sponsored story

AppIO per la sanità, così si semplificano comunicazioni e servizi



Indirizzo copiato

La misura 1.4.3 del PNRR promuove l’adozione dell’AppIO nella sanità italiana con l’obiettivo di migliorare le comunicazioni tra cittadini e aziende sanitarie, rendere più semplice l’accesso ai servizi ed efficientare le notifiche al personale 

Pubblicato il 3 apr 2025



Cup online, regione per regione appIO sanità

L’adozione dell’app IO da parte delle aziende che operano nella sanità italiana, promossa attraverso la Misura 1.4.3 del PNRR, rappresenta un passo concreto verso una comunicazione più efficace, diretta e personalizzata tra sistema sanitario e cittadini oltre che un metodo utile per semplificare l’accesso ai servizi. Grazie a questa misura, infatti, le strutture sanitarie possono attivare l’invio di notifiche digitali relative a una vasta gamma di servizi: appuntamenti per le campagne di screening preventivi, appuntamenti per i richiami dei vaccini, la prenotazione di prestazioni sanitarie, accessi al pronto soccorso e molto altro.

Attraverso l’utilizzo di questa applicazione dedicata ai servizi pubblici diventano più efficaci anche le comunicazioni al personale sanitario, per esempio riguardo a notifiche su corsi di formazione, rilascio di badge o avvisi pubblici per la mobilità. Tuttavia, per garantire la sicurezza dei canali di trasmissione delle informazioni, la tutela dei dati e l’efficienza dei flussi di informazione, per le aziende sanitarie è importante appoggiarsi a un provider esperto nell’integrazione dei sistemi.

AppIO per la sanità e la misura 1.4.3 del PNRR  

La Misura 1.4.3 del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è denominata “Adozione pagoPA e app IO” e ha l’obiettivo di accelerare l’adozione della piattaforma pagoPA e dell’AppIO da parte delle pubbliche amministrazioni italiane. Questi strumenti digitali sono fondamentali per migliorare l’interazione tra cittadini e PA, offrendo servizi di pagamento elettronico sicuri e centralizzati tramite pagoPA e una comunicazione diretta attraverso l’app IO. La misura prevede fondi per 580 milioni di euro, coinvolgendo enti come Comuni, aziende sanitarie territoriali, Regioni e università. L’uso di questi strumenti digitali è essenziale per l’innovazione dei servizi pubblici in Italia, in linea con gli obiettivi del PNRR di modernizzare la PA e migliorare la fruizione dei servizi da parte dei cittadini.

In quest’ottica, l’AppIO a settembre 2024 è stata potenziata, includendo alcune migliorie come la possibilità di accedere in modo rapido e l’invio di una notifica al momento dell’accesso. A dicembre 2024 invece è stato reso disponibile l’IT Wallet, un portafoglio di identità digitale incluso nell’AppIO, che permette di custodire in maniera digitale tessera sanitaria, patente di guida e carta europea della disabilità. L’AppIO quindi punta a essere il fulcro di molte attività digitali degli italiani, soprattutto a migliorare il rapporto tra cittadini e pubbliche amministrazioni semplificando i processi di comunicazione e accesso ai servizi pubblici. L’ambito sanitario, chiaramente, non è escluso.  

App IO in sanità, tutti i vantaggi 

Infatti, l’AppIO è ormai uno strumento fondamentale per la sanità italiana, poiché facilita l’interazione tra cittadini e pubblica amministrazione, offrendo servizi digitali accessibili e sicuri. I documenti disponibili nell’app grazie all’IT Wallet possono essere utilizzati in sostituzione delle loro versioni fisiche, semplificando l’accesso alle prestazioni sanitarie e migliorando l’efficienza dei servizi correlati. Sul fronte della sanità, i servizi disponibili tramite AppIO sono:

  • Pagamento dei ticket direttamente nell’app, da cui è anche possibile effettuare il download delle ricevute, 
  • Gestione degli appuntamenti sanitari: tramite l’app è infatti possibile prenotare o riprogrammare visite ed esami negli ospedali e ambulatori pubblici, 
  • Notifiche sugli screening e le campagne di prevenzione, per rimanere aggiornato e non scordare gli esami di routine. 

Per quanto riguarda i dipendenti della sanità italiana, tramite AppIO possono ricevere in modo più semplice comunicazioni relativamente agli avvisi di mobilità, l’assegnazione di badge o notifiche relative a percorsi specifici di formazione professionale. Dunque, lo strumento nel settore sanitario non solo è utile ai cittadini, ma ha una rilevanza fondamentale anche per gli operatori e le strutture stesse che devono comunicare sia coi dipendenti che con i pazienti.

Proprio per rendere ancora più facile il suo utilizzo, per le aziende sanitarie può risultare utile un partner tecnologico per gestire l’integrazione dei propri sistemi con l’applicazione, in modo da gestire con flussi automatizzati le comunicazioni e le notifiche.

GenIO di Lepida per le notifiche della sanità in AppIO

Lepida offre questo servizio tramite GenIO, una piattaforma realizzata dal provider proprio per permettere l’integrazione dei sistemi delle aziende sanitarie italiane con l’AppIO. Il funzionamento è quello di un gateway regionale e permette di inviare notifiche all’AppIO. Funziona come un gateway regionale che consente l’invio di notifiche digitali verso l’AppIO. Il processo di invio delle comunicazioni viene completamente digitalizzato: ricordiamo che le aziende sanitarie utilizzando AppIO possono eliminare del tutto le comunicazioni cartacee, con un grande risparmio di budget, risorse e tempo, perché è possibile inviare in modo digitale messaggi di testo, promemoria e avvisi. 

L’impiego di GenIO rende più semplice e sicuro il flusso di comunicazione, in modo da tutelare le informazioni trasmesse sui servizi sanitari, gli appuntamenti, i risultati degli esami e le diagnosi, che includono dati sensibili che vanno protetti in modo adeguato in ottemperanza alla normativa europea sulla data protection. Diventa più sicuro anche il canale di trasmissione degli avvisi al personale sanitario. Aumentano anche le garanzie per gli utenti, perché non si rischia di perdere qualche comunicazione in quanto tutto è perfettamente tracciato.

Per adottare la soluzione di Lepida GenIO, diverse aziende sanitarie sono al lavoro con il provider per individuare le azioni necessarie per svolgere al meglio l’integrazione di sistemi e strumenti. Il bando di gara prevede, come tempi necessari per la contrattualizzazione e l’operatività, novanta giorni dall’assegnazione del finanziamento per sottoscrivere il contratto, dopodiché il fornitore dispone di massimo centottanta giorni dalla firma del contratto per l’attivazione del servizio.

Articolo realizzato in partnership con Lepida

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4