salute digitale

Benessere gastrointestinale: le tecnologie che migliorano la vita



Indirizzo copiato

Nel campo della gastroenterologia, la salute digitale sta rivoluzionando la gestione delle patologie gastrointestinali attraverso strumenti innovativi come app, biosensori e telemedicina. Queste tecnologie migliorano la prevenzione e personalizzano i trattamenti, permettendo un monitoraggio continuo e un intervento tempestivo, con significativi benefici per la qualità della vita dei pazienti

Pubblicato il 15 ott 2024

Graziella Bilotta

CEO, Paginemediche



shutterstock_248669887 (1)

Le tecnologie digitali si stanno affermando come preziose alleate anche nel campo della gastroenterologia. Parliamo di un settore dedicato alla diagnosi e al trattamento di una vasta gamma di disturbi molto comuni, dalle malattie infiammatorie intestinali come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, alle sindromi come l’intestino irritabile fino alle intolleranze alimentari.

In Italia, un quinto della popolazione adulta soffre di malattia da reflusso gastroesofageo, il cancro al colon rappresenta la seconda causa di morte oncologica tra uomini e donne, e si prevede che il tumore al pancreas diventerà la seconda causa di morte per neoplasie nel mondo occidentale entro il 2030.

Per questi motivi, l’uso delle tecnologie digitali nel campo della clinica medica è in costante aumento, poiché aiutano a indirizzare i pazienti verso terapie mirate, aumentando l’efficacia dei trattamenti grazie a una maggiore personalizzazione dei percorsi di cura. Vediamo come.

Migliorare la prevenzione e la gestione delle patologie gastrointestinali

I disturbi gastrointestinali funzionali rappresentano un insieme di condizioni comuni ma difficili da trattare con le sole metodologie tradizionali. Gli studi di gastroenterologia, infatti, si confrontano con la difficoltà di monitorare costantemente i sintomi dei pazienti, che possono variare ampiamente nel tempo e con l’alimentazione. Le tecnologie digitali stanno rivoluzionando questo approccio, offrendo strumenti che permettono una gestione più efficace e personalizzata.

Negli ultimi anni, le applicazioni e le piattaforme digitali hanno aperto nuove possibilità per il monitoraggio e la gestione dei disturbi gastrointestinali. Ad esempio, i diari digitali e i programmi di salute digitale aiutano i pazienti a registrare le loro esperienze quotidiane, compresi i pasti e i sintomi associati. Questi strumenti consentono di identificare pattern e fattori scatenanti specifici, fornendo ai medici e ai nutrizionisti dati preziosi per adattare i piani di trattamento e dieta in modo più preciso.

Un ulteriore progresso significativo è rappresentato dalle piattaforme di telemedicina, che permettono ai pazienti di ricevere consulenze e terapie senza la necessità di spostamenti fisici. Questo approccio non solo migliora l’accesso alle cure, soprattutto per chi vive in aree remote o ha difficoltà a recarsi in clinica, ma riduce anche il tempo di attesa e le barriere legate alla disponibilità di specialisti. La telemedicina facilita la comunicazione continua tra pazienti e medici, offrendo supporto immediato e personalizzato. Le consulenze mediche online, inoltre, aiutano a gestire i sintomi e a ridurre l’ansia associata alla condizione, migliorando l’aderenza al trattamento e la qualità complessiva della gestione delle malattie gastrointestinali.

Il potenziale delle tecnologie digitali in gastroenterologia

Il potenziale delle tecnologie digitali in gastroenterologia è stato confermato da numerosi studi e innovazioni che hanno trasformato la gestione delle malattie gastrointestinali. Già nel 2015, durante la Conferenza dell’American Journal of Gastroenterology, veniva esplorato l’uso di app mobili, piattaforme digitali e biosensori indossabili per monitorare i pazienti al di fuori delle visite cliniche tradizionali. Oggi, queste tecnologie sono ampiamente utilizzate per il monitoraggio continuo e proattivo dei sintomi, con effetti tangibili sulla qualità delle cure.

Le app per la gestione dell’alimentazione

Un aspetto rilevante di queste innovazioni è rappresentato dalle app per la gestione dell’alimentazione, particolarmente utili per i pazienti con sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Queste app consentono di tracciare i pasti e i sintomi, aiutando i pazienti a identificare con precisione gli alimenti scatenanti e a personalizzare le loro diete. L’uso di algoritmi basati su intelligenza artificiale e il supporto di nutrizionisti attraverso queste piattaforme consentono di sviluppare piani alimentari più efficaci. Gli studi clinici hanno dimostrato che tali strumenti possono migliorare significativamente il controllo dei sintomi, riducendo le visite ospedaliere non necessarie e migliorando la qualità della vita dei pazienti.

L’uso dei biosensori indossabili

Un altro esempio innovativo è l’uso dei biosensori indossabili per i pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD), come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Questi sensori monitorano continuamente parametri vitali come la frequenza cardiaca, la variabilità del battito e la temperatura corporea, fornendo dati in tempo reale che permettono ai medici di rilevare segni di infiammazione prima che i sintomi peggiorino. Questo approccio proattivo consente una gestione più tempestiva delle complicazioni e ha dimostrato di ridurre significativamente i ricoveri ospedalieri e migliorare l’aderenza ai trattamenti.

Personalizzazione degli interventi dietetici

La tecnologia digitale ha il potenziale di trasformare la gestione delle patologie gastrointestinali attraverso la personalizzazione degli interventi dietetici e il miglioramento dell’aderenza al piano nutrizionale.

Programmi digitali per il benessere gastrointestinale

Esistono programmi digitali per il benessere gastrointestinale progettati per aiutare le persone a selezionare accuratamente gli alimenti più adatti alle proprie esigenze, anche con il supporto di un nutrizionista. Una dieta personalizzata può ridurre l’infiammazione, favorire l’equilibrio della flora intestinale e ottimizzare la funzione digestiva, contribuendo così a diminuire l’incidenza e la gravità dei disturbi gastrointestinali. Inoltre, questi programmi, forniscono raccomandazioni su misura, basate sulle esigenze specifiche di ciascun paziente.

Questo supporto aggiuntivo contribuisce a mantenere i pazienti impegnati nel loro percorso di gestione della dieta, aumentando così l’efficacia complessiva degli interventi nutrizionali e, di conseguenza, il controllo delle patologie gastrointestinali.

Un recente studio, pubblicato sulla rivista Clinical and Translational Gastroenterology, ha esplorato l’efficacia di una dieta personalizzata erogata digitalmente per pazienti con sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e IBS con malattia infiammatoria intestinale (IBD). I partecipanti hanno utilizzato uno strumento di nutrizione digitale basato su apprendimento automatico per 9 settimane.

I risultati hanno mostrano che l’81% dei partecipanti ha riportato un miglioramento significativo dei sintomi a metà studio, con il 70% che ha mantenuto questi miglioramenti fino alla conclusione dello studio. Inoltre, il 78% ha mostrato miglioramenti clinicamente significativi a metà studio, e il 62% al termine dello studio. La qualità della vita è migliorata per l’89% dei partecipanti. L’aderenza al programma è stata alta, con il 95% di coinvolgimento giornaliero e il 92% di soddisfazione con il programma.

Questi risultati indicano che le diete personalizzate digitalmente possono migliorare efficacemente i sintomi e la qualità della vita per pazienti con IBS e IBS/IBD, dimostrando il potenziale delle tecnologie digitali nel personalizzare e ottimizzare gli interventi dietetici per la gestione di condizioni gastrointestinali complesse.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4