INNOVAZIONE

Sanità digitale, ecco l’architettura software che accelera la trasformazione

Nel processo di adozione di nuove tecnologie serve che l’Azienda sanitaria disegni la propria strategia di evoluzione dei sistemi informativi. In questo senso un modello organizzato per aree applicative può fare da riferimento nel medio-lungo termine. L’analisi della struttura e degli obiettivi

Pubblicato il 29 Apr 2019

Claudio Franzoni

Partner Practice Healthcare Innovation, P4I

Imma Orilio

Delegato Regionale Sicilia - pres. comitato editoriale - Cio Club Italia

Marco Paparella

Partner Healthcare Innovation P4I

health-sanità-digitale-161018171429

La digital transformation per la Sanità prevede una strategia di evoluzione dei sistemi informativi che tenga presente obiettivi, funzionalità dei processi e budget. Nell’articolo “Innovazione in Sanità: quali modelli per la gestione digitale delle cure” abbiamo presentato un modello di Sistema Informativo Ospedaliero che, nascendo da esperienze di progetti reali, vuole essere lo stimolo a disegnare e iniziare il percorso di trasformazione sia negli ambiti tecnologici che applicativi.

In questo secondo articolo sul tema, illustriamo in maggior dettaglio il modello ideale di architettura software organizzata per aree applicative per una sanità digitale. Per ogni area viene fornita una descrizione e per brevità il solo elenco delle funzioni necessarie per la gestione dei processi amministrativi e sanitari di un ospedale.

L’organizzazione dei servizi

I servizi comuni. L’elemento fondamentale ed indispensabile per ogni architettura applicativa di un Ospedale è l’Enterprise Service Bus (ESB), infrastruttura software che fornisce l’interoperabilità e i servizi di supporto ad architetture complesse service-oriented. L’ESB fornisce in maniera consistente servizi di coordinamento, sicurezza, messaggistica, instradamento intelligente e trasformazioni, agendo come una dorsale attraverso la quale viaggiano servizi software e componenti applicativi.

I principali servizi comuni a cui hanno accesso tutte le aree applicative o che sono condivisi da tutti i processi aziendali sono indicati nella seguente tabella:

Master Patient Index (MPI)Gestione Documentale
Integrazione CUP Regionale (ove disponibile)Firma Digitale
Integrazione FSE con SSR/SSNeLearning
Single SignOn

I servizi Applicativi Amministrativi. I servizi del dominio amministrativo e gestionale di un Ospedale dovrebbero essere strutturati con una logica di ERP, come avviene da oltre 20 anni per tutti gli altri settori dell’industria e dei servizi, in modo da avere servizi applicativi che siano di supporto e che rappresentino i processi amministrativi.

Le principali funzionalità dei servizi amministrativi sono indicate nella seguente tabella:

Contabilità GeneraleContabilità Analitica
Gestione BudgetGestione Finanziaria
Controllo di GestioneGestione dei Cespiti
Gestione dei FornitoriMagazzino Economale
Magazzino FarmaceuticoRilevazione Presenze
Gestione Turni del PersonalePaghe e Stipendi
Acquisto beni e ServiziGestione Manutenzioni
Cruscotto Aziendale

I servizi Applicativi Ospedalieri. I servizi applicativi ospedalieri (comunemente definiti come SIO) devono armonicamente supportare i servizi sanitari e i processi clinici e medici. Sono organizzati in 3 macro aree: Amministrazione Paziente, Cartella Clinica Elettronica (EMR) e Applicazioni Verticali.

Cos’è il Clinical Data Repository

Le informazioni raccolte in formato digitale devono essere memorizzate in modo strutturato nel Clinical Data Repository (CDR). Ogni altra forma sarebbe la rappresentazione digitale della carta, quindi semplicemente inutile.

Il Clinical Data Repository è in sostanza un database che consolida i dati forniti da diverse fonti cliniche per presentare una vista clinica unificata per paziente, ottimizzato per consentire ai medici di recuperare i dati per un singolo paziente piuttosto che identificare una popolazione di pazienti con caratteristiche comuni o per facilitare la gestione di un reparto clinico specifico. Tipicamente, le informazioni che si trovano all’interno di un CDR includono: risultati dei test di laboratorio, dati demografici dei pazienti, informazioni sulla farmacia, rapporti e immagini radiologiche, rapporti di patologia, ammissioni ospedaliere, codici ICD-9/10, riepiloghi delle dimissioni, note cliniche, etc.

Con le informazioni strutturate del CDR si possono attivare sistemi di Analytics che permettono di migliorare il processo decisionale, i suoi processi operativi e la competitività ottenuta quando un’impresa è in possesso di fatti rilevanti e sa come usarli.

La componente “amministrazione paziente”

L’amministrazione Paziente è composta da un insieme di servizi atti a gestire principalmente la componente amministrativa dei rapporti con il paziente, automatizzandone i processi. Il sistema registra i dati demografici del paziente (ad es. nome, indirizzo di casa, data di nascita) e specifica tutti i contatti con l’ospedale, sia ambulatoriale che ospedaliero.

Contiene logiche di gestione centralizzata delle risorse attraverso un Motore di Regole e il Workflow Manager, per consentire una gestione ottimizzata delle risorse coinvolte nel percorso clinico- assistenziale del paziente.

Le principali funzionalità dei servizi di amministrazione paziente sono indicate nella seguente tabella:

Schedulazione AgendeListe di Attesa
ProgrammazioneAccettazione (Ambulatoriale)
Accettazione (Ricovero)Pagamenti
Dimissioni e RefertiConsenso e Privacy
TrasferimentoFlussi verso SSN/SSR
Fatturazione verso SolventiFatturazione verso Assicurazioni/Mutue
Flussi Informativi verso SSN/SSR

Funzioni della cartella clinica elettronica

L’EMR, la cartella clinica elettronica, è la raccolta organica e funzionale dei dati sulla storia clinica di un paziente. In generale, la sua funzione fondamentale è quella di raccogliere le informazioni sulla storia clinica del paziente in ospedale per poter così fungere da un lato come supporto alla comunicazione multidisciplinare tra i professionisti, dall’altro come supporto decisionale.

Le funzioni che essa assolve sono molteplici e si possono sintetizzare nei seguenti punti:

  • Fornire una base informativa per scelte assistenziali razionali e per garantire continuità di cura al paziente, documentando il quadro clinico, il percorso ed i risultati conseguiti nel corso della cura, sia essa espletata in un episodio di ricovero o in un episodio ambulatoriale.
  • Costituire un mezzo di comunicazione tra tutti gli attori responsabili nel tempo dell’assistenza al malato, che possono così comunicare e assistere il paziente con continuità, grazie alle annotazioni riportate.
  • Facilitare l’integrazione di competenze multi-professionali nel processo diagnostico terapeutico, favorendo la costituzione di un’informazione clinica completa e organica.
  • Consentire la tracciabilità delle diverse attività svolte, in termini di responsabilità delle azioni intraprese dal personale sanitario, la loro cronologia, le modalità d’esecuzione delle stesse.
  • Terminato un episodio di cura, costituire una fonte informativa di lungo termine per la ricerca clinico-scientifica, il monitoraggio epidemiologico della popolazione, la formazione degli operatori, l’effettuazione di studi valutativi sull’attività assistenziale o per esigenze amministrative, gestionali e finanziarie.
  • Trattandosi di documentazione pubblica di fede privilegiata, permette l’esercizio di diritti e la tutela degli interessi sia dell’assistito sia dell’azienda erogante l’assistenza.

Di seguito le principali funzionalità della cartella clinica elettronica, che possono essere attivate anche con un piano organico di diffusione del tempo all’interno della struttura sanitaria.

Dossier PazienteAnamnesi
RefertiNote Cliniche
Workflow ClinicoCDSS – Clinical Decision Support System
PDTA – Percorsi diagnostici e terapeutici assistenzialiOrdini Clinici e risultati
Consulenze ClinichePrescrizione
SomministrazioneSuggerimento Terapeutico
Interazione FarmaciAppropriatezza
Ward ManagementMonitoraggio Clinico
Cartella infermieristicaRilevazione parametri vitali

Applicazioni verticali e servizi al paziente

Gli applicativi verticali sono software applicativi che rispondono alle specifiche esigenze di un settore o di un servizio clinico specifico, come ad esempio quelli riportati nella seguente tabella:

Laboratorio AnalisiRadiologia
CardiologiaSale Operatorie
FarmaciaRiabilitazione
Neonatologia…..

Si tratta di soluzioni specifiche, che richiedono la raccolta di informazioni, che seguono processi molto particolari e che non trovano applicazioni in ambiti diversi da quelli per cui sono stati definiti. Raramente trovano una rispondenza funzionale negli EMR.

Si vuole dare particolare rilevanza ai servizi per i pazienti in quanto non si tratta delle sole funzioni di prenotazione/accettazione sopra descritte. Il paziente ha, infatti, un nuovo potere nel rapporto ospedale-cittadino (il cosiddetto “patient empowerment”) e si trova al centro della trasformazione digitale della sanità, da cui può trarre numerosi vantaggi pratici.

Le principali funzionalità dei servizi al paziente che un Sistema Informativo di un’azienda sanitaria deve indirizzare, sono indicate nella seguente tabella:

Portale del PazienteGestione Viaggi
ConvenzioniInformazioni e Comunicazioni
Patient EmpowermentAccoglienza Digitale
PrevenzioneFollow-up

Il modello applicativo presentato in questo articolo rappresenta l’ideale a cui le Aziende sanitarie dovrebbero tendere nella progettazione del proprio sistema informativo. Spesso la realizzazione di questo modello completo si scontra nella realtà con gli stringenti vincoli di risorse che le Aziende sanitarie devono rispettare. Il modello è progettato per essere modulare e quindi realizzabile anche in modo graduale all’interno di una più ampia strategia di digitalizzazione aziendale.

Per questo, prima di prendere qualsiasi decisione rispetto all’adozione di nuove tecnologie, è fondamentale che l’Azienda disegni la propria strategia di evoluzione dei sistemi informativi, utilizzando il modello presentato come riferimento da traguardare nel medio-lungo termine.

A tal proposito approfondiremo in un prossimo articolo quali sono gli elementi fondamentali che le Aziende sanitarie devono prendere in considerazione per disegnare una strategia di trasformazione digitale relativa all’evoluzione dell’architettura dei propri sistemi informativi.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati