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Piano triennale di sanità digitale: la sfida di Azienda Zero in Calabria



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Azienda Zero coordina la digitalizzazione sanitaria calabrese attraverso il Piano Triennale 2024-2026, migliorando efficienza e qualità dei servizi tramite centralizzazione dei sistemi e implementazione di tecnologie innovative conformi alle direttive nazionali.

Pubblicato il 8 apr 2025

Gandolfo Miserendino

Direttore Generale di Azienda Zero Calabria



Cup online, regione per regione appIO sanità

“Azienda per il Governo della Sanità della Regione Calabria – Azienda Zero” l’ente di governance della sanità regionale calabrese il contesto in cui opera e l’applicazione del “Piano di Sanità digitale Triennale”.

Il Servizio Sanitario Regionale (SSR) della Regione Calabria è regolato dalla Legge Regionale n. 19 del 2002, finanziato principalmente attraverso il Fondo Sanitario Regionale (FSR) che viene alimentato da risorse fiscali regionali e nazionali.

La Regione Calabria è sottoposta da 15 anni al Commissariamento e si trova in Piano di Rientro (PdR). I PdR nascono come uno strumento legato alla riduzione della spesa sanitaria e dei relativi disavanzi regionali in una stagione che, a partire dal 2004, dopo la riforma del titolo V della costituzione, mostra un andamento incrementale dei costi sanitari non compatibile con gli obiettivi nazionali di finanza pubblica e gli impegni europei.

Si comprende quanto sia importante, soprattutto in questo scenario predisporre documenti di programmazione dell’attività e piani di sviluppo.

Azienda Zero viene istituita con la Legge Regionale n. 32 del 15 dicembre 2021, ha valenza su tutto il territorio regionale, ad essa è attribuito il ruolo di strumento della programmazione sanitaria regionale con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e l’efficacia del Sistema Sanitario Regionale. La sua funzione principale è quella di razionalizzare, integrare ed efficientare i servizi sanitari, sociosanitari e tecnico amministrativi del Servizio Sanitario Regionale (SSR).

Le funzioni di Azienda Zero nella sanità digitale

Le funzioni di Azienda Zero possono essere sintetizzate in tre Aree:

  • Strumento della programmazione sanitaria regionale del Commissario ad Acta;
  • Gestione dei fattori produttivi;
  • Strumento della Governance del sistema sanitario e sociosanitario;

Le tre aree sono così dettagliate.

Aree strategiche di Azienda Zero per la digitalizzazione

Area “Ricerca, Innovazione e strumenti di programmazione”

  • Strumento di programmazione dell’offerta sanitaria, coordinamento monitoraggio e analisi dei Livelli Essenziali di assistenza (LEA);
  • Strumento di programmazione, coordinamento, monitoraggio e attuazione degli investimenti in materia di edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico;
  • Strumento di programmazione e gestione delle attività di valutazione delle tecnologie sanitarie (Health Technology Assesment – HTA);
  • Strumento di programmazione, coordinamento e gestione delle infrastrutture digitali e dei sistemi di ICT e coordinamento e gestione dei flussi informativi e dei dati del sistema sanitario;
  • supporto alla definizione, monitoraggio degli obiettivi delle Aziende Sanitarie e del management aziendale;
  • attività di analisi, di promozione e coordinamento dei progetti di ricerca in ambito biomedico, studi e proposte a supporto della programmazione sanitaria e sociosanitaria.
  • introduzione di modelli gestionali innovativi delle risorse umane, finanziarie e strumentali del SSR.

Area “Gestione dei fattori produttivi”

  • Strumento di programmazione e coordinamento delle risorse economico-finanziarie del sistema sanitario, predisposizione del bilancio preventivo e del bilancio consuntivo di Azienda Zero e della GSA e il consolidato del SSR;
  • funzioni e responsabilità della gestione sanitaria accentrata (GSA) e di tenuta delle scritture secondo i principi ordinamentali;
  • gestione dei flussi di cassa delle Aziende del SSR;
  • gestione unitaria dei processi di procurement e dei processi logistici;
  • coordinamento unitario delle risorse umane, delle procedure di selezione e dei processi e percorsi di formazione e aggiornamento, anche manageriale, del SSR;

Area “Governance del sistema sanitario e socio sanitario”

  • strumento per il coordinamento e analisi della rete ospedaliera e delle strutture e dei servizi sanitari territoriali;
  • attuazione, coordinamento, e analisi delle politiche del farmaco e dei dispositivi sanitari;
  • strumento di programmazione, coordinamento della sanità animale e sicurezza alimentare;
  • direzione, coordinamento e monitoraggio del Sistema regionale della emergenza-urgenza 118 ed elisoccorso;
  • sviluppo della telemedicina e gestione dei sistemi di medicina digitale di supporto dell’assistenza ospedaliera e territoriale;
  • gestione delle procedure per il rilascio dell’autorizzazione e dell’accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie;
  • supporto per la definizione e la stipula degli accordi e dei contratti con i soggetti erogatori;
  • supporto alla definizione del modello di rischio clinico di valenza regionale, del sistema assicurativo del SSR e di gestione del contenzioso;

Il piano triennale di Azienda Zero per la sanità digitale

Attraverso il Decreto del Commissario ad Acta (DCA) n.52_2024 avente ad oggetto: regolamento disciplinante le modalità di attuazione del passaggio di funzioni dalle Aziende del Servizio Sanitario Calabrese all’Azienda per il Governo della Sanità della Regione Calabria – Azienda Zero (articolo 1, comma 4 Legge regionale 15 dicembre 2021, n. 32), Azienda Zero ha iniziato a trasferire le funzioni presenti nella sua legge istitutiva. L’insediamento del Comitato dei Direttori previsto dall’articolo 4.6 dell’Atto Aziendale di Azienda Zero, presieduto dal Direttore Generale di azienda Zero e formato dai Direttori Generali/Commissari delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale (SSR) e, per la specifica circostanza legata al passaggio delle funzioni è integrato con il Direttore Generale del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria agevola il processo di riforma e di creazione di un sistema unico regionale che rappresenta inoltre, una tappa importante nel processo di riforma del SSR calabrese.

Gli obiettivi della digitalizzazione sanitaria di Azienda Zero

Tra gli obiettivi principali si citano:

  • migliorare l’efficienza e l’efficacia del Sistema Sanitario Regionale;
  • ridurre i costi;
  • garantire la qualità dei servizi sanitari.

Nell’ottica di migliorare l’efficienza e garantire la qualità dei servizi (LEA) è stata individuata come prima funzione da “migrare” proprio quella relativa al sistema Information and Communications Technology (ICT) e quella relativa alla gestione dei flussi informativi.

La metodologia per lo sviluppo del piano di sanità digitale di Azienda Zero

In questo contesto appare ovvio, come sia nata contestualmente l’esigenza di predisporre un Piano Triennale per la sanità digitale 2024-2026.

Tenendo in considerazione le indicazioni fornite da AGID, le principali normative di carattere nazionale e regionale si è cercato di focalizzare lo sviluppo del piano principalmente sulle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Italia Domani, approvato dalla Commissione europea il 22 aprile 2021 ed in particolare sulla:

  • “Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” PNRR, rappresenta un’opportunità unica per l’Italia per modernizzare il suo sistema produttivo, valorizzare il suo patrimonio culturale e turistico e diventare un leader nel panorama digitale internazionale. Il successo di questa missione dipenderà dalla capacità del Paese di cogliere questa opportunità e di investire in modo efficace nelle risorse e nelle tecnologie necessarie per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che si è prefissata.
  • Missione 6 – Salute”, PNRR, si focalizza sulla realizzazione di reti di prossimità, strutture, e Telemedicina per l’assistenza territoriale, nonché sull’innovazione, ricerca, digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. Tale componente si articola in attività volte a garantire il rinnovamento e l’ammodernamento delle strutture digitali esistenti (con particolare attenzione alla digitalizzazione delle strutture sanitarie sedi di Dipartimenti di Emergenza e Accettazione (DEA) di I e II livello); il completamento e la diffusione del fascicolo Sanitario Elettronico (FSE 2.0);

Inoltre, si è tenuto in considerazione oltre che il Programma Nazionale Equità nella Salute anche il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA).

Le quattro aree di intervento del Programma

Il primo Programma interviene per rafforzare i servizi sanitari e renderne più equo l’accesso, anche nell’ottica di sviluppare un’azione più incisiva sui sistemi sanitari regionali, in sette Regioni del Paese (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) individuando quattro aree di intervento per le quali è più urgente intervenire alla luce delle disuguaglianze riscontrate:

  • Contrastare la povertà sanitaria;
  • Prendersi cura della salute mentale;
  • Il genere al centro della cura;
  • Maggiore copertura degli screening oncologici.

Il secondo prevede:

  • Tempi massimi di attesa: le Regioni devono stabilire dei tempi massimi di attesa per le prestazioni sanitarie, che non possono essere superati. Questi tempi sono indicati anche nei Piani Regionali di Governo delle Liste di Attesa (PRGLA) adottati da ciascuna Regione;
  • Trasparenza: le strutture sanitarie devono comunicare in modo chiaro e trasparente i dati relativi alle liste d’attesa, compresi i tempi di attesa previsti. Queste informazioni sono spesso pubblicate sui siti web delle Regioni e delle strutture stesse;
  • Divieto di blocco delle liste: è vietato sospendere le attività di prenotazione per le prestazioni sanitarie. Le Regioni devono vigilare sul rispetto di questo divieto;
  • Modalità di inserimento: l’inserimento in lista d’attesa deve avvenire tramite procedura informatizzata, con comunicazione al paziente della sua classe di priorità e dei tempi massimi di attesa;
  • Diritto di accesso alle informazioni: il paziente ha il diritto di conoscere la sua posizione in lista d’attesa facendone richiesta alla struttura sanitaria.

A tutto questo si aggiungono le varie disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza e strategia cloud.

Si potrebbe pensare di aver scorso per intero l’elenco delle indicazioni da tener presente nella redazione di un piano triennale ICT ma ahimè così non è infatti, unitamente a queste indicazioni vanno aggiunti i vari programmi strategici quali a titolo di esempio:

  • Programma Operativo 2022-2025;
  • PR CALABRIA FESR/FSE+ 2021 – 2027;
  • DISR – DOCUMENTO DI INDIRIZZO STRATEGICO REGIONALE;
  • PSC – Piano Sviluppo e Coesione.

Si può affermare che il Piano Triennale per la Sanità Digitale rappresenta lo sforzo per armonizzare e indirizzare le iniziative della Regione verso la digitalizzazione dei sistemi informativi per la Sanità in risposta anche ai cambiamenti socioeconomici, alle tendenze nazionali e internazionali e alle nuove tecnologie. Questo impegno è in linea con le direttive nazionali dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) e si basa su una visione strategica volta a promuovere l’efficienza, la trasparenza e l’accessibilità dei servizi pubblici.

Il Piano Triennale per la Sanità Digitale mira, di fatto, a delineare obiettivi chiave e strategie concrete per il futuro.

Vediamo insieme quali sono: per traguardare tali obiettivi, l’Amministrazione si è dotata di una metodologia che ha previsto una prima fase di raccolta delle informazioni sulle diverse iniziative sui sistemi informativi sanitari nel tempo succedutesi e una sintesi dei gap e delle evoluzioni attraverso le quali realizzare gli obiettivi delle aree di interesse strategico su cui lavorare per il futuro.

I quattro step della metodologia

La metodologia adottata per la definizione del presente Piano si è basata su quattro step differenti con lo scopo di identificare gli obiettivi collegati alle aree chiave strategiche del SSR quali: area Prevenzione, area Ospedaliera, area Territoriale, area di Governo e area Economico-Finanziaria. Inoltre, è stata individuata un’area Trasversale per tutti quei sistemi informativi che supportano tutte le aree precedenti. In tal modo, le aree strategiche hanno permesso di raggruppare omogeneamente i sistemi, al fine di condurre le successive analisi.

Immagine che contiene testo, Carattere, cerchio, schermataDescrizione generata automaticamente

In prima istanza, sono stati mappati i sistemi presenti a livello regionale in ambito sanitario e, sulla base di questa mappatura, è stata definita l’architettura generale (STEP 1).

Al termine della mappatura, sono stati effettuati gli assessment circa la situazione attuale (as-is) dei singoli sistemi con lo scopo di individuare lo stato di avanzamento delle progettualità in corso e le loro funzionalità (STEP 2).

A seguire, è stata fatta una valutazione dei singoli sistemi con lo scopo di effettuare una gap analysis tra lo stato di attuazione progettuale dei sistemi e le specifiche richieste dalle normative nazionali e regionali (STEP 3).

La valutazione dei sistemi ha permesso di identificare eventuali discordanze tra gli obiettivi pianificati e quelli effettivamente raggiunti dall’Amministrazione, nonché con le normative vigenti, consentendo di riprogrammare le azioni in modo appropriato per raggiungere gli obiettivi desiderati. È stato quindi definito il Piano volto a delineare gli interventi da avviare tenendo conto delle priorità della Regione e delle risorse disponibili (STEP 4).

STEP 1: La mappatura dei sistemi informativi dell’ecosistema sanitario della Regione Calabria è stata effettuata tramite una approfondita analisi desk della documentazione a disposizione dell’Amministrazione, integrata, dove opportuno, con interviste di convalida e approfondimento delle risultanze emerse.

La Regione Calabria ha avviato un significativo percorso verso la digitalizzazione dei processi nel mondo della Sanità con il progetto SISR – Sistema Informativo Sanitario Regionale, punto di partenza per la centralizzazione a livello regionale dei principali processi di governo della Sanità. Si è dato così un forte impulso verso l’omogeneizzazione dei diversi processi interni.

Il SISR è il sistema principale che consentirà l’unificazione dei processi di governo sanitario (ad esclusione delle aree cliniche) e si compone di moduli trasversali divisi essenzialmente in una parte amministrativa (contabilità integrata, risorse umane, gestione documentale, acquisti e magazzino), e in una parte prettamente gestionale quale ad esempio la gestione centralizzata dei sanitari, la gestione della medicina di base, i servizi per le farmacie, e i registri di patologia. Elemento centrale del SISR è la centralizzazione delle anagrafi quali quella degli assistiti, delle strutture sanitarie, del registro vaccinazioni e della zootecnia.

Questa iniziativa è stata integrata nel tempo dalle altre progettualità che, gravitando intorno al SISR, hanno contribuito a consolidare la gestione della maggior parte delle aree della sanità, concentrandosi in particolare sulle componenti: Centro Unico di Prenotazione (CUP), 118 Emergenza Territorio, Numero Unico Europeo (112), Assistenza Domiciliare e Fascicolo Sanitario Elettronico.

I sistemi informativi mappati sono stati quindi ricondotti a cinque aree tematiche coerenti in funzione delle successive analisi.

  • Area Prevenzione – area tematica inerente alle attività e alle prestazioni volte alla tutela della salute e della sicurezza della comunità da rischi infettivi, ambientali, legati alle condizioni di lavoro, e inoltre alla sorveglianza e prevenzione primaria delle malattie croniche, inclusi gli stili di vita sani ed i programmi organizzati di screening.
  • Area Ospedaliera – area tematica inerente agli ospedali pubblici per la diagnosi e la cura delle malattie acute o di lunga durata, che siano sede di DEA di I o di II livello.
  • Area Territoriale – area tematica inerente alle attività e ai servizi erogati tramite le ASP e la medicina territoriale, che riguardano l’educazione sanitaria, la medicina preventiva, la diagnosi, cura e riabilitazione di primo livello e di pronto intervento, alternativa alla ospedalizzazione, nonché la continuità assistenziale sia per la gestione dei pazienti dimessi dagli ospedali nelle fasi post acuzie, che nel trattamento della cronicità.
  • Area di Governo ed Economico-Finanziaria – area tematica inerente alla programmazione, pianificazione, gestione e controllo delle risorse economiche finanziarie e alla gestione economico finanziaria in coerenza con gli obiettivi strategici regionali, nel rispetto delle norme e dei principi contabili.
  • Aree Trasversali – area tematica inerente a una o più aree tra quelle precedentemente elencate.

Step 2: sono state realizzate le seguenti attività:

  1. analisi della normativa nazionale;
  2. analisi della normativa regionale;
  3. individuazione dei gap tra normativa nazionale e regionale;
  4. analisi dei Piani Operativi dei sistemi sopra descritti;
  5. individuazione dei gap rispetto agli obiettivi prefissati dai Piani Operativi dei relativi sistemi;
  6. interviste con i referenti regionali e aziendali effettuate alla luce delle analisi preliminari;
  7. elaborazione delle schede sintetiche sullo stato di attuazione delle piattaforme in uso presso la Regione Calabria.

In particolare, al punto n. 6 per ciascuno dei sistemi mappati a livello regionale sono state realizzate delle interviste conoscitive di approfondimento con i referenti dell’Amministrazione per raccogliere informazioni aggiuntive, non disponibili dalla sola analisi dei documenti desk, e confermare le risultanze emerse dalle attività di cui ai punti 1-5.

Al successivo punto n. 7, gli esiti delle analisi sono stati riassunti in schede di sintesi che evidenziano

l’avanzamento delle attività rispetto a tre dimensioni:

  1. rispetto a quanto necessario per assicurare la piena compliance alla normativa nazionale;
  2. rispetto a quanto previsto nel Piano Operativo regionale;
  3. rispetto alle attività e ai cronoprogrammi di progetto.

STEP 3: A seguire le attività di cui allo STEP 2, è stata fatta una valutazione dei singoli sistemi con lo scopo di completare una gap analysis tra lo stato attuale (considerando il più recente stato di avanzamento delle progettualità in corso) e le specifiche richieste dalle normative nazionali e regionali e dalle aspettative dell’Amministrazione.

STEP 4: Da ultimo, sulla base delle risultanze di tutte le attività di assessment realizzate, partendo dai gap identificati si è proceduto dapprima a definire gli obiettivi strategici dell’Amministrazione per il presente Piano e, successivamente, ad identificare, sulla base di questi, le azioni puntuali da programmare e implementare per il loro raggiungimento, dettagliando approcci, soluzioni tecnologiche, fonti di finanziamento, tempistiche previste e meccanismi di governance, monitoraggio dell’attuazione e verifica del raggiungimento dei risultati.

Ci si è poi concentrati con un focus specifico sull’area Sistemi informativi ospedalieri.

A tal proposito il Piano ha quindi previsto la raccolta di risultati derivanti da iniziative diverse che si sono attivate nel tempo. Parallelamente alle attività di assessment dei sistemi informativi regionali,

l’Amministrazione, in coerenza con gli obiettivi definiti nell’ambito della Missione 6, Componente 2,

Investimento 1.1, del PNRR, ha realizzato un approfondimento verticale che ha interessato i sistemi

informativi ospedalieri aziendali attraverso la raccolta di informazioni presso le aziende sanitarie con l’obiettivo di dotarsi di un sistema informativo ospedaliero unico che potrà essere realizzato nel tempo e che si concentrerà con priorità sui DEA (Dipartimenti di Emergenza e Accettazione) al fine di utilizzare pienamente le opportunità messe a disposizione del PNRR. Il lavoro è stato condotto all’interno del Progetto Sanità Digitale attraverso il quale la Regione ha avviato una serie di attività che hanno previsto un assessment iniziale del livello di digitalizzazione dei DEA con lo scopo di determinare le macroaree di miglioramento degli stessi, raggiungendo in tempi celeri l’obiettivo di produrre un Piano di Attuazione iniziale. Le attività di raccolta e analisi hanno avuto ad oggetto a loro volta:

  • Assessment dei sistemi informativi ospedalieri;
  • Valutazione degli esiti e gap analysis;

L’obiettivo strategico è quello di continuare sul percorso di centralizzazione ed evoluzione dei sistemi informativi sanitari, costituendo un Ecosistema Informativo Sanitario che traguardi l’omogeneizzazione delle funzioni, dei processi e dei dati attraverso la digitalizzazione.

Le aree strategiche di intervento del piano di sanità digitale

In particolare, in coerenza e continuità con le aree tematiche utilizzate per l’assessment iniziale condotto per il presente Piano, sono state individuate le seguenti Aree Strategiche di Intervento (ASI):

  • Area Prevenzione;
  • Area Ospedaliera;
  • Area Territoriale;
  • Area di Governo ed Economico-Finanziaria;
  • Aree Trasversali.

La tabella di seguito riportata le aree di miglioramento, gli obiettivi e una loro sintesi.

Aree strategiche di interventoID obiettivoDescrizione obiettivi operativi
PrevenzioneOb1Potenziamento dei servizi erogati in materia di prevenzione con particolare riferimento agli screening oncologici, alle vaccinazioni.
Ob2Supporto alla gestione del piano pandemico regionale.
Ob3Implementazione del modello di monitoraggio informatizzato per il settore veterinaria e igiene degli alimenti.
OspedalieraOb4Centralizzazione di un unico SIO per la gestione dei percorsi Ospedalieri, con priorità per Dipartimenti Emergenza e Accettazione.
TerritorialeOb5Definizione di un modello integrato di gestione di COT, Case di comunità e Ospedali di comunità.
Ob6Implementazione della piattaforma regionale di Telemedicina.
Ob7Implementazione e potenziamento dei processi legati all’Assistenza Domiciliare Integrata, con particolare attenzione ai flussi informativi prodotti (CDI+).
Ob8Implementazione S.I. per la gestione delle dipendenze.
Di Governo ed Economico-FinanziariaOb9Evoluzione del SEC-SISR per quanto già definito nel Programma Operativo.
Ob10Diffusione dell’amministrativo contabile del SEC-SISR su tutte le Aziende del SSR.
TrasversaliOb11Monitoraggio dei flussi NSIS.
Ob12Potenziamento delle infrastrutture di sicurezza e adeguamento.
Ob13Migrazione dei sistemi verso il PSN e predisposizione di architetture cloud-native o cloud-ready.
Ob14Implementazione Mobilità internazionale.
Ob15Evoluzione del Fascicolo Sanitario Elettronico secondo le nuove linee guida e invio del nucleo minimo di documentazione.
Ob16Potenziamento del CUP Regionale e supporto del PNGLA e PRGLA.

Innovazioni dell’ecosistema sanitario digitale di azienda zero

Oltre agli obiettivi, il presente Piano introduce inoltre una serie di innovazioni nell’attuale ecosistemasanitario della Regione e in particolare:

  • La centralizzazione regionale dei sistemi clinici in linea con le esperienze già consolidate in altre regioni;
  • L’introduzione pervasiva della interoperabilità FHIR che, a tendere, dovrà rappresentare la principale modalità di scambio informativo fra i sistemi clinici e in linea con l’evoluzione a livello nazionale e in particolare nell’ambito del Fascicolo Sanitario Elettronico;
  • Una spinta verso i sistemi di prevenzione quale anello di congiunzione fra Ospedale e Territorio e in prospettiva quale collante per le politiche OneHealth;
  • La predisposizione ai futuri progetti di Artificial Intelligence che dovranno necessariamente evolversi con i cambiamenti della normativa italiana ed europea;
  • L’evoluzione e la migrazione di tutti i sistemi in ottica cloud;
  • L’introduzione dei principi della cybersecurity by design nella progettazione dei sistemi informativi.

Avendo identificato strategia e obiettivi non rimane che definire le componenti tecnologiche, le architetture di sistema e gli strumenti di monitoraggio delle aree strategiche di intervento.

Per favorire una piena sinergia tra programmazione di Regione e Aziende e integrare in maniera ottimale le esigenze amministrative a livello regionale con le istanze sollevate dal territorio, sarà messa in campo un’azione di continuo scambio e confronto tra Regione e Aziende attraverso quattro fasi specifiche e reiterative.

  • Raccogliere: raccolta delle esigenze specifiche delle Aziende del SSR e rivalutazione dei fabbisogni emergenti a supporto della definizione delle linee di indirizzo regionali ed il coordinamento negli interventi attuativi;
  • Sintetizzare: fare sintesi delle istanze raccolte nella prima fase e valutare quali proposte accogliere per coordinare le progettualità da implementare e le fasi attuative del Piano sia in coerenza con le previste aree strategiche d’intervento sia nell’ottica di armonizzazione regionale degli interventi stessi;
  • Prioritizzare: definire l’ordine di attivazione ed esecuzione delle progettualità e degli interventi considerati più urgenti sia per esigenze o scadenze strettamente normative sia per necessità emergenti di particolare rilievo o per identificazione piena tra un’istanza di carattere regionale e quella dell’Azienda di uno specifico territorio che potrebbe essere individuata come Azienda capofila;
  • Eseguire: procedere alla fase esecutiva, pianificando gli interventi previsti nel Piano, nonché le misure organizzative a supporto.

Il monitoraggio del Piano è a cura di Azienda zero che attraverso un monitoraggio costante dei KPI individuati produce dei report da condividere con gli stakeholders interessati e qualora necessario implementa un piano di azioni correttive.

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