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CRM in sanità: come migliorare l’esperienza dei pazienti e ridurre i costi



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Il CRM sanitario, o Patient Relationship Management, è cruciale per migliorare l’interazione medico-paziente e ridurre i costi operativi. L’Italia affronta sfide tecnologiche e culturali, ma l’adozione di tecnologie avanzate promette un sistema sanitario più efficiente e centrato sul paziente

Pubblicato il 15 nov 2024

Domenico Marino

Università Degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria



sanità intelligenza artificiale responsabilità civile (1)

Negli ultimi anni, il settore sanitario ha affrontato numerose sfide, tra cui l’aumento dei costi, la scarsità di risorse e la crescente richiesta di servizi di alta qualità.

Il Customer Relationship Management in ambito sanitario

In questo contesto, la gestione delle relazioni con i pazienti, nota come Customer Relationship Management (CRM) in ambito sanitario, ha acquisito un ruolo centrale.

Il CRM, nato in origine come strumento per gestire le relazioni tra aziende e clienti, è stato adattato al settore sanitario per migliorare l’esperienza del paziente, ottimizzare i processi ospedalieri e, in ultima analisi, ridurre i costi operativi.

Il Customer Relationship Management in ambito sanitario, noto anche come Patient Relationship Management (PRM), è una strategia volta a migliorare la comunicazione e l’interazione tra le strutture sanitarie e i pazienti.

I vantaggi del CRM in Sanità

Il CRM consente agli ospedali e agli altri fornitori di servizi sanitari di gestire in modo efficace le informazioni sui pazienti, le loro preferenze, le esigenze di trattamento e la cronologia medica, creando un database centralizzato e facilmente accessibile. Questo sistema non solo facilita l’organizzazione e la pianificazione delle cure, ma migliora anche la qualità dell’assistenza. Un sistema di CRM ben implementato offre molteplici vantaggi, tra cui il miglioramento della comunicazione medico-paziente grazie all’accesso immediato ai dati storici del paziente.

Questo permette al personale medico di prendere decisioni più rapide e informate, riducendo errori e migliorando la qualità delle cure. Inoltre, una gestione ottimale del paziente consente una maggiore personalizzazione dei servizi, riducendo i tempi di attesa e aumentando la fiducia verso la struttura sanitaria.

Da un punto di vista gestionale, ridurre la ridondanza delle informazioni e migliorare l’efficienza dei processi amministrativi porta a una diminuzione dei costi operativi, liberando risorse per altre aree critiche. A lungo termine, una migliore esperienza sanitaria non solo aumenta la soddisfazione, ma può anche migliorare la fedeltà dei pazienti, che tendono a ritornare presso la stessa struttura sanitaria per futuri trattamenti.

Implementazione del CRM in sanità: tecnologie necessarie

L’implementazione del CRM in sanità richiede una combinazione di tecnologie avanzate, come i sistemi informativi integrati, ERP – Enterprise Resource Planning, data warehouse per la gestione delle informazioni e strumenti di intelligenza artificiale per analizzare e prevedere i bisogni dei pazienti. Secondo uno studio condotto da Meskarpour-Amiri et al. (2021), l’uso di tecnologie come i sistemi informativi integrati, la registrazione delle informazioni essenziali del paziente e l’accesso ai dati corretti al momento giusto sono tra le principali priorità per l’implementazione efficace del CRM nelle strutture ospedaliere.

Queste tecnologie permettono una gestione centralizzata e accurata delle informazioni sul paziente, migliorando l’efficienza operativa e la qualità delle cure.

Telemedicina e piattaforme digitali

La telemedicina e le piattaforme digitali sono altre tecnologie che stanno trasformando il CRM in sanità. Grazie alla possibilità di interagire virtualmente con i pazienti, i medici possono fornire assistenza a distanza, monitorare le condizioni cliniche e dare consigli senza la necessità di visite fisiche, riducendo così l’afflusso di pazienti negli ospedali e migliorando l’accessibilità dei servizi.

I problemi che frenano l’adozione del CRM in Sanità in Italia

In Italia, il sistema sanitario pubblico è da tempo sotto pressione per la necessità di migliorare l’efficienza operativa, ridurre i tempi di attesa e migliorare l’esperienza del paziente. Tuttavia, l’implementazione di tecnologie CRM nel sistema sanitario italiano è ancora limitata. Tra i problemi principali ci sono la frammentazione delle piattaforme tecnologiche, la mancanza di interoperabilità tra le diverse regioni e la carenza di investimenti in tecnologie avanzate.

La frammentazione dei dati e la limitata interoperabilità tra le piattaforme tecnologiche delle varie regioni italiane rappresentano uno dei principali ostacoli.

I progetti pilota in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto

In alcune regioni come Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, sono stati già avviati progetti pilota di CRM per gestire meglio le relazioni con i pazienti e rendere più efficienti le operazioni ospedaliere.

In Lombardia, ad esempio, grazie all’introduzione della piattaforma CRS-SISS (Carta Regionale dei Servizi e Sistema Informativo Socio Sanitario), è possibile accedere alla storia clinica elettronica dei pazienti su tutto il territorio regionale.

L’Emilia-Romagna ha sviluppato un sistema informativo integrato chiamato SOLE (Sanità On Line) che consente ai medici e agli operatori sanitari di accedere in tempo reale alle informazioni cliniche dei pazienti, riducendo tempi di attesa e aumentando la qualità dell’assistenza.

In Veneto, il sistema Sanità Km Zero ha portato avanti l’integrazione tra sanità e tecnologie digitali per gestire le prescrizioni mediche e la cartella clinica elettronica.

Le Regioni più indietro nell’adozione del CRM

Fra le regioni in cui il CRM è all’anno zero spicca sicuramente la Calabria, ma anche la Sicilia e la Campania faticano a implementare sistemi tecnologici integrati per la gestione delle relazioni con i pazienti.

In queste regioni, la frammentazione dei dati sanitari e la scarsa interoperabilità tra le piattaforme regionali rendono difficile la condivisione delle informazioni tra le diverse strutture, causando inefficienze e ritardi nell’erogazione delle cure. Le Infrastrutture digitali in queste regioni necessitano di importanti investimenti e una forte leadership per colmare il divario con le regioni più avanzate.

La resistenza culturale al cambiamento

Un altro ostacolo all’implementazione del CRM in sanità in Italia è rappresentato dalla resistenza culturale al cambiamento. Spesso il personale sanitario è riluttante ad adottare nuovi sistemi tecnologici, in parte a causa della mancanza di formazione adeguata, ma anche per timori riguardo alla perdita di controllo sul processo decisionale clinico. Questo problema può essere superato con iniziative di formazione mirate e la creazione di una cultura aziendale che favorisca l’innovazione.

Come superare il problema della frammentazione dei dati

Per superare il problema della frammentazione dei dati, è necessario sviluppare una piattaforma sanitaria nazionale che permetta l’interoperabilità tra i diversi sistemi regionali. Un sistema centralizzato consentirebbe ai medici e agli operatori sanitari di accedere ai dati del paziente ovunque si trovi, migliorando la continuità delle cure e riducendo il rischio di errori medici. È fondamentale che il governo italiano investa in infrastrutture tecnologiche avanzate per sostenere l’implementazione di sistemi CRM nel settore sanitario.

Strumenti per gestire meglio le risorse sanitarie

L’adozione di strumenti come l’intelligenza artificiale, l’analisi predittiva e i big data può aiutare le strutture sanitarie a gestire meglio le risorse, ottimizzare la pianificazione delle cure e migliorare la qualità del servizio offerto. Il personale sanitario deve essere coinvolto e formato nel processo di digitalizzazione. La resistenza al cambiamento può essere ridotta fornendo una formazione adeguata sui vantaggi dei nuovi sistemi CRM e sviluppando una cultura organizzativa più aperta all’innovazione tecnologica. Programmi di aggiornamento professionale, seminari e corsi di formazione possono essere utili per favorire un ambiente di apprendimento continuo e adattabilità.

Integrazione della telemedicina

La telemedicina, che ha ricevuto un notevole impulso durante la pandemia di COVID-19, può essere integrata all’interno di un sistema CRM per migliorare l’accessibilità e la tempestività dei servizi. Le piattaforme di telemedicina consentono una gestione efficace delle relazioni con i pazienti, permettendo ai medici di monitorare i pazienti a distanza, fornire consulenze e ridurre la necessità di visite fisiche, aumentando così l’efficienza del sistema.

Il coinvolgimento attivo dei pazienti

Un elemento chiave per il successo del CRM in sanità è il coinvolgimento attivo dei pazienti. Creare canali di comunicazione efficaci per raccogliere feedback da parte dei pazienti è fondamentale per migliorare continuamente la qualità dei servizi offerti. Strumenti come sondaggi online, piattaforme di recensioni e chatbot automatizzati possono facilitare la raccolta di informazioni utili per il miglioramento del servizio. L’adozione di sistemi di CRM in sanità rappresenta una delle soluzioni più promettenti per migliorare la qualità delle cure e l’esperienza del paziente in Italia.

Il CRM per un SSN più efficiente e accessibile

Tuttavia, la strada verso un’implementazione efficace richiede investimenti mirati, una forte leadership manageriale, l’integrazione delle tecnologie e la formazione del personale sanitario. Un approccio centrato sul paziente, supportato da un sistema di gestione delle relazioni ben strutturato, non solo può migliorare la qualità delle cure, ma anche rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario pubblico. Attraverso l’adozione di nuove tecnologie e un cambiamento nella cultura organizzativa, l’Italia può cogliere le opportunità offerte dal CRM per creare un sistema sanitario più efficiente, accessibile e orientato ai bisogni del paziente.

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