il decreto

Ordine elettronico per la Sanità, via NSO (Nodo smistamento ordini): ecco come funziona

Il decreto Mef con le regole tecniche e le tempistiche di entrata a regime dell’obbligo di ordine elettronico per le strutture del Servizio Sanitario Nazionale. Vediamo i termini che verranno sanciti, le specifiche tecniche e le linee guida operative e quali saranno gli sviluppi futuri

Pubblicato il 23 Lug 2018

Daniele Marazzi

Consigliere Delegato – Consorzio Dafne

Nodo Smistamento Ordini. ssn, ordine elettronico

Ecco il Nodo Smistamento Ordini (NSO) per la Sanità. Le regole tecniche e le tempistiche di entrata a regime dell’obbligo di ordine elettronico per le strutture del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), i soggetti (anche privati) che ordinano per conto degli enti di cui sopra, i fornitori e gli intermediari (restano di fatto escluse dal perimetro della norma le farmacie comunali) sono oggetto di un decreto MEF (atteso per fine luglio, quando scriviamo).

Transito degli ordini dal Nodo Smistamento Ordini

L’obbligo prevede che tutti gli ordini emessi dai soggetti identificati in precedenza transitino (o siano almeno validati, in presenza di un intermediario) attraverso il Nodo Smistamento Ordini (NSO), collegato (e integrato) con altri sistemi quali la Piattaforma Crediti Commerciali (PCC), il Nodo di Smistamento dei pagamenti e degli incassi (SIOPE+), il Sistema di Interscambio (SdI) e la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP).

Nello specifico, NSO si occuperà di:

  • validare il messaggio (ossia, l’ordine), garantendone la correttezza formale;
  • assegnare all’ordine un codice identificativo (IdT – Identificativo della Transazione) che verrà utilizzato come “numero di protocollo” all’interno della Piattaforma Crediti Commerciali (PCC);
  • inoltrare l’ordine al fornitore (o al suo intermediario identificato);
  • restituire al soggetto emittente gli esiti/notifiche associate;
  • inoltrare l’ordine di acquisto alla PCC (Piattaforma Crediti Commerciali), che acquisisce le informazioni contenute nelle transazioni, ne gestisce la coerenza e le utilizza per alimentare la Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche.

La sperimentazione del sistema

Tra gennaio e maggio 2018 un gruppo di sperimentatori (imprese, Enti del SSN e intermediari) hanno potuto testare il sistema, scambiandosi circa 10.000 ordini attraverso una versione prototipale di Nodo Smistamento Ordini. In questa fase, il contributo del Consorzio DAFNE è stato fondamentale, consentendo non solo alle Aziende di produzione – AbbVie, Baxter, Bayer, Boehringer-Ingelheim, Janssen, Johnson & Johnson, Eli Lilly, Pfizer, Roche – ma anche alle Strutture Sanitarie coinvolte (fatta eccezione per quelle della Regione Emilia Romagna, che sono state supportate da Intercent-ER – altro attore chiave in questo progetto) di testare il nodo ministeriale. Tale sperimentazione, affiancata da una serie di incontri tra i soggetti sperimentatori coordinati da una task force del MEF, ha permesso di valutare il flusso logico e lo schema di trasmissione e di introdurre alcune semplificazioni, confermate nelle specifiche tecniche pubblicate sul sito della Ragioneria Generale dello Stato nella sezione interna al portale Acquisti Pubblici in Rete (APiR) dedicata a questo specifico progetto. Questo ambiente di test rimarrà pienamente operativo, naturalmente, fino alla piena esecuzione dell’obbligo.

Lo standard XML UBL

Dal punto di vista tecnico, il MEF ha scelto di adottare come formato elettronico strutturato standard il linguaggio XML e, più nello specifico, il tracciato UBL: una scelta condivisibile e di respiro internazionale, dal momento che XML UBL è uno dei due formati (insieme a XML CII) identificati dalla Commissione Europea come riferimento nel percorso di graduale – ma ormai imminente – introduzione del mercato unico digitale europeo.

Questo standard, che è stato ufficialmente selezionato da una Commissione UE come lo standard del documento fattura su cui basare gli obblighi di accettazione della Fatturazione Elettronica da parte di tutte le PA europee (insieme al CII) a partire da Aprile 2019 (Direttiva sugli Appalti Pubblici), è stato sviluppato all’interno del progetto europeo PEPPOL (Pan European Public Procurement On Line), con l’intento di mettere a disposizione delle PA di tutta l’Unione europea uno strumento per lo scambio dei documenti del ciclo dell’ordine. Alcuni Paesi dell’Unione hanno scelto questo standard come loro riferimento (di recente, anche la Germania) e qualcuno, anche fuori UE, lo ha addirittura già adottato (tra questi, vale la pena citare Singapore e – con piacere – la Regione Emilia Romagna, che ha obbligato l’uso di ordini, DDT e Fatture elettroniche PEPPOL per tutti gli acquisti fatti da Sanità regionale e Regione fin dal 2014). La piattaforma del Consorzio DAFNE gestisce correntemente anche questo linguaggio XML UBL, basti pensare che con la Regione Emilia Romagna l’ecosistema del Consorzio annualmente interscambia oltre 150.000 messaggi tra Ordini e DDT elettronici – e sta aggiornato i messaggi in coerenza con quanto previsto dalle specifiche tecniche che saranno richiamate dal Decreto ministeriale (lo schema di funzionamento in Figura 1).

I termini sanciti dal decreto

Il prossimo 27 luglio sarà convocata a Roma, presso la Ragioneria Generale dello Stato, un incontro di presentazione dell’iniziativa rivolto alle Regioni, affinché a loro volta si facciano portatrici della comunicazione verso le strutture che vi fanno capo.

La pubblicazione del Decreto, come detto attesa per la fine di luglio, sancirà i seguenti termini:

  • messa a disposizione del sistema prototipale aggiornato secondo le nuove specifiche tecniche (indicativamente da ottobre 2018);
  • messa a disposizione del sistema di produzione per l’avvio volontario dell’utilizzo del  Nodo Smistamento Ordini tra soggetti che hanno stretto un accordo tra di loro (indicativamente da ottobre 2018);
  • entrata in vigore dell’obbligo per tutti gli ordini relativi all’acquisto di beni dal 1° aprile 2019;
  • entrata in vigore dell’obbligo anche per gli ordini relativi all’acquisto di servizi dal 1° ottobre 2019.

Specifiche tecniche e linee guida operative

Il Decreto MEF sarà estremamente snello – sei articoli – e demanderà alle Specifiche Tecniche e alle Linee Guida operative che sono in fase di aggiornamento e stesura. Questi documenti – scaricabili dal portale dedicato nella loro versione sempre aggiornata – permetteranno di precisare le modalità organizzative e procedurali da seguire anche per i casi dove l’obbligo normativo lascia inevitabilmente dei gradi di libertà che vanno correttamente declinati per massimizzare l’efficacia e i vantaggi di questa importante “svolta Digitale” nelle relazioni fra Strutture Sanitarie Pubbliche e Fornitori.

L’obbligo di ordine elettronico via Nodo Smistamento Ordini è solo la prima fase di un percorso che prevede, tra le altre cose, la definizione di modalità e formati per lo scambio in formato elettronico strutturato anche del Documento di Trasporto (DdT). Anche su questo fronte, il Consorzio DAFNE mette a disposizione del MEF le competenze e l’esperienza maturate in anni di gestione di questi flussi, consolidati e assai diffusi in ambito Retail e da qualche tempo in uso anche con alcune Strutture Sanitarie.

L’impegno del Consorzio DAFNE su questo fronte, dunque, continua e anzi sempre più si intensificherà, con l’obiettivo di imprimere un’accelerazione al servizio DAFNE Ospedali coinvolgendo da subito nuove strutture sanitarie garantendone la piena conformità al prossimo obbligo ministeriale.

Figura 1 – Schema di Funzionamento: la nuova Piattaforma CONDAFNE del Consorzio DAFNE può supportare entrambi gli attori nel dialogo con NSO

Quest’articolo è parte di un progetto editoriale che Agendadigitale.eu sta sviluppando con il Consorzio Dafne

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