La pandemia ha paradossalmente evidenziato quanto gli strumenti digitali forniscano una chiara opportunità ai farmacisti per migliorare e rendere più efficienti i servizi forniti, restando accanto ai propri pazienti in qualsiasi occasione.
Durante la pandemia, infatti, i pazienti hanno visto allungarsi ancor di più i tempi di attesa per le proprie visite: il periodo ha posto maggiore enfasi sulla necessità di definire un sistema diagnostico in grado di fornire costante assistenza alle persone in modo rapido ed efficiente, azzerando qualsiasi distanza e facendo il primo passo verso il futuro.
Un nuovo modello di sanità per curare i cittadini nell’era post-covid: serve un “cambio di medium”
Proprio il processo di digitalizzazione delle farmacie è stato il fulcro del Pharmaexpo, uno degli eventi di maggiore attrazione in Italia nel settore B2B farmaceutico, la cui XVIII edizione si è svolta lo scorso novembre presso la Mostra D’Oltremare di Napoli. L’evento nasce da un’idea di “interdisciplinarità ideale”, con lo scopo di favorire l’aggiornamento e la formazione professionale dei farmacisti, da sempre figura di riferimento per i cittadini.
Durante le tre giornate di fiera è stata organizzata una serie di workshop, come quello presentato da 667.Agency, incentrata sull’importanza per le farmacie dell’uso di tecnologie digitali come, ad esempio, Google My Business, per attività di local marketing che generino aumento di traffico sul punto vendita.
Digitalizzazione farmacia: le piattaforme di telemedicina
Sul tema della telemedicina, invece, si è concentrato l’intervento di Otofarma, una società leader nella costruzione di protesi acustiche personalizzate e pioniera della teleaudiologia: uno strumento diagnostico multidisciplinare destinato a “rivoluzionare la concezione attuale della farmacia dei servizi e dei sistemi di diagnosi”.
Mediante un team di ricerca e sviluppo l’azienda ha realizzato un kit diagnostico supportato da una piattaforma in grado di connettere in modo diretto medico e paziente, attraverso una serie di sistemi che forniscano la possibilità di effettuare delle visite di prima urgenza da remoto o recandosi presso la propria farmacia di fiducia in convenzione con l’azienda campana.
È prevista, inoltre, la creazione di un vero e proprio fascicolo elettronico accessibile sia da parte dell’utente stesso, che da parte dei farmacisti in grado di consigliare i farmaci più adatti alla specifica patologia da cui il paziente è affetto.
Digitalizzazione farmacia: il modello omnichannel
La teleaudiologia offerta da Otofarma, però, non è sicuramente l’unica soluzione presente sul mercato finalizzata ad accelerare la digitalizzazione del settore farmaceutico, difatti sempre di più il modello commerciale omnichannel sta diventando realtà anche in farmacia.
A tal proposito un grande contributo è offerto da Apostore e Adcommander, società affiliate di KNAPP AG, che attraverso i loro prodotti riescono a supportare il farmacista in questo processo di transizione unendo il mondo online a quello della farmacia reale.
Adcommander, ad esempio, ha progettato delle vetrine virtuali ad alta risoluzione, dei pannelli digitali per laboratori e dei totem self-service in grado di proiettare il cliente verso la farmacia del futuro. Sono stati realizzati, inoltre, dei touchscreen interattivi attraverso cui ottenere, in piena autonomia, informazioni sui diversi prodotti riducendo drasticamente i tempi di attesa.
Ulteriori soluzioni sono rappresentate da app che forniscono informazioni sui nuovi prodotti e sul ritiro dei farmaci ordinati, consentendo così di acquisire nuovi clienti e di fidelizzare a lungo termine quelli esistenti.
Ciò che conta, però, è la perfetta integrazione tra i processi, al fine di creare nuovo valore per le farmacie e la clientela.
Conclusioni
In un’epoca in cui tutto ciò che ci circonda è ormai digitalizzato, anche e soprattutto le farmacie devono essere in grado di integrare alla medicina tradizionale nuovi canali di comunicazione e tecnologie innovative, con l’obiettivo di migliorare l’assistenza sanitaria e aiutare i cittadini ad accedere ed ottenere le migliori cure possibili.
La telemedicina e il modello Omnichannel, in tal senso, possono essere considerate componenti chiave per il miglioramento della salute dei cittadini e per l’ottimizzazione dei servizi offerti dalle farmacie stesse.
Si pensi, ad esempio, a tutte le opportunità dell’e-health: dalle applicazioni per smartphone ai dispositivi indossabili (i cosiddetti wearable device) fino ai sensori ingeribili o impiantabili sottopelle, in grado di fornire al medico “real time” informazioni sullo stato di salute dei pazienti e di intervenire tempestivamente prescrivendo la soluzione migliore.
L’apertura del canale digitale, quindi, non genera automaticamente risultati: serve un cambiamento profondo delle farmacie che possono seguire diverse strade per creare valore concreto.
È importante comprendere, inoltre, che la trasformazione digitale non proviene mai dalla tecnologia: l’obiettivo è sempre quello di individuare la migliore risoluzione ad un problema, oppure di mettere a disposizione un nuovo approccio per la clientela. La soluzione incentrata sul cliente è sempre il punto di partenza della farmacia del futuro.
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Questo è l’XVIII contributo della rubrica realizzata per Agenda Digitale dal VIMASS, laboratorio di ricerca in management ed innovazione in sanità dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope. Ogni mese sarà pubblicato un contributo sui temi più importanti ed attuali nel campo della sanità digitale, con particolare riferimento ai temi legati alle attività di ricerca del laboratorio.
VIMASS Lab – Valore, Innovazione, Management e Accesso nei Sistemi Sanitari https://vimass.uniparthenope.it/