Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) rappresenta uno strumento essenziale per migliorare la gestione della salute dei cittadini italiani. Analizzando i dati aggiornati al 9 maggio 2024, emergono notevoli variazioni nella disponibilità e nell’utilizzo dei documenti e servizi sanitari all’interno del FSE tra le diverse regioni italiane.
Variazioni regionali nella disponibilità dei documenti del FSE
In termini di disponibilità documentale, i dati mostrano che alcune tipologie di documenti sono universalmente disponibili in tutte le regioni e province autonome, mentre altre presentano differenze significative. La lettera di dimissione ospedaliera, le prescrizioni farmaceutiche e specialistiche, i referti di laboratorio, radiologia e specialistico ambulatoriale, e i verbali di pronto soccorso sono disponibili al 100% in tutte le regioni. Tuttavia, altre tipologie di documenti mostrano una disponibilità variabile.
Ad esempio:
- i referti di anatomia patologica sono presenti nell’81% delle regioni, mancando in Valle d’Aosta e altre poche regioni.
- Il profilo sanitario sintetico è disponibile nel 76% delle regioni, con lacune in Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, P.A. Bolzano, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta.
- Il certificato vaccinale è presente nel 71% delle regioni, mancando in Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, P.A. Trento, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Al contrario, la scheda singola di vaccinazione è disponibile solo nel 43% delle regioni, inclusi Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, P.A. Bolzano, P.A. Trento, Piemonte, Sicilia e Toscana.
- La lettera di invito per screening, vaccinazione o altri percorsi di prevenzione è disponibile solo nel 19% delle regioni, tra cui Basilicata, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto.
- La cartella clinica, uno dei documenti più completi, è disponibile solo nel 14% delle regioni, comprese Lazio, Sardegna e Veneto.
Analisi dei servizi sanitari offerti dai portali FSE regionali
Dal punto di vista dei servizi sanitari offerti attraverso i portali FSE regionali, emerge che:
- il certificato digitale Covid19 è disponibile nel 95% delle regioni, mentre servizi come esenzioni, pagamento ticket/prestazioni, prenotazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e scelta/revoca del medico di medicina generale sono disponibili nel 76% delle regioni.
- I servizi di notifica e gestione deleghe sono presenti rispettivamente nel 71% e nel 48% delle regioni.
- Alcuni servizi come la prenotazione di servizi amministrativi, il consenso o il diniego alla donazione di organi e tessuti e la richiesta di trasporto per servizio sanitario sono disponibili solo nel 5-10% delle regioni.
Le Regioni modello
Esaminando i dati specifici delle regioni, l’Emilia-Romagna, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio, la Lombardia, il Piemonte e la Toscana si distinguono per la loro ampia gamma di documenti e servizi sanitari disponibili, dimostrando un elevato livello di digitalizzazione.
Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna, per esempio, è possibile accedere a una vasta gamma di documenti come il profilo sanitario sintetico, il certificato vaccinale e la scheda singola di vaccinazione.
La regione offre anche numerosi servizi attraverso il suo portale FSE, tra cui esenzioni, pagamento ticket, prenotazione SSN, scelta e revoca del medico di medicina generale e notifiche.
Friuli Venezia Giulia
Analogamente, il Friuli Venezia Giulia offre una vasta gamma di documenti e servizi, inclusi referti di laboratorio, referti di radiologia, certificato vaccinale e la scheda singola di vaccinazione, oltre a esenzioni, prenotazione SSN e notifiche.
Lazio
Il Lazio si distingue per la disponibilità di documenti come la cartella clinica, il certificato vaccinale e la scheda singola di vaccinazione, oltre a offrire numerosi servizi attraverso il suo portale FSE, come esenzioni, pagamento ticket e prenotazione SSN.
Lombardia
La Lombardia, un’altra regione con un alto livello di digitalizzazione, offre una vasta gamma di documenti sanitari, inclusi referti di laboratorio, referti di radiologia, certificato vaccinale e la scheda singola di vaccinazione, insieme a numerosi servizi come esenzioni, prenotazione SSN e notifiche.
Piemonte
Il Piemonte, come altre regioni avanzate, offre una vasta gamma di documenti e servizi, inclusi referti di laboratorio, certificato vaccinale, scheda singola di vaccinazione, esenzioni e prenotazione SSN.
Toscana
La Toscana si distingue per la disponibilità di documenti come il profilo sanitario sintetico, il certificato vaccinale e la scheda singola di vaccinazione, oltre a offrire numerosi servizi attraverso il suo portale FSE, come esenzioni, prenotazione SSN e notifiche.
I ritardi di Calabria e Molise sul FSE
Al contrario, regioni come il Molise e la Calabria offrono meno documenti e servizi, evidenziando possibili aree di miglioramento. La Calabria presenta diverse debolezze nella disponibilità di documenti e servizi sanitari all’interno del FSE. Sebbene alcuni documenti essenziali come le lettere di dimissione ospedaliera e i referti specialistici siano presenti, mancano diversi altri documenti importanti. La scheda singola di vaccinazione, ad esempio, non è disponibile, limitando la capacità di monitorare lo stato vaccinale dei cittadini. Inoltre, il profilo sanitario sintetico, che fornisce una panoramica completa della salute di un individuo, è assente. Anche il certificato vaccinale, fondamentale per la gestione delle vaccinazioni, non è disponibile in Calabria.
Sul fronte dei servizi, la Calabria offre alcuni servizi come il certificato digitale Covid19 e le notifiche, ma manca di altre funzionalità chiave.
Servizi essenziali come le esenzioni, il pagamento dei ticket e la prenotazione SSN non sono disponibili. Questa limitazione può portare a una gestione inefficiente delle esenzioni e dei pagamenti, causando potenziali disagi per i cittadini. La mancanza di questi servizi indica una significativa area di miglioramento per la Calabria, che necessita di implementare un numero maggiore di servizi digitali per allinearsi con le regioni più avanzate.
Anche il Molise mostra diverse debolezze nella disponibilità di documenti e servizi sanitari all’interno del FSE. Mentre i documenti di base come le lettere di dimissione ospedaliera e i referti di laboratorio sono presenti, mancano altri documenti cruciali come i referti di anatomia patologica e il certificato vaccinale. Il profilo sanitario sintetico, essenziale per una visione complessiva della salute dei pazienti, è disponibile solo parzialmente, limitando l’efficacia del monitoraggio sanitario integrato.
Per quanto riguarda i servizi, il Molise offre il certificato digitale Covid19 e le notifiche, ma presenta significative carenze in altri ambiti. I servizi di esenzione, pagamento ticket e prenotazione SSN sono assenti, rendendo difficile per i cittadini accedere a questi servizi essenziali senza dover ricorrere a metodi tradizionali e meno efficienti. Inoltre, la gestione delle deleghe e altri servizi avanzati come la visualizzazione delle immagini diagnostiche e la consultazione delle liste d’attesa non sono disponibili. Queste carenze indicano un significativo margine di miglioramento per il Molise, che deve implementare una gamma più ampia di servizi digitali per garantire una gestione sanitaria più efficiente e accessibile.
Proposte per un’implementazione uniforme del FSE
Il confronto tra le regioni mette in luce significative differenze nella disponibilità di documenti e servizi sanitari all’interno del FSE. Le regioni del nord e del centro Italia tendono a offrire una gamma più ampia di documenti e servizi rispetto a quelle del sud. Tuttavia, l’obiettivo comune rimane quello di migliorare l’accessibilità e l’efficienza del sistema sanitario attraverso l’uso del FSE. L‘adozione uniforme del FSE su tutto il territorio nazionale è cruciale per migliorare l’efficienza e la qualità dell’assistenza sanitaria. Le regioni meno avanzate possono beneficiare delle esperienze delle regioni più digitalizzate, promuovendo la collaborazione e lo scambio di buone pratiche. In conclusione, l’analisi dei dati sul Fascicolo Sanitario Elettronico rivela progressi significativi nella digitalizzazione dei servizi sanitari in Italia, con molte regioni che hanno implementato una vasta gamma di documenti e servizi. Tuttavia, persistono delle disparità che necessitano di essere affrontate per garantire un accesso equo e universale a tutti i cittadini italiani.