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Sanità digitale, come l’innovazione cambia i flussi di lavoro in ospedale

Nelle aziende sanitarie la digitalizzazione dei processi porta a ridisegnare i flussi di lavoro, favorendo lo scambio di dati e maggiore semplicità nella collaborazione tra settori: elementi cruciali per adottare modelli operativi che pongano la persona al centro

Pubblicato il 11 Ott 2022

Stefan Dawid

Director Sales Services & Solutions - SPS & Public Administration

L’IA è al centro della trasformazione digitale della sanità: le tre sfide principali

La digitalizzazione del settore sanitario comporta una rivoluzione sia sul fronte della gestione di aziende ospedaliere e cliniche che su quello del percorso terapeutico e dell’impatto sul paziente. La vera leva per attuare un cambiamento volto all’innovazione di processi e metodologie è rappresentata dall’utilizzo strategico dei dati, un patrimonio informativo in grado di guidare la governance delle strutture in maniera oculata e virtuosa. In quest’ottica, la pandemia ha rappresentato un punto di non ritorno, il momento in cui oggettivamente vi è stata una presa di coscienza a livello diffuso sui vantaggi dell’innovazione in tale ambito.

Le politiche nazionali e internazionali si sono mosse di conseguenza, come dimostrato per esempio dall’inclusione nel PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano di una missione, la numero 6, interamente dedicata alla “ristrutturazione” della Sanità, valorizzando in particolare la digitalizzazione. Uno scenario in cui i flussi di lavoro interni alle organizzazioni sanitarie mutano, venendo ridisegnati grazie all’automazione.

Sanità digitale, l’importanza del patient journey

La digitalizzazione può rendere concreto l’obiettivo di porre al centro di ogni processo il benessere del paziente, grazie al connubio tra uso strategico dei dati e dispositivi tecnologici. Adottare nelle aziende sanitarie un approccio volto a valorizzare il patient journey, rendendo l’esperienza in ospedale delle persone più facile da gestire sia dal punto di vista organizzativo che terapeutico e anche emotivo, è la chiave per raggiungere anche nuovi livelli di efficienza. Puntando infatti a questo modello virtuoso, con il sostegno di una governance ospedaliera guidata dai dati, si possono ottenere:

  • Maggiore soddisfazione e meno stress per il paziente: la corretta gestione dei flussi documentali e la condivisione dei dati sono necessarie per evitare per esempio che le persone debbano sostenere lunghe attese in vista di un esame o che si possano creare disguidi burocratici in accettazione, passi importanti per rendere l’esperienza in ospedale meno impattante,
  • Percorsi terapeutici più snelli ed efficaci: i dati, resi disponibili attraverso metodi di condivisione innovativi, flussi documentali avanzati o tramite strumenti avanzati come soluzioni di intelligenza artificiale, supportano i medici nel formulare le diagnosi favorendo l’appropriatezza prescrittiva,
  • Gestione dei pazienti da remoto: grazie alle soluzioni di telemedicina e ai dispositivi digitali e-health si possono effettuare le visite e un efficiente monitoraggio dei parametri del paziente anche a distanza, consentendo alla persona di rimanere a casa e di recarsi in ospedale solo per gli esami, una risorse importante in caso di follow-up, per esempio,
  • Più efficienza nell’organizzazione dell’azienda sanitaria: i dati aiutano ospedali e cliniche a capire su quali aspetti della propria attività è meglio investire, a capire il livello di soddisfazione dei pazienti e a rinnovare la propria offerta. In generale, a intraprendere percorsi decisionali fruttuosi.

Come cambiano i workflow: il caso della stampa

Proprio sul fronte della gestione aziendale, è importante sottolineare come l’automazione dei processi attraverso la digitalizzazione e l’impiego di strumenti innovativi favorisca anche la rapidità nell’espletamento delle attività in ospedale, oltre che a un calo nelle spese e a maggiore efficacia negli investimenti, permettendo anche di abbracciare modelli operativi basati sulla sostenibilità ambientale. In questo scenario, l’ottimizzazione dei flussi di lavoro assume una rilevanza prioritaria. Particolarmente interessante per capire come cambiano questi workflow, in particolare in relazione alla gestione documentale, è analizzare l’impatto della digitalizzazione sui processi di stampa.

Sembra quasi un controsenso, considerando che digitale e carta sono ai poli opposti, tuttavia in un ospedale la stampa non riguarda tanto i classici documenti quanto per esempio l’apposizione di nomi e numeri sui braccialetti dei pazienti o sugli strumenti chirurgici, le etichette da attaccare a fiale, sacche e medicinali. Sistemi di stampa efficaci possono mettere in rete sezioni differenti nelle aziende sanitarie, favorendo flussi di lavoro più snelli, rapidi e con meno errori. Grazie all’automazione e alla condivisione dei dati infatti si possono evitare le lungaggini e i possibili errori dovuti alla gestione manuale di questi processi o alle attività di inserimento dei dati. Una semplificazione notevole in un ambito dove rapidità, precisione ed efficacia sono indispensabili.

I dati del report Brother

Un report condotto da Brother in collaborazione con l’agenzia di ricerche di mercato Savanta permette di fotografare in numeri la situazione. Emerge in primis che il 77 % dei professionisti del settore sanitario ritiene che in futuro i flussi di lavoro digitalizzati diventeranno sempre più importanti, una presa di consapevolezza rilevante dettata anche dall’esperienza della pandemia di coronavirus, periodo in cui la digitalizzazione dei processi ha subito un’accelerazione dovuta alla necessità di garantire la continuità operativa delle proprie attività a distanza e in sicurezza. Tuttavia, il 62% degli operatori intervistati ha ritenuto che se non adeguatamente introdotti la digitalizzazione dei workflow potrebbe condurre a intoppi e rallentamenti.

Si impone di conseguenza una riflessione sull’impiego delle competenze giuste per gestire tale rivoluzione, considerando che digitalizzare i processi non significa solo usare il computer dove prima si scriveva a penna, ma ridefinire totalmente il flusso di lavoro, con l’aiuto della tecnologia. La stampa in questo ambito può assumere un ruolo rilevante. La messa in rete delle stampanti grazie a un’architettura in cloud, funzioni che vengono automatizzate come la scannerizzazione e la capacità di comunicare tra macchine condividendo dati, portano a rendere più facile il lavoro del personale amministrativo e medico nel settore sanitario, che potrà collaborare con maggiore semplicità usufruendo di flussi documentali e comunicativi snelli e rapidi.

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Brother.

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