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Medicina in Silico: il vuoto normativo che frena l’innovazione Ue



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Le sperimentazioni virtuali rappresentano il futuro della ricerca biomedica, ma l’Europa manca di un framework normativo dedicato. L’esperienza USA offre spunti per evolvere il quadro regolatorio europeo

Pubblicato il 2 gen 2025

Elisabetta Biasin

Researcher Centre for IT & IP Law



Sanità digitale nel 2025: le opportunità per trasformare il sistema sanitario

Simulare, modellare e visualizzare processi biologici e medici nei computer è la nuova frontiera della medicina digitale e della medicina in silico. In Europa questa disciplina sta guadagnando terreno grazie alle prove In Silico (o “In Silico Trials”), con le quali si studia l’effetto di medicinali o dei dispositivi medici in maniera “virtuale”, tramite simulazione. Sebbene la ricerca stia avanzando rapidamente, emergono sfide significative, soprattutto di natura legale e regolamentare. Questo articolo si concentra su come il quadro giuridico europeo possa evolvere per promuovere l’la ricerca e innovazione in materia di prove In Silico.

La mancanza di un framework normativo ad hoc

Le prove in silico affrontano sfide regolamentari complesse che includono lo sviluppo, la convalida, l’accreditamento, l’ottimizzazione, lo sfruttamento, l’informazione e la formazione relative alle soluzioni sviluppate. A queste sfide – identificate dal team di ricerca del progetto europeo In Silico World – si ne aggiungono ulteriori di natura legale.

La principale sfida legale per le prove in silico risiede nella mancanza di un framework giuridico specifico che offra regole chiare su come effettuarle. Attualmente, la normativa applicabile in materia di In Silico Trials deriva da una combinazione di diverse fonti: il diritto farmaceutico, trial clinici e dispositivi medici, il diritto dei dati, e diritto dell’intelligenza artificiale. A queste si aggiungono con considerazioni di etica biomedica, creando un mosaico complesso ma frammentato.

I riferimenti in materia di In Silico Trials in UE

Nella normativa europea non ci sono riferimenti normativi ad hoc riguardante le sperimentazioni cliniche e dispositivi medici per le prove in silico. Esistono tuttavia alcuni riferimenti indiretti. Le leggi europee relative ai dispositivi medici parlano di “modellazione e simulazione” come strumenti utilizzabili nei test pre-clinici. Nel diritto farmaceutico la normativa riferisce della possibilità per le aziende di rivolgersi all’Agenzia Europea dei Medicinali per richiedere consulenza per lo sviluppo di nuove terapie. L’Agenzia può essere chiamata ad esprimersi sull’utilizzo di nuove metodologie e strumenti nell’ambito di ricerca e sviluppo – ed esistono procedure ulteriore documentazioni indicative al riguardo (come le linee guida per la qualificazione di nuove metodologie per lo sviluppo dei farmaci).

Si tratta pertanto di un quadro non espressamente orientato ai Trial in Silico ma che contiene comunque alcune aperture importanti. Queste aperture, ciononostante, non sono sempre chiare per gli stakeholder in silico, i quali necessiterebbero maggior chiarezza per facilitare i processi di ricerca di queste metodologie innovative.

Le iniziative legislative e regolamentari negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti la medicina in silico gode di un contesto più avanzato, grazie all’attenzione del legislatore e del regolatore sanitario – la Food & Drug Administration (FDA). Le normative della FDA statunitense, modificate nel dicembre 2022 dal FDA Modernisation Act 2.0, menzionano le metodologie “in silico” come una delle possibili alternative alla sperimentazione sugli animali.

Dal punto di vista regolamentare, la FDA ha avviato iniziative mirate (come il “Modeling & Simulation Group“) e prodotto documentazione specifica (come la Guida del 2023 sulla “Valutazione della credibilità della modellazione e simulazione computazionale nelle presentazioni di dispositivi medici”). Ci sono quindi dei riferimenti a livello legislativo e regolamentare significativi, sia nell’ambito farmaceutico che dei dispositivi medici, che pongono gli Stati Uniti come uno dei maggiori riferimenti globali a livello regolamentare per la medicina in silico.

Come far evolvere il quadro legislativo e regolamentare in Europa

Le modalità di legislazione e regolamentazione negli Stati Uniti possono essere un esempio utile per le attività di legislazione e di regolamentazione degli In Silico Trials in Europa.

Raccomandazioni legali

In ambito legislativo, come accaduto nell’FDA Modernisation Act, il riferimento alle metodologie “In Silico” potrebbe essere riproposto nelle legislazioni sanitarie. Ciò potrebbe essere proposto nell’ambito della riforma del quadro legislativo farmaceutico. La proposta di riforma già menziona le metodologie in silico nei propri considerando. Tuttavia, poiché i considerando dei testi di legge europee non hanno valore vincolante, si potrebbero traslare tali contenuti anche all’interno degli articoli del testo normativo (che a differenza dei considerando avrebbero una portata vincolante).

Una modifica della legislazione sui dispositivi medici è invece improbabile nel breve periodo (nonostante negli ultimi mesi il Parlamento Europeo ne abbia discusso). In attesa di una revisione, potrebbe essere comunque utile una guidance ad hoc da parte del Medical Device Coordination Group, per guidare gli stakeholder in silico nella complessità legislativa.

Gli altri nodi da sciogliere

In aggiunta alle modifiche specifiche dell’attuale stato dell’arte legislativo, ci sono ulteriori nodi da sciogliere. Ad esempio, in materia di diritto dei dati emergono problemi interpretativi riguardo l’utilizzo dei dati sintetici, la privacy e la protezione dei dati personali. Sarebbe infatti utile che gli enti europei (come l’European Data Protection Board) si esprimessero sulla natura dei dati sintetici e la protezione dei dati personali in sanità.

Infine, tra i futuri nodi da sciogliere ci sarà anche la difficile interazione tra le nuove normative applicabili (come ad esempio il futuro regolamento sullo Spazio Europeo dei Dati Sanitari e l’AI Act) e con quelle esistenti – come il regolamento sui dispositivi medici o il GDPR. Serviranno orientamenti pratici per aiutare gli stakeholder della medicina in silico ad interpretarli (soprattutto in caso di sovrapposizione tra requisiti, come ad esempio in tema di consenso ed opt out, o le regole in materia di sicurezza e prestazione previste sia dall’AI Act e MDR).

Conclusioni

Sebbene manchi ancora un framework normativo specifico per i Trail In Silico, si registrano segnali di evoluzione nella regolamentazione. Recenti sviluppi evidenziano una maggiore attenzione per i Trial e le metodologie in silico, aprendo la strada a un dibattito su come strutturare regole adeguate.

L’esperienza statunitense, con le iniziative della FDA, offre un utile riferimento per identificare criticità e delineare approcci strategici che possano accelerare la ricerca in silico anche in Europa. Tuttavia, è fondamentale che le normative garantiscano un utilizzo sicuro ed efficace delle prove In Silico, proteggendo diritti essenziali come la salute, la sicurezza e la riservatezza dei dati personali.


* In Silico Word ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione europea nell’ambito del Grant Agreement n. 101016503. Questo articolo si basa sull’analisi svolta nei deliverable di progetto D9.2 ‘In-depth analsis of legal and ethical requirements’ e D9.4 ‘Validation and policy recommendations’. Tali report contengono maggiori riferimenti normativi e dettagli a supporto delle argomenti condensati in questo articolo, e pertanto si rinvia ad essi per una più puntuale disamina.

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