Il quadro

Sanità digitale in Emilia-Romagna, il piano triennale e i progetti avviati

La realizzazione della rete SOLE (Sanità On Line) e del FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico) forniscono la base per l’infrastruttura necessaria per il cambiamento. Così, in un piano triennale, si sono avviati sia progetti di consolidamento software sulle Aziende Sanitarie sia nuovi servizi al cittadino

Pubblicato il 05 Feb 2018

Gandolfo Miserendino

Responsabile servizio ICT, tecnologie e strutture Sanitarie Regione Emilia Romagna

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In linea con il piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2017-2019, redatto da AGID, la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare della Regione Emilia-Romagna ha predisposto un piano triennale che illustra la Vision sullo sviluppo ICT a supporto del Servizio Sanitario Regionale.

Il piano descrive i modelli di riferimento utilizzati, definisce le aree di intervento attraverso l’analisi dei bisogni da indirizzare, descrive in dettaglio gli strumenti, i metodi e i percorsi da adottare. Include, inoltre, la rappresentazione delle azioni prioritarie oggetto della pianificazione stessa, con la loro collocazione nel tempo e la determinazione del perimetro economico di riferimento.

Il modello di riferimento definisce un insieme di progetti che garantiscono la razionalizzazione dei sistemi in uso congiuntamente ad un maggior governo di carattere centrale. L’attuazione del modello passa, in primo luogo, dalla definizione dei bisogni dei diversi Servizi della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare e delle Aziende Sanitarie.

Nella sostanza l’ICT in Sanità si conferma come un processo continuo di rinnovamento determinato da diversi fattori primari che investono dimensioni differenti ma strettamente correlate del sistema sanitario.

La realizzazione della rete SOLE (Sanità On Line) e del FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico) forniscono la base per l’infrastruttura necessaria all’attuazione di questo cambiamento che può essere perseguito semplicemente innovando le piattaforme tecnologiche e di integrazione oggi disponibili.

I punti determinanti e qualificanti di questa strategia sono i seguenti:

  • governo diretto dello sviluppo dell’infrastruttura di interoperabilità (utilizzo di standard);
  • governo delle modalità di fruizione, modellazione e distribuzione del dato che consente di orientare, promuovere e incanalare lo sviluppo di servizi sempre più complessi a supporto di nuovi processi e modelli di integrazione;
  • governo della realizzazione di moduli a supporto dei processi di carattere regionale che consente di far evolvere in modo più agevole e ordinato i processi sovra aziendali, regionali e nazionali in relazione alle necessità espresse.

La possibilità di controllare direttamente le tre dimensioni dell’infrastruttura ICT del SSR (Servizio Sanitario Regionale), viste in un insieme organico, ne consente una più agevole e controllata realizzazione per gradi incrementali.

I progetti di Sanità digitale in Emilia Romagna

In questo scenario si sono avviati sia progetti di consolidamento software sulle Aziende Sanitarie quali:

  • Unificazione del sistema software unico di gestione delle risorse umane (Progetto GRU);
  • Unificazione del sistema software unico di gestione dell’area amministrativo contabile (Progetto GAAC);
  • Unificazione del sistema software per la gestione del sistema informativo del Servizio Trasfusionale delle Aziende Sanitarie (Progetto STA);
  • Anagrafe Regionale Assistiti (Progetto ARA);
  • Sistema di monitoraggio delle liste di attesa dei ricoveri programmati (Progetto SIGLA);

sia progetti di efficientamento dei servizi offerti ai cittadini quali:

  • Portale Tempi di attesa per il cittadino (progetto TdA-ER);
  • APP ER Salute per la gestione delle prenotazioni, disdette e pagamenti del ticket di visite specialistiche (progetto App ER SALUTE);
  • Fascicolo Sanitario Elettronico (progetto FSE);

La conduzione di progetti come quelli sopra descritti, affinché siano di successo, si basa su una relazione sempre più coordinata e stretta tra le attività che vengono programmate e attuate dalle Regioni e dalle Aziende Sanitarie.

Avviare percorsi di questo tipo, con un forte e necessario impegno di risorse umane, permette di rivedere i processi organizzativi confrontando l’esperienza dei vari professionisti del progetto con l’obbiettivo di utilizzare le migliori best practices in essere.

In conclusione, come messo in evidenza dalla relazione (Doc. XXII-bis N. 14) sull’attività svolta dalla commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni e sugli investimenti complessivi riguardanti il settore delle tecnologie e della comunicazione, si ritiene indispensabile investire in personale con elevata competenza in ICT poiché sempre di più dovrà essere valorizzato l’importante ruolo che Il Program Manager deve assumere nella fase di gestione operativa dei progetti. Tale figura deve collaborare attivamente con i Project Manager ed essere responsabile della pianificazione complessiva e del controllo di uno o più progetti.

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