Regione Puglia

Spesa Ict, il modello partecipato di InnovaPuglia

InnovaPuglia mette a disposizione di Agid e delle altre società in house la sperimentazione di un modello partecipato e condiviso affinché possa diventare un contributo fattivo di accelerazione dei processi di digitalizzazione

Pubblicato il 19 Giu 2017

Francesco Surico

direttore generale di InnovaPuglia

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In queste settimane in cui tutti parlano del Piano triennale della spesa pubblica ICT, mi sembra ineludibile far partire la mia riflessione da lì, offrendo però un punto di visto diverso, quello di InnovaPuglia, una realtà che ricopre il duplice ruolo di società in house per l’ICT della Regione Puglia e di soggetto aggregatore della spesa regionale.

Il piano ha l’ambizione di accompagnare la grande trasformazione del Paese disegnata con la strategia Crescita Digitale, tracciando la strada sulla quale le amministrazioni pubbliche dovranno razionalizzare una spesa prevista di 4,6 mld di euro nel triennio 2017–2019, adeguandosi contestualmente all’obiettivo di risparmio del 50% della spesa annuale per la gestione corrente del settore informatico.

Sull’importanza delle Regioni in un processo così complesso sono tutti d’accordo, compresa AGID che pensa di affidare ad esse un ruolo di accompagnamento nella qualificazione della domanda pubblica per uniformarla agli standard definiti dal piano e per razionalizzare la spesa ICT evitando sprechi, duplicazionie parcellizzazioni. Un ruolo che l’assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone, ha sintetizzato in “servizio civile digitale per assistere i piccoli comuni, le piccole imprese su scala familiare, i cittadini più anziani ad entrare nell’economia digitale accompagnati per mano dalle istituzioni che non vogliono e non possono lasciare nessuno indietro“.

InnovaPuglia, in qualità di società in house per l’ICT, ha come suo core business la raccolta di fabbisogni, l’analisi della domanda pubblica e la sua qualificazione per l’attuazione integrata e complementare di interventi a sostegno della trasformazione digitale della Puglia. L’affidamento, da parte della Regione, dell’azione pilota “Puglia Login” – non a caso evocativa dell’analoga iniziativa nazionale Italia Login – è da questo punto di vista il fulcro di un’azione tesa a rafforzare il sistema digitale regionale attraverso una più forte integrazione tra infrastrutture qualificate, servizi e contenuti digitali ad alto valore aggiunto. Il risultato di Puglia Login sarà la progettazione integrata degli interventi, sulla base della quale InnovaPuglia, in qualità di Soggetto aggregatore della spesa regionale, potrà lavorare a un’effettiva razionalizzazione della spesa per le PA, garantendo risparmio, terzietà e migliore qualità dei servizi offerti.

D’altro canto, Il territorio pugliese è intessuto di piccole e piccolissime imprese che, se non saranno in grado di accettare la sfida dell’aggregazione e dell’innalzamento della loro competitività, saranno escluse da un mercato che potrebbe essere un bacino importante di risorse nei prossimi anni.

Nasce dunque l’esigenza di avviare un relazionamento con il mercato ICT affinché sia stimolato a innovarsi per rispondere efficacemente alle esigenze espresse dal territorio. Ed è per questo che InnovaPuglia, prima al sud, ha deciso di segnare un percorso virtuoso di partecipazione e concertazione con l’ANCI, le associazioni di categoria e gli operatori economici per condividere la programmazione e l’acquisto di servizi informatici per la pubblica amministrazione regionale, sia sul fronte della rilevazione della domanda che su quello della razionalizzazione dell’offerta.

InnovaPuglia ha identificato l’Accordo Quadro quale strumento idoneo a rispondere all’approvvigionamento di servizi ICT e selezionare la rosa di fornitori ai quali le singole amministrazioni proporranno in seguito un rilancio competitivo per ogni singolo appalto specifico. Sono stati individuati 6 ambiti tematici – Sanità, Turismo e Beni Culturali, Territorio e Ambiente, Egovernment, Finanza e Interoperabilità, Mobilità, Welfare – organizzati ciascuno in 3 fasce di valore economico – >4 ml euro, compreso tra 4ml e 1 ml euro,  ≤ 1 ml euro – per un totale di 18 lotti da mettere a gara, per differenziare la domanda e dare maggiore possibilità di partecipazione ai piccoli e ai medi operatori.

E’ dunque partita una fase di informazione propedeutica a una pre-consultazione di mercato formale, prevista dal nuovo Codice degli Appalti, da espletare pubblicamente sulla piattaforma telematica EmPULIA. Infine, InnovaPuglia ha proposto alle altre regioni del centro Sud – Puglia, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, Campania – di aggregarsi in un’unica procedura che potrebbe avere a questo punto un valore stimato in circa 400 milioni di euro.

Già due incontri si sono svolti con gli stakeholder del territorio per illustrare la procedura, recepire i punti di vista e valutare la possibilità di aggregazione su base multiregionale. L’iniziativa ha raccolto grande plauso da parte degli operatori economici che hanno si sono dichiarati certi che il percorso avviato avrà effetti positivi sulla qualità dei prodotti offertidalle imprese ICT e sulla competitività che l’intero settore saprà esprimere sui mercati nazionali e internazionali. InnovaPuglia ha così interpretato in maniera innovativa un ruolo di estremo interesse per lo sviluppo del territorio, stimolando il dibattito e portando soggetti tra loro diversi, per dimensione e vocazione, a fare un duro lavoro di sintesi.

L’obiettivo, che la società in house intende cogliere, è garantire il pieno accesso da parte delle PMI alle opportunità offerte dalla digitalizzazione delle amministrazioni locali, svolgendo appieno il duplice ruolo di soggetto tecnicamente competente e qualificato per accompagnare la Regione Puglia e gli enti locali nel progettare servizi digitali per i cittadini e di soggetto aggregatore per la razionalizzazione della spesa regionale, a cui è affidato il compito di approvvigionare le soluzioni, garantendo la migliore efficacia degli investimenti e il maggior risparmio nella spesa.

InnovaPuglia mette dunque a disposizione di Agid e delle altre società in house la sperimentazione di un modello partecipato e condiviso affinché possa diventare un contributo fattivo di accelerazione dei processi di digitalizzazione del Paese.

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