Dalla pandemia da Covid-19, il settore sanitario è stato al centro di numerose riflessioni politiche sulla necessità di rendere l’accesso alle cure primarie più equo ed efficace. In questo frangente, proprio l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale potrebbero essere la premessa ad un sistema sanitario più inclusivo. In particolare, il rapido sviluppo del metaverso, che sta creando una pletora di possibilità per diverse industrie, potrebbe ottenere un ruolo centrale proprio nell’ambito sanitario.
Le tecnologie mediche basate sull’IA nel metaverso
Con un volume di mercato globale che ha superato i 27 miliardi di euro nel 2022 e che potrebbe raggiungere un valore di 800 miliardi di euro entro il 2030, il metaverso è un ambiente virtuale immersivo con il potenziale di cambiare radicalmente l’economia globale e la società. Secondo un recente studio del Centres for European Policy Network (CEP), proprio le tecnologie mediche basate sull’intelligenza artificiale, che svolgeranno un ruolo chiave nel metaverso, potrebbero salvare circa 400.000 vite all’anno in Europa, con un risparmio di 200 miliardi di euro. Non è un caso che l’assistenza sanitaria sia stata l’area dell’intelligenza artificiale che ha ricevuto gli investimenti più elevati nel 2022, pari a circa 6,1 miliardi di dollari, e la tendenza è in continua crescita.
Tuttavia, mentre le aziende farmaceutiche stanno già utilizzando l’intelligenza artificiale per la ricerca dei farmaci e gli Stati Uniti hanno già iniziato a lavorare alla questione di come legiferare il metaverso sanitario, il CEP sottolinea nella sua pubblicazione come circa l’80% dei cittadini europei intervistati non ha mai sentito ancora parlare di metaverso.
Le possibilità del metaverso nel settore sanitario
È indubbio però che le possibilità nel settore sanitario del metaverso siano veramente innumerevoli. Per esempio, l’educazione e il praticantato medico, così come le specializzazioni del personale sanitario, potrebbero essere condotti in ambienti virtuali per simulare anche interventi complessi senza che nessuno rischi la propria vita. Allo stesso tempo, la comunicazione medico-paziente e il monitoraggio della salute di ciascuno di noi potrebbero avvenire in via telematica in maniera molto più semplice di come già avvengono, permettendo ai medici non solo di interagire con i propri pazienti da remoto, ma anche di controllarne lo stato di salute. Per questo, il metaverso potrebbe permettere un avanzamento della diagnostica e della capacità di analisi, consentendo al personale medico di individuare malattie e creare piani di trattamento personalizzati.
Sanità nel metaverso, i vantaggi per i pazienti
Il metaverso potrebbe poi rappresentare un vantaggio per i pazienti stessi. Ad esempio, ognuno di noi avrebbe accesso ad una rappresentazione virtuale del proprio corpo con la possibilità di verificare in maniera autonoma le proprie condizioni di salute in tempo reale. Anche nell’ambito della salute mentale, l’utilizzo del metaverso potrebbe permettere ai pazienti di avere accesso a terapie immersive e sostegno psicologico virtuale, mentre “l’exergaming” consentirebbe di fare attività fisica da remoto tramite video-giochi, con applicazioni rivoluzionarie soprattutto nei pazienti con difficoltà motorie o neurologiche.
Senza dubbio, l’ambiente multisensoriale sviluppato dal metaverso, con la capacità di generare una quantità senza precedenti di dati sanitari, ha però anche il potenziale di sconvolgere le basi stesse del sistema sanitario europeo, rendendolo, comunque, potenzialmente migliore e più accessibile. Basti pensare alle implicazioni positive che il metaverso avrebbe potuto apportare al benessere della società durante i mesi di lockdown durante la pandemia da Covid-19.
Le difficoltà normative
Tuttavia, poiché il metaverso produce una gran varietà di funzioni innovative, l’applicazione dei regimi normativi esistenti risulta difficile. Le prime idee per regolamentare questo nuovo spazio digitale sono state presentate alla fine del 2022 dal Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e dal Commissario per il Mercato Interno Thierry Breton e l’11 luglio 2023 è stata poi lanciata una strategia della Commissione, che specifica l’orientamento che le prime proposte legislative in merito dovrebbero adottare. Secondo i 4 pilastri della strategia, la regolamentazione del metaverso, soprattutto nella sua applicazione sanitaria, dovrebbe garantire trasparenza e alti standard di sicurezza per costruire fiducia nel potenziale dell’intelligenza artificiale.
Regolare la sanità nel metaverso: il coinvolgimento dei medici, le questioni privacy
Se l’accessibilità al metaverso sanitario dovrebbe essere un elemento centrale di qualsiasi politica europea, per quanto riguarda la regolamentazione di questo settore, secondo lo studio del CEP, è necessario sviluppare un approccio che tenga in considerazione tutte la parti interessate, compresi medici e ricercatori, e la moltitudine di settori coinvolti. Inoltre, ai pazienti dovrebbe essere garantita una comprensione totale di come i loro dati vengono usati e protetti. In altre parole, per poter veramente godere dei potenziali benefici del metaverso nel settore sanitario, è necessario sviluppare un approccio omnicomprensivo, prioritizzando aspetti cruciali come la protezione dei dati, l’accessibilità, la trasparenza, la sicurezza e il controllo “umano” del monitoraggio e delle cure. Infatti, in un ecosistema digitale interconnesso, dove un gran numero di dati sono interscambiabili, sono necessarie delle misure stringenti per salvaguardare la privacy dei pazienti e proteggerla da accessi non autorizzati.
Conclusioni
In conclusione, il metaverso può rivoluzionare il sistema sanitario e renderlo migliore, più inclusivo ed efficace tramite un utilizzo di dati incrociati, che renderebbe il monitoraggio e la cura dei pazienti più semplice, arricchendo significativamente il sistema sanitario in Europa. Per realizzare questo potenziale, è importante che l’UE, proprio all’indomani della Pandemia da Covid 19 che ha colto tutti impreparati, prepari una regolamentazione adeguata all’utilizzo di questa forma di innovazione tecnologica, al fine di costruire un’architettura sanitaria europea migliore, più efficace e più inclusiva.