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One Health: la via per una salute globale comincia dalla prevenzione



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L’approccio One Health, supportato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresenta un nuovo modello per affrontare le sfide globali in materia di salute, ambiente e clima. La digitalizzazione svolge un ruolo chiave in questa strategia, facilitando una gestione efficiente delle risorse e una migliore prevenzione delle malattie

Pubblicato il 30 gen 2024

Graziella Bilotta

Ceo Paginemediche



one health

L’evoluzione digitale ha trasformato il panorama della salute, introducendo nuovi paradigmi nella gestione della prevenzione e nel trattamento delle malattie.

L’approccio One Health, un modello integrato che collega la salute umana, animale e ambientale, ha guadagnato sempre più riconoscimento dalle istituzioni come strategia fondamentale per affrontare le sfide sanitarie globali.

One Health è un approccio ideale per raggiungere la salute globale perché affronta i bisogni delle popolazioni più vulnerabili sulla base della relazione tra la loro salute, la salute degli animali e l’ambiente circostante, considerando l’ampio spettro di determinanti che da queste relazioni emergono.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), grazie alla pluralità di competenze presenti al suo interno, ha avviato da tempo collaborazioni multidisciplinari e azioni congiunte, trasversali ai suoi settori di ricerca di riferimento, per promuovere l’approccio One Health necessario a far fronte alle sfide presenti e future.

In questo contesto, l’approccio One Health, ancorato alla collaborazione tra discipline diverse, diventa ancora più importante nell’era della salute digitale. Concentrarsi sulla prevenzione attraverso la telemedicina e la salute digitale può essere la chiave per affrontare le sfide globali in modo proattivo.

Fondi del PNRR per One Health: sostenere l’integrazione salute-ambiente-clima

La visione olistica di One Health, ufficialmente riconosciuta da istituzioni come il Ministero della Salute italiano e la Commissione Europea, sottolinea l’interconnessione tra la salute umana, animale e ambientale. Questo approccio multidisciplinare coinvolge medici, veterinari, ambientalisti, economisti e sociologi per affrontare le sfide sanitarie in modo completo ed efficace.

Il concetto di One Health, originariamente teorizzato nel 1978, è diventato parte integrante della strategia sanitaria internazionale. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la One Health è citata come un elemento chiave per affrontare le disuguaglianze e promuovere una salute globale.

Il PNRR prevede finanziamenti significativi per sostenere l’approccio One Health. Oltre ai 20 miliardi destinati alla Missione 6 sulla Salute, esiste un fondo complementare (PNC) con l’obiettivo di:

  • Sviluppare e implementare programmi pilota integrati salute-ambiente-clima.
  • Creare un programma nazionale di formazione continua in salute-ambiente-clima.
  • Promuovere e finanziare la ricerca applicata multidisciplinare in specifiche aree.
  • Realizzare una piattaforma digitale nazionale per la salute, ambiente e clima.

La digitalizzazione come elemento chiave della One Health

La sanità abbraccerà sempre più la trasformazione digitale per ottimizzare l’assistenza e le terapie. Attualmente, il settore della salute digitale si colloca al terzo posto in Europa per dimensioni, superato solo dall’industria farmaceutica e dalla produzione di medical devices. Questo approccio permette di incorporare il monitoraggio della propria salute nella routine quotidiana. Grazie all’analisi sicura e consensuale dei dati, diventa un potente motore di motivazione per adottare uno stile di vita più salutare e preventivo. Diversi prodotti digitali dedicati alla salute dei pazienti favoriscono il miglioramento dei risultati attraverso modifiche comportamentali e dello stile di vita, da soli o in combinazione con le terapie esistenti.

Non è un caso se tra le parole chiave del PNRR emerge anche il concetto di digitalizzazione, che mira a superare il divario digitale presente in Italia e a facilitare la comunicazione tra i sistemi operativi delle diverse aziende sanitarie e regioni. In questo ambito, i soggetti privati si dichiarano disponibili a trasformarsi da meri fornitori di beni e servizi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) a veri e propri partner per perseguire tali obiettivi. Oltre agli utilizzi immediati delle tecnologie digitali, come la telemedicina e un design dei dispositivi focalizzato sul paziente, l’approccio One Health dovrebbe stimolare riflessioni profonde sugli stili di vita e sulla fornitura di servizi socio-sanitari. Inoltre, dovrebbe promuovere la ricerca su terapie sempre più personalizzate, che tengano conto non solo della salute umana.

Applicata in modo trasversale a tutte le componenti del pianeta, una sanità orientata ai dati diventa in grado di prevedere con maggiore precisione rischi e fenomeni, consentendo una pianificazione più accurata dei vari servizi disponibili per i pazienti.

La Prevenzione come fondamento della One Health

Uno degli aspetti centrali del modello della One Health è la prevenzione. Prevenire la diffusione di malattie richiede sforzi congiunti tra professionisti della salute umana, veterinaria e ambientale. Ciò implica la promozione di stili di vita sani, la gestione responsabile degli animali e la salvaguardia dell’ambiente. Investire nella prevenzione è essenziale per evitare la comparsa di malattie e ridurre il rischio di pandemie.
I programmi di prevenzione supportati dal digitale possono essere una soluzione o comunque un valido riferimento in tal senso per offrire approcci innovativi alla gestione della propria salute. La modalità con cui possono essere erogati questi programmi si basa essenzialmente su 3 principali attività

  • Anamnesi virtuale con la somministrazione di un questionario che mira a identificare il profilo di rischio dell’utente;
  • Consulto specialistico per avere un’analisi più approfondita del profilo di rischio e ottenere consigli personalizzati;
  • Raccomandazioni sotto forma di contenuti educazionali, azioni di svolgere, monitoraggi da effettuare che possono essere personalizzati in base al profilo di rischio individuale identificato attraverso l’anamnesi virtuale e il consulto specialistico.

Il 2024 vedrà sempre di più l’adozione dei programmi salute supportati dal digitale, detti anche Digital Care Programs, focalizzati non solo sulla gestione delle cronicità o sul monitoraggio di condizioni più o meno complesse, ma anche e soprattutto sulle dinamiche di prevenzione e benessere psico-fisico. È in questi termini che la digitalizzazione può essere considerata motore per un sistema sanitario più equo, accessibile e orientato al paziente, come stiamo dimostrando attraverso il focus crescente sui programmi di prevenzione e benessere.

One Health per un approccio integrato alle sfide interconnesse

Parallelamente, il modello One Health si rivolge a una vasta gamma di problematiche interconnesse e complesse. La resistenza agli antibiotici, rappresentando una minaccia crescente per la salute umana e animale, è affrontata attraverso un approccio integrato che considera la connessione tra l’uso di antibiotici negli esseri umani, negli animali e nell’ambiente.

Le malattie zoonotiche, come la rabbia e l’antrace, che si trasmettono tra animali e esseri umani, trovano nel modello One Health un approccio integrato che tiene conto delle dinamiche tra le diverse popolazioni. Inoltre, le infezioni alimentari e la sicurezza alimentare sono affrontate in modo olistico, collegando la catena alimentare dalla produzione al consumo e integrando la salute umana, animale e ambientale.

Conclusioni

Il modello One Health, dunque, si propone di affrontare le sfide globali attraverso un approccio integrato e collaborativo che coinvolge diverse discipline e settori, promuovendo la prevenzione come chiave essenziale per la salute globale e sostenibile.

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