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Mepa, acquisizione Cig: la guida passo passo per il 2024



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Le regole 2024 per acquisizione cig su Mepa stanno causando diversi mal di testa alle PA. Ecco però una guida per ovviare alle difficoltà e riuscire a ottenere l’agognato cig

Pubblicato il 12 gen 2024

Antonio Cisternino

Università di Pisa



Mepa acquisizione cig

Il 19 dicembre 2023 con una delibera in attuazione del nuovo codice degli appalti è stato cambiato il modo di erogare il CIG da parte dell’ANAC, l’Autorità Anticorruzione.

Si tratta di una novità annunciata ma che ha avuto un impatto significativo sull’uso del sito acquistinretepa.it (il MEPA) bloccando gli affidamenti diretti per assenza di chiara informazione.

Forte la protesta dei sindacati delle scuole.

A conferma delle difficoltà, il presidente dell’Anac è stato costretto ad un decreto speciale per gli affidamenti sotto i 5mila euro, per i quali ora ha concessa una proroga: fino al 30 settembre 2023 sarà possibile averli con il vecchio sistema.

I riferimenti operativi delle novità 2024 di Acquisti in rete

Mepa 2024, acquisizione del Cig

Ecco una breve guida a come riuscire ad ottenere il CIG con la nuova interfaccia che consente l’interazione tra il MEPA e la Piattaforma Contratti Pubblici (PCP).

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La principale novità riguarda il cosiddetto punto ordinante: colui che ha il potere di disporre un acquisto deve validare l’ordine senza poter andare direttamente al riepilogo come avveniva fino a fine 2023. La procedura precedente prevedeva di scaricare il file PDF con l’ordine da firmare digitalmente e caricare sulla piattaforma per inviare l’ordine al fornitore.

Per ordini e affidamenti diretti si trattava di una procedura abbastanza snella, e soprattutto una procedura a cui tutti si erano abituati. Con l’aggiornamento della piattaforma è invece cambiato tutto: il RUP doveva acquisire in precedenza il CIG sulla piattaforma ANAC e si inseriva nei dati sul MEPA mentre è ora compito del punto ordinante la compilazione delle varie form richieste. L’interfaccia grafica non è delle più intuitive e lascia emergere un cattivo design che scarica sugli utenti questioni che sono chiaramente interne al sistema e che si spera vengano risolte quanto prima da aggiornamenti.

Banca dati Anac, portale Consip, Mepa e Acquisti in rete: cosa cambia nel 2024

Ad oggi la procedura da seguire prevede che una volta validato l’ordine si debba selezionare la voce di menu “AnacForm e eForm” per accedere ad una serie di maschere che, come, in un videogioco si sbloccano man mano che si riempiono le informazioni.

Primo passo

Il primo passo consiste nell’indicazione del RUP che può coincidere col punto ordinante oppure essere un’altra persona di cui vanno fornite le generalità (è discutibile che sia il punto ordinante a riempire informazioni di pertinenza del RUP).

Immagine che contiene testo, schermata, Carattere
Descrizione generata automaticamente

Nella stessa sezione ci sono altre figure che possono essere specificate ma se le sezioni non si espandono i campi, seppur marcati come obbligatori, non devono essere riempiti.

Secondo passo

Il passo successivo (tenere sempre d’occhio le voci alla sinistra che man mano non sono più annotate con un lucchetto) richiede indicare la tipologia di affidamento:

Per gli affidamenti diretti vengono richiesti dati tipici di una gara, questo rende significativamente più complesso per il punto ordinante fornire i dati necessari, vediamo quali sono.La prima form da riempire è la cosiddetta AnacForm che chiede il dettaglio della gara e dell’aggiudicatario (che in realtà è noto nel caso di un affidamento diretto.

Il codice AUSA è l’identificativo della stazione appaltante e ciascuna stazione deve conoscere il proprio (o consultare il sito ANAC).

Codice centro di costo

Il codice del centro di costo è un campo ingannevole: se si comincia a scrivere apparirà una tabella con i centri di costo della propria amministrazione per poi mostrare un codice UUID univoco che è chiaramente interno al sistema.

Nonostante si tratti di un affidamento diretto è necessario indicare i dati dell’aggiudicatario:

La voce CCNL può assumere il valore “non applicabile”, la categoria dipende dalla funzione svolta dal centro di costo. E il codice Istat del comune viene offerto se si comincia a scrivere nella casella di testo relativa.I dati del partecipante sono noti nel caso dell’affidamento diretto è però necessario mettere un identificativo UUID che la documentazione del MEPA raccomanda di recuperare da un apposito sito.

Si tratta di un codice casual che il Sistema avrebbe potuto facilmente generare in autonomia.

 

Una volta completata la compilazione si spunta l’opzione “pronta per la trasmissione” e si può procedere alle altre sezioni che dovrebbero essere già a posto.

Acquisizione Cig e invio alla Pcp

Si sblocca così infine la sezione che consente la richiesta del CIG e l’invio alla PCP. Completati questi passaggi la piattaforma da accesso alla schermata di riepilogo che i punti ordinanti conoscono e che consente di scaricare il PDF da firmare per concludere la procedura.

In conclusione: acquisizione Cig su Mepa, che stress inutile

Si tratta di una procedura che complica il processo e l’assenza di informazione adeguata si sta ripercuotendo su tutte le PA e quindi in ultima analisi sui servizi. Si poteva forse cominciare con un po’ di ritardo oppure lavorare con anticipo ad un’interfaccia cruciale per il funzionamento della PA.Ulteriori informazioni sono disponibili sul Wiki del MEPA:Integrazione con la Piattaforma Contratti Pubblici – Wiki Acquisti in rete PA (acquistinretepa.it)

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