La guida

NSO – Nodo Smistamento Ordini, che cos’è e a cosa serve

Tutto su NSO, il Nodo Smistamento Ordini: vademecum per affrontare l’obbligo di legge che prevede l’utilizzo esclusivo da parte degli enti del Servizio Sanitario Nazionale e delle aziende loro fornitrici del sistema di gestione telematico dei documenti degli ordini d’acquisto di beni e servizi

Pubblicato il 12 Nov 2021

Nicoletta Pisanu

Giornalista professionista, redazione AgendaDigitale.eu

NSO

Il Nodo Smistamento Ordini (NSO) è una rivoluzione nelle procedure di public procurement. Per le aziende del Servizio Sanitario Nazionale e i loro fornitori vige infatti l’obbligo di inviare esclusivamente in via telematica attraverso questo sistema gestionale i documenti attestanti gli ordini per l’acquisto di beni o servizi e la loro esecuzione. Una misura, quella dell’ordine elettronico per la sanità, di cui si parlava già dal 2018, pensata come un passo in avanti nel processo di dematerializzazione dei processi pubblici.

I dati più recenti pubblicati dalla Ragioneria dello Stato indicano che a ottobre 2021 sono pervenuti a NSO 653.133 documenti, con una media giornaliera di 31.102 documenti. Il 99,47% è andato a buon fine con la validazione da parte del sistema.

NSO

NSO – Nodo Smistamento Ordini: che cos’è

Il Nodo Smistamento Ordini è un sistema digitale di trasmissione documenti gestito dal Dipartimento della Ragioneria di Stato del Ministero dell’economia e delle finanze e integrato con la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici e con lo SDI – Sistema di interscambio, lo strumento per trasmettere la fattura elettronica.

L’iter normativo

L’NSO è stato creato in seguito alle disposizioni della Legge di Bilancio 2018 (qui il link al testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale), che nella sezione compresa tra i commi 411-415 si prefiggeva l’introduzione di tale strumento per garantire trasparenza negli approvvigionamenti delle pubbliche amministrazioni. Per far ciò, la Legge di Bilancio precedente prevedeva l’obbligo di creare, trasmettere e conservare unicamente in formato elettronico i documenti che riguardano ordini ed esecuzioni degli acquisti. La legge faceva proprio riferimento a un sistema gestionale di cui si sarebbe occupato il Dipartimento della Ragioneria di Stato.

Piattaforma per le notifiche PA: com’è e a che serve

Come introdotto dalla Legge di bilancio 2018, era chiara l’intenzione di tenere sotto controllo in particolare gli acquisti e le spese delle aziende pubbliche del Sistema Sanitario Nazionale. La particolare attenzione a questo settore era stato poi sottolineato anche dal decreto legge 7 dicembre 2018 del Ministero dell’economia e della finanza, in cui oltretutto per la prima volta veniva stabilita una data di entrata in vigore dell’obbligo: 1 ottobre 2019. Una data che vale solo per le aziende del Servizio Sanitario Nazionale, i loro intermediari e i loro fornitori.

Il Decreto legge che introduce l’NSO pone anche i parametri per il suo utilizzo, rimandando per le specifiche tecniche alle linee guida della Ragioneria di Stato, che sono state pubblicate il 15 marzo 2019 e rilasciate nella loro versione completa il 9 maggio dello stesso anno.

NSO: a cosa serve

La definizione di legge come anticipato precisa che il sistema gestionale NSO viene usato per lo scambio di documenti digitali attestanti gli ordini e la loro esecuzioni, scambio che avviene tra le aziende pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale e le aziende loro fornitrici.

Per fare un esempio dopo la pubblicazione di una gara d’appalto da parte di un ospedale che necessita di un rifornimento di garze o di un servizio di consulenza sul GDPR, la consultazione dei bandi sul Mepa da parte delle aziende private, la dimostrazione di interesse delle stesse, e infine la scelta, ovvero le fasi principali del processo di public procurement, i documenti relativi agli ordini non potranno più essere scambiati con le modalità tradizionali ma obbligatoriamente dovranno transitare dall’NSO. In sostanza, per spiegare i compiti relativi al Nodo Smistamento Ordini si può pensare a ciò che compete lo SDI: la funzione è praticamente la stessa, quella cioè di un postino virtuale che smisti e consegni, dopo attente verifiche, il documento al corretto destinatario.

La legge prevede in effetti che l’NSO si occupi, oltre che di gestire proprio lo scambio di tali documenti come visto, anche di controllare che siano corretti in ogni loro dettaglio, dati del pagamento compresi.

Nodo Smistamento Ordini, a chi serve

L’NSO – Nodo Smistamento Ordini è diventato dal febbraio 2020 indispensabile per tutte le imprese che operano nel settore sanitario con aziende pubbliche. La legge vieta, a partire da quel momento, di servirsi dei precedenti canali di trasmissione dei documenti d’ordine.

Per garantire ulteriormente l’utilizzo di tale sistema, il DL 7 dicembre 2018 precisa anche che le fatture relative agli ordini d’acquisto non potranno essere liquidate se non è stata rispettata la nuova procedura con il sistema gestionale del Ministero dell’economia e delle finanze. Si tratta di un primo passo introduttivo dello strumento, sembra che l’intenzione futura sia quella di ampliare l’obbligo anche ad altre realtà della pubblica amministrazione.

NSO: come funziona

Così come il Sistema di interscambio della fattura elettronica gestito dall’Agenzia delle entrate accetta file esclusivamente in formato XML, allo stesso modo il Nodo Smistamento Ordini accetta solo i documenti in formato UBL XML. Si tratta di uno standard internazionale per la creazione di documenti digitali.

Il documento che viene trasmesso tramite Nodo Smistamento Ordini è il file in UBL XML che contiene i dati utili per l’ordine. Come riportato nelle Linee Guida del MEF, nel documento sono presenti per esempio indicazioni su tipologia e quantità dei prodotti o dei servizi acquistati, oltre a prezzi e tempistiche. Il documento viene abbinato a una “busta di trasmissione”, un file che riporta le indicazioni su mittente e destinatario. Entrambi i file sono inclusi in un “messaggio”.

Dopo aver creato il messaggio nel modo corretto senza tralasciare alcun dato, si può procedere a inviarlo al Nodo Smistamento Ordini. I canali di comunicazione sono gli stessi della fatturazione elettronica, in particolare va evidenziato che in caso di utilizzo della PEC, il documento va allegato a un messaggio che sarà inviato all’indirizzo nso@pec.sogei.it. Oltre a ciò, è possibile servirsi dei canali webservice e interoperabilità. Rappresenta una differenza rispetto a quanto è consentito per la fatturazione elettronica invece l’utilizzo di Peppol. Si tratta di un progetto europeo che punta a una standardizzazione dei processi del procurement. Per usufruire di Peppol è necessario servirsi di access point accreditati.

NSO 2021, le nuove specifiche tecniche Peppol

La Ragioneria dello Stato ha comunicato che dal 15 novembre 2021 sono ufficialmente obbligatorie le specifiche tecniche della Peppol fall release, pubblicate dal consorzio OpenPeppol e recepite da Agid, Peppol Authority italiana, cui le parti sono tenute ad adeguarsi. L

Leggi qui le specifiche tecniche Peppol fall release

Quattro tipi di ordine

Va precisato che l’ordine, cioè il documento che contiene tutte le informazioni e che viene smistato dall’NSO, può essere di quattro tipologie diverse. L’ordine viene emesso dal cliente, cioè l’azienda pubblica del Servizio Sanitario Nazionale, verso il fornitore. L’ordine pre-concordato invece è il contrario, cioè viene inviato dal fornitore alla pubblica amministrazione.

Vi sono poi altri due tipi di ordine, chiamati risposta e ordine di riscontro. Il primo permette alla pubblica amministrazione di accettare, rifiutare o modificare l’ordine inviato dal cliente. Il secondo invece consente alla pubblica amministrazione di confermare, declinare o sostituire risposte con modifiche o ordini concordati inviati dalle aziende fornitrici.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati