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Start 4.0, cosa dice il bando 2023: ecco requisiti e fondi a disposizione



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Il bando 2023 del competence center Start 4.0 prevede il supporto a 4.500 PMI entro fine 2025 e la fornitura di servizi innovativi per un valore di 600 milioni di euro

Pubblicato il 8 set 2023

Maurizio Carmignani

Founder & CEO – Management Consultant, Trainer & Startup Advisor



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Il competence center Start 4.0 ha lanciato il Bando 2023 per finanziare idee innovative nel quadro del PNRR. Gli obiettivi complessivi di Start 4.0 includono la fornitura di servizi per almeno 600 milioni di euro e il sostegno a 4.500 PMI entro la fine del 2025.

Ricordiamo che il competence center Start 4.0 è stato fondato il 21 gennaio 2019 come associazione, rispondendo a un Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. Ha il mandato di trainare lo sviluppo tecnologico, specialmente nelle PMI, e di facilitare l’adozione di tecnologie dell’Industria 4.0, focalizzandosi sulla sicurezza delle infrastrutture e la loro progettazione.

Con le risorse allocate dal dispositivo RRF, Start 4.0 ha ricevuto finanziamenti stimati in circa 3,3 milioni di euro, confermati con la convenzione del 17 luglio 2023. In quanto soggetto attuatore, Start 4.0 è il referente principale per il Ministero, garantendo la conformità con le normative sugli aiuti di Stato e contribuendo agli obiettivi nazionali.

Start 4.0, cosa dice il bando 2023

Il centro Start 4.0 offre un programma specializzato per sostenere le imprese nei progetti di ricerca e sviluppo legati alle tecnologie 4.0, focalizzandosi sulla sicurezza e l’ottimizzazione delle infrastrutture chiave. Questo programma promuove la crescita delle tecnologie in aree tematiche di interesse specifico per Start 4.0 e ne sostiene l’implementazione pratica.

Il finanziamento per questo programma proviene dal PNRR, specificatamente dalla Missione 4 Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”, sottocomponente Investimento 2.3, finanziata da NextGenerationEU. L’obiettivo dell’Investimento 2.3, con un budget di 350 milioni di euro, è di sviluppare una rete di 50 centri (inclusi 8 esistenti) dedicati a fornire alle imprese servizi tecnologici avanzati e di trasferimento tecnologico.

Gli obiettivi

Per conseguire gli obiettivi entro il quarto trimestre 2025, sono stati stabiliti i seguenti traguardi:

  • Creare 42 nuovi centri, suddivisi tra competence center e poli di innovazione.
  • Assicurarsi che i centri offrano vari servizi, tra cui test preliminari, formazione, accesso a finanziamenti e sostegno per progetti innovativi, mobilitando risorse per almeno 600 milioni di euro.
  • Fornire supporto a minimo 4.500 PMI attraverso la fornitura di questi servizi.

Il Decreto Ministeriale del 10 marzo 2023 conferma il ruolo dei competence center, come Start 4.0, come entità responsabili dell’implementazione di questo piano.

Start 4.0, quali fondi per il bando 2023

Il bando dispone di un budget di 6.000.000 di euro, con 150.000 euro riservati ai costi gestionali del Centro per i progetti innovativi. Il bando è aperto alle Micro, Piccole e Medie Imprese (mPMI), sia individualmente che in collaborazione. Le Grandi Imprese possono partecipare solo in partenariato con mPMI e non come leader del progetto. Ogni impresa può guidare un solo progetto e partecipare al massimo a due progetti di diversa natura. Università e Organismi di Ricerca non sono tra i beneficiari, ma possono collaborare attraverso accordi.

I requisiti di ammissione dei progetti

Il bando finanzia progetti con le seguenti caratteristiche: devono riguardare la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale, devono essere volti alla creazione o al significativo miglioramento di prodotti, processi o servizi, attraverso le tecnologie dell’Industria 4.0, conformemente all’art. 25 del Regolamento GBER. La ricerca industriale deve essere mirata a ottenere nuove conoscenze, mentre lo sviluppo sperimentale a utilizzare le competenze esistenti per creare nuovi prodotti, servizi e processi. Ogni progetto dovrebbe produrre qualcosa di utile industrialmente, con un livello di maturità tecnologica (TRL) compreso tra 5 e 8, ma raggiungendo almeno il TRL 7 alla sua conclusione.

I progetti devono avere una maturità tecnologica tra TRL 5 e 8, arrivando almeno a TRL 7. Devono dedicare almeno il 40% del budget alla transizione digitale, come stabilito dal Regolamento (UE) 2021/241. Tutte le attività e risultati non devono violare il principio “Non arrecare un danno significativo” (DNSH) secondo il Regolamento (UE) 2020/852 e devono rispettare le normative ambientali dell’UE e nazionali e gli obblighi del PNRR.

Le seguenti percentuali di intensità dell’agevolazione, divise per tipo di attività e beneficiario, sono illustrate nella tabella sottostante:

Il contributo massimo previsto per ogni progetto è stabilito in 400.000 euro.

Le spese ammissibili per il contributo riguardano stipendi del personale qualificato, materiali e attrezzature, ricerca esterna, servizi di consulenza e spese generali legate al progetto, queste ultime calcolate forfettariamente in base ai costi del personale. Non sono accettate le spese tra partner dello stesso progetto.

Le domande di contributo devono essere inviate al Centro di Competenza Start 4.0 utilizzando la modulistica fornita tramite PEC all’indirizzo start4@pec.collabra.it entro le 17 del 20 ottobre 2023.

Cosa prevede l’avviso pubblico per l’attivazione di servizi innovativi

Start 4.0 ha pubblicato un avviso relativo alla Linea di finanziamento “Servizi erogati dal centro di trasferimento tecnologico” per raccogliere manifestazioni d’interesse dalle imprese. L’avviso definisce i requisiti di ammissibilità e le modalità di presentazione.

Start 4.0 aiuta le imprese nella transizione digitale offrendo vari servizi, descritti in dettaglio nell’Allegato all’Avviso, tra cui:

  • Audit tecnico e valutazione tecnologica;
  • Verifica delle soluzioni prima di investire, inclusi test con tecnologie proprietarie e creazione di prototipi;
  • Formazione specifica e personalizzata in materia di Industria 4.0;
  • Guida all’accesso ai finanziamenti, incluse opportunità regionali, nazionali e dell’UE;
  • Consulenza su innovazione tecnologica, networking e sensibilizzazione;
  • Consulenza sulla protezione della proprietà intellettuale.

Le percentuali di aiuto di Stato consentite, determinate per ogni tipo di servizio offerto in base all’attività e alla dimensione dell’impresa, sono riportate nella tabella seguente.

Le imprese, in particolare le PMI, conformemente alle normative nazionali ed europee, sono i beneficiari dei servizi offerti dal Centro di Competenza. Micro, Piccole, Medie e Grandi Imprese (mPMI) possono presentare una sola Manifestazione d’Interesse ma può attivare più tipologie di servizi, rispettando i limiti degli Aiuti di Stato.

Le imprese hanno tempo fino al 30 giugno 2025 per presentare la loro manifestazione d’interesse.

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