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Digitale e AI in aiuto dei medici di base: ecco i vantaggi



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L’intelligenza artificiale si prospetta come un potente alleato per i medici di medicina generale, figure chiave nel contesto della trasformazione digitale della sanità. Diverse innovazioni stanno già dimostrando il loro valore in termini di miglioramento dell’efficienza e della qualità dell’assistenza

Pubblicato il 14 dic 2023

Graziella Bilotta

Ceo Paginemediche



Sinergia fra umanizzazione delle cure e tecnologia: le sfide da vincere in telemedicina

I Medici di Medicina Generale (MMG) rappresentano da sempre una delle categorie professionali più propense all’utilizzo di tecnologie sanitarie.

A dimostrazione di ciò, l’attuale rivoluzione digitale sta portando la medicina oltre l’informatizzazione dei processi, verso un vero e proprio cambio di paradigma.

L’impatto del digitale sulla medicina generale in Italia

La trasformazione attualmente in corso va oltre la mera ottimizzazione dei processi per aumentare efficienza e produttività, ma rappresenta una transizione “disruptive” che incide profondamente sulla struttura stessa della professione medica e sulle strategie previdenziali. Questo impatta in modo evidente e positivo sui pazienti, sui caregiver e, di conseguenza, sui servizi assicurativi e sul welfare aziendale.

La medicina generale in Italia è già pronta ad avviare un processo di digitalizzazione, in conformità alle necessità professionali, alle normative dell’Unione Europea e alle direttive del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR).

Medici di Medicina Generale: perché c’è carenza

I medici di medicina generale si trovano in una posizione chiave nel contesto della trasformazione digitale e si vedono obbligati ad affrontare diverse sfide professionali e non solo.

La mancanza di colleghi, la difficoltà nel trovare sostituti qualificati e l’aumento delle complicazioni burocratiche mettono a dura prova la professione, con conseguenze sull’intero sistema sanitario. Questi problemi si manifestano in un numero crescente di pensionamenti anticipati e nell’abbandono della professione da parte dei medici di famiglia. È fondamentale affrontare con determinazione queste sfide per garantire che i medici di medicina generale possano svolgere un ruolo di guida nella trasformazione digitale, invece di subirla passivamente o rinunciarvi completamente. Questo è stato anche uno dei temi emersi durante la tavola rotonda “Digitalizzazione fiduciaria e personalizzazione delle cure” all’81° Congresso della FIMMG Nazionale.
Lo stato attuale di apprensione riguardante la penuria di medici di medicina generale coinvolge attualmente tutte le Regioni del nostro Paese, ciascuna con le proprie motivazioni e normative specifiche. Questa carenza è il risultato di diversi fattori, inclusi un elevato numero di pensionamenti anticipati, il sovraccarico di medici chiamati ad assistere un numero eccessivo di pazienti e il graduale spopolamento delle aree rurali.

Questi elementi spesso determinano la difficoltà per i pazienti nel trovare un medico di medicina generale nelle vicinanze della propria residenza, causando disagi significativi e minacciando la tutela della salute pubblica, uno dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione.

Il digitale per far fronte alle sfide della medicina generale

In linea con le linee guida dell’Associazione dei Medici di Medicina Generale (Acn), viene stabilito che ogni medico di medicina generale può assistere un massimo di 1.500 pazienti, con la possibilità di estendere tale limite a 1.800 in circostanze eccezionali. Tuttavia, è essenziale notare che in molte situazioni questo tetto viene superato mediante deroghe definite dagli Accordi Integrativi Regionali. Un ulteriore motivo di preoccupazione emerge dal fatto che, secondo le stime fornite dall’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici (Enpam) al 31 dicembre 2021, oltre il 50% dei medici di medicina generale aveva superato i 60 anni di età, indicando un’imminente ondata di pensionamenti nei prossimi anni. Prevedendo un’età media di pensionamento di 70 anni, si stima che entro il 2031 saranno coinvolti circa 20.000 medici di medicina generale.

In questo contesto, è cruciale riconoscere che la digitalizzazione si presenta come uno strumento efficace per affrontare tali sfide. I servizi legati alla telemedicina e alle tecnologie sanitarie contribuiscono a colmare le lacune dovute alla mancanza di medici e a migliorare l’accesso ai servizi sanitari, soprattutto nelle zone remote.

Le soluzioni per ottimizzare la gestione dei pazienti

La trasformazione digitale offre soluzioni innovative per ottimizzare la gestione dei pazienti, la raccolta di dati, la comunicazione e lo scambio di informazioni tra i professionisti della salute. Pertanto, investire in soluzioni digitali si configura come un passo fondamentale per mitigare gli impatti delle attuali sfide che affliggono la professione dei medici di medicina generale.

Oggi ci troviamo di fronte un cambiamento radicale che coinvolge non solo i processi, ma anche i rapporti tra i vari attori della filiera della salute.
Questo cambiamento andrà di ridefinire la cultura medica, i meccanismi di remunerazione e le strategie previdenziali stesse. Ciò certifica quanto la digitalizzazione sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel nostro sistema sanitario nazionale, difatti, tutte queste novità rispondono ai bisogni dei cittadini che potranno consultare dati clinici, accedere a prestazioni di telemedicina, emergenza-urgenza ed erogazione farmaci, prenotare prestazioni sanitarie.

Cure personalizzate e migliori relazioni medico-paziente

La digitalizzazione della sanità può portare a una maggiore personalizzazione delle cure e un miglioramento significativo nelle relazioni tra medici e pazienti. Questo cambiamento non deve essere ostacolato, ma vissuto in modo costruttivo affinché possa esserci.

Non è un caso se anche la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) durante Frontiers Health 2023, l’evento internazionale dedicato all’innovazione nell’healthcare e nelle life science, ha annunciato un accordo con Paginemediche per offrire al MMG uno strumento per rapportarsi anche digitalmente con il proprio assistito e garantire la fiduciarietá digitale.
Secondo Silvestro Scotti, Segretario Generale FIMMG, “la comunicazione con il paziente deve aprirsi al sistema di mercato in evoluzione “.

Mmg, digitale e IA: le prospettive

Il processo di trasformazione digitale attualmente in atto si configura come una forza inarrestabile, simile a quanto già avvenuto in altri settori precedentemente. Tuttavia, è imperativo gestire questa trasformazione in modo strategico al fine di massimizzare i vantaggi derivanti da essa. Nel contesto attuale, è essenziale che i Medici di Medicina Generale (MMG) inizino a esaminare attentamente come integrare la tecnologia per migliorare la pratica medica e garantire una qualità superiore nell’assistenza ai pazienti.

Verso una ridefinizione dei servizi sanitari

La digitalizzazione apre la strada a una ridefinizione dei servizi sanitari, riducendo la dipendenza dalle grandi strutture ospedaliere e promuovendo una distribuzione più ampia dei servizi sanitari a livello territoriale. In questo contesto, l’integrazione tra i medici di medicina generale e l’intelligenza artificiale (IA) presenta nuove prospettive entusiasmanti per il futuro della sanità. Questa sinergia tra l’expertise medica umana e la potenza dell’IA promette di rivoluzionare il modo in cui vengono erogati i servizi sanitari, migliorando l’efficienza, l’accuratezza e l’accesso ai trattamenti.

Diagnosi più accurate, tempestive ed efficienti

Uno dei benefici previsti dall’impiego dell’IA nella medicina generale è certamente la capacità di effettuare diagnosi più accurate, tempestive ed efficienti. Gli algoritmi di machine learning possono analizzare grandi quantità di dati clinici, riconoscere schemi e sintomi, e suggerire diagnosi più precise. Ciò consentirà ai medici di pianificare trattamenti mirati in modo più efficace, ridurre i tempi di attesa per i pazienti e i caregiver.

L’automatizzazione dei compiti amministrativi

L’automatizzazione dei compiti amministrativi è un altro ambito in cui l’IA può apportare un contributo significativo. La gestione dei registri dei pazienti, la pianificazione degli appuntamenti e la fatturazione possono essere semplificati grazie all’automazione, permettendo ai medici di dedicare più tempo all’assistenza diretta ai pazienti.

Le sfide da affrontare

Tuttavia, vi sono sfide da affrontare. La regolamentazione e la sicurezza dei dati devono essere attentamente considerate per garantire la privacy dei pazienti e un utilizzo etico dell’IA. È altresì necessario formare i medici di medicina generale sull’uso appropriato dell’IA e sulla comprensione dei suoi limiti. L’accettazione da parte dei pazienti e la definizione delle responsabilità legali in caso di errori nell’utilizzo dell’IA sono ulteriori questioni cruciali.

Conclusioni

La trasformazione digitale della medicina generale in Italia è un processo in costante evoluzione. Le aziende italiane giocano un ruolo attivo in questo cambiamento che sta rivoluzionando il settore sanitario nel nostro Paese. Queste aziende mirano a promuovere lo sviluppo di una mentalità tecnologica e a favorire l’acquisizione di competenze digitali tra i vari professionisti della salute.

Il loro obiettivo è contribuire a rendere gli studi medici più efficienti, ottimizzare i flussi di lavoro, consentire la gestione remota dei pazienti e delle visite, semplificare le pratiche preventive e favorire una maggiore integrazione della tecnologia nell’ambito della salute.

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