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Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0: l’innovazione che può ridisegnare la Sanità italiana



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Il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è un passo fondamentale del PNRR per modernizzare il SSN, con focus su standardizzazione, interoperabilità e integrazione con la telemedicina. Include documenti clinici, taccuino personale e promuove la sicurezza dei dati. Eventi a Roma, Cernobbio e Bari ne approfondiscono il percorso e le sfide

Pubblicato il 18 giu 2024

Sergio Pillon

Vicepresidente e responsabile relazioni istituzionali AiSDeT, Associazione italiana Sanità Digitale e Telemedicina



fse - fascicolo sanitario elettronico - FSE 2.0

Fascicolo sanitario 2.0: se ne parla da tempo, è uno degli elementi chiave del PNRR, assieme alla Telemedicina uno dei pilastri della riforma del SSN.

Anche dell’infrastruttura tecnologica ne sentiamo parlare da tempo: semplificando molto il concetto, le aziende sanitarie raccolgono i dati degli eventi clinici, li archiviano localmente ma soprattutto nei sistemi regionali – il FSE regionale, un archivio regionale centrale, e questo archivio viene indicizzato a livello nazionale.

Gli elementi chiave sono la standardizzazione dei modelli di archiviazione, dei dati, l’interoperabilità e in particolare l’integrazione con le infrastrutture regionali di telemedicina attraverso la nazionale di telemedicina.

FSE 2.0, il primato del Governo italiano

Non ci sono progetti simili, per ambizione e dimensioni, in tutt’Europa e il progetto del Governo italiano è un assoluto primato, che ci viene riconosciuto in Europa. È evidente che le cose non sono facili, si deve partire dalla standardizzazione dei dati, dall’IT delle aziende sanitarie e delle regioni, dalla formazione. Su questo tema in particolare sono stati aumentati i fondi a disposizione, che ora sono più di 300 milioni di euro, da impegnare in progetti formativi, in particolare in progetti di “formazione dei formatori” all’interno delle regioni. È stato presentato anche il nuovo logo per il FSE la “croce sanitaria” che nasce dai pixel con un tricolore prima di “Elettronico”.

Quello di cui si deve parlare però è la vera novità: il fascicolo passa da essere uno strumento di tipo amministrativo, come era il precedente, a uno strumento di supporto alla cura, di supporto ai clinici.

I documenti inclusi nel FSE 2.0: una panoramica

Quali sono i documenti che dovranno essere caricati, da ciascuna regione, per mano delle aziende sanitarie e di tutti i centri sanitari, inclusi quelli privati? Saranno inclusi nel FSE 2.0, come definito dall’Allegato A del D.M. 7 settembre 2023, i seguenti documenti sanitari:

  • Referto di laboratorio
  • Referto di radiologia
  • Referto di specialistica ambulatoriale
  • Referto di anatomia patologica
  • Verbale di pronto soccorso
  • Lettera di dimissione
  • Profilo sanitario sintetico
  • Prescrizione farmaceutica
  • Prescrizione specialistica
  • Cartella clinica
  • Erogazione farmaci a carico SSN e non a carico SSN
  • Scheda singola vaccinazione
  • Certificato vaccinale
  • Erogazione di prestazioni di assistenza specialistica
  • Tessera portatore di impianto
  • Lettera di invito per screening, vaccinazione o ad altri percorsi di prevenzione
  • Taccuino personale dell’assistito

Oltre ai documenti sopra elencati, FSE 2.0 include, come il precedente, anche un “Taccuino personale del paziente”, che consente ai pazienti di inserire, modificare ed eliminare in modo indipendente i propri dati personali e i documenti del percorso sanitario, compresi i dati provenienti da dispositivi medici e dispositivi indossabili (ad esempio smartwatch e smartphone). È importante notare che le informazioni contenute in questa sezione non sono certificate e devono essere distinguibili dai dati inseriti dagli operatori sanitari. Nel decreto tutti i contenuti da inserire nel FSE sono descritti con schede di dettaglio in modo che siano standardizzati e interoperabili.

FSE per modernizzare la Sanità: il Convegno

“L’innovazione nel sistema sanitario nazionale: il Fascicolo Sanitario Elettronico per modernizzare la Sanità”, nella bellissima cornice delle corsie Sistine, all’interno del complesso ospedaliero dell’ospedale Santo Spirito in Sassia, uno dei complessi ospedalieri più antichi del mondo occidentale per raccontarlo. Successivamente si replica il 20 – 21 giugno 2024 a Cernobbio ed 18 – 19 luglio 2024 a Bari.

È stato organizzato dal Dipartimento per la Trasformazione digitale, in collaborazione con il Ministero della Salute, n evento a Roma il 12-13 giugno per raccontare la nuova “accelerazione” del percorso verso il FSE 2.0. Si tratta di un tema molto complesso, sul piano della tecnologia ma soprattutto dei processi e un incontro tra tutti gli attori istituzionali è stato utile per confrontarsi e approfondire un percorso di cui sono state gettale le basi. È stato presentato il nuovo cruscotto FSE, realizzato da Sogei con uno spazio riservato alla valutazione dell’utilizzo e un altro dedicato ai numeri sull’alimentazione e sui dati caricati.

Il parere dei medici di base sul profilo sanitario sintetico

Dal convegno è emersa la posizione dei Medici di Medicina Generale sul profilo sanitario sintetico: non ne esiste uno solo, statico, si tratta di un documento dinamico, che varia man mano che il paziente fa accertamenti, invecchia.

Ad esempio, le allergie vengono scoperte, le patologie, vengono pian piano diagnosticate; dunque, il profilo sanitario sintetico rischia di essere spesso incompleto, non sempre i pazienti informano il MMG di nuove diagnosi, il profilo nuovo si dovrebbe stratificare sui vecchi, ci sono problemi medico legali irrisolti. Oggi, nell’era del big data e dell’intelligenza artificiale non sarebbe meglio che questa sintesi fosse ricavata direttamente dai dati presenti nel fascicolo e poi, eventualmente, validata dal MMG?

FSE e privacy: le preoccupazioni del Garante

Da parte del Garante Privacy sono emerse criticità, a cui il governo sta provvedendo, anche con azioni legislative, come ha ricordato il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti alla chiusura del convegno.

Verso un Fascicolo Socio-Sanitario Elettronico: l’idea per i disabili

Il dottor Pasquadibisceglie, capo dipartimento del dipartimento politiche persone con disabilità ha proposto l’inserimento di ulteriori “voci” nel FSE, che dovrebbe diventare un vero FSSE, fascicolo sociosanitario elettronico. Anche questo stimolo è stato raccolto in chiusura del convegno, il sociale è un tutt’uno, spesso indissolubile con il sanitario. Le persone con disabilità hanno pochi documenti “clinici” ma molti documenti assistenziali non compresi nel data set previsto dal FSE 2.0.

Dall’unità di missione PNRR, rappresentata dal DG Nardini e dalla ex Direzione generale della digitalizzazione del sistema informativo sanitario e della statistica, rappresentata dal DG Lorusso, abbiamo sentito parlare di un FSE 2.1, una revisione in corso di realizzazione che dovrebbe aggiungere ulteriori dettagli e documenti al FSE 2.0 e potrebbe avvicinarlo al FSSE.

La sicurezza è un altro tema chiave di cui si è sempre parlato, assieme alla relativa “insicurezza” causata dalla frammentazione dei dati in tanti piccoli “cloud” variamente gestiti. Oggi si passa attraverso il trasferimento sul cloud nazionale, protetto dalla Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) della maggior parte delle basi di dati delle aziende sanitarie italiane.

Telemedicina e FSE: l’integrazione necessaria

Si è ovviamente parlato anche di Telemedicina, diciamo da sempre che la televisita, il teleconsulto, la teleassistenza, la teleconsulenza non sono semplici conference call, diventano strumenti di cura quando sono integratiti ed integrabili con i dati clinici del paziente, domani con il FSE, a cui contribuiscono, inserendo i dati dell’incontro clinico e da cui si alimentano, per avere il profilo sempre aggiornato del paziente durante l’incontro clinico on line. Anche il dati del Telemonitoraggio andranno nel FSE.

Conclusioni

Molte altre cose sono emerse ma potranno essere ascoltate nei prossimi eventi di presentazione del FSE 2.0. Sintetizzando il FSE 2.0, tra poco 2.1: adeguamento dei contenuti, per renderlo strumento di cura, sicurezza di accesso e garanzie della privacy, riforma dell’IT delle aziende sanitarie, formazione degli operatori e dei cittadini, cybersicurezza, nuovi processi di visualizzazione dei dati, inclusa l’intelligenza artificiale. In conclusione, dopo aver elencato alcuni degli stimoli presentati non posso far altro che fare i complimenti a Mauro Moruzzi e Maria Immacolata Cammarota, che sono stati i registi dell’incontro per un evento che ha fatto fare un passo avanti verso un FSE nazionale, la strada è lunga e piena di difficoltà ma il dado è tratto.

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