Piattaforme, come previsto dal Codice. Le Regole tecniche definiscono i ruoli seguenti:

  • Il Titolare di Piattaforma, che è il soggetto giuridico (pubblico o privato) proprietario dei diritti di almeno un componente essenziale della Piattaforma. Il Titolare fornisce, sviluppa e mantiene il software della Piattaforma in conformità con i requisiti del Codice e delle Regole tecniche. La Piattaforma deve essere certificata dall’AGID.
  • Il Gestore di Piattaforma, che è il soggetto giuridico (pubblico o privato) responsabile dell’operatività di una specifica istanza della Piattaforma, in conformità alle Regole tecniche. Il Gestore, che può essere anche una Stazione Appaltante, si occupa del funzionamento, della sicurezza e della protezione dei dati personali. Il Gestore aderisce alla PDND per accedere ai servizi offerti da ANAC.

Conformemente al Codice, la BDNCP mette a disposizione, attraverso l’interoperabilità, i servizi e le informazioni necessarie per tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti pubblici.

L’interoperabilità tra le diverse banche dati

L’interoperabilità tra le diverse banche dati e i servizi è garantita tramite la PDND. Le Piattaforme, che possono essere composte da uno o più componenti software, consentono l’accesso agli e-service di ANAC tramite la PDND e inviano dati e documenti relativi alle gare/appalti alla BDNCP, che è l’infrastruttura gestita da ANAC per il ciclo di vita dei contratti pubblici.

La BDNCP include la Piattaforma Contratti Pubblici (PCP), il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE), il Casellario informatico dei Contratti Pubblici, l’Anagrafe degli Operatori Economici e l’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA). I Componenti delle Piattaforme interagiscono con gli e-service di ANAC tramite la PDND, ma per operare all’interno di questo sistema devono essere sottoposti a una certificazione AGID, come stabilito nelle Regole tecniche. Una volta ottenuta la certificazione, vengono registrati nella sezione dei Prodotti certificati del Registro delle piattaforme certificate, gestito da ANAC in conformità con le disposizioni dell’articolo 26 comma 3 del Codice. I Titolari, dopo aver ottenuto la certificazione, comunicano ad AGID i riferimenti dei Gestori autorizzati ad utilizzare i rispettivi Componenti. Questo consente di popolare la sezione dei Gestori autorizzati del Registro. I Gestori creano le istanze di Piattaforma integrando i componenti certificati, eseguono i test di integrazione nell’ambiente di collaudo della PDND e, una volta superati con esito positivo, rilasciano la Dichiarazione di conformità per ciascuna istanza di Piattaforma, che viene poi inviata ad AGID. Le Piattaforme per le quali sono state emesse le Dichiarazioni di conformità vengono registrate nella sezione apposita del Registro e possono essere messe in funzione nell’ambiente di produzione della PDND. AGID comunica ad ANAC le informazioni necessarie per mantenere aggiornato il Registro.

Definizione di Titolare e Gestore e i relativi ruoli

Il Titolare è colui che richiede la certificazione di uno o più componenti di una Piattaforma e si impegna a mantenerli conformi al Codice. Può anche incaricare altre persone o entità per svolgere questa funzione. Il Gestore, d’altra parte, è colui che integra i componenti certificati per creare una specifica istanza della Piattaforma. Il Gestore emette una dichiarazione di conformità ed è responsabile della gestione operativa della Piattaforma. Si assicura che gli aggiornamenti della Piattaforma non violino i requisiti della dichiarazione di conformità. Se il Titolare e il Gestore sono la stessa entità giuridica, le regole tecniche richiedono una separazione organizzativa interna per attribuire le responsabilità corrispondenti ai ruoli di Gestore e Titolare. È possibile seguire le buone pratiche dei controlli ISO/IEC 27002, come la separazione dei compiti a livello organizzativo e la separazione degli ambienti di sviluppo, test e produzione a livello tecnologico. A meno che il Titolare e il Gestore non siano la stessa entità giuridica, solo il Gestore può aderire alla PDND. Pertanto, come indicato nel documento INT-PDND, è necessario che il Titolare incarichi un Gestore (Gestore incaricato) per effettuare i test di Classe 3 sul componente software da certificare, previa adesione alla PDND. Nel caso in cui il Titolare e il Gestore coincidano e la piattaforma consista in un’unica componente, il processo di certificazione e dichiarazione di conformità sarà uguale per tutte le Pubbliche Amministrazioni che utilizzano la piattaforma come servizio (SaaS). In questa situazione, il Titolare/Gestore, essendo lo stesso soggetto giuridico, sarà responsabile di richiedere la certificazione dell’unico componente che costituisce la piattaforma e di rilasciare una dichiarazione di conformità per ogni istanza della Piattaforma. Le diverse istanze della piattaforma sono distinte quando viene configurato un cliente specifico per l’accesso alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), come indicato nel documento INT-PDND.

Conclusioni

La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, delineata nel Piano Triennale per l’informatica nella PA, rappresenta un percorso finalizzato alla semplificazione e all’innovazione dei processi al fine di migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese. Un aspetto fondamentale di questa trasformazione è la digitalizzazione degli appalti pubblici, che mira a snellire e accelerare le procedure di acquisto delle amministrazioni, favorendo una maggiore partecipazione degli attori del mercato e rendendo il ciclo di vita degli appalti ancora più trasparente. Ciò comporterà controlli più semplici e veloci, garantendo maggiore efficienza e affidabilità nell’erogazione dei servizi pubblici.

Insieme alle Regole tecniche, i documenti pubblicati rappresentano il risultato di un processo di consultazione continua del mercato promosso da AgID con un approccio aperto di “open innovation” coinvolgendo tutti i soggetti che fanno parte dell’ecosistema dell’e-procurement italiano. AgID continua a promuovere la condivisione, offrendo supporto nel processo di adozione delle specifiche tecniche, che le piattaforme di approvvigionamento dovranno implementare entro il 1° gennaio 2024.

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