L’esperienza di pandemia degli ultimi due anni ha reso tutti gli attori della sanità (cittadini, pazienti, medici, decisori di aziende sanitarie ecc.) più consapevoli dei benefici che la trasformazione digitale – sia in termini di innovazione tecnologica sia di innovazione organizzativa e di processo – può apportare alle attività e ai servizi che a oggi sono ancora svolti in maniera tradizionale.
“One Health Digital”: il patto culturale che serve per una sanità globale e sostenibile
Questo si può evincere in parte dal crescente uso di strumenti digitali rispetto al passato, ma soprattutto dal forte incremento di interesse per l’immediato futuro sui vari ambiti dell’eHealth. Dinamiche analoghe sono rilevabili anche per le innovazioni legate alle infrastrutture edilizie ospedaliere (si pensi alla modularità degli spazi pensati per la gestione delle terapie intensive nei momenti di picco dell’emergenza COVID o alla rimodulazione dei percorsi di accesso per la gestione dei triage COVID), alle tecnologie di ingegneria clinica (come testimonia l’innovazione nel campo dei respiratori e degli strumenti utilizzati nelle terapie intensive e sub-intensive per pazienti COVID) e, in modo più pervasivo, l’innovazione organizzativa e di gestione dei percorsi sanitari (attualmente al centro della revisione dei modelli sanitari regionali e di sanità territoriale).
La cultura dell’innovazione nel mondo della sanità è quindi sicuramente più matura rispetto al passato. Tuttavia, per alimentarla e renderla più informata e consapevole, occorre puntare sempre di più sulla comunicazione a tutta la popolazione dei nuovi servizi offerti e dei benefici che si possono cogliere dal loro utilizzo.
La gestione dell’innovazione nel sistema sanitario richiede però lo sviluppo di competenze specifiche nelle figure manageriali che operano nel sistema per ideare, progettare, attuare, mantenere e monitorare azioni di innovazione. Su questo aspetto prevede un intervento anche il PNRR che, nella missione 6 dedicata alla salute, comprende anche lo sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali, con un finanziamento complessivo di 738 milioni di euro.
L’esperienza di costruzione di competenze di gestione dell’innovazione in sanità del MIP Politecnico di Milano
In questo contesto, nel 2019 il MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business ha avviato un’iniziativa di formazione manageriale focalizzata proprio sull’innovazione in sanità attraverso l’ideazione dell’Executive Master in Gestione dell’Innovazione in Sanità (EMGIS).
Questo Master è stato sviluppato per anticipare l’evoluzione del sistema sanitario e rispondere alle nuove esigenze di cura e assistenza, anche alla luce della pandemia che ha rivoluzionato la sanità che conoscevamo. La prima edizione del Master è partita nell’ottobre del 2020 e si è conclusa nell’ottobre 2021, con un’aula di 27 partecipanti con ruoli sanitari e tecnici da aziende sanitarie, università, enti regionali, aziende fornitrici di soluzioni innovative per la sanità.
Questo percorso ha permesso ai partecipanti di potenziare le proprie capacità di gestire le diverse tipologie di innovazione (tecnologica, digitale, organizzativa, culturale, normativa ecc.) nelle organizzazioni sanitarie e assistenziali attraverso l’integrazione di competenze multidisciplinari (tecniche, manageriali e organizzative) che consentono di costruire una visione organica e sistemica dei problemi e delle possibili soluzioni. Inoltre, i partecipanti hanno migliorato le loro capacità di attuazione pratica dei metodi e delle conoscenze apprese all’interno di una progettualità reale condotta presso un’organizzazione sanitaria.
Dall’esperienza maturata con la prima edizione dell’Executive Master in Gestione dell’Innovazione in Sanità, MIP Politecnico di Milano ha sviluppato una piattaforma di tre Master che, al già esistente EMGIS, affianca altri due percorsi Executive che consentono di verticalizzare i temi delle lezioni su due setting di estrema rilevanza: l’Executive Master in Innovazione Organizzativa e Digitale nelle strutture Universitarie in Medicina (EMIODUM) e l’Executive Master in Management dell’Innovazione e della Ricerca Clinica (EMIRC).
Le nuove edizioni di questi tre Master partiranno nel marzo 2022 e permetteranno di costruire competenze specifiche su una base comune che include: la comprensione dello scenario della sanità e dell’innovazione organizzativa e digitale attuale, la condivisione di metodi e strumenti per innovare la sanità in Italia e un approfondimento degli approcci e delle esperienze significative di attuazione dell’innovazione in sanità. A partire da queste competenze comuni, i nuovi percorsi permetteranno anche di rispondere ad esigenze di crescita professionale specifiche:
- l’Executive Master in Innovazione Organizzativa e Digitale nelle strutture Universitarie in Medicina (EMIODUM) – è stato sviluppato per affrontare le sfide dell’evoluzione organizzativa e digitale del sistema sanitario, anche alla luce della pandemia che ha rivoluzionato la sanità che conoscevamo e delle opportunità offerte dal PNRR, con un focus specifico sul ruolo svolto dalle strutture universitarie in medicina e sulle interazioni che le stesse hanno con le aziende sanitarie;
- l’Executive Master in Management dell’Innovazione e della Ricerca Clinica (EMIRC) – permette di acquisire le competenze gestionali necessarie per innovare con successo i modelli di business, le modalità di servizio e i sistemi tecnologici con particolare focus sulle soluzioni digitali – nella ricerca clinica sia dal punto di vista delle strutture sanitarie di ricerca sia da quello delle aziende che partecipano all’ecosistema della ricerca clinica (aziende farmaceutiche, CRO, aziende che producono dispositivi medici innovativi, …).
Anche in questi nuovi percorsi, un peso rilevante dell’esperienza formativa dei partecipanti è costituito dall’acquisizione della capacità di attuazione pratica dei metodi e delle conoscenze appresi all’interno di una progettualità reale (project work) presso un’organizzazione sanitaria, rispettivamente di strutture universitarie in medicina e di strutture di ricerca clinica.
Quali ruoli organizzativi potenziare nel sistema sanitario e della ricerca clinica
L’azione di formazione executive sopra descritta permette di potenziare ruoli manageriali fondamentali nel sistema sanitario e della ricerca clinica in Italia, soprattutto alla luce della spinta evolutiva apportata dal PNRR, e in particolare della Missione 6 – Salute. Si pensi solo al fatto che l’importo complessivo della Missione 6 del PNRR ammonta ad oltre 15 miliardi di euro mentre la spesa per la sanità digitale in Italia, come stimato dall’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano – a inizio 2021, è pari a un decimo di tale importo (pari complessivamente a 1,5 miliardi di euro, considerando sia la spesa da parte delle aziende sanitarie e dei medici di medicina generale sia delle Regioni e del Ministero). Questa forte spinta di innovazione dovrà essere correttamente gestita e attuata.
In particolare, i ruoli organizzativi potenziati comprendono:
- ruoli sanitari e tecnico-amministrativi in aziende sanitarie pubbliche e private, IRCCS, strutture di ricerca clinica universitarie e di organismi di ricerca, con particolare focus sui ruoli organizzativi che sono deputati alla gestione dell’innovazione organizzativa e digitale in azienda (responsabili gestione operativa, responsabili trasformazione digitale, …);
- ruoli sanitari e tecnico-amministrativi in strutture universitarie di medicina, con particolare focus sui ruoli organizzativi che sono deputati alla gestione dell’innovazione organizzativa e digitale (responsabili gestione operativa, responsabili trasformazione digitale, …) e alle interazioni organizzative con le aziende sanitarie (gestione delle scuole di specializzazione in medicina e degli specializzandi presso le aziende sanitarie, gestione delle convenzioni con le aziende sanitarie, gestione del personale universitario presso le aziende sanitarie, …);
- ruoli professionali che all’interno di Regioni e strutture regionali (es. in-house) seguono le dinamiche dell’innovazione in sanità, nelle strutture universitarie in medicina e nella ricerca clinica.
Conclusioni
L’azione formativa indirizza però anche il versante della offerta di servizi e soluzioni innovative, nel potenziamento di ruoli manageriali e tecnici in aziende che forniscono soluzioni di innovazione di processo e digitale alle aziende sanitarie, alle strutture universitarie di medicina e alle strutture per la ricerca clinica. Infine, si prevede a partire dal prossimo anno di supportare le esigenze di crescita professionale anche di aziende farmaceutiche e degli ambiti MedTech, nei ruoli che seguono l’evoluzione organizzativa e digitale nell’ecosistema sanità e della ricerca clinica.