sanità digitale

ASL Roma 1: più vicini alle persone con tecnologie e mondi virtuali



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Nel piano strategico della ASL Roma 1, progetti che da un lato mirano ad avvicinare i servizi sanitari ai cittadini grazie alle tecnologie, dai nuovi modelli diagnostico terapeutici ai sistemi di monitoraggio personalizzati, e dall’altro curano altri importanti aspetti per il benessere delle persone: la cultura e la bellezza

Pubblicato il 14 giu 2023

Roberta Volpini

Direttore Amministrativo ASL Roma 1



spazio europeo dati sanitari - decentralized health - FSE

L’emergenza pandemica si è indubbiamente fatta volano di una trasformazione positiva per rispondere al bisogno di una sanità più moderna, digitale e soprattutto più prossima ai bisogni dei cittadini.

Quello di cui stiamo parlando è un processo complesso perché impatta prevalentemente sulla cultura personale e sulla resistenza al cambiamento. Tutte le Aziende pubbliche e private sono chiamate a compiere il grande salto della digital trasformation e coglierne le opportunità.

L’importanza della leadership per cogliere le opportunità del cambiamento

È bene ricordare che questo non prevede solo l’utilizzo di nuove tecnologie, ma un cambio di paradigma e di mentalità che coinvolge ogni aspetto dell’organizzazione dal modo di lavorare, alle relazioni, al ripensamento dei servizi alle persone.

Inutile dire che, per abbracciare davvero il cambiamento, le aziende hanno bisogno di una leadership che mostri le opportunità a tutto il gruppo di lavoro e sappia coinvolgerlo per il raggiungimento del risultato.

Condividere la vision tuttavia – seppur fondamentale – non è sufficiente, occorre acquisire le necessarie competenze digitali attraverso la formazione.

Quindi il ruolo del leader e della leadership è centrale in un processo di trasformazione globale per far comprendere:

  • che il processo di cambiamento è in continuo divenire e presuppone lo smantellamento di blocchi e silos nel modo di lavorare
  • la digitalizzazione non è fatta da interventi spot, ma da una visione integrata e complessiva che il leader deve comunicare come visione strategica.

In sintesi il leader deve guidare il cambiamento con il coinvolgimento e l’indicazione della opportunità e degli obiettivi.

Le ricadute per le organizzazioni, i vantaggi per i cittadini

Ma quali ricadute sono possibili nelle organizzazioni? E soprattutto, quali vantaggi possono esserci nei servizi ai cittadini?

Si tratta quindi di condividere in un circolo virtuoso tra i vari stakeholder le idee per stimolare tutti e dare impulso proattivo al cambiamento.

C’è bisogno di alimentare la creatività, alternando momenti di ascolto con profili multiprofessionali, per raccogliere le varie prospettive, ragionare sulle azioni già consolidate ed esplorare nuove possibilità.

L’azienda deve creare uno storytelling per narrare la propria visione nel voler determinare una trasformazione digitale.

L’esperienza della ASL Roma 1

Quello della ASL Roma 1, di cui sono Direttore Amministrativo, è molto chiaro. Abbiamo inserito nel piano strategico una serie di progetti che da un lato si pongono l’obiettivo avvicinare i servizi dedicati alla salute ai cittadini grazie all’utilizzo di nuove tecnologie, pensiamo a tutti i nuovi modelli diagnostico terapeutici che possono essere creati, delineando un sistema sanitario più equo nell’accesso e riducendo gli spostamenti, soprattutto se parliamo di città grandi come Roma, oppure ai sistemi di monitoraggio personalizzati, alla medicina produttiva che aumenta gli standard di sicurezza, ad una sanità pubblica che utilizza la robotica per abbattere costi ma soprattutto ridurre i tempi di ripresa dei pazienti dopo un intervento chirurgico e dall’altro non mancano di curare un altro importantissimo aspetto che concorre al benessere delle persone: la cultura e la bellezza, due elementi cardine per migliorare la qualità di vita delle persone.

I filoni del cambiamento indotto dalle tecnologie in Sanità

In poche parole, abbiamo cercato di abbracciare i cambiamenti per intravedere le infinite possibilità e opportunità che le nuove tecnologie possono offrirci.

Tre filoni fondamentali, in cui possiamo ricomprendere tutta l’attività introdotta – in parte già realizzata e in parte ancora in fase di sperimentazione – tre macro contenitori a cui abbiamo affidato la narrazione della nostra storia specifica, quella che ci ha reso una azienda vicina e digitale.

La tecnologia a servizio dei cittadini

Se parliamo di tecnologia a servizio delle persone non possiamo non tener conto che il primo salto nel futuro lo abbiamo fatto nell’aprile del 2021, quando la ASL Roma 1 ha acquisito dalla Ditta KHYMEIA una piattaforma per la riabilitazione neuromotoria e cognitiva a distanza, che comprende sistemi per la riabilitazione su realtà virtuale con tecnologie di sensori di tipo neuromotorio e congnitivo (es. logica, memoria, attenzione) per sessioni di teleriabilitazione territoriali e del Centro Adelphi.  Nel giugno successivo abbiamo iniziato ad utilizzare il Robot Da Vinci presso l’ospedale San Filippo Neri. Pochi mesi siamo riusciti ad eseguire i primi cento interventi, alcuni dei quali anche molto complessi. Il robot Da Vinci sfrutta un sistema di ultima generazione, che oltre alla piattaforma robotica è completo di un tavolo, che si muove in sincrono con il robot stesso e un lavastrumenti dedicato, che consente un lavaggio pre-sterilizzazione automatico con minor rischio di rotture. In questi mesi sono stati coinvolti diversi staff medici la Chirurgia Generale e d’Urgenza, l’Otorinolaringoitaria, l’Urologia e la Chirurgia Oncologica, un grande lavoro di squadra che ha visto insieme le équipe chirurgiche, infermieristiche e gli anestesisti, la Centrale di sterilizzazione, l’Ingegneria clinica e la Farmacia ospedaliera.

I mondi virtuali

Il grande entusiasmo portato da questi brillanti risultati, ci ha fatto osare ancora di più, esplorare mondi virtuali. Oggi stiamo lavorando all’apprendimento di un avatar intelligente da utilizzare all’interno delle nostre strutture.

Con una fisionomia il più vicino possibile ad una donna reale che interagisce a voce o per iscritto intendiamo utilizzarlo nella gestione della relazione per rispondere alle domande dei pazienti, per dare informazioni, instradare sui servizi. L’Avatar acquisirà esperienza man mano che opererà. Esperienza che sarà arricchita dai nostri operatori sanitari che monitoreranno la sia attività e la modelleranno sulle necessità dell’utenza.

Siamo a buon punto per la creazione di un Gemello digitale dell’Ospedale Santo Spirito per simulare nuovi assetti e attività per valutare le performances, monitorare l’andamento di quelle operative, valutare in tempo reale le criticità e colli di bottiglia per intervenire. Chiaramente il nostro intento è quello di ampliare questo progetto inserendo servizi reali all’interno del gemello digitale.

Sempre in quest’ottica è attualmente in fase di installazione e sperimentazione un sistema di monitoraggio cadute che ci permetterà di controllare a distanza i movimenti dei pazienti dimessi, per avvisarci di eventuali cadute ed allertarci ancor prima della caduta stessa, in presenza di un movimento sbagliato da parte del paziente.

La cultura della memoria

Quando invece pensiamo alla cultura della memoria, non possiamo non far riferimento al patrimonio storico che conserviamo all’interno dell’Ex Manicomio di Santa Maria della Pietà da cui ha preso avvio un progetto di narrazione immersiva in cui una installazione collocata all’interno della struttura dell’Archivio storico accoglie e accompagna il visitatore nell’esplorazione del passato. Si tratta di un ologramma – un archivista – con il quale è possibile interagire declinando il racconto in base ai propri interessi, in italiano, in inglese e in LIS (linguaggio dei segni).

Nello stesso solco si inserisce anche il virtual tour completamente gratuito del Museo Laboratorio della Mente. Una visita interattiva ricca di contenuti che permette di esplorare il percorso espositivo a 360° e scoprire elementi nuovi e inediti che arricchiscono l’esperienza di visita. Così come il progetto di digitalizzazione del patrimonio librario della antica Biblioteca Lancisiana (capolavoro di arte sanitaria del 1714 inserito all’interno del Santo Spirito in Sassia).

Tante idee con una sola finalità, essere più vicini alle persone in una ricerca continua di salute e di benessere.

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