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Progetto europeo EDiHTA: è ora di valutare le tecnologie sanitarie digitali



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Un sistema sanitario moderno non può prescindere dalla telemedicina e dalla sanità digitale, per rendere l’assistenza sanitaria più tempestiva e personalizzata e più sostenibili i bilanci della sanità. In questo contesto, s’inquadra l’European digital Health Technology Assessment framework. Ecco le 4 componenti chiave del progetto europeo EDiHTA che si distingue per l’approccio olistico e inclusivo

Pubblicato il 26 apr 2024

Domenico Marino

Università Degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria



Progetto europeo EDiHTA: è l'ora di valutare le tecnologie sanitarie digitali

Coordinato dall’Università Cattolica di Roma e finanziato con 8 milioni di euro nell’ambito di Horizon Europe, il progetto europeo EDiHTA coinvolge 16 partner da 10 paesi diversi (Belgio, Danimarca, Germania, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Spagna, Svizzera).

Ecco quali sono le componenti chiave dell’European digital Health Technology Assessment framework e in quale contesto s’inquadra. L’obiettivo è quello di rendere l’assistenza sanitaria più tempestiva e personalizzata e, al contempoi, più sostenibili i bilanci della sanità.

From Theory to Practice: Implementing the EU Health Technology Assessment Regulation

Premessa

L’evoluzione tecnologica nel settore sanitario sta avanzando a passi da gigante,
portando con sé non solo innovazioni, ma anche nuove sfide nella loro valutazione e
integrazione nei sistemi sanitari esistenti.

La telemedicina si va evolvendo in maniera molto rapida e si sta trasformando in sanità digitale e virtuale.

I vantaggi di tale approccio sono immediatamente comprensibili. Molte persone si sottopongono annualmente ad un controllo periodico di routine. In questo controllo i medici fanno un’accurata anamnesi, ricostruiscono la storia familiare dei pazienti, controllano di norma la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, analizzano i risultati delle principali analisi che si possono effettuare con un prelievo ematico e discutono di eventuali ulteriori screening preventivi e consigliano abitudini di vita sane. Con la telemedicina tutto questo diventa molto più semplice e meno costoso.

Usare gli strumenti della telemedicina per sviluppare un sistema di sanità virtuale e digitale può essere, quindi, una via per ottimizzare e rendere più efficiente la prassi delle visite mediche di routine.

In primo luogo, perché si possono ridurre i costi degli spostamenti fisici dei pazienti e si può arrivare ad un sistema di monitoraggio del paziente personalizzato e continuo. In questo contesto si inserisce il progetto europeo EDiHTA (The first European digital Health Technology Assessment framework co-created by all stakeholders along the value chain), che mira a creare un framework unico per la valutazione delle tecnologie sanitarie digitali (DHTs).

Il progetto europeo EDiHTA

Nel panorama attuale, l’accesso alle cure sanitarie è profondamente influenzato dall’impiego di tecnologie digitali quali la telemedicina, le applicazioni mobili per la salute e le piattaforme basate sull’intelligenza artificiale.

Queste tecnologie promettono di migliorare la qualità delle cure, ridurre i costi e rendere il sistema sanitario più equo.
Tuttavia, la loro rapida diffusione solleva questioni cruciali relative alla loro efficacia,
sicurezza e impatto economico. Il progetto EDiHTA nasce proprio per rispondere a
questa esigenza, sviluppando un sistema standardizzato che faciliti le decisioni
politiche e cliniche riguardo l’adozione delle DHT.

Il framework proposto da EDiHTA si distingue per il suo approccio olistico e inclusivo. La strategia adottata prevede un coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder nel processo di progettazione, sviluppo e validazione del framework.

Questo include non solo le autorità sanitarie e i provider di tecnologia, ma anche i pazienti, rappresentati attraverso associazioni e forum europei. L’obiettivo è di costruire un consenso europeo che rifletta una varietà di prospettive e necessità, garantendo che il framework sia equo e adattabile a diverse realtà sanitarie.

Le 4 fasi del progetto europeo EDiHTA

Il progetto si articola in varie fasi e componenti chiave: definizione di una terminologia comune, sviluppo di un archivio aperto, ottimizzazione dei processi di valutazione, approccio modulare e multi-dominio.

Uno degli obiettivi primari è infatti armonizzare la terminologia usata nella valutazione delle DHT, per evitare confusione e migliorare la comunicazione tra i diversi stakeholder.

EDiHTA prevede la creazione di un database accessibile che raccoglie framework, guide, articoli e metodologie di HTA, diventando una risorsa fondamentale per i professionisti del settore.

Il framework si concentra, inoltre, sull’efficienza dei processi di valutazione lungo tutto il ciclo di vita delle DHT, dalla loro concezione all’implementazione.

Il sistema sarà flessibile, adattandosi a diverse esigenze e contesti, e includerà diversi moduli specifici per settori o tecnologie particolari.

La sperimentazione

Una parte fondamentale del progetto EDiHTA è la fase di sperimentazione, che verrà
condotta in cinque ospedali leader in Europa.

Questa fase è cruciale per testare l’applicabilità del framework in contesti reali, permettendo di affinare il sistema prima del suo rilascio ufficiale. Gli ospedali partecipanti saranno selezionati per la loro eccellenza nel campo delle tecnologie digitali e per la loro rappresentatività delle diverse realtà sanitarie europee. L’implementazione di un framework efficace e convalidato come quello di EDiHTA potrebbe rivoluzionare il modo in cui le tecnologie sanitarie digitali vengono valutate e integrate nei sistemi sanitari europei.
Non solo. Potrebbe servire da modello per altre regioni globali, promuovendo un
approccio più informato e scientifico alla digitalizzazione della salute.

Un approccio collaborativo e basato sul consenso

Il progetto europeo EDiHTA rappresenta un passo avanti significativo verso la standardizzazione e l’ottimizzazione della valutazione delle tecnologie sanitarie digitali.

Con il suo approccio collaborativo e basato sul consenso, si pone come un esempio di come la cooperazione internazionale possa portare a soluzioni innovative che rispondano alle esigenze di un mondo in rapida evoluzione.

La tecnologia costituisce il mezzo fondamentale per fronteggiare le esigenze di un servizio continuo di assistenza da remoto, da costruire intorno al paziente, sulla base della patologia esistente.

Il monitoraggio continuo consentirà l’individuazione tempestiva di criticità,
permettendo l’adozione di interventi e misure correttive prima che appaiano complicazioni più gravi, con ricadute positive sia per il paziente, sia per il sistema
sanitario in termini di riduzione di costi.

Conclusioni

A render ancor più evidente che un sistema sanitario moderno non può prescindere dalla telemedicina e dalla sanità digitale è stata l’epidemia di Covid 19.

La telemedicina e la sanità digitale rappresentano l’innovazione in campo medico nel XXI secolo e hanno il potenziale di migliorare la qualità delle cure fornite ai pazienti, rendendo l’assistenza sanitaria più tempestiva e personalizzata e più sostenibili anche i bilanci della sanità.

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