Nel 2020 il settore ICT di Consip ha proseguito il percorso di crescita che lo caratterizza ormai da un quadriennio, attraverso le iniziative sviluppate in tre principali ambiti: supporto allo sviluppo dei progetti di innovazione dell’Agenda Digitale Italiana, gare strategiche del Piano triennale dell’informatica della Pubblica Amministrazione, offerta ICT di base nell’ambito del Programma di razionalizzazione della spesa pubblica.
Nell’ultimo quadriennio si è registrato un costante aumento del ricorso da parte delle pubbliche amministrazioni agli strumenti di acquisto messi a disposizione dall’azienda. Nel 2020 il valore degli acquisti ICT delle PA (il cosiddetto “erogato”) nell’ambito del Programma di razionalizzazione è stato pari a oltre 2,3 miliardi di euro (+19% vs 2019 e +73% vs 2017), mentre il valore degli acquisti sulle iniziative per l’Agenda digitale è stato di oltre 1,1 miliardi di euro (+38% vs 2019 e +718% vs 2017).
Del resto, con un apparente paradosso, la pandemia ha contribuito a dare un forte impulso – spinto dalla necessità, più che dalla volontà – al processo di digitalizzazione dell’intero sistema Paese, in particolare della Pubblica Amministrazione: ricorso generalizzato al lavoro da remoto e all’utilizzo di strumenti online per la comunicazione con i cittadini, crescita esponenziale di strumenti per le transazioni economiche come PagoPA, boom del rilascio delle identità digitali (Spid) e nell’utilizzo dell’App IO per i servizi pubblici anche grazie a iniziative come il cashback.
Il supporto di Consip allo sviluppo dell’Agenda digitale
Uno degli obiettivi del Piano triennale è quello di migliorare la fruizione dell’offerta dei servizi digitali per cittadini e imprese tramite il potenziamento della connettività per le PA. Attraverso il pacchetto delle “gare SPC” che Consip ha realizzato per conto dell’Agenzia per l’Italia digitale, vengono messi a disposizione una serie di contratti quadro che hanno l’obiettivo di garantire il funzionamento del Sistema pubblico di connettività, il rispetto di regole comuni, l’interoperabilità e la cooperazione – in altre parole, il dialogo – fra i sistemi informativi, l’integrazione dei servizi e la loro corretta erogazione agli utenti.
A oggi sono a disposizione:
- servizi di connettività (l’infrastruttura per la connessione in rete),
- servizi cloud (cioè quelli erogati su grandi infrastrutture comuni che servono contemporaneamente più amministrazioni)
- servizi di interoperabilità, cooperazione applicativa, identità digitale e sicurezza (fondamentali per il dialogo sicuro tra i sistemi della PA, e per la protezione dei dati),
- realizzazione di portali e servizi on line (i canali d’accesso ai servizi evoluti della PA),
- servizi integrati per i sistemi gestionali e la gestione dei procedimenti amministrativi (ovvero la “spina dorsale” dei processi della PA).
Nell’anno appena trascorso, l’offerta di servizi di connettività si è rinnovata anche con la pubblicazione, all’interno del bando Servizi del Mepa, della nuova versione dei “Servizi di accesso ad Internet”, rendendo disponibile – alle Amministrazioni Locali in particolare – connettività internet a banda larga ed ultra-larga. Nel corso del 2021 sarà prima aggiornata l’offerta di connettività nell’ambito del Contratto SPC, e successivamente, verrà indetta la nuova gara per l’affidamento dei servizi di connettività, così come individuati nel nuovo modello di connettività definito da AGID e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale.
Piano Triennale ICT 2020-2022, il documento strategico: la guida per crearlo
Gare strategiche del Piano triennale: lo stato dell’arte
Durante l’anno appena trascorso è proseguito lo sviluppo delle gare strategiche che Consip realizza nell’ambito del nuovo “Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2020 – 2022”, stilato da Agid e Dipartimento per la Trasformazione Digitale (oggi Ministero innovazione tecnologica e transizione digitale). Tra le iniziative individuate nel Piano Triennale a partire dal 2019, Consip ha già bandito:
- “Evoluzione del SIDI – Sistema informativo dell’Istruzione”,
- “NSIS – Sistema Informativo Salute”,
- “Digital Transformation”,
- “Public Cloud (IAAS/PAAS)”,
- “Data Management per la Pubblica Amministrazione”
- “Servizi applicativi in ottica Cloud”.
Per quanto riguarda il futuro prossimo, Consip, in coerenza con il principio cloud first e per completare il quadro rispetto alle gare già bandite in ambito cloud, svilupperà ulteriori iniziative relative a “Servizi SaaS Public Cloud”, nonché garantirà la continuità dei servizi SPC in attesa della disponibilità dei nuovi strumenti.
Le gare Consip ICT del 2021
Il programma per il 2021 prevede poi la pubblicazione di tre gare relative al settore della cyber security:
- “Sicurezza On Premises – strumenti di gestione, protezione email, web e dati”,
- “Sicurezza On Premises – protezione perimetrale, endpoint e anti-APT”
- “Sicurezza da remoto”
e tre gare dedicate alla Sanità digitale:
- “Sistemi informativi clinico-assistenziali”,
- “Sistemi informativi sanitari e servizi al cittadino”
- “Sistemi informativi gestionali”.
Gare cyber security
Le iniziative relative al settore della cyber security hanno l’obiettivo di mettere a disposizione della PA prodotti e servizi connessi, servizi da remoto e di compliance e controllo, poiché, come anche chiarito nel piano Triennale, l’esigenza per la PA di contrastare le minacce cibernetiche è divenuta fondamentale in quanto garantisce non solo la disponibilità, l’integrità e la riservatezza delle informazioni proprie del Sistema informativo della Pubblica Amministrazione, ma è il presupposto per la protezione del dato che ha come conseguenza diretta l’aumento della fiducia nei servizi digitali erogati dalla PA.
Gare Sanità digitale
Le iniziative dedicate alla Sanità digitale, invece, hanno l’obiettivo di mettere a disposizione delle pubbliche amministrazioni, appartenenti o che operano a favore e per conto del SSN, servizi applicativi e di supporto al processo di trasformazione digitale della Sanità pubblica, anche in coerenza con le linee guida dettate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’evoluzione dell’offerta di beni e servizi ICT
Il 2020 è stato un anno particolare anche per quel che riguarda l’acquisto di beni e servizi ICT nell’ambito dei diversi strumenti del Programma Acquisti (Convenzioni, Accordi quadro, Mepa, Sdapa), attraverso i quali Consip mette a disposizione un’offerta di beni e servizi ICT di base (le cosiddette “commodity”), aggregando la domanda delle pubbliche amministrazioni e consentendo in tal modo notevoli risparmi sui prezzi d’acquisto medi della PA.
Nell’offerta attuale sono comprese: infrastrutture fisiche (server, reti locali, sistemi di videosorveglianza), dispositivi (pc portatili e desktop, tablet, apparecchiature multifunzione), licenze software, servizi professionali di supporto (gestione dei sistemi informativi, servizi applicativi), servizi di comunicazione (telefonia fissa e mobile, contact center, posta elettronica).
Consip, le attività di supporto allo smart working nelle PA
Il 2020 è stato caratterizzato dallo sforzo di Consip e dei fornitori aggiudicatari delle convenzioni per aumentare l’offerta alle PA di tutte le merceologie ad alta rilevanza per la gestione dell’emergenza Covid, supportando in tal modo lo smart working nelle pubbliche amministrazioni e garantendo la continuità dei servizi ai cittadini. Lo testimoniano alcuni dati:
- Nel periodo febbraio-luglio 2020, durante l’emergenza Covid-19, Consip ha triplicato le consegne di pc portatili agli enti pubblici rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. (94mila vs 33mila)
- Nello stesso periodo sono aumentate le forniture di licenze software per garantire la piena operatività, anche a distanza, delle infrastrutture tecnologiche delle pubbliche amministrazioni
- Di fronte alla crescita dell’esigenza di connettività dei dipendenti della PA, nella convenzione telefonia mobile sono stati introdotti piani tariffari superiori ai già previsti 20 Gb/mese, fino a 60Gb o 100Gb di traffico/mese. L’adesione ha dato luogo a un risparmio per tutte le utenze che, in assenza delle nuove opzioni, sarebbero state tariffate “a consumo”.