Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha l’obiettivo di portare nuova linfa al progresso di trasformazione del nostro Paese, promuovendo e supportando la digitalizzazione in diversi settori: uno su tutti, la Sanità, duramente colpita durante il periodo della pandemia.
PNRR, un grande passo verso la Sanità digitale: obiettivi e sfide
La pandemia ha infatti colpito l’economia italiana più di altri Paesi europei (-8.9% PIL): l’Italia è stato il Paese con il maggior numero di vittime da Covid-19 in Europa (+128k nel 2020) e con una scarsa familiarità con le tecnologie digitali, sia nel mondo privato che nel pubblico.
In aggiunta, la pandemia ha evidenziato alcuni aspetti critici di natura strutturale, quali:
- significative disparità territoriali nell’erogazione dei servizi, in particolare in termini di prevenzione e assistenza sul territorio;
- un’inadeguata integrazione tra servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi sociali;
- tempi di attesa elevati per l’erogazione di alcune prestazioni;
- una scarsa capacità di conseguire sinergie nella definizione delle strategie di risposta ai rischi ambientali, climatici e sanitari.
Missione Salute del PNRR: fondi, componenti e obiettivi
Il PNRR, con una dotazione totale di 191,5 miliardi di euro da investire tra il 2022 e il 2026, destina ben 15,6 miliardi di euro (pari all’8,16% degli investimenti totali) alla Missione Salute (M6).
Una missione che ha l’obiettivo di rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure, in linea con l’approccio «One-Health» (sanità connessa in rete).
A questi fondi, si aggiungono ulteriori 2,4 miliardi di euro derivanti dal Piano Nazionale Complementare (PNC), un apposito Fondo di Bilancio, istituito dal Governo tramite il DL 59 del 6 maggio 2021, destinato a finanziare specifiche azioni che integrano e completano il PNRR.
La Missione 6 ha l’obiettivo di diffondere nuovi modelli digitali per la salute attraverso lo sviluppo di due componenti:
- Componente 1 (C1) riguardante lo sviluppo di reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale;
- Componente 2 (C2) che promuove l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del servizio sanitario nazionale.
Gli interventi della componente C1 intendono rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie a:
- Il potenziamento e la creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità)
- Il rafforzamento dell’assistenza domiciliare
- Lo sviluppo della telemedicina
- Una più efficace integrazione tra tutti i servizi sociosanitari.
Le misure incluse all’interno della C2 consentiranno:
- il rinnovamento e l’ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti,
- il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE),
- una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) attraverso più efficaci sistemi informativi.
Inoltre, sono previste risorse da destinare alla ricerca scientifica e a favore dello sviluppo di una cultura tecnologica, oltre che a promuovere le competenze e il capitale umano del SSN anche mediante il potenziamento della formazione del personale.
Nello specifico poi, entrambe le componenti contribuiscono alla creazione, implementazione e diffusione di nuovi modelli digitali per la salute, basati sul rafforzamento delle reti di cura territoriali come prima porta di accesso al Sistema Sanitario Nazionale.
Il modello di cura to be della Sanità si basa sulla valorizzazione di tutte le risorse della comunità nelle diverse forme, attraverso il coinvolgimento dei diversi attori locali: Aziende Sanitarie Locali, Comuni e loro Unioni, professionisti, pazienti e loro caregiver, associazioni/organizzazioni del Terzo Settore.
Prevede lo sviluppo di strutture di prossimità, come le Case della Comunità, come punto di riferimento per la risposta ai bisogni di natura a rilevanza sanitaria e sociosanitaria e promuove il potenziamento delle cure domiciliari, affinché la casa possa diventare il luogo privilegiato dell’assistenza.
Le nuove tecnologie e i nuovi strumenti informatici risultano fondamentali per lo sviluppo della rete di servizi digitalizzati, come descritti, al fine di:
- accompagnare i pazienti fin dall’inizio del percorso di cura dall’individuazione delle persone da assistere alla gestione dei loro percorsi;
- favorire l’assistenza a domicilio, sfruttando strumenti di telemedicina e telemonitoraggio;
- integrare la rete professionale che opera sul territorio e in ospedale.
PNRR e Missione Salute: il ruolo delle Regioni e delle Province Autonome
A sostegno dell’importanza della rete locale, il Ministero della Salute ha individuato le Regioni e le Province Autonome come soggetti attuatori di una parte importante dei fondi.
Le Regioni sono chiamate a coordinare investimenti e progettualità riguardanti:
- Case della comunità e presa in carico della persona
- Casa come primo luogo di cura, assistenza domiciliare e telemedicina
- Sviluppo delle cure intermedie
- Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero
- Rigenerazione degli ospedali verso tematiche di sicurezza e sostenibilità
- Rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione
Nello specifico, col Decreto 20 gennaio 2022, il Ministero della Salute ha distribuito tra le regioni italiane risorse destinate alla Sanità pari a c.a. 8 miliardi di euro, di cui 6,6 miliardi di euro derivanti dal PNRR e restante 1,4 miliardi di euro dal PNC.
La regione a beneficiare più fondi è la Lombardia con oltre 1 miliardo di euro. Seguono Campania (915 milioni), Sicilia (796 milioni) e Lazio (680 milioni).
La regione Lombardia si è già contraddistinta per intraprendenza ed è stata definita, dallo stesso Ministro Colao, “locomotiva e non solo vagone” di questo processo di ammodernamento.
La Legge regionale n°22 del 14.12.2021, la prima legge regionale a indirizzare le tematiche del PNRR, è stata emanata proprio per promuovere interventi di miglioramento dell’assetto organizzativo del sistema sanitario e sociosanitario lombardo.
Miglioramento da attuarsi attraverso il potenziamento e la creazione di strutture e presidi territoriali, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi sociosanitari.
Missione salute del PNRR: quali sono i prossimi passi
Altro passo avanti verso l’adozione dei nuovi modelli digitali per la Sanità sono le linee guida organizzative contenenti il “Modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare”, pubblicate nella Gazzetta ufficiale del 24 maggio 2022.
La pubblicazione ha segnato il raggiungimento della Milestone europea, “EU M6C1 – 4 Modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare”, facente parte della M6-C1, in anticipo rispetto alla scadenza del 30 giugno 2022 prevista dal Piano.
Ora non resta che raggiungere la prossima scadenza, prevista per la fine del 2023: le Regioni (o consorzi tra Regioni) sono chiamate ad attuare almeno un nuovo modello di servizio sanitario in ambito assistenza domiciliare e telemedicina.