La tecnologia

NSO, gli impatti sul mercato pubblico sanitario: dematerializzazione e trasparenza

Dal primo ottobre 2019 scatta l’obbligo per gli enti del servizio sanitario nazionale e loro fornitori di usare l’NSO per trasmettere i documenti relativi agli ordini. I benefici di questa innovazione si riflettono non solo sulle procedure di procurement sanitario, ma anche sul relativo mercato

Pubblicato il 09 Set 2019

Federica Maria Rita Livelli

Business Continuity & Risk Management Consultant, BCI Cyber Resilience Group, Clusit, ENIA

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La legge di Bilancio 2018 ha introdotto lo strumento del NSO – Nodo Smistamento Ordini. Lo scopo è quello di garantire la trasparenza degli approvvigionamenti nel settore della PA ed in particolare monitorare gli acquisti e le spese delle aziende pubbliche del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) che attualmente supera i 100 miliardi di euro l’anno.

La tecnologia del NSO

L’NSO è un sistema digitale di trasmissione dei documenti, gestito dal Dipartimento della Ragioneria di Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze, integrato con lo Smistamento degli incassi (SIOP+), la Piattaforma Crediti Commerciali (PCC), la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) e con il Sistema di Interscambio (SDI), ossia lo strumento per trasmettere la fattura elettronica. Il decreto dello scorso 7 dicembre 2018, ha stabilito la data del primo ottobre 2019 per l’entrata in vigore – per le sole aziende del SSN, i relativi intermediari e fornitori – dell’obbligo di invio telematico dei documenti riferiti agli ordini di acquisto di beni e servizi e la loro esecuzione.

Con l’entrata in vigore ne consegue che i documenti relativi agli ordini non potranno più essere scambiati con le modalità tradizionali, e le fatture, se non conformi alla nuova procedura, non saranno liquidate. Gli ordini, le conferme e le revoche dovranno essere emessi solo in formato elettronico UBL XLM standard PEPPOL (Pan-European Public Procurement Online), in un’ottica di standardizzazione dell’interoperabilità nell’e-procurement delle PA a livello europeo per il raggiungimento di un Mercato Unico Digitale. Le fatture elettroniche dovranno riportare gli estremi dei documenti come previsto dalle linee guida dello stesso decreto. Il NSO si occuperà di :

  • Validazione del messaggio/ordine a fronte della correttezza dello stesso
  • Assegnazione di un codice identificativo univoco dell’ordine ( i.e. un numero di protocollo) definito come Identificativo della Transazione (IdT) che verrà utilizzato all’interno della Piattaforma Crediti Commerciali (PCC)
  • Inoltro dell’ordine al fornitore o all’intermediario identificato
  • Restituzione all’emittente degli esiti/notifiche associate
  • Inoltro dell’ordine di acquisto alla PCC per acquisizione delle informazioni, verifiche della coerenza e alimentazione della Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche.

Trasparenza e dematerializzazione

La gestione digitale degli acquisti, cosi come l’obbligo della fatturazione elettronica, rientrano in un quadro europeo che ha come fine ultimo la dematerializzazione e la gestione dell’intero ciclo dell’ordine a livello digitale. Un’opportunità, un vero e proprio volano per migliorare i tempi di acquisto, le risorse e la sicurezza, oltre a garantire una maggiore trasparenza e concorrenza, atte a contrastare la corruzione in un’ottica di maggiore qualità e contenimento della spesa sanitaria. La digitalizzazione renderà anche possibile il monitoraggio dei prezzi, il necessario processo di innovazione delle prassi e procedure da parte degli Enti e gli Uffici della PA e la modifica dei sistemi interni al fine di poter usufruire appieno delle opportunità di questa trasformazione.

Di fatto, per quanto riguarda il monitoraggio dei prezzi, già l’indagine effettuata in collaborazione con Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) aveva evidenziato che i prezzi ottenuti per l’approvvigionamento dei dispositivi per diabetici, tramite gara, possono essere molto inferiori e che, se applicati a tutte le regioni, potrebbero generare un risparmio del 42% a livello nazionale, pari a ca. 216 milioni di euro all’anno. Un altro dato significativo emerso dall’indagine su tali acquisti – dei quali attualmente il 90% avviene tramite convenzione con le farmacie – è che il prezzo unitario delle strisce per il controllo della glicemia tocca gli Euro 50 contro gli Euro23 della gara pubblica.

Sviluppare la concorrenza

Ne consegue che l’implementazione del NSO garantirà non solo la trasparenza per contrastare la corruzione, ma anche lo sviluppo di una “sana” concorrenza atta a contenere le spese. Per quanto riguarda la dematerializzazione si attuerà la conversione di tutti i documenti da cartacei a informatici, pur mantenendo il valore giuridico, probatorio ed archivistico di quelli cartacei, in base al regolamento europeo del eIDas del 2014. Nuovi criteri verranno attuati in modo da evitare o ridurre la creazione di documenti cartacei e, al contempo, digitalizzare quelli esistenti negli archivi: una garanzia di autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e fruibilità sia dei documenti informatici sia dei fascicoli di documenti informatici in forma aggregata in tempo reale.

La gestione documentale elettronica costituisce uno degli elementi fondamentali per attuare in modo concreto la trasformazione digitale della PA. Con la digitalizzazione dei flussi documentali si promuoverà l’efficienza delle aziende coinvolte nei processi di e-procurement, si migliorerà la qualità del lavoro e si risparmierà sui costi oltre ad indicizzare le informazioni raccolte – tramite software di gestione documentale – integrando e rendendo fruibili più velocemente i dati, resi al contempo conformi alle normative vigenti.

Conclusione

Con l’entrata in vigore dell’obbligatorietà dell’NSO per l’e-procurement del SSN sarà maggiormente garantito il monitoraggio dell’andamento della spesa pubblica sanitaria e potranno essere ridotti/evitati sprechi ed inefficienze. Ma non dobbiamo dimenticare che questo nuovo processo impatterà positivamente anche sull’attività dei fornitori, che potranno ridurre le attività manuali di data entry e le percentuali di errori, ottimizzare la propria gestione amministrativa/contabile, ridurre i tempi di ordine/consegna e migliorare il monitoraggio della propria attività commerciale.

Una trasformazione digitale concreta ed inclusiva permetterà all’Italia di recuperare terreno su un quadro che vede attualmente al quartultimo posto tra i Paesi europei per l’attuazione dell’Agenda Digitale. Indubbiamente non sarà un percorso facile, ma permetterà concretamente ad imprese e cittadini di far parte di un progetto di crescita digitale del Paese, senza però dimenticare la sicurezza e la resilienza dei sistemi e dei dati della PA secondo gli standard di continuità operativa e cyber security.

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