Aperti quattro bandi per richiedere i fondi del PNRR dedicati alla trasformazione digitale dei Comuni. Il Ministero dell’Innovazione e Transizione Digitale il 4 aprile 2022 ha reso pubblici i primi avvisi associati al PNRR e alla transizione digitale con beneficiari direttamente i Comuni. Si tratta degli avvisi 1.4.4 SPID Cie Comuni, 1.4.3 pagoPA Comuni Aprile 2022, 1.4.3 app IO Comuni Aprile 2022. Il 19 aprile è stato pubblicato anche l’avviso “Abilitazione al Cloud per le PA locali”, nell’ambito dell’investimento “Facilitazione Migrazione al Cloud” della Missione 1 del PNRR, per cui sono previsti 500 milioni di euro.
Atteso anche “Esperienza dei servizi pubblici”, mentre in autunno dovrebbe uscire l’avviso 1.4.5 Digitalizzazione degli avvisi pubblici. Vediamo cosa riguardano gli avvisi appena usciti e gli impatti.
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Bandi PNRR, come funzionano
Gli avvisi sono presentati sul sito padigitale2026.gov.it. Per ognuno di loro è prevista una pagina con una struttura simile che evidenzia:
- Nome completo dell’avviso
- Stato avviso (aperto/chiuso)
- Importo erogabile: quanti milioni sono disponibili
- Data pubblicazione avviso: per tutti e tre gli avvisi 04.04.2022
- scadenza avviso: 02.09.2022. Entro questa data è necessario candidarsi all’avviso. Oltre questa data non si potrà più partecipare.
- Platea beneficiari: comuni. Verranno successivamente pubblicati probabilmente avvisi ad esempio per scuole, sanità …
- Platea Potenziale: 7904 comuni (ovvero tutti)
Successivamente viene indicato:
- Interventi finanziabili: dipende dall’avviso. L’avviso 1.4.4 ad esempio parla di SPID e CIE. Qui c’è già il rimando al documento “cuore di ogni avviso” ovvero l’allegato 2, che spiega in dettaglio le attività che possono essere finanziate.
- Criteri di accesso: come si fa a sapere se si è in lizza per l’avviso.
- Modalità di partecipazione: che cosa bisogna fare per partecipare.
Seguono:
- Testo completo dell’avviso
- Allegato 1: contiene le definizioni utili a capire il bando (leggere se necessario)
- Allegato 2: contiene i riferimenti per capire cosa è finanziabile (fondamentale)
- Allegato 3: contiene un facsimile della domanda di partecipazione con i dati da inserire nella candidatura
- Allegato 4: fa riferimento ai principi DNHS associati all’avviso
- Allegato 5: contiene un facsimile della domanda di erogazione del fondo
Cosa leggere
Per ogni avviso si consiglia di leggere:
- Avviso:
- ART. 6 – Interventi finanziabili
- ART. 7 – Ammissibilità delle domande di partecipazione e dei soggetti attuatori
- ART. 8 – Dimensione finanziaria, durata e termini di realizzazione del progetto
- ART. 9 – Termini e modalità di presentazione della domanda di partecipazione e documentazione da trasmettere
- Allegato 2: fondamentale per capire cosa è ammissibile e cosa no
Bando Cloud per Comuni
Il 19 aprile 2022 è stato pubblicato l’avviso “Abilitazione al cloud per le PA locali”, con cui si punta a sostenere la migrazione al cloud degli enti comunali in allineamento alla Strategia Cloud Italia. I fondi previsti ammontano a cinquecento milioni di euro, contemplati dal PNRR e resi disponibili dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del consiglio dei ministri. L’avviso si contestualizza nella Missione 1 Componente 1 Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA, investimento 1.2 “Abilitazione e facilitazione migrazione al cloud” del PNRR.
Come si legge sul sito del MITD, il 40% dei fondi disponibili è destinato ai Comuni delle seguenti regioni:
- Abruzzo
- Basilicata
- Campania
- Calabria
- Molise
- Puglia
- Sardegna
- Sicilia.
Per richiedere i fondi, si accede con identità digitale al portale PA digitale 2026 entro il 22 luglio 2022.
Bandi servizi digitali Comuni
Per comodità abbiamo riassunto per ogni bando i punti salienti:
Alcune informazioni a quanto punto della lettura, altre vanno spiegate meglio:
- a decorrere da: in ogni bando, nell’articolo 7 viene indicato una data specifica nel passato, dalla quale data è possibile considerare le attività finanziabili. Es. per pagoPA se ho iniziato le attività oggetto del finanziamento a partire dal 01.04.2021 possono farmele pagare dal bando, così per AppIO, mentre per SPID e CIE si risale addirittura al 01.02.2020.
- Euro x Servizio x fascia di abitanti: è il valore del finanziamento, che per SPID e CIE è fisso, mentre per pagoPA e App IO varia in base al numero di servizi in attivazione e in base al numero di abitanti. Ad esempio per un ente di 15.000 abitanti per pagoPA un comune riceve 857 euro per servizio, contro i 607 di un comune di meno di 5.000 abitanti.
- Media servizi: gli avvisi pagoPA e App IO indicano espressamente un valore atteso di servizi attivabili, che è mediamente 50.
- Affidamento fornitore e realizzazione: negli avvisi viene esplicitato chiaramente entro quando va dato affidamento per l’attività al fornitore e entro quando vanno concluse le attività (il PNRR è un programma per obiettivi e tempistiche)
- Infine, il giorno del “giudizio degli avvisi” ovvero Inizio Domande Erogazione/Rimborso: se fino al 02.09.2022 ci si può candidare, dal 15.10.2022 si può fare domanda di erogazione dei fondi. Questo potrebbe tramutarsi in una sorta di click day (oppure no, ma ne parleremo dopo).
La ripartizione delle risorse
Vediamo come si ripartiscono le risorse (il 40% delle risorse vanno al sud che ha 2551 comuni contro i 5353 del centro nord, ovvero il 32% dei comuni contro il 68%).
Ogni avviso ha diversa dotazione di risorse in milioni di euro, ripartiti sullo stesso numero di soggetti finanziabili, ma le cui risorse per il 40% vanno al sud. Il che comporta che ad esempio su pagoPA ogni comune del sud potrebbe accedere a une media (per pagoPA) di 31.360 euro e un comune del nord di 22.417 euro. Ipotizzando sia un comune piccolo (sotto i 5.000 abitanti), il comune del sud potrà attivare 51 servizi di media, contro i 36 di un comune del nord.
Sebbene gli avvisi si aspettino una media di 50 servizi attivati per ente, per l’esperienza del Fondo Innovazione già 35 di media (quelli finanziabili per i comuni del nord) sono comunque già un bel numero. Ovviamente i calcoli sopra sono una stima, perché è evidente che non tutti i comuni del nord sono sotto i 5.000 abitanti così nemmeno quelli del sud. Nelle colonne con etichetta “Italia” abbiamo effettuato i calcoli senza considerare la suddivisione delle risorse per sud e nord per avere un confronto.
Da questi numeri ci sentiamo di dire che la copertura delle attività è significativa e che quindi, sebbene si possa considerare il 15.10.2022 come un click day, in verità dovrebbero esserci sufficienti risorse per poter coprire quasi tutti gli enti sia del sud che del nord con 35 servizi pagoPA e 40 IO, a meno di comportamenti anomali (è chiaro che un ente sotto i 5.000 abitanti con 3 servizi attivati è altrettanto anomalo rispetto ad un ente con 100 servizi attivi) e a meno di quanto faranno le città sopra i 250.000 abitanti che da sole potrebbero fare con 100 servizi a Città, il 4,5% del totale delle risorse associate a pagoPA e IO (anche se tipicamente i comuni più grandi sono avanti nell’adozione e quindi ipoteticamente beneficeranno meno di questi fondi).
Come partecipare
Ecco cosa fare per candidarsi:
- Visitare la pagina dedicata
- entrare con SPID del Sindaco/Legale Rappresentante
- controllare ed eventualmente completare i dati dell’ente
- controllare ed eventualmente completare i dati IPA dell’ente
- confermare attivazione dei dati dell’ente via PEC
- possibile aggiunta di un incaricato o editore che poi possa entrare con il suo SPID e operare per conto del Sindaco/Legale Rappresentante
- A questo punto ci si è iscritti correttamente al sito, va quindi scelto il bando per cui candidarsi (quindi per ogni bandi va presentata la rispettiva candidatura)
- compilare i dati del legale rappresentante (data nascita, luogo nascita, codice fiscale, basta farlo una volta per gli altri bandi rimane salvato)
- accettare condizioni di partecipazione
- compilare la sezione in base alle richieste
- per IO: nome servizio e codice servizio
- Attività da avviare
- Attività avviata dopo il 31 marzo 2021 con risorse proprie
- per pagoPA:
- attività da avviare
- Attività avviata dopo il 31 marzo 2021 con risorse proprie
- per SPID e CIE
- attività da avviare
- Attività avviata dopo il 1 febbraio 2020 con risorse proprie
- Attività già effettuata (non inclusa nel progetto)
- per IO: nome servizio e codice servizio
- Una volta compilata scaricata in PDF, firmata digitalmente e caricata in piattaforma
- In relazione all’esito della candidatura ricezione di notifica di corretta acquisizione
- Alla chiusura della finestra temporale di 30gg validazione delle domande
- notifica ammissibilità
- Entro e non oltre 5gg dalla notifica inserimento obbligatorio CUP
Da ricordare che
- dentro ogni bando in cima c’è il percorso del servizio, quindi si sa dove siamo nella presentazione candidatura
- si può salvare in bozza ad ogni passaggio
- Prima di partecipare bisogna avere un piano di lavoro
Inoltre, nell’allegato 2 è specificato che possono accedere al bando
Manca il caso di chi è stato così bravo da aver attivato sia SPID che CIE con SAML2 (anche in ottica Fondo Innovazione) e che ora vuole passare a OpenIdConnect ed Eidas. Non è chiaro se le condizioni b e c siano sommabili oppure no. Speriamo le prossime FAQ chiariscano il punto.
L’allegato 4 specifica i principi DNHS per gli avvisi. Due note:
- vengono specificati requisiti sia per computer che per il cloud. Questo prevede la possibilità di acquistare personal computer con i bandi? La cosa è piuttosto strana essendo riferiti a piattaforme abilitanti.
- Sulla parte cloud, viene aggiunta la richiesta della ISO 14001 o equivalente. E’ importante vada letto perchè questa richiesta di aggiunge alla certificazione Cloud Agid CSP e andrà incrociata con le certificazioni individuate dall’ACN (agenzia Cyber Sicurezza Nazionale) e che verranno specificate prossimamente per capire come incrociare con i livelli QC1, QC2, QC3, QC4.
Piccoli Comuni e Fondo innovazione
Per quegli enti (si spera pochi) che non hanno fatto nessuna attività associata a pagoPA, App IO, Spid e CIE, questi avvisi sono una manna dal cielo. Prendiamo un comune piccolo (3000 abitanti) che attivit 50 servizi su App IO, 50 su pagoPA, e completi adesione a SPIE e CIE per 1 servizio.
- App IO = 243 euro * 50 = 12150 euro
- pagoPA = 607 euro * 50 = 30350 euro
- SPID e CIE = 14000 euro
- Totale = 56500 euro
Per chi invece aveva già iniziato i lavori (anche perché la legge prevedeva in alcuni casi delle scadenze tassative come il passaggio a SPID e/o CIE per l’accesso ai servizi entro settembre 2022), la questione si complica perché gli avvisi parlano chiaramente di impossibilità di doppio finanziamento. I bandi in essere all’uscita degli avvisi su padigitale2026.gov.it erano (il soccorso istruttorio di Fondo Innovazione alla data di scrittura è chiuso) infatti 2.
- Avviso piccoli Comuni: l’avviso di DFP (Dipartimento funzione pubblica) prevedeva 16.000 euro (o più) ad ogni ente (con meno di 5000 abitanti) che avesse manifestato l’interesse di partecipare ad una progettazione sui temi:
- smartworking
- materie di bilancio (qui alcuni enti hanno inserito l’argomento pagoPA)
- acquisti e appalti pubblici
- riduzione tempi dei procedimenti (soprattutto riferiti all’imprenditorialità)
- modelli di gestione delle politiche territoriali
Si è poi palesato che i fondi rimanevano alla PA Centrale e che i comuni avrebbero ricevuto servizi. Le Fasi erano 3: partecipazione, pianificazione, realizzazione. Alcuni comuni sono passati in fase 2.
- Fondo Innovazione: l’avviso di PagoPA s.p.a., chiusosi il 15.04 a seguito di soccorso istruttorio, prevedeva l’erogazione di fondi a supporto delle attiività per pagoPA, App IO, SPID e CIE.
Le domande sul sovrapporsi delle iniziative, sono numerose, ne facciamo alcune.
Fondo Innovazione prevedeva una decurtazione dell’importo erogato del 30% se i comuni avevano già ricevuto fondi da altri bandi sulle stesse attività. Alla data di dichiarazione di questa sovrapposizione molti enti non sapevano se avevano ricevuto ancora il Bando Piccoli Comuni. Quando poi hanno scoperto che non avrebbero ricevuto fondi perché fermatisi alla PA Centrale, a molti è venuto il dubbio quindi di non dichiarare la sovrapposizione. Gli avvisi analizzati in questo articolo del MITD parlano espressamente di divieto di doppio finanziamento.
Conclusione
Come si intrecciano gli avvisi del MITD con quello di DFP? E come si può intrecciare il Fondo Innovazione con gli avvisi MITD? Vanno visti a completamento, vale la pena di spostare quanto fatto (l’80% della rimanenza della richiesta di erogazione) sugli avvisi MITD? E’ possibile farlo? In queste valutazioni gli enti locali virtuosi sono stati lasciati soli, visto che chiarimenti da parte del MITD non sono arrivati in tempi utili a prendere una decisione all’interno della scadenza del soccorso istruttorio del Fondo Innovazione.
Così ogni ente locale che si è dato da fare per il Fondo Innovazione ha dovuto fare una scelta, se chiudere il lavoro o lasciar perdere e spostare quanto fatto sugli avvisi MITD. La cosa curiosa è che questi problemi al solito ce li ha chi ha lavorato, chi non ha fatto niente ora può fare una scorpacciata di fondi PNRR.