Nell’ambito della strategia di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione (PA) basata sul principio “Cloud First”, Consip ha indetto una gara a procedura aperta per l’adozione di servizi cloud professionali nella PA per la conclusione di un Accordo Quadro per l’erogazione di servizi professionali tecnici e di supporto all’adozione del cloud e PMO.
L’iniziativa, suddivisa in 10 lotti geografici e del valore di circa 300 milioni di euro, riguarda i servizi professionali nel campo del cloud. L’obiettivo è supportare le pubbliche amministrazioni nella definizione del modello di implementazione più adatto e nel processo di transizione. Tra i vantaggi dell’iniziativa vi è la possibilità per le PA di utilizzare servizi modulari, che possono essere acquistati in base al livello e alla complessità degli obiettivi di digitalizzazione dell’amministrazione.
La strategia di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione
La strategia di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione (PA) si basa sul principio “Cloud First”: quando le pubbliche amministrazioni definiscono nuovi progetti o sviluppano nuovi servizi, devono valutare prioritariamente l’adozione del cloud come opzione tecnologica, considerando il rischio di dipendenza da un singolo fornitore.
Unitamente devono valutare se utilizzare un cloud pubblico, privato o ibrido, in base alla natura dei dati trattati e ai requisiti di sicurezza. Questo principio richiede a tutte le PP.AA di effettuare una valutazione sull’adozione del cloud, che rappresenta una delle più grandi innovazioni tecnologiche degli ultimi anni e sta trasformando i sistemi informativi a livello globale.
I benefici del cloud
Studi internazionali hanno dimostrato che il cloud è il principale fattore abilitante per diversi benefici:
- Generare valore per gli utenti finali: il cloud consente l’utilizzo di tecnologie innovative (come intelligenza artificiale, machine learning, big data, IoT) che sono difficilmente accessibili con le infrastrutture tradizionali. Ciò porta a un miglioramento dei processi di erogazione dei servizi esistenti e alla possibilità di introdurre nuovi servizi innovativi, con una razionalizzazione della spesa IT.
- Introdurre modelli operativi innovativi: l’adozione di nuovi modelli di sviluppo software (come DevOps) favorisce l’innovazione e la modernizzazione dei modelli operativi attuali. Questo si traduce in una significativa riduzione dei tempi di attesa per la configurazione dell’infrastruttura durante il ciclo di vita del software e permette di riorientare le risorse verso il miglioramento della qualità dei servizi.
- Ottimizzare l’infrastruttura: l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) stima una riduzione dei costi legati all’infrastruttura per la PA fino al 70% grazie alla dismissione dei data center e alla migrazione verso il cloud. Ciò consente una gestione ottimizzata della domanda rispetto alle risorse infrastrutturali e una maggiore trasparenza dei costi attraverso il monitoraggio dei consumi delle risorse.
Le direzioni strategiche della trasformazione digitale della PA
AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) hanno lavorato su mandato del governo per fornire le direzioni strategiche della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e facilitare l’adozione del cloud. A tale scopo, è stato definito il modello strategico Cloud della PA, successivamente evoluto nella Strategia Cloud Italia. La strategia si compone di tre linee guida strategiche:
- Classificazione dei dati e dei servizi: determina la tipologia di dati posseduti dalle PA in base al potenziale danno che la loro compromissione potrebbe causare al Paese.
- Qualificazione dei servizi cloud: definisce e cataloga le infrastrutture e i servizi che soddisfano i requisiti di sicurezza, affidabilità e scalabilità per la PA.
- Polo Strategico Nazionale: è un’infrastruttura distribuita sul territorio nazionale progettata per garantire continuità operativa e tolleranza ai guasti per i servizi strategici e critici della PA.
Il Programma nazionale di abilitazione al cloud
AgID e DTD hanno anche avviato il Programma nazionale di abilitazione al cloud, che consiste in progetti specifici per consentire alle PA di migrare le loro infrastrutture e applicazioni esistenti verso i servizi e le infrastrutture qualificate secondo la Strategia Cloud Italia. Il programma include un framework di strumenti e metodologie di abilitazione al cloud chiamato “Cloud Enablement”.
I finanziamenti del PNRR
Le amministrazioni che devono effettuare la migrazione possono beneficiare dei finanziamenti previsti nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per un totale di 1,9 miliardi di euro, attraverso gli investimenti “Infrastrutture digitali” e “Abilitazione e facilitazione migrazione al cloud” destinati alle varie entità pubbliche come PA centrali, ASL, aziende ospedaliere, comuni, scuole, ecc.
Questa iniziativa rientra nella seconda edizione delle acquisizioni di beni e servizi strategici, come previsto da AgID per l’attuazione del Piano Triennale che impone a tutte le Pubbliche Amministrazioni di rispettare le direzioni strategiche e operative per la trasformazione digitale. L’Agenzia per l’Italia Digitale guida le amministrazioni nel processo di adeguamento alle indicazioni del piano e alle versioni successive tramite coordinamento e monitoraggio.
Si pone grande importanza sulla realizzazione delle azioni previste e sul monitoraggio dei risultati raggiunti, con un’attenzione ampliata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che rappresenta un’opportunità unica per accelerare la fase di esecuzione della trasformazione digitale della PA. Il PNRR fornisce un quadro completo dei diversi ambiti di intervento, indicando obiettivi e linee guida. I servizi oggetto di questa acquisizione sono parte integrante del modello strategico di evoluzione digitale che le amministrazioni dovranno adottare.
In conformità con il Piano Triennale e la Strategia Cloud Italia, sono previste misure di governance centralizzata per indirizzare e gestire la trasformazione digitale della PA italiana. Le attività di direzione strategica coinvolgeranno entità istituzionali, mentre per le attività di direzione tecnica saranno coinvolti anche fornitori selezionati nell’ambito di questa acquisizione.
Il processo di migrazione al cloud
Il processo di migrazione al cloud è complesso e richiede sia aspetti tecnologici che organizzativi. Le gare strategiche seguono un approccio articolato in diverse fasi:
- Fase di Assessment. Viene stilata una lista degli applicativi e dei servizi attualmente utilizzati e vengono prioritizzati in base a categorie specifiche per identificare gli applicativi prioritari per la migrazione al cloud.
- Fase di Strategia di Migrazione. Vengono approfonditi gli aspetti tecnologici e funzionali degli applicativi identificati e si definiscono le strategie di migrazione più adatte per ciascun applicativo.
- Fase di Studio di Fattibilità. Si valutano i costi e i benefici delle strategie di migrazione identificate e si valutano le competenze necessarie per la migrazione. Si pianifica la migrazione attraverso una roadmap.
- Fase di Migrazione. Si esegue la migrazione operativa dell’applicazione o del sistema nell’ambito dei servizi tecnologici forniti dai Fornitori Aggiudicatari.
- Fase di PMO. Si verifica e monitora l’impatto generato dalla migrazione e si fornisce supporto nell’organizzazione, pianificazione, controllo e coordinamento delle attività progettuali di migrazione.
La roadmap descritta è un percorso unitario di analisi, definizione strategica ed implementazione per la migrazione al cloud dei sistemi informativi dell’amministrazione, seguendo una logica iterativa ed incrementale.
Il bando di gara
La gara prevede la suddivisione dei servizi in lotti “di supporto” (lotti 1-5) e lotti di “servizi tecnologici” (lotti 6-10). La procedura di gara fa parte di un quadro più ampio che include altre gare strategiche pubblicate da Consip e l’acquisizione di forniture e servizi tramite strumenti e convenzioni Consip.
I servizi di supporto (lotti 1-5) sono dedicati all’accompagnamento delle PA nell’adozione del paradigma cloud, mentre i servizi tecnologici (lotti 6-10) riguardano l’implementazione e la configurazione degli ambienti per soddisfare le esigenze delle amministrazioni.
I servizi di PMO sono finalizzati a fornire all’amministrazione beneficiaria il supporto necessario per il controllo e la gestione dei fornitori selezionati per la migrazione verso infrastrutture e servizi cloud qualificati.
È importante notare che i servizi tecnologici (lotti 6-10) non includono l’infrastruttura del Polo Strategico Nazionale come ambiente target per la migrazione, ma si concentrano su altre soluzioni cloud qualificate.
L’iniziativa mira ad accelerare il processo di procurement delle Pubbliche Amministrazioni per i servizi professionali di supporto all’adozione del cloud. Si basa sulla metodologia e sugli strumenti definiti nel Programma nazionale di abilitazione al cloud. I servizi di supporto all’adozione del cloud, compresi nei Lotti 1-5, offriranno alle PA assistenza nel valutare la propria infrastruttura e le applicazioni esistenti, definire le strategie di migrazione in cloud e monitorare l’intero processo, inclusa la gestione del progetto (PMO). Inoltre, questi servizi includono il supporto nella definizione dei requisiti per l’acquisizione di servizi IaaS, PaaS e SaaS.
Per quanto riguarda i servizi tecnologici (Lotti 6-10) di questa iniziativa, verrà fornito supporto alle PA nell’esecuzione delle seguenti strategie di migrazione:
- Re-purchase. La strategia prevede la sostituzione di un’applicazione installata e gestita internamente con la corrispondente versione fornita come servizio (SaaS) consultando il catalogo dei servizi SaaS qualificati da AgID. Sarà offerto supporto principalmente nella migrazione dei dati e nella configurazione iniziale.
- Re-host. La strategia, nota anche come Lift & Shift, comporta la migrazione completa del servizio, comprese l’infrastruttura, l’architettura, i dati e il traffico, verso un ambiente di hosting cloud senza apportare modifiche al nucleo dell’applicazione. Sarà fornito supporto nell’installazione, configurazione, distribuzione, convalida e transizione fino al rilascio in produzione.
Gli accordi quadro
Gli Accordi Quadro funzionano attraverso due fasi procedimentali per ogni lotto. La prima fase si conclude con l’aggiudicazione dell’Accordo Quadro da parte di Consip S.p.A., mentre la seconda fase consiste nell’affidamento di ciascun Contratto Esecutivo da parte delle singole Amministrazioni contraenti.
Nella seconda fase, l’affidamento dei Contratti Esecutivi avviene in conformità all’art. 54, comma 3, del Codice, seguendo i termini e le condizioni dell’Accordo Quadro. Le Amministrazioni affidano i Contratti Esecutivi alle stesse condizioni economiche e tecniche stabilite nell’Accordo Quadro, per tutta la sua durata.
L’affidamento di ogni Contratto Esecutivo avviene come segue:
- L’Amministrazione trasmette al fornitore il “Piano dei fabbisogni” tramite PEC e contemporaneamente alla Consip S.p.A. tramite posta elettronica.
- Il “Piano dei fabbisogni” contiene indicazioni progettuali, quantità, modalità tecniche e operative per l’erogazione dei servizi, corrispettivi unitari da applicare e altre informazioni ritenute utili dall’Amministrazione.
Il “Piano dei fabbisogni” include l’importo contrattuale, le quantità previste, la data di attivazione dei servizi, i luoghi di esecuzione, e la durata del Contratto Esecutivo e dei servizi.
I Piani dei fabbisogni e i Piani progetto sono applicabili a tutti i lotti e forniscono le specifiche per l’acquisizione dei servizi.
Il Fornitore si impegna a fornire il supporto richiesto dall’Amministrazione nella preparazione e nell’aggiornamento del Piano dei fabbisogni. Inoltre, il Fornitore può condurre riunioni preliminari con il personale tecnico dell’Amministrazione per definire le modalità di erogazione e attivazione dei servizi presso i siti dell’Amministrazione. La trasmissione del Piano dei fabbisogni al Fornitore non obbliga l’Amministrazione a stipulare il Contratto Esecutivo con lo stesso Fornitore.
Il Fornitore elabora un “Piano Operativo” in base al Piano dei Fabbisogni dell’Amministrazione, che include dettagli e proposte tecniche ed economiche conformi alle modalità e ai corrispettivi previsti nell’Accordo Quadro.
Entro un massimo di 15 giorni lavorativi dalla ricezione del Piano dei Fabbisogni, a meno di accordi diversi con l’Amministrazione, il Fornitore deve inviare il Piano Operativo tramite PEC all’Amministrazione richiedente, con copia a Consip S.p.A. e/o altri soggetti indicati da essa. In caso di ritardo oltre questo termine, l’Amministrazione può segnalare l’evento a Consip S.p.A., che potrà applicare le penali previste nell’Accordo Quadro.
Conclusioni
I lotti 1-5 comprendono i servizi per l’identificazione della strategia di adozione del cloud. Questi servizi includono l’assessment e la definizione degli applicativi da migrare, la valutazione della strategia di migrazione, lo studio di fattibilità e il supporto al monitoraggio e controllo dei risultati.
I lotti 6-10 comprendono i servizi di migrazione al cloud. Questi servizi includono il disegno della soluzione e l’architettura degli ambienti cloud, la configurazione degli ambienti e il trasferimento dei dati, la definizione delle policy di sicurezza, il monitoraggio degli ambienti e la pianificazione della capacità, nonché il supporto e l’affiancamento durante il processo di migrazione.
Per ogni lotto, la gara prevede l’assegnazione di un Accordo Quadro della durata di 24 mesi ad un singolo fornitore. Le amministrazioni potranno poi stipulare contratti esecutivi con lo stesso fornitore per un massimo di 24 mesi. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato alle ore 15 del 5 settembre 2023.