La gestione digitale dei dati sanitari permette cura su misura e prevenzione mirata. Dal monitoraggio remoto alla gestione delle malattie croniche, le nuove tecnologie stanno trasformando l’assistenza sanitaria
L’uso intelligente dei dati in sanità permette di migliorare la qualità delle cure, ridurre i costi e rendere il sistema sanitario più efficiente. L’adozione delle tecnologie basate sui dati solleva però anche importanti questioni etiche e di sicurezza che non possono essere ignorate.
L’utilizzo dei dati in ambito sanitario rappresenta una rivoluzione ben oltre la semplice raccolta di informazioni. Si tratta di creare un ecosistema integrato, in cui dati provenienti da cartelle cliniche elettroniche, dispositivi indossabili e app di monitoraggio si combinano per offrire una visione completa e dinamica dello stato di salute del paziente.
WHITEPAPER
Vuoi migliorare la rappresentazione dei dati? Scopri la Data Visualization
Business Analytics
Business Intelligence
Personalizzazione delle terapie
Uno dei principali vantaggi di questo approccio è la personalizzazione delle terapie. Analizzando informazioni come stili di vita, patologie pregresse e risposte ai trattamenti, gli algoritmi consentono ai medici di elaborare piani di cura su misura, ottimizzati per le esigenze individuali. Questo non solo migliora l’efficacia delle cure, ma permette anche di intervenire in modo preventivo, anticipando l’insorgenza di patologie e riducendo i rischi di complicazioni.
Monitoraggio dei dati da remoto
Il monitoraggio dei dati da remoto, reso possibile da tecnologie come smartwatch, app e piattaforme digitali, rappresenta un ulteriore progresso significativo. Questi strumenti permettono di seguire costantemente i parametri vitali dei pazienti, segnalando tempestivamente eventuali anomalie. Così, i medici possono intervenire prontamente, riducendo la necessità di visite ospedaliere e migliorando l’efficienza del sistema sanitario. Questo approccio libera risorse preziose, consentendo ai professionisti di concentrarsi sui casi più critici, mentre i pazienti con condizioni stabili possono essere seguiti comodamente da casa.
Gestione di malattie croniche
In particolare, il monitoraggio da remoto si rivela fondamentale nella gestione di malattie croniche come il diabete e l’ipertensione, garantendo un controllo continuo grazie a dispositivi che trasmettono automaticamente i dati al medico. Questo approccio non solo riduce il rischio di complicazioni e consente interventi tempestivi, ma potenzia anche l’automonitoraggio, trasformando il paziente in un protagonista attivo del proprio percorso di cura. La possibilità di raccogliere in tempo reale i propri valori favorisce una maggiore consapevolezza e responsabilità, stimolando l’adozione di abitudini più salutari e migliorando così gli esiti clinici complessivi.
Prevenzione mirata e salute pubblica
Infine, i dati sono cruciali per implementare programmi di prevenzione mirata. La raccolta e l’analisi dei dati epidemiologici consentono di identificare le popolazioni a rischio di determinate malattie, come malattie cardiovascolari, diabete e obesità, e di sviluppare politiche di salute pubblica mirate. Le autorità sanitarie possono usare questi dati per promuovere campagne di sensibilizzazione più efficaci, offrendo screening e interventi preventivi personalizzati che contribuiscono a ridurre l’incidenza di malattie gravi e costose.
Con il supporto delle politiche governative e il continuo sviluppo di tecnologie avanzate, il futuro della salute digitale appare promettente, con benefici tangibili per i pazienti, i medici e il sistema sanitario nel suo complesso.
Il nodo cruciale: trattamento dei dati e sicurezza
Con l’aumento dell’uso dei dati sanitari, cresce anche la necessità di affrontare le questioni legate alla privacy e alla sicurezza. La gestione dei dati sanitari richiede standard elevati per proteggere le informazioni sensibili dei pazienti da accessi non autorizzati e cyberattacchi. L’introduzione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e il monitoraggio remoto, ha fatto emergere nuove sfide in termini di protezione dei dati, rendendo fondamentale l’adozione di politiche rigorose di sicurezza.
Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea è diventato un punto di riferimento globale per la protezione della privacy, stabilendo le normative per il trattamento dei dati personali in tutti i settori, inclusa la sanità. Tuttavia, l’applicazione del GDPR in ambito sanitario presenta sfide specifiche, come la necessità di garantire l’anonimizzazione dei dati per evitare che informazioni sensibili vengano utilizzate impropriamente. La gestione della privacy, infatti, non può essere vista solo come una questione di conformità normativa, ma come un impegno a proteggere il diritto alla riservatezza dei pazienti, mantenendo al contempo la possibilità di utilizzare i dati per migliorare le cure e favorire la ricerca scientifica.
Recentemente, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Informatica (ENISA) ha aggiornato le linee guida per la protezione dei dati sanitari, raccomandando l’adozione di tecnologie sicure e la formazione del personale sanitario per riconoscere e prevenire le minacce informatiche. Questo si inserisce in un quadro più ampio di iniziative del governo italiano, in particolare nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha stanziato risorse per la digitalizzazione della sanità, con un forte focus sulla sicurezza dei dati. Il PNRR prevede infatti investimenti per potenziare le infrastrutture sanitarie digitali e garantire l’interoperabilità dei dati, favorendo la condivisione sicura delle informazioni tra i vari attori del sistema sanitario, rispettando al contempo le normative di protezione dei dati.
In questo contesto, l’Italia sta lavorando per armonizzare l’applicazione delle normative di protezione dei dati a livello nazionale, puntando a un sistema sanitario digitale che sia non solo efficiente, ma anche sicuro, proteggendo al meglio le informazioni dei cittadini. L’equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la protezione dei dati è quindi una priorità assoluta, per garantire che l’uso dei dati nel settore sanitario non solo migliori la qualità delle cure, ma avvenga nel pieno rispetto dei diritti individuali.
I programmi digitali di auto-cura
La buona notizia è che nel nostro panorama nazionale già esistono soluzioni che uniscono tutti questi aspetti in un unico prodotto. Sono dei Programmi digitali di auto-cura che aiutano le persone a gestire alcune delle più comuni condizioni di salute, con il supporto di un medico. Grazie a una piattaforma SaaS avanzata, questi programmi integrano dati raccolti tramite anamnesi virtuale, questionari clinici validati e auto monitoraggio di alcuni valori clinici (anche tramite dispositivi medici), nel pieno rispetto delle normative sulla privacy. Questo strumento è totalmente incentrato sulle reali necessità del paziente, capace di sfruttare il potenziale dei dati per migliorare il benessere complessivo.
Da quanto abbiamo visto, insomma, possiamo dire che l’uso dei dati nella gestione della salute non è una tendenza passeggera, ma un cambiamento strutturale che sta ridefinendo il futuro della sanità. Se implementato correttamente, può migliorare significativamente la qualità delle cure, promuovere la prevenzione e rendere il sistema sanitario più sostenibile.
PagoPA è il portale nazionale dei pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione. Ed è in continua evoluzione, con nuovi servizi disponibili e una migliorata esperienza di pagamento. Cos’è pagoPA? Come pagare online con pagoPA? Qui il quadro aggiornato
PagoPA è il sistema nazionale per i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione, grazie al quale possono essere effettuati tutti i pagamenti da cittadini e imprese verso qualsiasi tipologia di Ente pubblico.
Nel 2022 ha gestito quasi 332 milioni di transazioni per un controvalore di circa 61 miliardi.
Nel 2023, invece, le transazioni gestite hanno superato i 386 milioni per un controvalore di oltre 83 miliardi.
Solo nel 2024 (gennaio – settembre), si osserva una media di oltre 14 milioni di utenti che hanno effettuato oltre 34,8 milioni di pagamenti al mese tramite la piattaforma.
Ecco alcuni dati salienti:
pagoPA:
Oltre un miliardo di transazioni per un valore complessivo di 277 miliardi di euro (settembre 2024).
47,9 milioni di utenti unici nel 2024 (settembre), di cui 41,4 milioni di persone fisiche e 6,5 milioni di persone giuridiche.
Quasi 1,3 miliardi di transazioni effettuate tra il 2020 e il 2024, con un incremento medio annuo del 61,4%.
I settori che hanno registrato il maggior numero di transazioni tra il 2020 e il 2024 sono: Utility (33%), PA Centrali (23%), ACI (17%) e Comuni (12,5%) Istruzione (5,5%) e Sanità (3%).
Cresce l’utilizzo di pagoPA da parte delle amministrazioni locali (+64% delle transazioni verso i Comuni tra il 2020 e il 2024) e delle Regioni (+13,5%).
Aumentano le transazioni nel settore Salute (+115% tra il 2020 e il 2024), con l’introduzione della possibilità di pagare i ticket sanitari in farmacia.
Oltre 782 milioni di messaggi inviati da aprile 2020 a settembre 2024.
Più di 16.000 enti hanno integrato su IO oltre 334.000 servizi.
I messaggi di pagamento sono aumentati del 17,6% tra il 2023 e il 2024
Nel 2024, si conferma un trend crescente nell’uso di IO da parte della PA per l’invio di messaggi generici (+24,3% rispetto al 2023) e di pagamento (+17,7%).
Il 68% dei messaggi inviati tra il 2020 e 2024 proviene da PA Centrali, seguite da INPS (31,4%), Ministero della Salute (14,5%) e Presidenza del Consiglio dei Ministri (13,8%), Utility (12,3%), ACI (7,4%) e Comuni (7%)
L’app IO conta oltre 40 milioni di installazioni su smartphone e tablet e una media mensile di oltre 4.7 milioni di utenti attivi nel 2024.
Il raggiungimento di questi traguardi dimostra il successo di pagoPA e dell’app IO nel semplificare i pagamenti e la comunicazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini.
I benefici di pagoPA e dell’app IO sono:
Maggiore semplicità e velocità per i cittadini nel pagare i servizi pubblici.
Riduzione dei costi per la Pubblica Amministrazione.
Maggiore trasparenza e tracciabilità dei pagamenti.
Migliore comunicazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini.
pagoPA è la piattaforma realizzata per semplificare e aumentare la qualità e la quantità dei servizi di pagamento offerti da ogni Pubblica Amministrazione (Comuni, Province, Regioni, aziende a partecipazione pubblica, scuole, università, ASL, INPS, Agenzia delle Entrate, ACI, etc.) ed effettuarli nella massima sicurezza.
WHITEPAPER
[Whitepaper] Pagamenti digitali: ecco i trend in un'Italia sempre più Cashless!
Pagamenti digitali
FinTech
pagoPA non è, quindi, un sito dove pagare, ma una modalità standardizzata di pagamento che si può utilizzare attraverso moltissimi strumenti e canali di pagamento diversi.
Accessibili sia tramite il sito dell’ente verso il quale occorre effettuare un pagamento (il sito del Comune per pagare la retta dell’asilo o quello dell’Ateneo per le tasse universitarie), sia tramite gli sportelli fisici e virtuali messi a disposizione da numerosissimi Prestatori di Servizi di Pagamento detti PSP, ossia banche, istituti di pagamento e di moneta elettronica.
Parliamo dunque di sportelli bancari, home banking – ricercando la voce CBILL o pagoPA – postazioni ATM abilitate, le reti Mooney e Punto Lis , gli Uffici Postali, nonché le app di pagamento quali Paypal, Bancomat Pay o Satispay.
Da giugno 2024 è possibile effettuare pagamenti degli avvisi pagoPA anche da migliaia di distributori automatici in tutta Italia.
Cosa è possibile pagare con pagoPA
Innanzitutto, i pagamenti possono essere spontanei, ovvero eseguiti su autonoma iniziativa del cittadino o dell’azienda (per esempio a fronte di una richiesta di servizio), oppure attesi, cioè dovuti richiesti dall’Ente a fronte di una posizione debitoria preesistente, come accade per i tributi comunali, le locazioni, i bolli, le bollette, le tasse universitarie, il ticket per i servizi sanitari etc.
Come pagare con pagoPA: tipologie e modelli di pagamento
Entrambe le tipologie di pagamento – spontanee o attese – possono essere eseguite tramite un unico modello di processo, ma dal punto di vista del cittadino versante può essere differenziato in base al touchpoint utilizzato per avviare il pagamento:
pagoPA: pagamento dal sito della piattaforma
Quando riceve un avviso pagoPA, il cittadino può pagare dal sito della piattaforma stessa. Basterà cliccare sul pulsante “Paga” nell’homepage, scansionare il QR code o inserire il codice dell’avviso e il codice fiscale dell’ente. Dopo aver visualizzato i dettagli dell’avviso potrà scegliere la modalità di pagamento e il PSP che gestirà l’operazione, avendo totale visibilità sulle commissioni richieste da ciascuno.
pagoPA: pagamento dal sito web/mobile app dell’Ente creditore
L’utente può anche pagare a partire dal sito dell’ente; in questo caso verrà reindirizzato al sito di pagoPA per completare l’operazione scegliendo il metodo di pagamento e il PSP con il quale finalizzare l’operazione. La modalità di pagamento attraverso il sito di un Ente creditore o di pagoPA è stata recentemente oggetto di alcune novità volte a migliorare l’esperienza di pagamento, tra cui:
un nuovo design, che modifica l’aspetto generale del percorso sulla piattaforma,
aggiornamenti di infrastrutture e processi che, pur non essendo visibili all’utente finale, consentono di beneficiare di un sistema di pagamento ancora più efficiente.
pagoPA: pagamento con Poste
Per pagare con pagoPA alle Poste, si può utilizzare il bollettino postale che viene integrato negli avvisi da parte dell’amministrazione, oppure accedendo con SPID ai servizi Poste online.
pagoPA: pagamento in tabaccheria
In tabaccheria si potrà pagare presentando il bollettino: l’esercente utilizzerà un lettore di QR Code per evincere i dati necessari.
pagoPA: pagamento in banca
Allo stesso modo anche allo sportello della banca bisognerà portare il bollettino e mostrare il QR Code. Invece, è possibile anche pagare agli sportelli ATM grazie al circuito CBILL, selezionabile dal menù.
pagoPA: pagamento sull’app IO
Per chi è utente dell’app IO, grazie all’ integrazione con pagoPA, è possibile pagare servizi e tributi direttamente dall’app in pochi secondi, nella sezione “Pagamenti”.
Questo è possibile tramite il messaggio contenente l’avviso di pagamento ricevuto in app dall’ente creditore oppure inquadrando il QR code riportato sull’avviso cartaceo. Lo storico delle operazioni è sempre consultabile dalla sezione “Pagamenti” di IO.
Da inizio 2024, qualunque sia l’opzione scelta dal cittadino, se questo ha scaricato e attivato correttamente IO sul proprio smartphone, a seguito di un pagamento riceverà direttamente in app una ricevuta in formato PDF. Questo documento conterrà informazioni su chi ha effettuato il pagamento (se questo è avvenuto tramite l’app IO), sulla transazione, quali il codice identificativo della transazione, il nome del PSP che ha gestito il pagamento, la data e l’ora dell’operazione, e sull’avviso pagato, come l’oggetto del pagamento, l’intestatario della posizione debitoria, il nome dell’ente creditore, il codice dell’avviso e l’importo corrisposto. L’utente potrà liberamente scaricare una copia, conservandone comunque una in app.
Dalla home page del portale ACI si dovrà cliccare su “bollo auto” sulla destra.
pagoPA pagamento bollo auto
In seguito, bisognerà cliccare su “Calcola e paga il bollo online” e nella schermata successiva su “Accedi”.
A quel punto si aprirà la finestra attraverso cui accedere alla procedura, tramite SPID e CIE.
Inoltre, per gli utenti di app IO, per questa e molte altre casistiche, è possibile ricevere un messaggioche semplifica ulteriormente tale operazione: quando è ora di pagare il bollo, l’ACI invia tramite IO un messaggio con una richiesta di pagamento. L’utente potrà effettuarlo in pochi passaggi direttamente in app, come illustrato nell’apposito paragrafo,, ovunque si trovi.
pagoPA bollo auto
Figura 3 – Percorso Checkout
Che cosa è un avviso di pagamento pagoPA
Nel caso di pagamenti attesi (tasse, bollette…), l’Ente Creditore ha l’obbligo di recapitare all’utilizzatore finale un Avviso con gli estremi del pagamento da effettuare, che deve essere sempre generato in modalità digitale ed in via accessoria in modalità cartacea per la notifica tramite i tradizionali servizi di recapito.
PagoPA S.p.A. ha definito il modello degli Avvisi di pagamento cartacei, affinché sia unico ed uniforme a livello nazionale.
La seguente Figura 4 mostra il modello per il pagamento in un’unica soluzione, riproducibile in un’unica pagina in formato A4.
La pagina è suddivisa in 5 fasce orizzontali, ciascuna destinata a specifiche informazioni per l’utente finale.
Nell’intestazione sono presenti il logo dell’Ente Creditore, il logo di pagoPA® e l’oggetto del pagamento.
Nella seconda fascia si trovano i soggetti interessati al pagamento: Ente creditore e destinatario dell’avviso (soggetto pagatore).
In seguito ci sono le informazioni su quanto pagare, entro quando e dove, con una lista esaustiva di canali disponibili online e sul territorio.
Infine vi è la sezione contenente i dati necessari per effettuare il pagamento presso tutti i canali abilitati a pagoPA:
QR-Code, per la lettura automatica dei dati dell’avviso tramite le app di pagamento o le apparecchiature dei PSP;
codice fiscale dell’Ente Creditore, o in alternativa il suo codice interbancario CBILL , utile per i pagamenti tramite Home Banking;
Codice Avviso, una stringa di 18 numeri che identifica univocamente la posizione debitoria e ne consente il pagamento presso tutti i canali abilitati a pagoPA;
se previsto dall’Ente Creditore, vi è anche un Bollettino Postale PA, utile per effettuare il pagamento presso gli Uffici Postali di Poste Italiane.
PagoPA S.p.A. mette a disposizione degli Enti Creditori diversi modelli di avvisi, per supportare al meglio diversi casi d’uso, come ad esempio il pagamento rateizzato, il pagamento di contravvenzioni del Codice delle Strada o i modelli in due lingue per le aree in cui vige il bilinguismo amministrativo.
Il modello di avviso di pagamento va utilizzato non solo per i pagamenti attesi, ma anche per i cosiddetti “pagamenti spontanei”, ovvero richieste di pagamento spontaneo generate sul sito dell’Ente.
Pagamento Pa tramite POS e F24
Il correttivo del Codice dell’Amministrazione Digitale pubblicato a gennaio stabilisce che tutti i pagamenti elettronici confluiranno progressivamente nel Nodo nazionale dei pagamenti, compresi quelli effettuati tramite POS e F24.
La soluzione prospettata coinvolge anche il soggetto che eroga il servizio di accettazione delle carte di pagamento (cosiddetto Acquirer), che molto spesso coincide con la Banca Tesoriera dell’Ente.
In questo scenario l’operatore dell’ente, al momento della richiesta di pagamento da parte dell’utente allo sportello, deve disporre di apposita interfaccia nei propri sistemi informatici per richiedere il codice IUV associato a quel pagamento (già esistente in caso di pagamento atteso, altrimenti generato al momento in caso di pagamento spontaneo) per trasferirlo all’Acquirer. A seguito del pagamento il sistema dell’Ente riceve la ricevuta del pagamento.
Successivamente l’Acquirer (o la sua banca di appoggio), al pari di qualunque PSP aderente, genera ed invia al Nodo il Flusso di Rendicontazione ed invia alla Banca Tesoriera (BT) il rispettivo bonifico (SCT – Sepa Credit Transfer), il tutto secondo gli standard definiti dalle Linee guida pagoPA . In fase di riconciliazione, l’Ente potrà scaricare i Flussi di Rendicontazione relativi ai POS insieme agli altri flussi predisposti dai vari PSP.
Come iscriversi online e accedere a pagoPA (forme di autenticazione utente)
Non è necessario “iscriversi” a pagoPA. Se l’utente ha ricevuto un avviso di pagamento, basta che utilizzi uno dei canali già descritti, o alternativamente può accedere al sito dell’ente creditore e seguire le istruzioni.
pagoPA: quali vantaggi per cittadini, aziende e PA
Da quanto esposto fin qui appaiono evidenti i vantaggi per aziende, cittadini e PA.
Per le aziende:
Efficienza e velocità: le aziende possono effettuare pagamenti in modo rapido ed efficiente, riducendo il tempo necessario per completare le transazioni.
Tracciabilità e trasparenza: ogni pagamento effettuato tramite pagoPA è tracciabile e trasparente. Questo facilita la gestione amministrativa e fiscale, consentendo una rendicontazione più efficiente e precisa.
Riduzione degli errori: automatizzando il processo di pagamento, si riducono al minimo gli errori manuali, migliorando l’accuratezza e l’affidabilità delle transazioni.
Sicurezza: pagoPA offre elevati standard di sicurezza, proteggendo i dati sensibili e le transazioni finanziarie delle aziende.
Integrazione con sistemi aziendali: pagoPA può essere integrato nei sistemi contabili e gestionali delle aziende, automatizzando e semplificando ulteriormente i processi amministrativi.
Riduzione dei costi operativi: la digitalizzazione dei pagamenti può ridurre i costi operativi legati alla gestione delle transazioni, come ad esempio i costi di gestione del contante e delle operazioni cartacee.
Miglioramento delle relazioni con la PA: utilizzare un sistema di pagamento riconosciuto e accettato da tutte le Pubbliche Amministrazioni può migliorare le relazioni tra le aziende e le PA, agevolando la cooperazione e il dialogo.
Multicanalità: pagoPA è accessibile da diverse piattaforme e dispositivi, rendendo possibile ai dipendenti effettuare pagamenti in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, migliorando così la flessibilità operativa.
Facilità d’uso: la piattaforma è progettata per essere user-friendly, rendendo più semplice e immediata l’esecuzione dei pagamenti.
Supporto e assistenza: pagoPA offre supporto e assistenza alle aziende, garantendo un utilizzo senza problemi del servizio,
Tutti abbiamo le stesse opportunità in termini di varietà di canali e strumenti di pagamento e parità di costi di commissione, che iniziano ad essere sempre più vantaggiosi grazie alla trasparenza e alla concorrenza che il sistema porta con sé (come prospettato) e grazie alla Psd2.
pagoPA significa omogeneità e semplicità della user experience con una pluralità di funzioni accessorie al pagamento: consultazione della propria posizione debitoria aggiornata, avvisatura digitale, ricevuta immediata con valore liberatorio, etc.
Per le PA, significa innanzitutto efficienza e risparmio nella gestione del ciclo di vita del pagamento, con particolare riguardo alle attività di riconciliazione (ufficio ragioneria). Inoltre, alcuni primi casi di studio rilevano un miglioramento nell’attività di incasso, in termini di rispetto delle scadenze ed in termini di minori insoluti.
Per cittadini, aziende ed enti, pagoPA mette a disposizione un team di assistenza dedicato raggiungibili al numero verde 06 9318 9500 o via mail all’indirizzo pagamenti@assistenza.pagopa.it. Per i soli enti, è inoltre possibile inoltrare eventuali segnalazioni aprendo un ticket nell’area riservata.
Pubbliche Amministrazioni/Gestori di pubblici servizi: sono gli Enti Creditori, ovvero i beneficiari dei pagamenti che transitano nel sistema. I Gestori di pubblici servizi sono soggetti ai quali le PA hanno affidato, quindi esternalizzato, tali servizi (ad es. acqua, rifiuti, parcheggi, etc.), che possono aderire in via facoltativa;
Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP): è il soggetto che eroga il servizio di pagamento, cioè incassa la somma dal cittadino e la trasferisce sul conto dell’Ente Creditore. Si tratta quindi di banche, istituti di pagamento o istituti di moneta elettronica che forniscono servizi bancari e/o di gestione di conti di pagamento e che, nell’ambito di pagoPA, offrono i propri strumenti e canali di pagamento (con carte di credito o di debito, app/home banking, ATM, sportelli fisici, etc.).
Cittadini e imprese che devono effettuare un pagamento a favore di una PA e scelgono tra gli strumenti e i canali di pagamento messi a disposizione da tutti i PSP aderenti al sistema.
Nodo dei Pagamenti – SPC: è l’infrastruttura tecnologica sviluppata e gestita da PagoPA S.p.A. che si pone al centro tra PA/Gestori di pubblici servizi e PSP
Intermediari/Partner Tecnologici: sono soggetti che forniscono all’Ente creditore il servizio di connessione al Nodo dei Pagamenti. Gli Intermediari sono soggetti pubblici già aderenti al sistema (tipicamente Regioni), mentre i Partner Tecnologici sono soggetti privati che vendono il servizio di connessione.
L’obbligo di adesione per gli enti a pagoPA è sancito dall’art. 5 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) e dall’articolo 15, comma 5bis, del D.L. 179/2012, i quali stabiliscono appunto che esse sono obbligate ad offrire ai cittadini la possibilità di pagare elettronicamente e che, per farlo, devono avvalersi della piattaforma tecnologica nazionale denominata Nodo dei Pagamenti. Sono obbligate ad aderire anche le società a controllo pubblico (escluse le società quotate) e i gestori di pubblici servizi.
White paper
Euro digitale e innovazione nel settore finanziario: quali opportunità per le aziende italiane
Nell’ambito di un percorso di trasformazione digitale, è importante reingegnerizzare i processi di gestione documentale con un approccio digital by design, integrando i trust service al fine di garantire il valore legale dei documenti: è importante però disporre di una soluzione flessibile e personalizzabile basata in cloud
L’integrazione dei trust service nei processi di gestione documentale rende i workflow più efficienti, con impatti positivi su tutta l’organizzazione del lavoro in azienda, sui servizi offerti ai clienti e sulla propria catena di approvvigionamento. Avere la Pec, le firme elettroniche, la conservazione digitale e le marche temporali nello stesso ambiente in cui si scambiano e modificano i documenti è una leva di innovazione e una garanzia sulla certezza del valore legale di atti, contratti e moduli gestiti.
Tuttavia, per valorizzare al meglio i benefici di questa integrazione è importante non concentrarsi solo su di essa, dunque non bisogna commettere l’errore di pensare di attuare la trasformazione digitale semplicemente con l’acquisto di una soluzione tecnologica. Al contrario, è utile contemplare i processi documentali nel loro insieme, reingegnerizzandoli con un approccio digital by design grazie al supporto di un partner competente e un’architettura in cloud che permetta di raggiungere alti livelli di scalabilità, flessibilità e personalizzazione.
Indice degli argomenti
Gestione documentale e trust service, tutti i vantaggi dell’integrazione
L’integrazione dei servizi fiduciari nei processi documentali conduce all’ottimizzazione delle attività svolte in azienda e legate a documenti strategici, come contratti, verbali, report strategici. Dato il numero di documenti che ogni giorno le aziende di qualsiasi dimensione gestiscono e la loro importanza per il business, più i processi legati a questi sono efficienti maggiori saranno i benefici impatti su tutta l’organizzazione.
Nel dettaglio, disporre di una soluzione che integri trust service e gestione documentali permette di:
Avere la garanzia del valore legale dei documenti in ogni fase della loro gestione,
Assicurare una gestione documentale compliant alle norme sulla privacy e sulla data protection, aspetti da non trascurare considerando la necessità di garantire la sicurezza dei dati e l’adeguamento al GDPR,
Migliorare la sicurezza: considerando le tendenze globali di crescita delle minacce cyber in qualunque settore, questo aspetto non va trascurato e, del resto, poter gestire ogni fase del processo documentale in un unico flusso e ambiente di lavoro permette di ridurre i fattori di rischio,
Aumento dell’efficienza: l’integrazione rende i flussi di lavoro più semplici, snelli e veloci,
Gestione delle risorse più efficace, in quanto il personale potrà collaborare in maniera più facile e sicura ai diversi passaggi legati alla gestione del documento, evitando anche i rischi legati agli errori umani.
L’integrazione dei trust service nel gestore documentale è quindi sicuramente uno strumento capace di innovare attività tanto importanti e strategiche per le aziende. Tuttavia, è fondamentale ricordare che senza intervenire sul processo stesso, ridisegnandolo e ottimizzandolo in chiave totalmente digitale, non sarà possibile attuare una completa transizione digitale.
Come la reingegnerizzazione dei processi supporta la trasformazione digitale
Infatti, per concretizzare una vera trasformazione digitale non è sufficiente disporre di una soluzione tecnologica che, semplicemente, permetta di svolgere con supporto digitale operazioni che vengono gestite in maniera identica in modalità analogica, anche se apportando semplificazioni e migliorie. Un modello di questo genere non comporta una vera rivoluzione per l’azienda: bisogna invece reingegnerizzare i processi. È quindi necessario adottare un approccio digital by design ed è assolutamente necessario affidarsi a un partner esperto, per:
Comprendere quali sono gli obiettivi dell’azienda, le necessità da soddisfare e studiare in che modo tutto ciò può essere perseguito,
Valutare lo stato dell’arte, cioè analizzare i passaggi presenti nei processi attualmente svolti dall’azienda, quali si possono mantenere e quali vanno eliminati in virtù di una miglioreefficienza,
Implementare un’infrastruttura in cloud, per avere la certezza di flessibilità, scalabilità e sicurezza, consentendo di adottare un approccio a microservizi e quindi di garantire un alto livello di personalizzazione delle applicazioni,
Individuare come la tecnologia può supportare il cambiamento, scegliendo le soluzioni più adatte: un esperto è fondamentale per gestire adeguatamente questa fase e assicurarsi di stanziare solo il budget utile per acquistare soluzioni veramente necessarie, senza sprechi,
Ottimizzare la gestione degli aspetti legati alla cybersecurity e alla protezione dei dati.
Attraverso questi passaggi è possibile attuare una profonda e vera trasformazione dei processi aziendali, rivoluzionando il modo in cui si svolgono le attività quotidiane. In questo contesto, in un’ottica di efficacia e nell’ambito della valutazione degli strumenti per concretizzare l’innovazione, si inserisce anche la scelta di impiegare soluzioni integrate, come appunto un gestore documentale che abbia al proprio interno anche i servizi fiduciari.
Trust service e gestione documentale, la partnership tra Aruba enterprise e Siav
Considerando questo approccio, la partnership tra Aruba enterprise e Siav punta a spingere la trasformazione digitale delle aziende, proprio adottando un approccio digital by design e reingegnerizzando i processi di gestione documentale.
L’infrastruttura in cloud messa a disposizione da Aruba consente di beneficiare di tutti i vantaggi in termini di flessibilità, scalabilità e affidabilità di una soluzione SaaS, con la garanzia inoltre di processi sempre GDPR compliant e sicuri. Tutti i server Aruba infatti, ricordiamo, si trovano su territorio italiano, i dati non vengono trasferiti all’estero e questo assicura l’adeguamento alle norme europee sulla protezione dei dati.
I trust service di Aruba, cioè la Pec – Posta elettronica certificata, le firme elettroniche, la conservazione digitale e anche le marche temporali, sono integrate nella soluzione di gestione documentale Connect di Siav, per consentire alle imprese di svolgere in modo più rapido, efficiente e sicuro i processi di gestione documentale, avendo certezza della tutela del valore legale dei documenti gestiti, in ogni fase del procedimento. Grazie alla partnership tra i due provider, infatti, senza cambiare ambiente di lavoro è possibile inviare un documento via Pec, applicarvi una firma o una marca, inviarlo al sistema di conservazione, il tutto nello stesso workflow in cui si è gestito ogni passaggio, dalla creazione o acquisizione del documento alla sua condivisione.
La soluzione, a proposito, favorisce anche un approccio collaborativo, la cui sicurezza è garantita dal gestire i contributi nel flusso di lavoro, senza dover scaricare o inviare il documento in altri ambienti. Tutto ciò si traduce in maggiore efficienza.
Articolo realizzato in partnership con Aruba enterprise
Su questo sito utilizziamo cookie tecnici necessari alla navigazione e funzionali all’erogazione del servizio.
Utilizziamo i cookie anche per fornirti un’esperienza di navigazione sempre migliore, per facilitare le interazioni con le nostre funzionalità social e per consentirti di ricevere comunicazioni di marketing aderenti alle tue abitudini di navigazione e ai tuoi interessi.
Puoi esprimere il tuo consenso cliccando su ACCETTA TUTTI I COOKIE. Chiudendo questa informativa, continui senza accettare.
Potrai sempre gestire le tue preferenze accedendo al nostro COOKIE CENTER e ottenere maggiori informazioni sui cookie utilizzati, visitando la nostra COOKIE POLICY.
ACCETTA
PIÙ OPZIONI
Cookie Center
ACCETTA TUTTO
RIFIUTA TUTTO
Tramite il nostro Cookie Center, l'utente ha la possibilità di selezionare/deselezionare le singole categorie di cookie che sono utilizzate sui siti web.
Per ottenere maggiori informazioni sui cookie utilizzati, è comunque possibile visitare la nostra COOKIE POLICY.
ACCETTA TUTTO
RIFIUTA TUTTO
COOKIE TECNICI
Strettamente necessari
I cookie tecnici sono necessari al funzionamento del sito web perché abilitano funzioni per facilitare la navigazione dell’utente, che per esempio potrà accedere al proprio profilo senza dover eseguire ogni volta il login oppure potrà selezionare la lingua con cui desidera navigare il sito senza doverla impostare ogni volta.
COOKIE ANALITICI
I cookie analitici, che possono essere di prima o di terza parte, sono installati per collezionare informazioni sull’uso del sito web. In particolare, sono utili per analizzare statisticamente gli accessi o le visite al sito stesso e per consentire al titolare di migliorarne la struttura, le logiche di navigazione e i contenuti.
COOKIE DI PROFILAZIONE E SOCIAL PLUGIN
I cookie di profilazione e i social plugin, che possono essere di prima o di terza parte, servono a tracciare la navigazione dell’utente, analizzare il suo comportamento ai fini marketing e creare profili in merito ai suoi gusti, abitudini, scelte, etc. In questo modo è possibile ad esempio trasmettere messaggi pubblicitari mirati in relazione agli interessi dell’utente ed in linea con le preferenze da questi manifestate nella navigazione online.