SPONSORED ARTICLE

Cloud, l’infrastruttura non basta: ecco le priorità per trasformare le organizzazioni

Il Cloud è punto di partenza per innovare i processi e abilitare nuovi servizi basati sulla tecnologia: uno strumento di elevato potere trasformativo in grado di aumentare la competitività del Paese grazie anche alle garanzie in tema di sovranità dei dati rese possibili dall’iniziativa Gaia-X

Pubblicato il 03 Ago 2021

Valerio Romano

Accenture Cloud First lead

cloud italia nazionale - EDPB - cloud nazionale

Il Cloud rappresenta l’elemento cardine per sviluppare e applicare nuovi modelli operativi per creare valore nelle organizzazioni pubbliche e private e, di conseguenza, supportare il rilancio del Paese. Se la si considera da un punto di vista prettamente tattico, questa tecnologia sembra ormai rappresentare la normalità nell’ambito del percorso di trasformazione digitale delle imprese. In realtà il Cloud è in grado di rivoluzionare completamente la gestione degli asset aziendali, introducendo certo vantaggi operativi ma anche e soprattutto un valore di tipo strategico. Non si tratta più solo di apportare alle realtà che lo adottano benefici come il contenimento dei costi e una maggiore efficienza. Dev’essere chiaro nel contesto attuale che il Cloud rappresenta un punto di partenza, un fattore abilitante e trasformativo indispensabile per realizzare ecosistemi di innovazione evoluti che puntino ad alimentare la crescita e migliorare la competitività.

Una condizione questa che non riguarda solo il microcosmo delle imprese ma, a livello più ampio, tutto il sistema Paese. L’Italia può trovare nel Cloud il giusto slancio per accelerare il proprio percorso di innovazione, non semplicemente realizzando un’infrastruttura adeguata, ma sviluppando servizi su di essa e adottando una governance strategica dei dati basata sul loro controllo e sulla possibilità di valorizzarli, sempre con attenzione alla compliance rispetto alla normativa europea in materia di data protection, ed in generale a un impiego responsabile e opportuno dei dati. In quest’ottica, il PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza – offre l’occasione per questo salto di qualità nella Pubblica Amministrazione, trovando un terreno fertile e sicuro nell’iniziativa comunitaria Gaia-X e nella gestione della sovranità dei dati.

Perché il Cloud è una priorità per innovare il Paese

Un approccio strategico al Cloud passa da una domanda fondamentale da porsi: una volta implementata un’architettura cloud, cosa possiamo e vogliamo farci e come possiamo valorizzarla? Si tratta di un nodo cruciale da affrontare per un sistema Paese che punti a migliorare il proprio livello di digitalizzazione e competitività, nonché l’efficienza dei servizi messi a disposizione dei cittadini.

I vantaggi di una visione strategica sono resi evidenti anche dal report Accenture “Ever ready for every opportunity: how to unleash competitiveness on the Cloud Continuum”. Lo studio mostra come con il Cloud, non solo le aziende diventino più innovative ma anche più socialmente responsabili, in grado di essere più competitive sul mercato e con un approccio più positivo alla tecnologia. E proprio a proposito di sviluppo tecnologico, va sottolineato che il Cloud va considerato a tutti gli effetti un elemento abilitante l’innovazione: dalla ricerca Accenture è emerso infatti che oltre 7 organizzazioni su 10 delle aziende con questa visione si dota di tecnologie complementari a supporto dei progetti innovativi e che quasi 8 su 10 ha implementato e integrato il cloud in maniera avanzata facendolo diventare parte dei propri processi produttivi.

Per rispondere alla domanda che ci siamo posti, appare evidente che la risposta sia di creare un’architettura Cloud, per applicarvi servizi che abilitino una reale innovazione dei processi. In tal modo se ne coglie la vera capacità trasformativa, che può concretizzarsi nello sviluppo di molteplici opportunità:

  • coinvolgere nel percorso di trasformazione digitale anche delle realtà meno grandi, come le PMI, in quanto il Cloud rende tecnicamente ed economicamente più accessibili le nuove tecnologie, oltre che l’accesso a nuovi ecosistemi di collaborazione
  • sperimentare costantemente e in modo agile nuovi modelli e nuovi processi in grado di introdurre nuovi servizi
  • accelerare il go-to-market delle organizzazioni e la loro capacità di espansione a livello geografico
  • utilizzare in modo strategico e intelligente i dati a disposizione delle organizzazioni, risorsa fondamentale per la Cloud economy e quello che Accenture definisce la data-driven reinvention.

Quest’ultimo punto è particolarmente importante: la capacità di estrarre il massimo valore dal dato e di usarlo in modo strutturato rende le imprese e i loro ecosistemi più intelligenti e collaborativi, arrivando a generare nuova ricchezza.

Sovranità del dato e Cloud europeo: le opportunità di Gaia-X

Proprio la sovranità del dato è il tema centrale che si sta affrontando a livello europeo in tema di Cloud. Il luogo comune vuole che il Cloud sia un’innovazione “liquida”, il cui pieno controllo sfugge e, di conseguenza, che non permetta di tenere d’occhio in maniera appropriata i propri dati. Questo concetto genera il timore di rischi legati alla sicurezza e alla compliance normativa, in particolare al GDPR. Dopo la sentenza Schrems II della Corte di Giustizia europea, che ha portato a ridefinire i modelli di gestione dei dati con particolare riferimento al loro trasferimento verso Paesi terzi, la coscienza rispetto ai rischi privacy è aumentata. Gaia-X permette in parte di annullare questo problema. Il progetto di un Cloud europeo ha proprio l’obiettivo di fare in modo che i dati che le organizzazioni producono siano sotto controllo, anche relativamente alle leggi di altri paesi. Ciò significa anche avere la possibilità di monetizzare questi dati, certo soggetti a limitazioni, ma fondamentali per la digital economy.

Gaia-X si pone dunque come un riferimento necessario per aumentare il livello di maturità su questo fronte. In Italia, nel momento in cui sappiamo che il PNRR renderà disponibili rilevanti investimenti nell’impiego del Cloud e la possibilità di trasformare i sistemi della Pubblica Amministrazione in sistemi interoperabili che hanno alla base lo scambio di dati, Gaia-X rappresenta un rassicurante elemento per garantire che ciò avvenga in un clima di fiducia e con la dovuta governance.

 

Come evolvere in organizzazioni sempre più intelligenti con il Cloud

 Considerando il contesto appena descritto, è utile capire in che modo le organizzazioni pubbliche e private possono trarre il massimo valore dal Cloud diventando sempre più intelligent enterprise.

L’insieme delle tecnologie Cloud comprende uno spettro di funzionalità e di servizi distribuiti dal centro, quindi geograficamente vicini alle organizzazioni, fino alla periferia, o edge, con tutto quello che c’è nel mezzo. Le tecnologie di comunicazione, ed il particolare il 5G, uniscono quest’insieme permettendo l’accesso virtuale al Cloud da qualunque punto e assicurando connessione continua tra ambienti privati, pubblici, ibridi o multi-cloud, e l’edge. Questo consente alle organizzazioni di sfruttare al meglio le nuove tecnologie, operando con maggiore efficacia, controllo e sicurezza e utilizzandole in modo più intelligente a beneficio dei processi innovativi.

Dal nostro studio  emergono però ancora molti freni rispetto all’adozione del Cloud: per il 42% delle aziende questi sono rappresentati dalla complessità del cambiamento, la stessa percentuale ritiene le difficoltà siano legate ai rischi in termini di sicurezza e alla compliance, per il 35% invece è il non allineamento tra business e IT, per il 34% ci sono problemi legati all’infrastruttura già esistente, mentre il 32% ritiene un freno la questione della sovranità del dato.

Affinché le organizzazioni raggiungano il pieno potenziale offerto dal Cloud è necessario non solo superare le resistenze ancora in atto, ma anche sviluppare una strategia di adozione completa, che:

  • definisca chiaramente il valore ricercato dall’organizzazione e le aspirazioni future
  • evidenzi le vulnerabilità competitive e le carenze da indirizzare
  • faccia leva sul pieno insieme delle tecnologie Cloud per superare i punti di debolezza e raggiungere i propri obiettivi e creare nuovi prodotti e servizi a vantaggio di tutti gli stakeholders
  • preveda investimenti nella trasformazione delle competenze e dei modelli operativi,
  • prenda coscienza del fatto che il Cloud intrinsecamente favorisce la creazione di ecosistemi che vanno oltre le singole piattaforme, alimentando la collaborazione e accelerando di conseguenza l’innovazione.

Questo tipo di approccio, favorito dal contesto che si svilupperà con gli investimenti del PNRR e l’evoluzione di Gaia-X, genererà enormi opportunità di crescita per in nostro tessuto imprenditoriale, per la Pubblica Amministrazione e per tutto il Paese.

L’articolo è parte di un progetto di comunicazione editoriale che Agendadigitale.eu sta sviluppando con Accenture

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati