Legal health

Assistenza territoriale e telemedicina: i nuovi standard mettono al centro il cittadino

Il nuovo modello di assistenza territoriale introdotto dal Dm “Modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel SSN” prevede e garantisce l’erogazione di prestazioni assistenziali anche mediante telemedicina. Per la sua effettiva realizzazione sarà fondamentale il ruolo delle Regioni

Pubblicato il 29 Giu 2022

Elisa Stefanini

Partner di Portolano Cavallo

Claudio Todisco

associate, Portolano Cavallo

Sanità digitale: l'importanza dell'anonimizzazione

Il 3 maggio 2022 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la delibera del Consiglio dei ministri che dà il via libera all’adozione del decreto del Ministero della Salute recante i “Modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale”.

Nonostante la mancata intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, dovuta all’opposizione della Regione Campania, il Governo ha deciso di procedere ugualmente con l’adozione del decreto anche per rispettare le tempistiche fissate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (“PNRR”). L’intervento si inserisce infatti nell’ambito delle riforme previste dalla sesta missione del PNNR, componente n. 1, denominata “Reti di prossimità, strutture di telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”, con scadenza programmata il prossimo 30 giugno.

Assistenza territoriale nel PNRR: il digitale non basta se i modelli sono vecchi

Il nuovo modello di organizzazione dell’assistenza territoriale si pone l’obbiettivo di mettere al centro il cittadino, assecondando i bisogni di salute dell’utente indipendentemente dal contesto di vita e dall’area geografica di appartenenza, nonché seguendo una logica di integrazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali.

Al contempo, il nuovo assetto prevede e garantisce l’erogazione di prestazioni assistenziali anche mediante la telemedicina, in tutte le sue declinazioni[1]. L’erogazione a distanza di servizi sanitari assume dunque sempre più una connotazione concreta e un ruolo centrale nella programmazione delle nuove modalità di assistenza e cura del cittadino.

Naturalmente, per la sua effettiva implementazione sarà fondamentale il ruolo delle Regioni, atteso che questi servizi si collocano nell’alveo di una materia – la “tutela della salute” – di legislazione concorrente ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione. Spetterà dunque alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano l’effettiva “messa a terra” dei modelli e degli standard previsti dalle norme a oggi vigenti, nel rispetto dei principi ivi stabiliti.

Il nuovo assetto territoriale

Il Documento delinea un nuovo e innovativo modello di organizzazione dell’assistenza territoriale, che intende fornire risposte efficaci alla necessità – sempre più avvertita – di costruire una rete di assistenza alternativa alle strutture ospedaliere, rimodulando le prestazioni e i servizi offerti di modo che siano il più possibile vicini all’utente, sino a raggiungerlo presso il suo domicilio.

L’obbiettivo è quello di garantire livelli uniformi di assistenza primaria su tutto il territorio nazionale, mediante l’individuazione di standard strutturali, tecnologici e organizzativi comuni, riducendo le disuguaglianze attraverso un modello di erogazione dei servizi che permetta di superare le attuali criticità, in particolare la mancata erogazione uniforme dei Livelli essenziali di assistenza (“LEA”) ed il limitato sviluppo della rete territoriale, anche con riferimento ai bisogni assistenziali delle persone nel tempo.

Perno del nuovo modello è il Distretto sanitario, articolazione organizzativo-funzionale dell’Azienda sanitaria locale (ASL), con una popolazione stimata di circa 100.000 soggetti, all’interno del quale:

  • sviluppare strutture di prossimità, come le Case della Comunità[2], quale punto di riferimento per la risposta ai bisogni della popolazione di riferimento;
  • potenziare le cure domiciliari affinché la casa possa diventare il luogo privilegiato dell’assistenza;
  • integrare l’assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale nonché lo sviluppo di équipe multiprofessionali che prendano in carico la persona a 360 gradi, con particolare attenzione alla salute mentale e alle condizioni di maggiore fragilità;
  • integrare logiche sistematiche di medicina di iniziativa[3] e di presa in carico del paziente, attraverso la stratificazione della popolazione per intensità dei bisogni, utilizzando algoritmi predittivi che grazie alla crescente disponibilità di dati digitali permettono di differenziare le strategie di intervento;
  • implementare modelli di servizi digitalizzati sia per l’assistenza a domicilio, sfruttando strumenti di telemedicina e di telemonitoraggio, sia per l’integrazione della rete professionale che opera sul territorio e in ospedale.

L’erogazione dei servizi di telemedicina

La programmazione dell’assistenza territoriale nell’ambito dei Distretti sanitari prevede “standard” minimi su tutto il territorio, quali le nascenti Case della Comunità e gli Ospedali della Comunità, che dovranno garantire l’erogazione dei propri servizi anche mediante la telemedicina.

A tale fine i medici e gli altri professionisti sanitari facenti parte delle equipe multiprofessionali[4] dovranno essere adeguatamente formati all’utilizzo di tali tecnologie. Per quel che riguarda la figura dell’Infermiere di Famiglia o Comunità[5] è espressamente previsto che lo stesso utilizzi “sistematicamente” strumenti digitali, di telemedicina e di teleassistenza.

Telemedicina: cosa si aspettano i pazienti e perché è importante la compartecipazione alla salute

In coerenza con l’obiettivo portato avanti dalla riforma in esame di aumentare l’accessibilità e ridurre le diseguaglianze nell’accesso alle cure, nonché di garantire un approccio quanto più omogeneo possibile sul territorio, è previsto che i sistemi che erogano prestazioni di telemedicina – operanti a qualsiasi livello aziendale, regionale, interregionale e/o nazionale – devono:

  • interoperare con i diversi sistemi nazionali (ANA, NSIS, TS, PAGOPA, SPID, etc.) e regionali (FSE, CUP, etc.) a supporto dell’assistenza sanitaria, garantendo il rispetto degli standard di interoperabilità nei dati;
  • supportare la convergenza di processi e strutture organizzative, anche superando la frammentazione tecnologica;
  • supportare l’attivazione di servizi di telemedicina per i singoli pazienti, in base alle indicazioni del Progetto di Salute[6];
  • uniformare le interfacce e le architetture per la fruizione delle prestazioni di telemedicina, sia per l’utente che per il professionista, in un’ottica di semplificazione, fruibilità e riduzione del rischio clinico, assicurando anche l’integrazione con i sistemi di profilazione regionali/nazionali (es., lo SPID);
  • mettere a disposizione servizi strutturati in modo uniforme e con elevati livelli di sicurezza, sull’intero territorio, sviluppati con approccio modulare e che garantiscono il rispetto delle vigenti indicazioni nazionali.

Inoltre, il Documento si sofferma sul ruolo dei professionisti sanitari nell’accesso alla fruizione di prestazioni di telemedicina da parte dell’assistito, integrando quanto già in parte previsto dalle “Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina” approvate in Conferenza Stato-Regioni il 17 dicembre 2020.

Sul punto, il Documento esplicita la responsabilità professionale dei medici, nonché degli altri professionisti sanitari per le sole attività di teleassistenza, nel:

  • individuare gli strumenti più idonei all’erogazione di prestazioni a distanza in favore del singolo paziente secondo canoni di proporzionalità, appropriatezza, efficacia e sicurezza;
  • valutare l’idoneità del singolo paziente a ricevere la prestazione dal proprio domicilio, anche mediante verifica della sua capacità d’uso degli strumenti tecnologici necessari, che deve diventare parte dell’anamnesi (ad es., se il paziente è in grado di utilizzare smartphone, tablet, pc o comunque può apprenderne l’utilizzo anche con l’aiuto dei familiari).

Riguardo i requisiti minimi e gli standard di servizio necessari all’erogazione di prestazioni in telemedicina il Documento rimanda espressamente a quanto previsto dalle citate Indicazioni nazionali del 17 dicembre 2020.

La telemedicina sempre più al centro dell’assistenza sanitaria

Il nuovo modello di organizzazione dell’assistenza territoriale che va delineandosi anche grazie all’intervento in esame prevede una centralità sempre maggiore del cittadino e, parallelamente, l’utilizzo sempre più capillare di strumenti digitali e di telemedicina. Grazie anche alla spinta data del PNNR, l’effettiva implementazione di tali novità appare sempre più prossima e concreta.

Il Documento è da leggersi congiuntamente alle recenti “Linee guida organizzative contenenti il modello digitale per la realizzazione dell’assistenza domiciliare”, approvate con Decreto del Ministero della Salute del 29 aprile e pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 24 maggio 2022 e anch’esse adottate nell’ambito della sesta missione del PNNR, che danno grande risalto all’utilizzo della telemedicina nello specifico contesto delle cure domiciliari.

Note

Come già anticipato, l’effettiva implementazione di tali servizi non potrà prescindere da un ruolo attivo delle Regioni, che dovranno mettere in pratica quanto previsto dal legislatore nazionale nel rispetto dei principi e degli obbiettivi stabiliti.

  1. Per una definizione delle singole prestazioni di telemedicina, si vedano in particolare le “Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina”, approvate in Conferenza Stato-Regioni il 17 dicembre 2020.
  2. La Casa della Comunità è definita come il luogo fisico di prossimità e di facile individuazione dove i cittadini possono accedere all’assistenza sanitaria e sociosanitaria.
  3. La medicina di iniziativa è definita come un modello assistenziale fondato su di un’assistenza proattiva all’individuo, dalle fasi di prevenzione ed educazione alla salute, sino alle fasi della condizione morbosa.
  4. Oltre ai medici di medicina generale e ai pediatri gli infermieri, i farmacisti, gli psicologi e gli assistenti sociali, nonché altri professionisti della prevenzione e della riabilitazione.
  5. Definito quale figura professionale di riferimento ai fini l’assistenza infermieristica all’interno della comunità di riferimento.
  6. Il Progetto di Salute è lo strumento di programmazione, gestione e verifica dell’assistenza territoriale previsto dal Documento.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati