ingegneria genetica

Editing genico, le linee guida OMS: verso una regolazione etica

L’editing genico apre scenari molto promettenti per sviluppare sistemi di cura per malattie che oggi sono incurabili, ma pone anche degli interrogativi etici, legati ai possibili usi spregiudicati, iniqui e potenzialmente pericolosi della tecnologia. Le raccomandazioni dell’OMS

Pubblicato il 28 Lug 2021

Domenico Marino

Università Degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria

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L’editing genico permette di spegnere o accendere dei geni, andando a correggere dei difetti che sono alla base di molte malattie genetiche, ma apre anche degli interrogativi etici sugli utilizzi di queste tecnologie che, per esempio, potrebbero anche essere applicate al tentativo di sviluppare forme moderne e sofisticate di eugenetica.

Linee guida OMS su editing genetico

Per evitare questi abusi un gruppo di lavoro del OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) ha elaborato a luglio delle linee guida etiche per tentare di controllare lo sviluppo di queste tecniche, evitando degli abusi.

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Questo gruppo ha pubblicato nel luglio 2021 due nuovi rapporti che raccomandano l’attuazione di standard globali volti a prevenire usi spregiudicati, iniqui e potenzialmente pericolosi di Crispr e altre tecnologie di editing genico. In questi rapporti si chiede uno sforzo per sviluppare standard globali e l’istituzione di un registro internazionale degli esperimenti di gene-editing.

I principali abusi che si vuole evitare possono essere sintetizzati nelle seguenti categorie: la conduzione di prove di editing genico nei paesi a basso reddito per sviluppare terapie che alla fine, poiché troppo costose, saranno a vantaggio solo dei ricchi, l’ uso spericolato e pericoloso di metodi di editing genico non sicuri o inefficaci a danno di persone disperate a causa delle condizioni di malattia grave o incurabile e, infine, l’uso dell’editing genico per migliorare tratti come la capacità atletica o per l’eugenetica.

I paletti all’uso dell’editing genico

Quello dell’OMS è solo l’ultimo di diversi tentativi di introdurre delle limitazioni etiche all’uso dell’editing genico, sia per ciò che concerne l’alterazione di ovuli umani, sperma o embrioni – noto come editing della linea germinale – sia per riparare il DNA difettoso in persone con malattie letali come, ad esempio, i tumori e l’anemia falciforme.

Nel 2020 una commissione internazionale, sponsorizzata dalla U.S. National Academy of Medicine, dalla U.S. National Academy of Sciences e dalla Royal Society del Regno Unito, ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che l’editing genico è ancora troppo rischioso da usare negli embrioni umani. Anche dopo i progressi attuali della tecnologia dovrebbe essere limitato inizialmente alle condizioni più gravi.

Questa attenzione per le ricadute etiche del gene editing è stata suscitata da un ricercatore cinese che ha rivelato ad un congresso di aver usato nel 2018 delle tecniche Crispr per produrre i primi bambini geneticamente modificati. I suoi studi hanno portato, infatti, alla nascita di gemelli umani da embrioni il cui DNA era stato alterato con la tecnologia Crispr e di cui oggi non si sa nulla. Per questi studi ed esperimenti questo ricercatore è stato condannato a tre anni di carcere nel suo paese.

Gli scenari per la cura delle malattie

Va anche detto, però, che l’editing genico apre scenari molto promettenti per sviluppare sistemi di cura per malattie che oggi sono incurabili. Negli ultimi tempi, infatti, si sono avuti alcuni importanti successi nella cura di alcune gravi patologie ereditarie. Delle cellule modificate geneticamente hanno ridotto o cancellato gravi sintomatologie in pazienti con rari disturbi ereditari del sangue e si sono ottenuto riduzioni dei livelli di una proteina che causa la malattia in pazienti con un disturbo epatico ereditario. Studi clinici per applicare tecniche di gene editing alle malattie cardiovascolari sono in corso e promettono risultati incoraggianti.

La tecnologia non è né buona, né cattiva è l’uso che si fa della tecnologia che la rende buona o cattiva. Queste linee guida etiche sono molto importanti e urgenti perché limitano un potenziale uso cattivo della tecnologia e fanno in modo che il beneficio dello sviluppo tecnologico non sia limitato a pochi fortunati, creando diseguaglianze, ma migliori le condizioni di vita di tutti.

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