SANITA' DIGITALE

Connected care per cardiopatici, la best practice Monzino

Si chiama Sm@rtEven il sistema di telemedicina in sperimentazione al Centro, che garantisce h24 monitoraggio, assistenza, comunicazione per pazienti con patologie cardiache anche croniche. Un unico cruscotto di controllo e servizi user-friendly dedicati a utenti senior

Pubblicato il 24 Dic 2019

Gianluca Polvani

responsabile U.O Unità Cardiochirurgia - Sviluppo iniziative e Telemedicina cardiovascolare del Centro Cardiologico Monzino IRCCS, Milano

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Telemedicina dedicata a pazienti affetti da patologie cardiovascolari. Succede al Centro Cardiologico Monzino di Milano che dopo anni di specializzazione nell’utilizzo delle nuove tecnologie, sta mettendo a punto il progetto Sm@rtEVEN per fornire assistenza e monitoraggio domiciliare per cardiopatici. Ecco come funziona e i vantaggi che garantisce.

Sanità digitale, cos’è Sm@rtEven

Telemedicina significa portare salute a casa del paziente. Curare però non basta: occorre anche prendersi cura, creare un filo diretto con la persona malata e in questo – crediamo – le nuove tecnologie offrono potenzialità straordinarie e sempre nuove. Con la nostra Centrale di Telemedicina al Centro Cardiologico Monzino da 20 anni non ci fermiamo mai nella ricerca di soluzioni sempre più efficienti e confortevoli per i nostri pazienti.

Siamo stati pionieri nella valutazione e nell’applicazione delle tecnologie più all’avanguardia per il monitoraggio e la gestione a distanza del paziente cardiopatico, all’inizio concentrandoci soprattutto sui pazienti dimessi dall’ospedale dopo un intervento cardiochirurgico: grazie al servizio di Telemedicina, permettevamo loro di svolgere il percorso di riabilitazione a casa, circondati da affetti e famiglia, mentre i nostri infermieri specializzati, tecnici di fisiopatologia, cardiologi e cardiochirurghi, li monitoravano a distanza utilizzando i primi device allora disponibili. Col tempo, abbiamo poi iniziato ad allargare le nostre competenze di gestione del malato sul territorio anche ai pazienti cardiopatici cronici, ad esempio le persone che soffrono di gravi forme di scompenso, o di aritmie come la fibrillazione atriale.

Si rendeva quindi necessario uno strumento di monitoraggio e comunicazione che rispondesse alle nostre esigenze di assistenza e cura nel modo migliore possibile: doveva essere efficace e solido dal punto di vista medico-scientifico, ma al tempo stesso di semplice utilizzo perché sarebbe stato usufruito da pazienti spesso anziani, con comorbidità cliniche, talvolta soli e con scarsa familiarità alla fruizione di app o dispositivi elettromedicali. Da questi bisogni è nato il progetto Sm@rtEVEN: spostare i dati, non i pazienti, che recentemente ha ottenuto il Premio Forum PA Sanità 2019 come brillante esempio di connected care e innovazione sostenibile in sanità.

Assistenza e cura in modalità multicanale

Sviluppato con il supporto e la collaborazione del partner tecnologico I-Tel, Sm@rtEVEN offre monitoraggio e assistenza sanitaria ai pazienti cardiologici da remoto, in una modalità multicanale (via app ma anche, in opzione aggiuntiva, via chat, video, call, social).

Grazie a un cruscotto web attivo nella nostra Centrale operativa, il sistema, che attualmente è in fase finale di attivazione, permette al personale sanitario di osservare i tracciati in tempo reale, confrontarli con lo storico, valutare e gestire le priorità. Il paziente, al proprio domicilio, è parte attiva del processo: ognuno infatti possiede una speciale App, che non solo facilita la comunicazione con il personale sanitario ma è anche uno strumento proattivo. Con semplici videate e pochi click, la App effettua memo per l’assunzione dei farmaci e per la misurazione dei parametri vitali, pone domande ai pazienti tramite brevi questionari, raccoglie informazioni e segnala anomalie nei tracciati, avvisando in tempo reale la Centrale di telemedicina in ospedale.

La Telemedicina, servizio trasversale a disposizione di tutta la struttura ospedaliera, grazie a questo sistema di raccolta di informazioni e comunicazione dei parametri vitali è in grado di gestire in modo efficiente e soprattutto tempestivo le priorità. Il personale sanitario dedicato può consultare in qualsiasi momento lo storico dei parametri di ciascun paziente, rilevare eventuali anomalie, verificare la corretta assunzione di farmaci, comunicare tempestivamente con il malato, i suoi familiari e tutto il team di cura.

Sanità digitale, i vantaggi della telemedicina

Lo staff garantisce l’assistenza necessaria ai pazienti in multicanalità, oggi in orari presidiati, ma con la possibilità in futuro di estendere il servizio 24 ore su 24. L’operatore potrà essere raggiunto ovunque sia, anche a casa se ha la reperibilità, e come se operasse all’interno della struttura ospedaliera, sarà in grado di gestire le varie attività tramite accesso in tempo reale alla scheda del paziente.

I vantaggi di questo sistema sono molteplici: il monitoraggio costante dei valori clinici ci permette di prevenire le acuzie e ridurre le re-ospedalizzazioni, con benefici anche in termini di efficienza e qualità del servizio; al tempo stesso i pazienti si sentono assistiti, garantiti e al sicuro anche a casa, seguiti da figure che conoscono bene il suo percorso. Con Sm@rtEven riusciamo a gestire il paziente a casa sua con le stesse competenze e attenzioni rivolte a un paziente ospedalizzato e aumentiamo la qualità percepita e la patient experience.

Il Progetto è in linea con quanto previsto dalla Legge Regionale dell’11 agosto 2015 in materia di modelli organizzativi alternativi per la gestione dei soggetti cronici. Attraverso il sistema di monitoraggio che, come sopra accennato, potrà essere fruibile anche h24, questo modello di Telemedicina funziona come un reparto dell’ospedale a casa del paziente. Non si tratta quindi di una deospedalizzazione precoce, ma di un sistema in cui il paziente è primo attore, insieme ai propri familiari e al personale sanitario, nella gestione ottimale della malattia dopo il ricovero

La nostra idea di sanità digitale, del resto, vuole creare connessioni a vantaggio del paziente. Crediamo che innovazione e tecnologia non debbano mai andare a discapito della relazione, fondamentale, tra medico e paziente ma, al contrario, rafforzarla. Oltre ad essere una chiave per la sostenibilità dei sistemi sanitari del futuro la “connected care”, è un’opportunità per migliorare il livello di assistenza offerto e, di conseguenza, l’efficacia delle cure.

Centro Cardiologico Monzino: la storia

Il Centro Cardiologico Monzino è il primo ospedale in Europa interamente ed esclusivamente dedicato allo studio, alla cura e alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. L’IRCCS, che ha sede a Milano, è un centro di riferimento internazionale per la ricerca clinica e di laboratorio sulle patologie di cuore e vasi sanguigni.

L’ospedale dispone di 219 posti letto, 9 sale intervenzionali, aree di imaging e scompenso all’avanguardia internazionale e un servizio di telemedicina per la gestione del paziente a distanza. Nata nel 2000, e certificata ISO, la centrale di telemedicina del Centro Cardiologico Monzino è stata la prima in Italia ed è ormai prossima a festeggiare i suoi primi 20 anni di vita, con oltre 7.000 pazienti seguiti negli anni.

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